Rapida panoramica del mercato – 15 ottobre 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 15 ottobre 2025
Motori e catalizzatori di mercato
- Azionario: le banche spingono il Dow in rialzo mentre il tech pesa sul Nasdaq; in calo l’Europa con auto e minerari in ritardo, Asia debole con Giappone, Hong Kong e Cina in flessione
- Volatilità: il VIX sale a ~21, volatilità a breve termine elevata, dominano rischi legati a trimestrali e commercio
- Digital Assets: BTC stabile a 112.000 USD, forti deflussi da ETHA, IBIT sfida il trend con afflussi
- Obbligazioni: i rendimenti dei Treasury USA restano su minimi plurimensili. Rally degli OAT francesi in scia a speranze di stabilità politica
- Valute: JPY in rialzo e USD debole
- Materie prime: oro ai massimi storici, l’argento resta volatile vicino ai recenti massimi
- Eventi macro: Empire Manufacturing USA (ottobre), Beige Book della Fed
Titoli macroeconomici
- Il presidente della Fed, Powell, ha segnalato un indebolimento del mercato del lavoro, rafforzando le aspettative per un imminente taglio dei tassi. La chiusura del governo federale ha limitato la pubblicazione di dati economici chiave, rendendo incerti i segnali di crescita a breve termine e spostando l’attenzione sugli sviluppi politici.
- Il presidente USA Trump sta valutando il blocco dell’importazione di olio da cucina e altri beni dalla Cina, in risposta alla volontà della Cina di evitare l’acquisto di soia americana. Pur definendo “buoni ma a volte tesi” i rapporti con Xi Jinping, secondo fonti WSJ, Trump starebbe discutendo con i suoi funzionari su come comunicare l’intenzione di ridurre le tensioni commerciali con la Cina.
- L’indice NFIB sull’ottimismo delle piccole imprese statunitensi è sceso a 98,8 a settembre 2025 rispetto a 100,8 di agosto, sotto le attese di 100,5. Il calo dell’ottimismo è legato a interruzioni delle catene di fornitura e inflazione. Quest’ultima è stata indicata come problema principale dal 14% degli imprenditori, mentre il 64% ha segnalato difficoltà nelle supply chain. Gli utili sono saliti ai livelli più alti da dicembre 2021. Nonostante tutto, l’economista capo di NFIB, Bill Dunkelberg, ha affermato che le imprese restano resilienti di fronte a inflazione, vendite e sfide occupazionali.
- In vista del voto di fiducia di domani, il Primo Ministro francese Lecornu ha sospeso la riforma delle pensioni di Macron fino al 2027, nel tentativo di ottenere l’approvazione della legge di bilancio per il prossimo anno. Il Partito Socialista ha dichiarato ieri che non voterà contro il governo, il che dovrebbe garantire la sopravvivenza di Lecornu al voto.
Eventi principali in calendario macro (orari in GMT)
I dati governativi statunitensi sono influenzati dalla chiusura e probabilmente subiranno ritardi
09:00 – Produzione industriale zona euro (agosto)
12:30 – Vendite manifatturiere Canada (agosto)
12:30 – Empire Manufacturing USA (ottobre)
13:30 – Intervento della Fed (Miran)
16:30 – Intervento della Fed (Miran)
17:00 – Intervento della Fed (Waller)
18:00 – Beige Book della Fed
19:45 – Australia: intervento di Bullock (RBA) – fireside chat
00:30 – Australia: variazione occupazione e tasso disoccupazione (settembre)
Trimestrali della settimana
- Oggi: ASML, Bank of America, Morgan Stanley, Abbott Laboratories, Progressive, United Airlines
- Giovedì: TSMC, Charles Schwab, Interactive Brokers, ABB, CSX Corporation
- Venerdì: American Express, Reliance Industries, Volvo
Azionario
- USA: S&P 500 −0,2%, Nasdaq 100 −0,8%, Dow +0,4%. Le banche salgono dopo solide trimestrali e il segnale di Powell su una possibile pausa nel QT in vista di un ulteriore taglio dei tassi, mentre i semiconduttori calano per via dell’inasprimento delle sanzioni marittime tra USA e Cina. Wells Fargo +7,1% grazie a risultati sopra le attese e miglioramento del ROTCE dopo la rimozione del tetto patrimoniale; Citigroup +3,9% grazie a un ampio incremento dei ricavi; Nvidia −4,4% e Broadcom −3,5% con l’entusiasmo in calo dopo il rally di lunedì. L’attenzione ora è rivolta al FOMC del 28–29 ottobre e ai conti delle mega-cap.
- Europa: STOXX 50 −0,3% e STOXX 600 −0,4%; FTSE 100 +0,1%. Auto e minerari penalizzati dal fatto che Pechino ha inserito nella blacklist le unità Hanwha Ocean legate agli USA; bene i difensivi. Michelin −8,9% dopo profit warning legato alla domanda debole in Nord America, mentre Ericsson +18,0% grazie a risultati superiori alle attese e al cash derivante dalla vendita di Iconectiv. Il rischio politico in Francia si è attenuato marginalmente con la sospensione della riforma pensionistica da parte di Lecornu.
