Tutto ciò che c’è da sapere sulle Azioni
Che differenza c’è tra Azioni, titoli azionari e quote?
I termini Azioni e quote sono spesso considerati identici, e descrivono una quota di possesso di una società. Esistono però delle sottili differenze tra i significati dei due termini. Ecco quali sono.
Quando si parla di azioni, solitamente si fa riferimento alle azioni ordinarie: quote di possesso di una società che è possibile acquistare. Se acquisti un’azione ordinaria, avrai anche potere decisionale sull’azienda: avrai diritto di voto, e potenzialmente a una parte di profitti, che potrai ricevere sotto forma di dividendi. Parleremo dei dividendi in modo dettagliato di seguito.
“Quota” è invece un termine più tecnico, che descrive la più piccola quota possibile per un titolo azionario. Quando investi su una società, acquisti un dato numero di azioni, che ti consentono di possedere parte dell’azienda. La differenza è sottile, ed è per questo che i due termini sono di solito considerati equivalenti.
Il termine Equity, o titolo azionario, invece, si riferisce solitamente alla quota di proprietà totale di un individuo: se ad esempio una società ha 1.000 azioni e tu ne possiedi 100, potrai dire che la tua quota di proprietà su quella società è pari al 10%.
Quanto vale un’Azione?
Senza perderci nei dettagli tecnici, l’attuale valore di un titolo azionario è determinato da domanda e offerta sul mercato: le azioni, infatti, valgono il prezzo che qualcuno è disposto a pagare per averle, e al quale qualcun altro è disposto a venderle.
Esistono però diversi modi di calcolare il valore di un’azione per tentare di capire quale dovrebbe essere il valore di mercato e determinare se quello attuale è troppo basso o troppo alto.
Un metodo piuttosto popolare (ma complesso) per chi analizza gli investimenti è il DCF, o flusso di cassa attualizzato. Seguendo questo metodo, gli analisti prevedono il flusso di cassa futuro di una società, le assegnano un valore attuale, poi lo dividono per il numero di azioni in circolazione per attribuire a ogni azione il giusto valore. Il risultato è chiaramente soggetto a un’ampia gamma di risultati, a seconda delle ipotesi utilizzate nelle previsioni.
Un altro metodo usato per determinare il prezzo di un titolo è l’analisi fondamentale, con cui si confronta la società con altre simili usando dati finanziari (o moltiplicatori) come prezzo/ricavi o EV/EBITDA (utili “prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e dell'ammortamento”). Esistono diverse fonti per questo tipo di analisi: non sarà necessario che tu svolga i calcoli da te. Ti basta sapere che le valutazioni sono soggette a delle ipotesi, e che il risultato può quindi variare. Possono però essere utili per determinare se l’attuale prezzo di mercato è giusto o meno.
Come funziona il mercato azionario?
Per mercato azionario si intende una borsa o un luogo nel quale è possibile acquistare e vendere quote di società quotate. Per essere quotata (e dunque disponibile a scopi di trading) sul mercato azionario, è necessario che una società emetta delle azioni, seguendo una procedura nota come IPO, o Offerta Pubblica Iniziale, sul mercato definito “primario”. Di seguito troverai maggiori informazioni su questa procedura.
Dopo l’offerta pubblica iniziale, le azioni di una società potranno essere acquistate o vendute sul mercato azionario. Quando acquisti quote di una società sul mercato azionario, non acquisti dalla società stessa, ma dagli attuali azionisti. Questo mercato è definito “secondario”.
Al giorno d’oggi, le borse sono principalmente elettroniche, in netto contrasto con il passato, quando si trattava di luoghi fisici. Ogni azione ha un suo libro degli ordini, un elenco elettronico di ordini di acquisto e vendita per quel titolo. Gli ordini di acquisto sono noti come “prezzo Bid”, quelli di vendita come “prezzo Ask”.
Affinché un’operazione venga eseguita, è necessario che un acquirente e un venditore concordino su un prezzo. Il libro degli ordini consente di seguire in tempo reale la quantità di titoli che è possibile acquistare e vendere a diversi prezzi, e aiuta i partecipanti al mercato a stimare meglio l’attività e prendere decisioni consapevoli. Se la domanda su un titolo è particolarmente forte, il lato Bid del libro degli ordini tenderà a crescere rapidamente e il prezzo ad aumentare; se invece l’offerta è maggiore, sarà quel lato Ask a crescere con maggiore velocità, e il prezzo a scendere.
In qualità di acquirente, hai due possibilità. Se sei paziente e vuoi acquistare solo a un determinato prezzo, puoi specificare il prezzo al quale vuoi acquistare ed entrare a far parte delle offerte sull’order book, usando quello che è noto come “ordine limite”.
