Rapida panoramica del mercato – 22 ottobre 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 22 ottobre 2025
Driver e catalizzatori di mercato
- Azioni: Il Dow raggiunge un nuovo record grazie agli utili; l'Europa sale leggermente trainata da aerospazio e lusso; Asia solida con Hong Kong in rialzo e il Giappone vicino ai massimi.
- Volatilità: VIX sui livelli alti dell’adolescenza. Focus su utili e macroeconomia.
- Asset digitali: Afflussi su IBIT. ETHA e alt-coin scambiano in sordina. Fase di test istituzionale.
- Valute: USD solido, mentre SEK e NOK si rafforzano contro l’euro.
- Materie prime: Oro e argento trovano nuovo supporto in Asia dopo il più forte crollo degli ultimi anni.
- Obbligazioni: Curva dei rendimenti USA si appiattisce con il decennale.
- Eventi macro: Il Tesoro USA metterà all’asta titoli a 20 anni.
Notizie macro
- CPI UK di settembre: 0,0% su base mensile e 3,8% su base annua (vs. attese di +0,1%/+4,0%), in linea con il 3,8% YoY di agosto. Core CPI al 3,5% YoY (vs. 3,7% attesi e 3,6% di agosto), mentre il CPI dei servizi al 4,7% (in linea con agosto e lievemente sotto il 4,8% atteso).
- Trump prevede che un prossimo incontro con Xi Jinping porterà a un “buon accordo” sul commercio, ma aggiunge che i colloqui potrebbero non avvenire. Il Segretario al Tesoro Scott Bessent dovrebbe incontrare le controparti cinesi per discutere una de-escalation delle tensioni commerciali prima dei colloqui Trump-Xi.
- Inizia giovedì il blackout pre-meeting della BCE prima della decisione sui tassi. Il dollaro si rafforza grazie all’allentamento delle tensioni USA-Cina e alle speranze di una fine dello shutdown del governo. Bessent e il vicepremier cinese Lifeng discuteranno dei dazi. I trader scommettono su un allentamento monetario da parte della BCE e della Fed.
- Le esportazioni del Giappone sono cresciute del 4,2% su base annua a settembre 2025, primo aumento da aprile, ma sotto le attese del 4,6%. Storicamente, le esportazioni hanno avuto una media annua del 7,81% dal 1964, con un picco dell’89,2% nell’agosto 1974 e un minimo del -49,4% nel febbraio 2009.
- L’inflazione in Canada è salita al 2,4% a settembre 2025, sopra le attese (2,3%) e massimo da febbraio. La deflazione della benzina si è attenuata, portando i costi di trasporto a +1,5%. Inflazione alimentare al 3,8% a causa dell’aumento dei prezzi di verdura e zucchero. Crescono anche i prezzi per servizi domestici e ricreativi, mentre l’inflazione core media resta al massimo di un anno, al 3,2%.
- Gli ordini all’export di Taiwan sono saliti del 30,5% YoY a 70,2 miliardi USD a settembre 2025, ben oltre il +17,8% atteso, grazie alla forte domanda di AI. In aumento gli ordini per elettronica e macchinari, con forti rimbalzi per macchinari elettrici e minerali. In calo i tessili. L’export è cresciuto soprattutto verso ASEAN, USA, Giappone ed Europa.
- Trump non vuole avere “un incontro sprecato” con Putin, segnale che un secondo summit previsto in Ungheria potrebbe essere a rischio.
Evidenze dal calendario macro (orari GMT)
I dati governativi USA sono influenzati dallo shutdown e potrebbero subire ritardi
06:00 – CPI UK settembre
11:00 – Domande di mutuo MBA USA
14:30 – Report settimanale EIA su scorte e carburanti
17:00 – Asta Treasury USA da 13 miliardi USD su titoli a 20 anni
Trimestrali
- Oggi: Tesla, SAP, IBM, Philip Morris
- Gio: T-Mobile, Intel, Unilever
- Ven: Procter & Gamble
Azioni
- USA: Dow +0,5% su nuovo massimo, S&P 500 invariato, Nasdaq –0,2% mentre gli utili hanno fatto da traino. General Motors +14,9% dopo revisione al rialzo della guidance, Coca-Cola +4,1% su Q3 solido e novità nel settore imbottigliamento, 3M +7,7% dopo sorpresa positiva e outlook migliorato. Difesa in testa: RTX +7,7% grazie a missili e aftermarket; GE Aerospace +1,3% dopo revisione al rialzo della guidance. Danaher +5,9% grazie alla forza nel bioprocessing, Warner Bros Discovery +11,0% su speculazioni strategiche. After hours, Netflix –5,2% per una tassa una tantum in Brasile.
- Europa: Euro Stoxx 50 +0,1% a 5.687, Stoxx 600 +0,2% a 573,3 e FTSE 100 +0,3%. Aerospazio in rialzo seguendo la forza USA con Airbus +1,8% e Safran +1,6% dopo i risultati positivi di GE Aerospace. Lusso ancora in domanda: Hermès +1,4%, LVMH +0,8%, Ferrari +0,5%. Stellantis +4,8% grazie a forti vendite di settembre. Novo Nordisk –1,4% penalizzata dall’uscita del presidente. Tono costruttivo in vista di una tornata intensa di trimestrali, con focus su guidance e commenti sulle vendite festive.
