Rapida panoramica del mercato – 11 novembre 2025
BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 11 novembre 2025
Fattori trainanti del mercato
- Azionario: Gli Stati Uniti rimbalzano grazie ai progressi sullo shutdown e ai toni accomodanti della Fed, l’Europa avanza su upgrade e notizie societarie, Asia contrastata
- Volatilità: Il VIX scende a 17,6; liquidità ridotta e attenzione puntata sul CPI
- Asset digitali: Bitcoin stabile intorno ai 105.000 dollari, alt-coin deboli su flussi in calo
- Valute: Azione debole su tutti i fronti, CHF in rafforzamento sulla speranza di una riduzione delle tariffe USA
- Materie prime: Oro e argento in rialzo su rinnovate preoccupazioni fiscali statunitensi
- Obbligazioni: La curva dei rendimenti giapponese si irripidisce dopo un’asta debole a 30 anni, mentre i rendimenti a breve scendono. I Treasury USA chiudono in lieve rialzo
- Eventi macro: Dati sull’occupazione nel Regno Unito, oggi il mercato obbligazionario USA è chiuso per il Veterans' Day
Notizie macro
- Il Senato degli Stati Uniti ha approvato una misura procedurale che avvicina l’approvazione di un disegno di legge per porre fine allo shutdown governativo di 40 giorni. Otto Democratici hanno votato contro la leadership per sostenere la mozione, ma il disegno di legge richiede ancora il voto della Camera.
- L’Eco Watchers Survey del Giappone per ottobre è risultata molto più positiva del previsto, forse in connessione con l’arrivo di Sanae Takaichi come nuovo Primo Ministro. Le condizioni attuali si sono attestate a 49,1 contro 47,1 di settembre e l’outlook è salito a 53,1 contro 48,8 attesi e 48,5 a settembre. Takaichi presenterà nuove misure fiscali probabilmente più espansive.
- Il governatore della Federal Reserve Stephen Miran ha suggerito un taglio dei tassi di mezzo punto a dicembre, il che potrebbe sostenere gli asset rischiosi se sarà ampiamente condiviso. Tuttavia, lo shutdown ritarda i dati economici chiave e pone rischi di esecuzione alla Camera, destabilizzando i mercati in caso di mancato accordo.
- La Svizzera potrebbe ottenere presto una riduzione delle tariffe USA sulle sue esportazioni dal 39% al 15%, con un accordo possibile entro due settimane, a seguito dell'accelerazione dei negoziati voluta dal Presidente Trump. La Svizzera cerca sollievo dopo che la tariffa originaria ha frenato la crescita e portato la disoccupazione ai massimi da quattro anni.
Evidenze dal calendario macro (orari in GMT)
I dati governativi USA sono influenzati dallo shutdown e potrebbero subire ritardi
07:00 – Regno Unito: Salari settimanali di settembre, Tasso di disoccupazione ILO di settembre, Variazione occupazionale
07:00 – Regno Unito: Variazione richieste di sussidi di ottobre
08:30 – Svezia: Verbali Riksbank
10:00 – Germania: Indagine ZEW di novembre
11:00 – USA: Ottobre, NFIB Small Business Optimism
Il mercato obbligazionario USA è chiuso per il Veterans' Day, il mercato azionario resta aperto
Trimestrali
- Oggi: Softbank
- Mercoledì: Cisco Systems, Hon Hai Precision, Infineon
- Giovedì: Siemens, Walt Disney, Applied Materials, Deutsche Telekom, Brookfield, Nu Holdings
- Venerdì: Compagnie Financière Richemont
Mercato Azionario
- USA: L’S&P 500 è salito dell’1,5%, il Nasdaq del 2,3% e il Dow dello 0,8% dopo che il Senato ha fatto avanzare il disegno di legge per porre fine allo shutdown di 40 giorni, mentre il governatore della Fed Stephen Miran ha definito “appropriato” un taglio dello 0,5% a dicembre. I titoli AI hanno guidato i guadagni: Nvidia +5,8%, Palantir +8,8%, AMD +4,5%, Micron +6,5%. Le assicurazioni sanitarie hanno sottoperformato per timori regolamentari e di margine: Centene –8,8%, Elevance –4,4%. L’attenzione si sposta sul voto della Camera e sulle decisioni del FOMC di dicembre.
- Europa: I titoli dell’Eurozona sono rimbalzati: lo STOXX 50 ha guadagnato l’1,8%, lo STOXX 600 l’1,4%, mentre il FTSE 100 ha aggiunto l’1,1% toccando nuovi massimi grazie al miglioramento del sentiment legato ai progressi USA. Diageo è salita del 5,2% dopo aver nominato Dave Lewis come CEO, Commerzbank è avanzata del 6,6% su commenti positivi degli analisti, Siemens Energy +4,6% con supporto dei broker. Novo Nordisk +1,2% dopo il ritiro dalla gara per Metsera, vinta da Pfizer. Restano in primo piano le trimestrali e le guidance del settore difensivo e finanziario europeo.