Se qualcuno vorrà vendere al tuo prezzo limite, il tuo ordine verrà eseguito. Il prezzo, tuttavia, potrebbe iniziare ad aumentare. In questo caso, il tuo ordine non verrà eseguito. La seconda possibilità, se il prezzo ti interessa meno e preferisci acquistare rapidamente, e acquistare al miglior prezzo attualmente offerto dai venditori, usando un ordine noto come “di mercato” (oppure un ordine limite aggressivo).
In sintesi, quando una società viene quotata sul mercato azionario, i suoi titoli non verranno acquistati e venduti direttamente dalla società, ma da un investitore che possiede già l’azione e vuole venderla. Inoltre, come è ovvio, se e quando vorrai vendere un’azione, la venderai a un altro investitore che vorrà acquistarla. Tutte queste operazioni avvengono in formato elettronico, e i prezzi vengono determinati dall’order book delle singole azioni.
Tipologie di azioni
Se senti qualcuno parlare di “tipi di azioni”, si starà riferendo alle azioni privilegiate e a quelle ordinarie.
Ecco una rapida panoramica di entrambe:
Un’azione privilegiata è un tipo di Azione che non dà diritto di voto. Per questo solitamente ha una valutazione inferiore. Quando però vengono elargiti dei dividendi, le azioni privilegiate hanno la precedenza in merito agli utili di una società. In altre parole, spesso offrono dividendi più alti. Un altro vantaggio di questo tipo di azioni è che in caso di bancarotta, gli azionisti che possiedono azioni privilegiate sono considerati più di coloro che possiedono azioni ordinarie.
Le azioni ordinarie, invece, solitamente danno diritto di voto. Tieni a mente che al momento dell’emissione, le azioni ordinarie possono avere diverse classi. A ogni classe corrisponde un determinato diritto di voto. Alphabet (Google), ad esempio, presenta azioni A, B e C, ma sulle borse vengono scambiate pubblicamente solo le azioni di tipo A e C.
Cosa sono le società a piccola, media e grande capitalizzazione?
Sul mercato azionario, i titoli sono solitamente suddivisi per capitalizzazione.
La capitalizzazione di mercato è un dato usato per determinare il valore di una società quotata in borsa, ed è, fondamentalmente, il numero di azioni totali di una società, moltiplicato per il valore di ogni azione.
Dato che non tutte le società sul mercato azionario hanno lo stesso valore, chi partecipa al mercato suddivide le aziende in più gruppi a seconda dei valori di mercato che hanno.
Sul mercato statunitense, ad esempio:
- Grande capitalizzazione: solitamente rientrano in questo gruppo le società con una capitalizzazione di mercato superiore ai 10 miliardi di dollari.
- Media capitalizzazione: include le società con una capitalizzazione compresa tra i 2 e i 10 miliardi di dollari.
- Piccola capitalizzazione: la capitalizzazione di queste società va tipicamente dai 300 milioni ai due miliardi di dollari.
Scopriamo dunque che differenze ci sono tra le azioni di società a piccola, media e grande capitalizzazione, e vediamo alcuni esempi di società per ogni categoria.
Cosa rende un'azione a grande capitalizzazione?
Le società ad alta capitalizzazione sono le più grandi società quotate in borsa al mondo. Alcune di queste società sono in attività da moltissimi anni, mentre altre sono più recenti, hanno vissuto una crescita piuttosto rapida e raggiunto una capitalizzazione di questo tipo in un lasso di tempo relativamente breve. Ciò che conta è quindi la capitalizzazione di una società sul mercato, e non l’età dell’azienda.
L’indice S&P 500, un indice delle prime 500 società per capitalizzazione quotate sulla borsa americana, è un ottimo punto di partenza per individuare le principali società ad alta capitalizzazione. In termini di investimento, questi titoli hanno maggiori probabilità di generare una crescita modesta ma costante. Le aziende ad alta capitalizzazione, infatti, hanno già vissuto una crescita significativa per poter raggiungere la loro attuale capitalizzazione.
Tra le azioni di società ad alta capitalizzazione troviamo: Apple (AAPL), Microsoft (MSFT), Tesla (TSLA), AstraZeneca (AZN).
Cosa si intende per società a media capitalizzazione?
Le azioni a media capitalizzazione sono quelle con una capitalizzazione più modesta di quelle ad alta capitalizzazione.
Di solito la capitalizzazione di queste società, sul mercato statunitense, va dai 2 ai 10 miliardi di dollari. Tendono però ad avere un maggior potenziale di crescita prima di raggiungere il massimale per il tipo di azione.
Le società a media capitalizzazione sono spesso più sensibili alla volatilità del mercato: di tanto in tanto, quindi, i trader più pazienti possono andare long su questo tipo di azioni a prezzo di saldo. Occasioni di questo tipo sono particolarmente interessanti per chi cerca di aggiungere al proprio portafoglio di investimenti una società a media capitalizzazione che sul lungo periodo possa crescere fino a rientrare nel primo gruppo.
