Previsioni Oltraggiose
Oro alla patria? No, questa volta oro ai cittadini
Ruben Dalfovo
Investment Strategist
Azioni: nuovi massimi negli Stati Uniti; escalation dei dazi; tech e viaggi in testa; speranze di accordo UE-USA sostengono l’Europa
Volatilità: VIX vicino ai minimi di marzo; volatilità di breve in calo; SPX prezzato per movimenti limitati
Asset digitali: Bitcoin +1,74%; ETH supera i 3.000 USD; afflussi negli ETF in forte aumento; short liquidati
Obbligazioni: Treasury USA stabili dopo le aste governative
Valute: incertezze sui dazi sostengono un modesto rialzo settimanale del dollaro USA
Materie prime: i guadagni settimanali di rame e argento compensano le perdite generalizzate nell’agricoltura
Eventi macro: dati commerciali e di produzione del Regno Unito, tasso di disoccupazione canadese
Trump ha minacciato di imporre un dazio del 35% su alcune merci canadesi a partire dal 1° agosto, lasciando intendere l’intenzione di intensificare la guerra commerciale con il Canada. Ha inoltre preannunciato una lettera all’UE e la possibilità di aumentare i dazi sulla maggior parte degli altri Paesi dal 15% al 20%.
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese di 5.000 unità a quota 227.000 nei primi giorni di luglio, contro attese di un aumento a 235.000, segnando la quarta flessione consecutiva. Tuttavia, le richieste continuative sono aumentate di 10.000 a 1.965.000, il massimo dal 2021, sollevando preoccupazioni sul rallentamento delle assunzioni.
06:00 – Regno Unito: Bilancia commerciale di maggio
06:00 – Regno Unito: Produzione industriale e manifatturiera di maggio
12:30 – Canada: Tasso di disoccupazione di giugno
17:00 – Intervento di Goolsbee (Fed)
Giovedì: The Progressive Corporation, Fast Retailing, Cintas Corporation, Kongsberg, Delta Airlines
Stati Uniti: Wall Street ha esteso i guadagni giovedì nonostante la nuova escalation dei dazi. S&P 500 (+0,27%) e Nasdaq hanno toccato nuovi massimi, ignorando i nuovi dazi del 50% annunciati da Trump su beni brasiliani e importazioni di rame. Nvidia (+0,75%) è salita dopo aver superato una capitalizzazione di 4 trilioni di dollari, mentre Tesla (+4,7%) ha guadagnato grazie all’espansione dei robotaxi e all’integrazione con xAI. Delta Airlines è balzata del 12% grazie a solidi risultati trimestrali e guidance positiva. Le richieste di sussidi di disoccupazione in calo a 227K segnalano una resilienza del mercato del lavoro.
Europa: le borse europee hanno chiuso in leggero rialzo giovedì, ma venerdì si prevede un’apertura debole dopo l’avvertimento di Trump all’UE su nuovi dazi. Lo STOXX 600 ha guadagnato lo 0,5%, con titoli del lusso e minerari in testa. Il DAX (-0,4%) ha perso terreno rispetto ai massimi storici, nonostante BMW (+4,15%) abbia superato le attese di vendita. Il CAC 40 ha chiuso a +0,3% grazie a speranze per un accordo commerciale UE-USA. Il FTSE 100 ha segnato un nuovo record (+1,2%), trainato da Glencore, Rio Tinto e AstraZeneca. WPP è rimbalzata dell’1,1% dopo il crollo di mercoledì, sostenuta dalla nomina del nuovo CEO.
Regno Unito: il FTSE 100 ha toccato un nuovo massimo storico (+1,23%) grazie al rally dei titoli minerari legato ai dazi sul rame. Glencore (+4,6%), Rio Tinto (+4,2%) e Anglo American (+4,1%) tra i principali rialzisti. I titoli sanitari hanno ulteriormente sostenuto il mercato. WPP ha recuperato l’1,1% con l’annuncio del nuovo CEO. Gli accordi commerciali con Giappone e Francia hanno fornito ulteriore supporto. I future piatti di venerdì indicano cautela in attesa degli sviluppi sui dazi USA-UE.
Asia: i mercati asiatici sono stati contrastati venerdì. L’Hang Seng di Hong Kong è balzato dell’1,7%, toccando un massimo di quattro mesi grazie al settore tech e terre rare. Il CSI 300 e il Composite di Shanghai sono saliti di oltre l’1% sostenuti dalle aspettative di stimoli e dai messaggi contro la sovraccapacità. Al contrario, KOSPI (-0,3%), Nikkei (-0,3%) e ASX 200 (-1,5%) sono scesi a causa delle rinnovate tensioni commerciali. I nuovi dazi del 35% di Trump al Canada e l’ipotesi di misure più ampie hanno pesato sul sentiment regionale.
Il Bloomberg Commodity Index è rimasto invariato su base settimanale: i guadagni nei metalli – trainati da un +8,6% del rame a New York legato ai dazi – sono stati compensati dalle perdite nei prodotti agricoli, con il mais in calo del 5%.
I prezzi del petrolio sono scesi del 2% giovedì a causa dei timori di un mercato in eccesso di offerta verso fine anno, prima di stabilizzarsi dopo che Trump ha annunciato un’imminente comunicazione sulla Russia prevista per la prossima settimana.
L’oro è rimasto stabile durante la settimana dopo due giorni di rialzi, mentre i trader si sono concentrati sulle minacce di nuovi dazi da parte di Trump e sull’outlook della politica monetaria USA. L’argento, sostenuto dalla forza del rame, si avvia verso la chiusura settimanale più alta degli ultimi 13 anni, trattando poco sotto il picco di giugno a 37,32 USD.
Valute
Il dollaro USA è sulla buona strada per il primo guadagno settimanale da tre settimane, sostenuto dalle rinnovate preoccupazioni sui dazi che hanno rafforzato il biglietto verde rispetto alla maggior parte delle valute principali, in particolare yen giapponese, euro e dollaro canadese, quest’ultimo dopo la minaccia di Trump di un dazio del 35% dal 1° agosto. Il Bloomberg Dollar Index (DXY) è salito dello 0,7% su base settimanale. Le perdite sono state generalizzate, con l’eccezione del dollaro australiano, che ha guadagnato moderatamente dopo la decisione della RBA di mantenere i tassi invariati a inizio settimana.