- Asia: Chiusura contrastata martedì. Il Nikkei 225 ha perso l’1,5% con persistente debolezza dei semiconduttori, mentre l’Hang Seng è salito dell’1,6% e il CSI 300 è sceso dello 0,8%; il KOSPI coreano +0,7%. SoftBank ha guadagnato il 2,8% dopo aver riportato un utile di 2.500 miliardi di yen nel Q2, mentre Alibaba ha perso il 2,7% nelle contrattazioni di Hong Kong. Gli investitori valutano i dati sull’attività cinese e le vendite mensili di TSMC nel contesto del rimbalzo globale dell’AI.
Volatilità
- Il sentiment di mercato resta moderato con il VIX a circa 17,60, in calo di circa il 7,8% rispetto alla sessione precedente. Con il mercato obbligazionario USA chiuso per Veterans Day, la liquidità è ridotta – un’eventuale notizia a sorpresa potrebbe generare movimenti sproporzionati. Il maggiore rischio macro resta la risoluzione (o meno) dello shutdown governativo USA e l’atteso dato CPI di domani, ancora al centro dell’attenzione nonostante i ritardi nei dati.
- I prezzi delle opzioni indicano un movimento atteso per l’S&P 500 di circa ±1,1% (~±78 punti) entro fine settimana, offrendo un riferimento più realistico che non trasmette calma.
- Dalla chain settimanale emerge una leggera call-skew (le call risultano leggermente più care delle put equivalenti), segno di una timida propensione al rialzo nei posizionamenti di mercato.
Asset digitali
- Lo spazio crypto si mantiene stabile: Bitcoin si aggira tra i 105.000 e i 106.000 dollari, riflettendo un cauto appetito per il rischio ma nessun slancio deciso. Il prodotto ETF IBIT è scambiato intorno a 60,19 dollari, indicando continuo interesse istituzionale. Ethereum è tornato a circa 3.550 dollari e il suo ETF ETHA sta riguadagnando slancio dopo precedenti flussi negativi nel settore.
- Tra gli alt-coin, il tono è neutro o lievemente positivo, nessun movimento rilevante, ma i principali nomi partecipano al rimbalzo generalizzato del rischio.
- Il flusso resta il tema dominante: le crypto non sono decoupled dal sentiment azionario e questi strumenti offrono un’ottica utile a riguardo.
Obbligazioni
- I rendimenti dei Treasury USA si sono stabilizzati dopo un’apertura di settimana in rialzo, con il rendimento del benchmark a due anni salito di 3 punti base rispetto a venerdì e il decennale salito di 2 punti base, attestandosi al 4,116%. Oggi il mercato obbligazionario USA è chiuso per il Veterans Day.
- I rendimenti dei titoli di stato giapponesi sono scesi nella parte front-end della curva, mentre si intensificano le attese per misure fiscali espansive annunciate dal nuovo premier Takaichi. Un’asta deludente di titoli a 30 anni ha visto il rendimento salire bruscamente al 3,166%, mentre il rendimento del decennale JGB è crollato, annullando i massimi di 17 anni registrati il giorno prima e tornando all’1,686%, all’interno della fascia precedente. Anche il rendimento del biennale è sceso.
Materie prime
- Oro e argento hanno esteso il maggiore rialzo giornaliero da maggio durante la sessione asiatica. Da venerdì, l’oro è salito del 3,2% e l’argento del 5,2%, spinti da nuove preoccupazioni fiscali negli USA, dato che la riapertura del governo permetterebbe nuove spese finanziate tramite ulteriore indebitamento. Il contesto tecnico ha fornito ulteriore slancio, con i prezzi che hanno superato livelli di resistenza chiave, attirando acquirenti di momentum. Una riapertura favorirebbe anche la ripresa dei dati economici, rafforzando le aspettative per un taglio dei tassi a dicembre.
- Il petrolio rimane in un range consolidato, con un backwardation in attenuazione che segnala condizioni di offerta confortevoli. Ciò continua a pesare sui prezzi in vista dei report mensili di OPEC, EIA e IEA a partire da mercoledì, che potrebbero offrire indicazioni più chiare sulle dimensioni e sulla tempistica dell’atteso surplus globale.
Valute
- Movimenti molto limitati tra le valute G10 ieri, con EURUSD bloccato poco sopra 1,1550, mentre USDJPY ha cercato di rompere la resistenza a 154,50 senza successo, tornando a 154,20 nelle prime ore europee. Oggi il mercato obbligazionario USA è chiuso per il Veterans Day.
- Il franco svizzero ha ricevuto un leggero impulso dalle speranze (secondo fonti stampa) che gli Stati Uniti stiano per ridurre la propria barriera tariffaria molto elevata, portandola in linea con quella della maggior parte dei partner commerciali, dal 39% al 15%. EURCHF scambia vicino a 0,9300 questa mattina dopo il massimo a 0,9328 di ieri.