Un altro motivo per investire su un'azione a media capitalizzazione è il potenziale di fondersi o essere acquisita da una società più grande. In questo scenario, molto spesso agli attuali azionisti della società a media capitalizzazione viene offerto un prezzo preferenziale per accettare l’acquisto.
Esempio di società a media capitalizzazione: Avis Budget Group (CAR), Mattel (MAT), The Wendy’s Co (WEN), Greggs (GRG).
Cosa si intende per società a piccola capitalizzazione?
Una società a piccola capitalizzazione è molto diversa da una a grande o media capitalizzazione. Per prima cosa, le azioni di società a piccola capitalizzazione hanno più probabilità di generare rendimenti più rapidi ed elevati: il loro valore, infatti, non è maturo quanto quello di una società a grande capitalizzazione. Purtroppo, però, le società a piccola capitalizzazione hanno altrettante probabilità di subire perdite significative: la volatilità di questi titoli, infatti, subisce con maggiore enfasi il clima negativo macroeconomico o del settore.
Le società a piccola capitalizzazione, inoltre, sono meno note delle grandi aziende, e gli investitori devono studiarle più nel dettaglio per poter determinare le loro prospettive di crescita.
Prese singolarmente, le azioni di società a piccola capitalizzazione presentano un rischio maggiore di quelle di società a media e grande capitalizzazione. Possono però rappresentare una scelta intelligente nel quadro più ampio di un portafoglio diversificato e completo di titoli a grande e media capitalizzazione.
Affinché una società quotata in borsa negli USA possa essere considerata a bassa capitalizzazione, deve essere valutata tra i 300 milioni e i due miliardi di dollari statunitensi.
Non dimenticare che le società a piccola capitalizzazione possono essere a loro volte suddivise in piccole, micro e nano. Per micro capitalizzazione si intendono le società con una capitalizzazione inferiore ai 300 milioni di dollari statunitensi. Per nano capitalizzazione si intendono le società con una capitalizzazione inferiore ai 50 milioni di dollari.
Cosa sono le Azioni Value e Growth?
Value e Growth rappresentano i due lati opposti sul continuum degli investimenti.
Gli investitori interessati alle azioni del primo tipo cercano titoli sottovalutati. Utilizzano l’analisi fondamentale per individuare società con una valutazione troppo bassa.
Warren Buffet è forse uno dei più famosi investitori di questo tipo: ha costruito la propria fortuna acquistando società sottovalutate e mantenendone le azioni per lunghi periodi.
Gli investitori interessati al secondo tipo di azioni, invece, puntano al potenziale.
Vogliono investire sulle aziende del domani, quelle che cresceranno più rapidamente nei prossimi anni. Chi investe in azioni Growth cerca società dai guadagni con una crescita più rapida della media: solitamente, queste società saranno più piccole o giovani, e opereranno in settori in rapida espansione. Spesso queste società possono sembrare sopravvalutate, e i rischi che comportano sono maggiori di quelli delle società di tipo Value.
Cosa sono le azioni blue-chip?
Il termine blue-chip è stato preso in prestito dal mondo dei casinò: così come le chip blu sono le più preziose, le azioni che rientrano in questa categoria sono le migliori del mercato globale. Una definizione vera e propria non esiste, ma le blue chip sono unanimemente riconosciute come le più importanti società al mondo.
Parliamo di brand noti ovunque, pionieri che si sono fatti un nome da moltissimo tempo. Marchi come Coca Cola, Microsoft, Apple, Amazon e Google rientrano in questa categoria.
Cosa sono le penny stock?
Solitamente le Azioni penny stock sono quelle scambiate a importi inferiori ai 5 USD per azione. Vengono scambiate over the counter tramite una società a capitale privato, OTC Markets Group (un mercato finanziario americano che fornisce liquidità e informazioni sui prezzi di quasi 10.000 titoli scambiati over the counter). Anche se non è una pratica comune, alcune penny stock vengono scambiate anche sulle borse principali come il NYSE (borsa di New York).
Per un certo periodo, sono state considerate penny stock tutte le azioni scambiate a meno di 1 USD ad azione. La SEC (US Securities and Exchange Commission) ha tuttavia cambiato la propria definizione di penny stock per includere tutti i titoli scambiati a meno di 5 USD.
Tieni a mente che spesso le penny stock sono azioni di aziende con scarsa liquidità: ciò implica delle difficoltà nell’apertura e nella chiusura di una posizione, perché non ci sono grandi quantità di acquirenti e venditori. In qualità di investitore, inoltre, devi sapere che una scarsa liquidità indica anche una difficoltà nel trovare un prezzo che rifletta in modo accurato il valore di mercato del titolo.
