Rapida panoramica del mercato – 9 settembre 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 9 settembre 2025
Fattori e catalizzatori del mercato
- Azionario: i mercati statunitensi sono saliti grazie alle speranze di tagli dei tassi da parte della Fed; anche l’Europa ha registrato progressi; l’Asia più solida con Hong Kong in rialzo grazie ai dati sulle riserve e alle notizie sulla politica dei chip.
- Volatilità: VIX sui livelli medi (intorno ai 15); bassa percezione di rischio; movimento previsto per l’SPX di ±22 punti; attenzione puntata sul report occupazionale.
- Asset digitali: BTC stabile; flussi negli ETF contrastanti; ETH in consolidamento; altcoin in range.
- Obbligazioni: i rendimenti dei Treasury USA continuano a scendere – il decennale di riferimento si avvicina al 4,00%.
- Valute: il dollaro USA si indebolisce ulteriormente, con lo yen giapponese in difficoltà.
- Materie prime: oro ipercomprato tocca un nuovo record spinto dall’attenzione sui tagli dei tassi.
- Eventi macro: Indice di Ottimismo delle Piccole Imprese USA (agosto); asta di Treasury USA a 3 anni.
Notizie macroeconomiche
- Le aspettative di inflazione dei consumatori statunitensi per l’anno a venire sono salite al 3,2% ad agosto 2025, rispetto al 3,1% di luglio. Le attese di incremento dei costi sono diminuite per l’istruzione universitaria (-0,9 punti al 7,8%), per gli affitti (-1,0 al 6,0%) e per l’assistenza sanitaria (-0,4 all’8,8%).
- La coalizione di governo di centrosinistra in Norvegia ha dichiarato vittoria alle elezioni, e sembra destinata a ottenere 88 dei 169 seggi parlamentari.
- Il premier francese Bayrou ha perso il voto di fiducia all’Assemblea Nazionale, come previsto, e dovrà ora presentare le sue dimissioni.
- Le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono aumentate del 2,9% su base annua ad agosto 2025, il dato più forte in quattro mesi, superando l’1,8% di luglio e le previsioni del 2%. Il clima caldo ha aumentato la domanda, ma il rialzo è stato trainato principalmente dai prezzi alimentari più elevati: +4,7% per il cibo, +1,8% per i beni non alimentari. I modesti incrementi online indicano una spesa ancora cauta. I rivenditori restano prudenti sulla fiducia dei consumatori in vista del Natale, tra alti costi e incertezza di bilancio.
- Il surplus commerciale della Germania si è ridotto a 14,9 miliardi di euro a luglio 2025, dai 15,4 miliardi di giugno, il livello più basso da ottobre 2024, a causa di un calo delle esportazioni più marcato rispetto a quello delle importazioni. Le esportazioni sono scese dello 0,6% a 130,2 miliardi di euro, con un calo del 4,5% verso i Paesi extra-UE, incluso un -7,9% verso gli Stati Uniti. Al contrario, le esportazioni verso i Paesi UE sono salite del 2,5%.
- Le esportazioni cinesi sono salite del 4,4% ad agosto 2025 a 321,8 miliardi di dollari, sotto le attese e al ritmo più lento da febbraio, a causa della riduzione dei dazi e della domanda più debole. Una tregua tariffaria di 90 giorni con gli USA ha mantenuto le tariffe al 30% e 10%. Le esportazioni sono cresciute verso Giappone, Taiwan, Australia, ASEAN e UE.
Principali eventi macroeconomici (orari in GMT)
10:00 – Ottimismo PMI Piccole Imprese USA (agosto)
16:00 – Outlook energetico a breve termine dell’EIA (STEO)
17:00 – Asta USA di Treasury a 3 anni per 58 miliardi di USD
Trimestrali
Nota: le date di pubblicazione degli utili possono cambiare senza preavviso. Consultare fonti ufficiali per conferme man mano che ci si avvicina alle scadenze.
