Rapida panoramica del mercato – 11 luglio 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 11 luglio 2025
Outlook macro Q3-2025: Meno caos, e si spera un po’ più di chiarezza
Fattori di mercato e catalizzatori
Azioni: nuovi massimi negli Stati Uniti; escalation dei dazi; tech e viaggi in testa; speranze di accordo UE-USA sostengono l’Europa
Volatilità: VIX vicino ai minimi di marzo; volatilità di breve in calo; SPX prezzato per movimenti limitati
Asset digitali: Bitcoin +1,74%; ETH supera i 3.000 USD; afflussi negli ETF in forte aumento; short liquidati
Obbligazioni: Treasury USA stabili dopo le aste governative
Valute: incertezze sui dazi sostengono un modesto rialzo settimanale del dollaro USA
Materie prime: i guadagni settimanali di rame e argento compensano le perdite generalizzate nell’agricoltura
Eventi macro: dati commerciali e di produzione del Regno Unito, tasso di disoccupazione canadese
Dati macro e principali notizie
Trump ha minacciato di imporre un dazio del 35% su alcune merci canadesi a partire dal 1° agosto, lasciando intendere l’intenzione di intensificare la guerra commerciale con il Canada. Ha inoltre preannunciato una lettera all’UE e la possibilità di aumentare i dazi sulla maggior parte degli altri Paesi dal 15% al 20%.
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese di 5.000 unità a quota 227.000 nei primi giorni di luglio, contro attese di un aumento a 235.000, segnando la quarta flessione consecutiva. Tuttavia, le richieste continuative sono aumentate di 10.000 a 1.965.000, il massimo dal 2021, sollevando preoccupazioni sul rallentamento delle assunzioni.
Calendario macro – principali appuntamenti (orari GMT)
06:00 – Regno Unito: Bilancia commerciale di maggio
06:00 – Regno Unito: Produzione industriale e manifatturiera di maggio
12:30 – Canada: Tasso di disoccupazione di giugno
17:00 – Intervento di Goolsbee (Fed)
Trimestrali
Giovedì: The Progressive Corporation, Fast Retailing, Cintas Corporation, Kongsberg, Delta Airlines
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Azioni
Stati Uniti: Wall Street ha esteso i guadagni giovedì nonostante la nuova escalation dei dazi. S&P 500 (+0,27%) e Nasdaq hanno toccato nuovi massimi, ignorando i nuovi dazi del 50% annunciati da Trump su beni brasiliani e importazioni di rame. Nvidia (+0,75%) è salita dopo aver superato una capitalizzazione di 4 trilioni di dollari, mentre Tesla (+4,7%) ha guadagnato grazie all’espansione dei robotaxi e all’integrazione con xAI. Delta Airlines è balzata del 12% grazie a solidi risultati trimestrali e guidance positiva. Le richieste di sussidi di disoccupazione in calo a 227K segnalano una resilienza del mercato del lavoro.
Europa: le borse europee hanno chiuso in leggero rialzo giovedì, ma venerdì si prevede un’apertura debole dopo l’avvertimento di Trump all’UE su nuovi dazi. Lo STOXX 600 ha guadagnato lo 0,5%, con titoli del lusso e minerari in testa. Il DAX (-0,4%) ha perso terreno rispetto ai massimi storici, nonostante BMW (+4,15%) abbia superato le attese di vendita. Il CAC 40 ha chiuso a +0,3% grazie a speranze per un accordo commerciale UE-USA. Il FTSE 100 ha segnato un nuovo record (+1,2%), trainato da Glencore, Rio Tinto e AstraZeneca. WPP è rimbalzata dell’1,1% dopo il crollo di mercoledì, sostenuta dalla nomina del nuovo CEO.
Regno Unito: il FTSE 100 ha toccato un nuovo massimo storico (+1,23%) grazie al rally dei titoli minerari legato ai dazi sul rame. Glencore (+4,6%), Rio Tinto (+4,2%) e Anglo American (+4,1%) tra i principali rialzisti. I titoli sanitari hanno ulteriormente sostenuto il mercato. WPP ha recuperato l’1,1% con l’annuncio del nuovo CEO. Gli accordi commerciali con Giappone e Francia hanno fornito ulteriore supporto. I future piatti di venerdì indicano cautela in attesa degli sviluppi sui dazi USA-UE.