Come investire in azioni
Se non hai mai investito prima in azioni, ecco alcuni fattori da tenere a mente:
Prima di iniziare a investire in azioni, rifletti sull’orizzonte temporale di tuo interesse. Poniti la domanda: se investissi del denaro oggi, quando ne avresti nuovamente bisogno? Pensa poi agli obiettivi personali che vuoi raggiungere con questo investimento. Vuoi investire in un’ottica a lungo termine, ad esempio per crearti una seconda pensione? In questo caso potresti correre rischi maggiori: adottare un orizzonte temporale più ampio vuol dire avere più tempo per recuperare eventuali perdite. Se invece pensi di poter avere bisogno a breve della somma (magari per un obiettivo a breve termine come una vacanza), forse sarebbe meglio investire su azioni a basso rischio, più conservative. Se vuoi saperne di più sulla tolleranza al rischio e sul suo impatto sul tuo stile di investimento, continua a leggere: ne parleremo meglio.
Come dicevamo, prima di iniziare a investire, rifletti con attenzione sul tuo orizzonte temporale, sui tuoi obiettivi e sulla tua capacità di perdere il denaro che hai messo da parte per investire. Tutti questi fattori determineranno la tua tolleranza al rischio. Se hai un'alta tolleranza al rischio, potresti decidere di investire in azioni più interessanti, che offrono poche certezze ma hanno il potenziale di realizzare guadagni immensi. Se invece preferisci investimenti più conservativi e hai una tolleranza al rischio inferiore, potresti scegliere azioni di società più stabili, la cui storia mostra ben poca volatilità.
Studia sempre le società su cui stai pensando di investire: solo così potrai prendere una decisione realmente consapevole. Aggiungi ai preferiti i tuoi siti finanziari di riferimento, rimani informato leggendo le ultime notizie e i contenuti publicati dai nostri analisti nella sezione Analisi di Mercato.
Non acquistare solamente un'azione, o sarai costretto a sperare che quell’unica azione vada bene. Acquista invece azioni di diverse società, in più settori. Si chiama diversificazione, e ti aiuterà a ridurre il rischio complessivo del tuo portafoglio, poiché di solito copre categorie diverse di asset.
Il momento perfetto non esiste, perché i prezzi oscillano costantemente. La volatilità è inevitabile. Se continui ad attendere il giorno perfetto per investire, potresti non iniziare mai. Il momento migliore è sempre e solamente ora.
Prima di acquistare delle azioni, prenditi tutto il tempo per leggere le clausole riportate in piccolo. Solo così saprai esattamente cosa stai acquistando e se avrai diritto a degli extra, come dei dividendi o il diritto al voto. Solitamente queste informazioni sono riportate nella pagina rivolta agli investitori della società, insieme ad altri dati, come i report annuali sulle performance dell’azienda.
Come sapere quali azioni scegliere
Per scegliere quali azioni acquistare, ti consigliamo di adottare un approccio che parte dal macro per arrivare al micro. Nota bene: seguendo questo approccio, non investirai in panieri di azioni (come ETF e fondi comuni di investimento). Sceglierai invece le singole azioni che andranno a far parte del tuo portafoglio.
- Pensa al mercato. Come sta andando il mercato azionario nel complesso, e in che modo viene valutato? Il rapporto prezzo/utili e altri indicatori ti aiuteranno a guardare le cose in prospettiva. Segui inoltre lo stato dell’economia. Sta crescendo in modo rapido o lento, o non sta crescendo affatto? Tieni a mente anche la possibilità di scegliere investimenti alternativi (come le obbligazioni), che offrono un ritorno accettabile assumendo un rischio accettabile. Alcuni investitori troveranno sul mercato obbligazionario delle soluzioni più adatte alle proprie esigenze.
- Identifica un settore. Per identificare il settore su cui vuoi investire, tieni a mente che alcuni settori sono ciclici, altri difensivi. Tra i settori ciclici troviamo industrie, automobili, semiconduttori, acciaio, linee aeree e società nel settore del tempo libero. Tra i settori difensivi, invece, ci sono cereali, società nel campo medico e dei servizi idrici. Perché è importante? Il settore che scegli determinerà il rischio del tuo intero portafoglio. Se scegli settori più difensivi (società di utenze, beni di prima necessità e sanità) ridurrai il rischio. Le tue preferenze personali, ovviamente, hanno un ruolo significativo nella scelta dei settori.
- Utilizza degli strumenti per scremare l’elenco. Una volta scelti i settori sui quali investire, il prossimo passo è usare lo strumento di scrematura all’interno della piattaforma di investimento che utilizzerai. Questo tipo di strumenti è fondamentale per trovare i titoli più promettenti. Consideralo un filtro che ti aiuta a trovare le azioni più interessanti nel settore che hai scelto. Potrai applicare diversi criteri per filtrare le società, fino ad arrivare ad avere una panoramica più comprensibile delle opzioni a tua disposizione. Uno dei filtri che puoi applicare, ad esempio, è la distanza dal prezzo target individuato dagli analisti.