- Asia: mercati deboli in vista dei dati cinesi e per le tensioni commerciali USA–Cina nel settore shipping. Nikkei 225 −2,6% su incertezze politiche e rafforzamento dello yen; Hang Seng −1,7% a 25.441; CSI 300 −1,2%. Il tech e il real estate guidano i ribassi a Hong Kong: SMIC −9,2%, Kuaishou −6,7%; SoftBank −6,1% a Tokyo.
Volatilità
- La volatilità è aumentata bruscamente martedì, con il VIX che ha chiuso a 20,81 (+9,35%), massimo da fine maggio. Anche le misure a breve termine (VIX1D +20,83%, VIX9D +13,1%) sono salite, segnalando timori crescenti legati a trimestrali, tensioni commerciali USA–Cina e rischi geopolitici. Nonostante un modesto rimbalzo dei future, il sentiment resta fragile. Gli operatori sembrano focalizzati più su rischi a livello di micro costi, margini e licenziamenti che su sorprese macro.
- Il movimento atteso per l’S&P 500 oggi (secondo i prezzi delle opzioni ATM) è di circa ±47 punti (~0,71%), riflettendo incertezza persistente su utili e segnali di politica monetaria.
- I Future sul VIX restano leggermente invertiti, segnalando che i rischi a breve termine prevalgono sulle aspettative di volatilità di lungo periodo. Da monitorare le trimestrali odierne di Bank of America, Morgan Stanley e ASML come possibili catalizzatori di volatilità.
Digital Assets
- I mercati crypto si sono stabilizzati dopo le recenti turbolenze, con Bitcoin vicino a 112.000 USD ed Ethereum a 4.081 USD, mentre il sentiment si bilancia tra le tensioni commerciali USA–Cina e l’aumento delle scommesse su un taglio dei tassi Fed. Il tono a breve resta reattivo al momentum azionario e ai titoli di politica monetaria.
- IBIT ha perso 1,90 USD (−2,9%) mentre ETHA è sceso del 3,42%, evidenziando deflussi continui dagli ETF spot dopo le liquidazioni di venerdì. Tuttavia, IBIT di BlackRock si è distinto con afflussi per 60,36 milioni USD, in controtendenza. Gli asset in gestione di ETHA si attestano attorno ai 16,4 miliardi USD, anche se il NAV è recentemente calato con ETH in ritardo rispetto a BTC.
- Azioni crypto e altcoin con performance mista: MARA +9,88%, CLSK +9,68%, CIFR +2,70% in rialzo; COIN −4,33% e MSTR −4,69% in calo. Un aspetto chiave da monitorare è la rotazione della liquidità: verso le altcoin nei rally e ritorno su BTC/ETH nei ribassi.
Obbligazioni
- I Treasury USA a breve termine restano stabili con il rendimento del 2 anni sotto il 3,50%, ai minimi post aprile, dopo che Powell ha descritto il mercato del lavoro come “debole”. Un taglio di 25 pb nelle riunioni FOMC di ottobre e dicembre è quasi completamente scontato. Il rendimento del Treasury decennale resta vicino alla soglia chiave del 4,00%.
- I titoli sovrani europei hanno registrato un rally ieri, in particolare gli OAT francesi sulla notizia che il Partito Socialista non voterà contro il governo Lecornu, poiché Macron ha sospeso la riforma pensionistica fino al 2027. Questo riduce il rischio politico nel breve, anche se aumenta il rischio di disavanzi fiscali persistenti in Francia. Lo spread tra i rendimenti decennali di Germania e Francia è sceso di 5 punti base sotto gli 79 punti base, minimo da oltre cinque settimane.
- Gli spread del credito high yield USA si sono leggermente ridotti grazie a un miglioramento del sentiment di rischio: il Bloomberg High Yield Index è sceso di sei punti base a 298 pb rispetto ai Treasury USA.
Materie prime
- Nel comparto metalli preziosi, l’oro ha toccato un nuovo massimo storico sopra 4.190 nella notte, ma l’attenzione è ora sulla compressione dell’argento che si sta attenuando grazie a condizioni di trading migliorate (spread e costi overnight più bassi), anche se la normalizzazione dipende da un annuncio sulle tariffe USA (Sezione 232), che potrebbero colpire l’argento. Londra ha bisogno di forniture dal Comex, che arriveranno solo se non saranno imposte tariffe.
- Il petrolio greggio è rimbalzato dai nuovi minimi plurimensili toccati da inizio giugno, ma il recupero è stato debole. Il Brent con consegna a dicembre scambia a circa 62,25 USD dopo il minimo di 61,50 di ieri, mentre il WTI di novembre è a 58,60 USD dopo il minimo di 57,68.
Valute
- Lo yen giapponese ha proseguito il rally, con USDJPY sceso fino a 151,00 prima di rimbalzare leggermente, mentre i trader valutano se il leader dell’opposizione DPP, Tamaki, possa diventare il prossimo Primo Ministro. L’area tecnica chiave nel grafico USDJPY va da 151,00 a 150,00.
- Il dollaro USA è risultato generalmente più debole, forse a causa dei commenti accomodanti di Powell sul mercato del lavoro. EURUSD è risalito sopra 1,1600, scambiando a 1,1625 questa mattina, mentre AUDUSD ha superato nuovamente 0,6500.