- Asia: Il sentiment di rischio regionale migliora grazie alle speranze di stimolo. Nikkei 225 +0,3% a 49.316 sostenuto da nuova leadership e yen più debole. Hang Seng +0,7% a 26.028 tra voci di un incontro USA-Cina a fine ottobre e deludente crescita cinese Q3 che alimenta scommesse su stimoli. Buona performance per nomi legati a veicoli elettrici e supply-chain, guidati da CATL +2,6%, mentre i semiconduttori salgono con SMIC +3,1%. Permane cautela dopo l’aumento della disoccupazione a Hong Kong (3,9%) e in attesa dei dati sull’inflazione USA.
Volatilità
- Il tono generale del mercato è più calmo rispetto a qualche settimana fa, ma sotto la superficie persiste cautela. Il VIX (misura della volatilità attesa sull’azionario USA) resta sui livelli alti dell’adolescenza: bassi rispetto agli ultimi mesi ma sopra le “zone tranquille” estive. Gli investitori sembrano a proprio agio, ma non del tutto sereni. Cosa potrebbe muovere i mercati oggi? Trimestrali Big Tech, discorsi di alcune banche centrali e dati sulle scorte di greggio. Secondo i prezzi delle opzioni, l’SPX (indice S&P 500) dovrebbe muoversi di circa ±0,4–0,5% (≈ ±30 punti) fino alla chiusura.
- Principali driver di rischio: sorpresa negli utili (positiva o negativa), dati macro imprevisti (inflazione o occupazione) e notizie geopolitiche.
- In sintesi: la volatilità non è in allarme rosso, ma resta pronta a riaccendersi.
Asset digitali
- I mercati crypto sono in fase di stallo. L’IBIT (ETF su bitcoin) ha registrato nuovi afflussi netti per circa 477 milioni USD, segnale che il denaro istituzionale sta ancora testando il terreno. Allo stesso tempo, i flussi verso strumenti simili (come quelli legati a ETHA) restano piatti, e alt-coin come Solana (SOL) e XRP (XRP) mostrano poca convinzione oltre a seguire la direzione di Bitcoin (BTC). In breve: il mercato crypto è in una “fase di attesa”, con un potenziale rialzista legato a nuovi fattori (regolamentazione, approvazione ETF, adozione istituzionale) e rischio ribassista ancora collegato a variabili macro (forza del dollaro, banche centrali hawkish).
- In sintesi: l’IBIT resta da monitorare come indicatore di scommesse più ampie; ETHA e alt-coin più silenziosi per ora.
Obbligazioni
- I rendimenti dei Treasury USA sul breve termine restano stabili con il titolo a 2 anni ancorato intorno al 3,46%, mentre le scadenze più lunghe continuano a salire: il rendimento del decennale ha toccato un minimo intraday sotto il 3,95% prima di risalire oltre il 3,96%. Questo ha appiattito lo spread 2–10 anni a 50,5 punti base, il minimo da metà settembre. La forza sui titoli a lunga scadenza verrà messa alla prova oggi con l’asta del Tesoro USA sui titoli a 20 anni, una delle scadenze meno richieste.
Materie prime
- Oro e argento rimbalzano nella sessione asiatica dopo aver esteso il selloff di martedì, il più profondo da anni. La correzione mostra quanto fosse unilaterale il movimento precedente, che ora si sta riequilibrando dopo un rally di nove settimane che ha visto l’oro guadagnare il 31% e l’argento il 45%. Oltre alla forza del dollaro, il principale catalizzatore è stata la domanda più debole dall’India dopo il Diwali. L’argento è rimbalzato dal supporto in area USD 47,80, mentre l’oro ha trovato compratori poco sopra i USD 4000. Entrambi i metalli avevano bisogno di una pausa per evitare che il rally si trasformasse in una bolla.
- Gli ETF legati a minatori di oro, argento, uranio e terre rare hanno subito forti cali martedì, con la recente frenesia speculativa che ha lasciato spazio a una correzione attesa. I principali minatori d’oro hanno perso il 9,4%, quelli d’argento l’11,4%, mentre uranio e terre rare sono calati del 6,6% e 4% rispettivamente.
- Il petrolio prolunga i rialzi, con il Brent tornato sopra i 62 USD dopo che l’API ha riportato il primo calo nelle scorte USA di greggio in quattro settimane. Trump ha inoltre ribadito che l’India ridurrà gli acquisti di energia dalla Russia. I trader iniziano anche a mettere in discussione la narrazione sull’eccesso di offerta, dato che i movimenti nelle curve forward di Brent e WTI non riflettono tipicamente tale squilibrio. I dati ufficiali dell’EIA sono attesi per oggi.
Valute
- Il dollaro USA ha guadagnato ancora ieri, portando EURUSD fino a 1,1600 prima di un lieve rimbalzo, mentre il rally di USDJPY si è fermato sotto 152,20 per poi scendere a 151,50 e risalire a 151,80 nella notte.
- Le valute scandinave SEK e NOK hanno avuto una seduta forte, con EURSEK ora sotto 10,93 e vicino ai minimi da giugno a 10,90, mentre EURNOK ha rifiutato il recente rally sopra 11,75 ed è sceso fino a 11,65 stamattina.