- Svolgi delle ricerche. Le azioni che troverai con i filtri che imposti non vanno acquistate immediatamente. L’elenco è pensato per indicarti solo le azioni che soddisfano i tuoi criteri, così che tu abbia un elenco ridotto di società su cui svolgere delle ricerche. Quella della ricerca è una fase fondamentale prima di premere il pulsante di acquisto. Visita il sito web della società, leggi i report annuali e cerca analisi sul titolo online.
- Analizza le linee di tendenza delle azioni. Dopo aver individuato le azioni che ti interessa acquistare, dai un’occhiata ai grafici. Ora che sai cosa vorresti acquistare, il grafico ti aiuterà a capire quando farlo. Se riuscirai a farlo, avrai unito analisi fondamentale e analisi tecnica. Non vuol dire che tutte le azioni che acquisterai ti faranno guadagnare: alcune avranno un andamento diverso da quello che ti aspettavi. Il che ci riporta all’importanza della gestione del rischio. Se sei ottimista su un’azione e la acquisti, quanto ti ritroveresti in difficoltà se avessi torto? Chiuderai la posizione se la perdita arriva al 10%? Al 20%? Assicurati di trovare le risposte a queste domande prima di acquistare, e usa ordini stop-loss per proteggere il tuo capitale.
Cosa si intende per investimenti su un settore?
L’investimento su un settore è una strategia che prevede che un investitore si concentri su un certo settore o segmento dell’economia. Un fondo settorializzato può essere attivo (l’investitore decide quali settori e quali azioni includere nel proprio portafoglio) o passivo (solitamente traccia un indice).
L’investimento su un settore è una strategia che prevede che un investitore si concentri su un certo settore o segmento dell’economia. Per farlo, seleziona diverse azioni nello specifico settore che hai scelto. Un altro modo di investire è scegliere un fondo: un ETF (Exchange Traded Fund) che segue un indice di quel settore, o un fondo comune di investimento. Un fondo comune di investimento punterà a generare ulteriori ritorni gestendo attivamente il portafoglio (che si concentra sul settore scelto).
Spesso si consiglia di includere dei fondi settorializzati tra i tuoi asset, ma di fare in modo che non compongano il tuo intero portafoglio di investimenti: concentrandosi su un unico settore, non offrono alcuna diversificazione. Sono quindi estremamente vulnerabili alla volatilità del mercato azionario: se vuoi seguire la strategia dei settori, non dimenticarlo.
Perché si comprano e vendono azioni?
Milioni di investitori in tutto il mondo acquistano e vendono azioni ogni giorno. Ecco alcuni dei motivi che li spingono a farlo:
Acquistando azioni e conservandone il possesso per mesi, o persino anni, gli investitori puntano a capitalizzare sulla crescita a lungo termine del valore dei propri asset e sulla loro salute complessiva.
Se osservi attentamente vari dei principali indici azionari, che misurano le performance di un determinato gruppo di azioni abbinate per capitalizzazione di mercato o settore, noterai che storicamente la ricchezza si crea su orizzonti temporali più ampi.
Come investitore, sentirai parlare spesso dell’indice S&P 500, che traccia le performance delle 500 principali società quotate in borsa negli Stati Uniti. Negli ultimi 30 anni, l’indice S&P500 ha garantito un tasso di crescita medio annuo composito del 10,7%.
Questo non vuol dire, ovviamente, che abbia continuato a crescere in modo incessante anno dopo anno. L’indice ha subito molti scivoloni e battute d’arresto. Tra questi troviamo il crollo dopo la crisi finanziaria del 2008 e quello che ha fatto seguito allo scoppio della pandemia di COVID-19, nel 2020. In queste occasioni, l’indice S&P500 ha perso più del 25% del proprio valore in pochi giorni. Questo ci dimostra che anche gli indici più richiesti subiscono dei cali drastici.
I cali e gli aumenti del mercato ci ricordano che, per quanto i titoli possano costituire una parte importante di qualsiasi portafoglio, sono anche più rischiosi di molte altre classi di asset, come le obbligazioni.
Alcune persone acquistano e vendono azioni con obiettivi a breve termine. Puoi acquistare azioni di società sperando di venderle nuovamente poco dopo realizzando un profitto, a condizione che in quel frangente il prezzo di quelle azioni aumenti.
Supponiamo ad esempio che il 20 dicembre 2021 tu abbia acquistato 10 quote di un certo titolo a 900 USD ad azione, e che il 27 dicembre dello stesso anno tu le abbia vendute a 1.093 USD ad azione. Dato l’aumento di prezzo del 21,4% su 10 azioni per un valore di 193 USD ciascuna, avresti realizzato un profitto lordo di 1.930 USD.
Un investitore può guadagnare anche senza vendere le azioni che possiede. Alcune società, infatti, elargiscono dei dividendi agli azionisti: per ogni azione che possiedono, ricevono una certa somma in pagamento. L’importo del dividendo si decide solitamente su base trimestrale o annuale, a seconda delle performance della società nel periodo precedente.