Trimestrali della settimana
- Oggi: Oracle, Synopsys, Rubrik, Aerovironment
- Mercoledì: Inditex
- Giovedì: Adobe, Kroger
Azionario
- USA: l’S&P 500 è salito dello 0,2%, il Nasdaq 100 ha guadagnato lo 0,5% e il Dow Jones è avanzato dello 0,3% (+114 punti) in un contesto di posizionamento rialzista in vista dei dati PPI/CPI e di maggiori probabilità di un taglio di 50 punti base a settembre. La tecnologia ha trainato: Amazon +1,5%, Broadcom +3,2% su voci di ordini AI, Nvidia +0,8% e Oracle +2,4% in vista delle trimestrali. I flussi legati alla ristrutturazione degli indici hanno spinto Robinhood +15,8% e AppLovin +11,6% dopo l’inclusione nell’S&P 500, mentre Apple ha perso lo 0,8% in attesa di novità sui prodotti e T-Mobile -3,9% per i timori legati allo spettro radio. L’attenzione ora si concentra sui dati sull’inflazione per confermare il percorso di allentamento monetario.
- Europa: Euro Stoxx 50 +0,8% e Stoxx 600 +0,5%; FTSE 100 +0,1%. I guadagni sono arrivati grazie al rally di ASML (+2,5%) dopo essere diventata principale azionista di Mistral AI, e alla forza dei titoli ciclici come Siemens (+2,1%). Il rischio politico resta in primo piano dopo che il premier francese François Bayrou è stato sfiduciato, ma il sentiment di mercato si è mantenuto positivo grazie alle speranze di tagli Fed e alla stabilità dei rendimenti. Il meeting della BCE di questa settimana resta il catalizzatore chiave per il rischio regionale.
- Asia: l’Hang Seng è salito dello 0,9% a 25.634, proseguendo il rimbalzo grazie al massimo delle riserve valutarie cinesi dal 2015 e alle previsioni di approvazioni annuali per Samsung/SK Hynix riguardo le forniture alla Cina, che hanno sostenuto il sentiment tecnologico. Baidu ha guadagnato il 9,5% grazie al piano di emissione obbligazionaria, mentre Bank of China (HK) è salita del 2,2% con il settore finanziario in rialzo. L’attenzione resta sugli indizi sull’inflazione USA e sugli eventuali sviluppi nella regolamentazione dell’export di chip.
Volatilità
- Il VIX ha chiuso a 15,11 l’8 settembre, in calo di 0,07 (-0,46%), mentre l’S&P 500 ha guadagnato 13,65 punti chiudendo a 6.495,15 (+0,21%). Gli scambi su opzioni VIX sono stati vivaci con 460.000 contratti trattati, di cui il 76% in call. Gli indici a breve scadenza come il VIX1D sono scesi bruscamente, segnalando una bassa urgenza di copertura da parte degli investitori. La volatilità azionaria resta stabile sui livelli medi, suggerendo movimenti ordinati nonostante l’elevato rischio legato agli eventi. Secondo la volatilità implicita, il movimento previsto oggi per l’SPX è di ±22 punti (≈0,34%), suggerendo una sessione contenuta. Tuttavia, attenzione alla pubblicazione del benchmark occupazionale di oggi, che potrebbe causare volatilità a breve termine in caso di sorprese.
Asset digitali
- Bitcoin stabile intorno a $112.500, in lieve rialzo da lunedì, ma i dati sui derivati indicano una posizione ancora prudente da parte dei trader. Lo skew delle opzioni è sbilanciato verso le put, con una maggiore domanda di coperture al ribasso, segno di cautela persistente nonostante i tassi neutrali dei futures. I flussi negli ETF mostrano un quadro misto: gli ETF Bitcoin statunitensi hanno raccolto $364 milioni lunedì (IBIT +25,5 milioni), mentre i prodotti su Ethereum hanno registrato -96,7 milioni netti, con ETHA che ha segnato il deflusso più ampio a -192,7 milioni. Ether consolida intorno a $4.300, SOL sopra $215 e XRP vicino a $2,95. Oltre ai flussi, il sentiment è influenzato dalla richiesta del Nasdaq alla SEC per negoziare azioni tokenizzate e dalla notizia del più grande attacco alla supply chain JavaScript mai registrato. Elementi che mostrano come i mercati tradizionali e i rischi informatici continuino a modellare il panorama crypto.
