Rendimenti di aprile: la danza del gelo continuerà o la musica si è fermata?
Søren Otto Simonsen
Senior Investment Editor
Il rally del mondo azionario, dopo aver mostrato rendimenti mensili positivi per gli ultimi cinque mesi, si è fermato ad aprile. Le azioni globali hanno ritracciato del 3,9% in aprile e la ragione si trova principalmente dalle aspettative sui tassi di interesse ancora alti, soprattutto negli Stati Uniti, a differenza di quanto inizialmente previsto. Sebbene il mese di aprile sia iniziato male, c’è stato qualche miglioramento verso la fine dello stesso. La domanda ora è, se il mese di aprile è una semplice pausa o se la fase ottimista del mercato si è fermata del tutto. In altre parole, torneremo presto in territorio positivo o i mercati stanno diventando negativi?
Le azioni statunitensi hanno guidato la maggior parte delle performance negative dell’azionario, registrando un calo del 4,2%. Nonostante una stagione degli utili soddisfacente, il mercato si sta posizionando per affrontare un numero minore di tagli dei tassi e quindi dell’impatto che gli stessi hanno sul finanziamento delle imprese.
Anche le azioni europee mostrano un rendimento negativo, pari all’1,4% in aprile. Il sentiment degli investitori è peggiorato, in parte a causa delle aspettative sui tassi ed in parte a causa dell’inflazione, ancora stabilmente alte, ed infine sui dati legati al PIL in Europa. Tuttavia, c’è speranza di miglioramento per il mese di maggio.
Le azioni asiatiche hanno ritracciato del 1,5%, principalmente a causa delle performance negative in Giappone (che costituisce quasi il 35% dell’indice). Il mercato azionario giapponese ha affrontato la volatilità legata allo yen. Nel frattempo, la Cina ha sperimentato un aumento del sentiment positivo. L’indice Hang Seng cinese è salito di oltre il 7% ad aprile, diventando l’unico indice in verde nei mercati emergenti con una performance positiva dello 0,3%.
Solo due settori hanno registrato numeri positivi ad aprile: il settore dei servizi pubblici (0,8%) e quello dell’energia (0,3%). La performance dei servizi pubblici potrebbe essere una combinazione di una società come Nextera Energy che si è comportata bene e della natura stabile del settore, che lo rende meno influenzato dai tassi di interesse più alti a lungo termine.
Il settore immobiliare è stato il peggiore, con una performance del -7,3% a causa della sua sensibilità ai tassi di interesse. Il settore tecnologico e quello dei beni di consumo discrezionali sono entrambi diminuiti del 5% o più, posizionandosi al secondo e terzo settore con le peggiori performance.
A livello aggregato, le performance dei titoli di stato sono state negative in aprile, a causa delle aspettative dei tassi di interesse in diminuzione.
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Fonte: Bloomberg e BG SAXO
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