Nel terzo trimestre dell’anno finanziario del 2021, ad esempio, Apple ha elargito un dividendo di 22 centesimi ad azione. Un azionista che possedeva 100 azioni Apple, quindi, avrebbe ricevuto dalla società un dividendo di 22 USD (0,22 USD x 100) senza dover fare nulla.
Più il prezzo delle azioni di una società aumenta nel tempo, maggiori saranno i rendimenti cumulativi per gli investitori. Supponiamo che tu abbia investito 10.000 USD su una certa società. Nei primi 12 mesi, il valore dell’azione aumenta del 10%. Le tue azioni valgono ora 11.000 USD (10.000 USD x 0,1 = 1.000 USD).
Se mantieni il possesso delle azioni e l’anno successivo queste aumentano di un ulteriore 10%, l’investimento originale di 10.000 USD acquisisce un valore di 12.100 USD (11.000 USD x 0,1 = 1.100 USD). L’aumento di valore è superiore a quello del primo anno. Questo fenomeno si definisce rendimento composto: ogni volta che il prezzo aumenta, l’aumento è superiore al precedente. Per molte persone, questo è il principale motivo per acquistare delle azioni.
Quando vendere delle azioni
Entrare sul mercato al momento ideale è molto difficile, e scegliere il punto perfetto per vendere è altrettanto arduo. Solitamente, se non sei un trader alla ricerca di un profitto sulle oscillazioni del mercato, la scelta migliore è conservare il possesso del titolo.
Il detto “time in the market beats timing the market” (meglio il tempo che il tempismo) indica che di solito chi mantiene il possesso di un investimento per l’intero ciclo del mercato ottiene un profitto superiore a quello di chi prova a individuare i massimi e i minimi di volta in volta. Non c’è nulla di male se una circostanza privata, ad esempio un matrimonio, ti obbliga a vendere delle azioni per avere del capitale a disposizione. Sul lungo periodo, tuttavia, conservare le tue azioni può essere la scelta migliore.
Perché il prezzo varia
Le azioni si acquistano e vendono liberamente sul mercato. Il loro prezzo viene dunque influenzato da un’ampia gamma di fattori. Per creare una strategia di investimento di successo, è dunque importante tenersi informati.
I fattori fondamentali da seguire includono:
- Performance della società
Le performance di una società hanno un impatto diretto e profondo sul prezzo delle sue azioni. Se il report sugli utili di una società è positivo, o se le previsioni per l’anno seguente spingono all’ottimismo, il prezzo di un'azione può salire. Vale tuttavia anche l’inverso. Se ad esempio le previsioni sugli utili di una società per il terzo trimestre di un dato anno sono inferiori alle previsioni, alla pubblicazione della notizia il prezzo delle sue azioni potrebbe diminuire.
Tieni a mente che una “buona” performance è legata alle aspettative, e non agli utili reali di una società. Per questo può capitare che un report positivo sui profitti di un'azienda porti comunque a un calo del prezzo: probabilmente i profitti registrati sono stati inferiori alle aspettative.
- Performance del settore
Non sono solo le performance della società in esame a influenzare il prezzo di un titolo, ma anche quelle del settore di cui fa parte. Le azioni di una società petrolifera come ExxonMobil, ad esempio, subiranno un calo dei prezzi se l’intero settore petrolifero vivesse un momento complicato, per un calo della domanda o una contrazione dell’offerta.
- Sentimento del mercato
Molto spesso, il prezzo di un titolo può essere influenzato dalle banali sensazioni degli investitori. In senso ampio, è l’insieme di queste sensazioni a creare il sentimento del mercato. Se, nel complesso, il sentimento del mercato nei confronti di un dato settore o un'azienda specifica è positivo, più persone acquisteranno azioni in quel settore. Il prezzo dell’azione potrebbe dunque salire, dando vita a una sorta di profezia che si autoavvera.
È quello che è successo, ad esempio, alle società legate alla transizione ecologica come Tesla: in seguito all’ottimismo del mercato sul futuro dei veicoli a basse emissioni, il prezzo delle azioni della società è aumentato del 900% tra la fine del 2019 e la fine del 2020.
- Indicatori economici
L’economia di un paese, o quella globale, avranno sempre una certa importanza nel determinare il prezzo delle azioni di una società. Ecco perché, ad esempio, durante la grande recessione del 2008 abbiamo visto cali notevoli degli indici azionari in tutto il mondo. Molte società hanno visto il prezzo delle proprie azioni crollare verticalmente.
Allo stesso modo, nei periodi economici più floridi, i prezzi delle azioni nel complesso tendono ad aumentare. Non è sempre così, e il prezzo delle azioni può aumentare nonostante uno scenario economico tetro. Lo abbiamo visto ad esempio durante la pandemia del 2020, quando gli indici azionari hanno toccato nuovi record nonostante gli eventi economici devastanti che si stavano verificando.