Obbligazioni
- I Treasury USA hanno continuato il rally lunedì, con il rendimento del decennale di riferimento in calo di qualche punto base sotto il 4,05%, per la prima volta da inizio aprile, quando l’annuncio dei dazi per il "Liberation Day" di Trump aveva causato caos. Il rendimento del 2 anni ha toccato un minimo del 3,47% ieri, prima di risalire verso il 3,50%, mentre il mercato valuta un possibile taglio di 50 punti base al prossimo FOMC. L’ultimo dato chiave prima del meeting sarà il CPI USA di agosto, giovedì.
- I titoli di Stato giapponesi (JGB) sono stati contrastati con un appiattimento della curva, poiché il 2 anni ha subito vendite e il rendimento è salito lievemente allo 0,834%, mentre il 10 anni è salito con un calo del rendimento a circa l’1,56%.
- Lo spread tra i rendimenti a 10 anni Germania-Francia è rimasto stabile o lievemente in calo a 77 punti base alla chiusura di ieri, prima del voto di sfiducia previsto contro il premier francese Bayrou.
Materie prime
- Oro: ha toccato un nuovo record sopra i 3.650 USD, con l’argento ai massimi da 14 anni, alimentati dall’attenzione sui prossimi tagli dei tassi USA e dalla debolezza del dollaro. Il metallo ha guadagnato oltre l’8% da quando Trump ha tentato di licenziare Lisa Cook, minacciando l’indipendenza della Fed e innescando un breakout tecnico. Da allora, dati deboli sul lavoro USA e momentum tecnico hanno spinto i prezzi a livelli sempre più tirati, con l’analisi tecnica che ora indica un possibile target verso i 3.800 USD. Il focus si sposta sul CPI USA di giovedì, che potrebbe rafforzare l’attesa per un taglio di 25 punti base o alimentare le speculazioni su un taglio da 50 bps.
- Petrolio: i prezzi si sono stabilizzati dopo il rally di lunedì, seguito all’annuncio di un aumento moderato della produzione da parte di otto membri dell’OPEC+ per ottobre, sebbene l’attuazione effettiva appaia improbabile a causa di vincoli produttivi e necessità di compensazioni per sovrapproduzione precedente. La domanda in calo e il rischio di mercato in eccesso d’offerta restano preoccupazioni centrali, mentre l’Arabia Saudita punta a recuperare quote di mercato abbassando i prezzi per la maggior parte delle varietà il prossimo mese.
Valute
- Il dollaro USA ha continuato a indebolirsi e si trova ora nella parte bassa del range rispetto a molte valute. L’EURUSD è scambiato vicino a 1,1770 questa mattina, il livello più alto da fine luglio, vicino al massimo pluriennale di 1,1829 toccato a inizio luglio. AUDUSD sopra 0,6600 dopo il debole report sul lavoro di agosto, mentre EURUSD ha superato con decisione 1,1700 e il range di fine luglio di 1,1743. Lo USDJPY ha testato livelli sotto 147,00 venerdì sera, ma le dimissioni del premier giapponese Ishiba hanno portato a una forte vendita dello yen nella notte, riportando USDJPY sopra 148,50 prima di stabilizzarsi intorno a 148,00.
- USDJPY è ancora sopra quota 147,00 e resta all’interno del range consolidato delle ultime settimane, anche se lo yen ha recuperato terreno nel corso della notte, compensando in gran parte la debolezza legata all’annuncio delle dimissioni del premier Ishiba. Il focus tecnico rimane sull’area 146,00.