Asia: i mercati asiatici sono stati contrastati venerdì. L’Hang Seng di Hong Kong è balzato dell’1,7%, toccando un massimo di quattro mesi grazie al settore tech e terre rare. Il CSI 300 e il Composite di Shanghai sono saliti di oltre l’1% sostenuti dalle aspettative di stimoli e dai messaggi contro la sovraccapacità. Al contrario, KOSPI (-0,3%), Nikkei (-0,3%) e ASX 200 (-1,5%) sono scesi a causa delle rinnovate tensioni commerciali. I nuovi dazi del 35% di Trump al Canada e l’ipotesi di misure più ampie hanno pesato sul sentiment regionale.
Volatilità
La volatilità è rimasta contenuta giovedì, con il VIX in calo a 15,78 (–1,0%), il livello più basso da marzo. Anche gli indicatori a breve termine come VIX1D e VIX9D sono scesi, rispettivamente a 9,49 e 12,46, segnalando calma nonostante i rischi geopolitici. Gli spread creditizi restano contenuti e i premi delle opzioni put si sono ridotti. Le opzioni sull’SPX implicano un movimento atteso contenuto di ±24 punti (~0,38%) per oggi, coerente con la recente bassa volatilità. Gli investitori sembrano a proprio agio nel mantenere esposizione al rischio in vista della stagione delle trimestrali e del CPI della prossima settimana.
Asset digitali
Il Bitcoin ha superato i 118.000 USD (+1,74%), toccando nuovi massimi grazie al forte aumento degli afflussi negli ETF. Il fondo IBIT di BlackRock (+1,45%) ha continuato a rafforzarsi, portando le sue partecipazioni a oltre 700.000 BTC. Ethereum è salito a 3.013 USD (+2,07%) ed ETHA ha guadagnato l’1,81% grazie ad afflussi per 158 milioni di dollari. Anche gli altcoin hanno partecipato al rally: XRP +1,55%, Solana +0,75%, Dogecoin e Polygon in rialzo di oltre il 6%. Le azioni legate alle criptovalute come COIN (+4,04%), MARA (+1,93%) e MSTR (+1,52%) sono salite. Oltre 1 miliardo di dollari in short sono stati liquidati in 24 ore, segnalando un rinnovato slancio da parte di investitori retail e istituzionali.
Obbligazioni
Il rendimento del Treasury decennale USA si è stabilizzato al 4,35%, dopo una settimana di vendite obbligazionarie governative e mentre il mercato ha digerito le nuove dinamiche commerciali e la richiesta di Trump per un taglio dei tassi della Fed di 300 punti base, alimentando aspettative più dovish. Si prevedono ancora due tagli quest’anno, con una pausa a luglio che resta lo scenario più probabile.
Materie prime
Il Bloomberg Commodity Index è rimasto invariato su base settimanale: i guadagni nei metalli – trainati da un +8,6% del rame a New York legato ai dazi – sono stati compensati dalle perdite nei prodotti agricoli, con il mais in calo del 5%.
I prezzi del petrolio sono scesi del 2% giovedì a causa dei timori di un mercato in eccesso di offerta verso fine anno, prima di stabilizzarsi dopo che Trump ha annunciato un’imminente comunicazione sulla Russia prevista per la prossima settimana.
L’oro è rimasto stabile durante la settimana dopo due giorni di rialzi, mentre i trader si sono concentrati sulle minacce di nuovi dazi da parte di Trump e sull’outlook della politica monetaria USA. L’argento, sostenuto dalla forza del rame, si avvia verso la chiusura settimanale più alta degli ultimi 13 anni, trattando poco sotto il picco di giugno a 37,32 USD.
Valute
Il dollaro USA è sulla buona strada per il primo guadagno settimanale da tre settimane, sostenuto dalle rinnovate preoccupazioni sui dazi che hanno rafforzato il biglietto verde rispetto alla maggior parte delle valute principali, in particolare yen giapponese, euro e dollaro canadese, quest’ultimo dopo la minaccia di Trump di un dazio del 35% dal 1° agosto. Il Bloomberg Dollar Index (DXY) è salito dello 0,7% su base settimanale. Le perdite sono state generalizzate, con l’eccezione del dollaro australiano, che ha guadagnato moderatamente dopo la decisione della RBA di mantenere i tassi invariati a inizio settimana.