I rischi degli investimenti azionari
L'acquisto e la vendita di azioni comportano sempre dei rischi. Non c’è alcuna garanzia di ottenere un profitto, né di riuscire mai a recuperare anche il solo investimento iniziale. Gli investitori devono conoscere i rischi che circondano ogni transazione.
Anche se un'azione ti sembra “sicura”, implica sempre dei rischi.
Alcuni dei più importanti sono:
Alcune azioni sono implicitamente più rischiose di altre per la natura del settore che rappresentano e per le aree geografiche a cui sono legate. Le società che trattano commodity, come petrolio o metalli, sono ad esempio esposte a rischi che gli altri tipi di azioni non subiscono, in particolare quelli legati alla volatilità geopolitica. Il prezzo del petrolio può diminuire in seguito a conflitti o crisi in un dato paese o regione, mentre la stessa situazione non comporterà alcun calo del prezzo per le aziende tecnologiche.
È impossibile sapere con esattezza cosa succederà al prezzo di un’azione nel corso del tempo. Potrebbe aumentare, certo, ma anche diminuire. Eventi imprevisti come crisi di mercato o problemi dell’azienda potrebbero far calare il prezzo dell’azione, riducendo così il valore del tuo investimento in quel momento. Per mitigare questo rischio, è utile diversificare il portafoglio scegliendo più azioni e classi di asset.
Alcune società hanno successo, altre meno. Tieni a mente un rischio inevitabile. Se una società dichiara bancarotta e va in liquidazione, le azioni di quella società smetteranno di esistere. In un caso simile, il tuo investimento perderà tutto il suo valore. Gli investitori possono ridurre questo rischio riducendo per tempo le proprie partecipazioni azionarie nelle società in difficoltà. Possono inoltre scegliere di investire in obbligazioni della società: chi detiene obbligazioni, infatti, ha diritto a ricevere i proventi della vendita degli asset societari in caso di bancarotta.
L’inflazione è un rischio sempre presente e da considerare prima di prendere qualsiasi decisione. L’inflazione può danneggiare una società in tanti modi diversi. Quando sale, i costi operativi delle aziende aumentano. Ma anche le politiche governative volte a contrastare l’inflazione, come l’aumento dei tassi di interesse o una stretta fiscale, possono aumentare i costi e le difficoltà di gestione di una società in un determinato settore.
Spesso questo comporta una diminuzione del valore di un'azienda, ed è per questo motivo che i periodi di inflazione elevata possono danneggiare un portafoglio azionario.
Gli investitori più esperti parlano spesso del bisogno di avere un “hedge” contro l’inflazione nel proprio portafoglio. Il termine “hedge” descrive gli investimenti che possono proteggere il patrimonio degli investitori dall’erosione del potere d’acquisto del denaro causata dall’inflazione. Tuttavia, anche il fenomeno contrario, ovvero l’assenza di inflazione, può far scendere il prezzo delle azioni: un salutare livello di inflazione è infatti fondamentale per stimolare l’economia.
Le attività devono sempre trovare un equilibrio tra utili e leggi ed esigenze dei governi. Le azioni legali, infatti, possono avere un impatto notevole sui tuoi investimenti azionari. Una società può essere multata in seguito a un’azione dell’antitrust, perdendo valore in borsa. Il governo può confiscare gli asset di un’azienda o sottoporli ad audit, comportando così un’ulteriore diminuzione del valore delle sue azioni. Si tratta di un rischio da tenere sempre a mente, poiché gli investitori non hanno alcun controllo su questo genere di situazioni.
Quali vantaggi hanno gli investimenti azionari?
Anche se gli investimenti azionari comportano dei rischi, presentano pur sempre notevoli vantaggi. Tra questi troviamo:
Puoi acquistare un gran numero di azioni e venderle con estrema semplicità. Fare trading di altri asset, come obbligazioni e metalli, è invece molto più difficile per i nuovi investitori.
La possibilità di ricevere dividendi è una forte motivazione per alcuni investitori. Acquistando azioni che generano dividendi, puoi crearti un'entrata passiva, a meno che l’azienda non decida di smettere di pagare (come è successo durante l’epidemia di COVID 19). Più azioni possiedi, maggiore sarà il pagamento che riceverai al momento della distribuzione dei dividendi.
L’inflazione erode il valore del denaro. Se lasci la tua liquidità ferma in un conto corrente per anni, probabilmente perderà gran parte del suo valore nel tempo. Come abbiamo visto, nel corso del tempo i grandi indici come lo S&P500 hanno mostrato rendimenti medi annualizzati superiori al 10%. Nel marzo del 2022, l’inflazione è arrivata all’8,4%: acquista asset in grado di superare cifre del genere.
Le azioni offrono rendimenti superiori a quelli offerti dalle banche sotto forma di tassi di interesse, ma anche maggiori di quelli di molti altri asset sul lungo periodo. Asset come l’oro e le obbligazioni, ad esempio, presentano spesso rendimenti di gran lunga inferiori a quelli delle azioni blue chip. Se vuoi investire sul lungo periodo e ottenere rendimenti migliori, spesso le azioni sono il modo migliore.
Cos’è il trading after hours?
Con l’espressione “trading after hours” ci si riferisce all’attività di trading condotta con reti elettroniche che ha luogo prima o dopo i consueti orari di trading della borsa che quota uno strumento, come la borsa di Londra (LSE). La borsa di Londra è aperta dalle 8:00 alle 16:30 GMT, ma gli orari after hours includono una sessione mattutina tra le 5:05 e le 7:50 e una serale dalle 16:40 alle 17:15.
Non dimenticare che la maggior parte dei broker richiede che i trader e gli investitori limitino gli ordini nelle after hours. Uno dei vantaggi del trading after hours è la possibilità di reagire rapidamente agli eventi di mercato che possono verificarsi dopo la chiusura di una borsa, ma durante questi orari la liquidità è inferiore, e questo a volte pregiudica l’esecuzione delle operazioni.
Cos’è un ticker?
Un ticker è una combinazione di lettere unica utilizzata per identificare una società sul mercato azionario. Il ticker di Microsoft, ad esempio, è MSFT. I ticker nacquero molto tempo fa, quando le operazioni azionarie venivano inviate tramite telegrafo. In quel periodo storico, servivano a comunicare le istruzioni più rapidamente.
Cosa sono i dividendi?
I dividendi consentono agli azionisti di ricevere la parte dei profitti o degli utili di una società che viene distribuita. Il loro funzionamento viene definito nella politica sui dividendi.
Tale politica descrive anche la modalità di distribuzione dei dividendi. Possono essere elargiti sotto forma di denaro o di ulteriori azioni. Nella maggior parte dei casi, gli investitori possono scegliere il tipo di dividendo più adatto a loro. A seconda della normativa locale, a volte la scelta dell’investitore di ricevere denaro o azioni può dipendere dalle implicazioni fiscali.
Cos’è un frazionamento azionario?
Un frazionamento azionario è un evento societario nel quale si decide di cambiare il rapporto tra le azioni. Si verifica quando una società decide di aumentare il numero di azioni disponibili, riducendo al contempo il prezzo per azione. Solitamente si verifica quando il prezzo di un'azione viene ritenuto eccessivo, al punto di ridurre l’interesse degli investitori al dettaglio.
Se una società effettua un frazionamento azionario con rapporto 3:1, ogni azionista riceverà tre azioni per ogni azione che possiede.
Cos'è un'IPO?
Un'IPO (offerta pubblica iniziale) è la procedura utilizzata dalle società per mettere a disposizione del pubblico le proprie azioni, così che possano essere scambiate sulle piattaforme. L’IPO si svolge sul mercato primario, mentre il trading (successivo alla quotazione) si rivolge al mercato secondario.
Un’offerta pubblica iniziale prevede diversi passaggi, ma i più visibili per gli investitori privati sono la creazione di prospetti e informazioni sul prezzo e la possibilità di ottenere azioni appena emesse (e non di proprietà di altri investitori) quando la società verrà ammessa sul mercato secondario.
Perché le società vengono quotate sul mercato azionario?
Le società effettuano un’offerta pubblica iniziale per ottenere capitale ed espandere la propria attività. In altre parole, serve ad accedere alla liquidità in modo migliore. Un altro motivo è la possibilità di far conoscere il proprio brand a un pubblico più ampio, attirando più clienti e potenziali dipendenti. Se chi ha investito nella società agli inizi (Venture Capital, Private Equity o i fondatori stessi della società) cerca della liquidità, la quotazione in borsa consente di rendere più liquidi i titoli dell’azienda, così che tali investitori vedano soddisfatte le proprie esigenze.
Cos’è il mercato secondario?
Ogni giorno, milioni di azioni vengono scambiate pubblicamente sul mercato secondario. Per l’investitore, è questo il mercato noto come azionario, ed è qui che si acquistano le azioni delle società più interessanti e si vendono quelle in proprio possesso. Esiste però anche un altro mercato, quello primario. Nel caso di un’offerta pubblica iniziale, le azioni vengono scambiate sul mercato primario.
Perché fare trading o investire in Azioni con BG SAXO
I nostri prodotti e le piattaforme che offriamo ci hanno portato a vincere diversi premi. Il vero motivo per cui i trader e gli investitori azionari ci scelgono, tuttavia, è l’offerta sicura e trasparente che abbiamo creato per offrirti la massima flessibilità nella tua attività. Possiamo offrirti:
- Prezzi competitivi sulle azioni
- Accesso a un’ampia gamma di titoli su tutti i mercati più importanti e su quelli emergenti
- Piattaforme di trading pluripremiate, personalizzate per il tuo livello di esperienza
- Strumenti di trading potenti e app native
- Assistenza 24 ore su 24 nella tua lingua