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Rapida panoramica del mercato – 12 settembre 2025

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Rapida panoramica del mercato – 12 settembre 2025


Fattori e catalizzatori di mercato

  • Azioni: gli indici USA hanno toccato nuovi massimi dopo il CPI; in Europa mercati solidi dopo la decisione della BCE, con il settore auto in testa; Asia mista con Giappone e Cina in rialzo, mentre Hong Kong ha perso terreno a causa del calo nel settore farmaceutico
  • Volatilità: il VIX cala, SPX +0,85%, volatilità selettiva su titoli specifici; Fed attesa la prossima settimana; movimento atteso sull'SPX di ±22 punti
  • Asset digitali: BTC a 115.500 $, ETH a 4.500 $, in scadenza opzioni per 3,4 miliardi $, afflussi su Solana, sentiment selettivo
  • Valute: il dollaro USA si indebolisce, seppur non in modo deciso dopo i dati di ieri
  • Materie prime: l’argento segna un nuovo massimo ciclico; il petrolio debole a causa delle prospettive sull’offerta
  • Obbligazioni: i rendimenti dei titoli del Tesoro USA a breve termine stabili dopo i dati economici
  • Eventi macro: Indice preliminare di fiducia dell’Università del Michigan (settembre, USA)

Notizie macroeconomiche

  • Il Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, incontrerà oggi a Madrid, in Spagna, il Vicepremier cinese He Lifeng per discutere di commercio, TikTok e altre questioni.
  • Il CPI di agosto negli Stati Uniti è salito al 2,9% su base annua rispetto al 2,7% di giugno e luglio, in linea con le attese. Sono aumentati i prezzi degli alimentari, dei veicoli e dell’energia, mentre i cali della benzina e del gasolio si sono attenuati. Il CPI mensile di agosto è salito dello 0,4%, il valore più alto da gennaio e superiore allo 0,3% previsto. L’inflazione core è rimasta stabile al 3,1% su base annua, con il CPI core in aumento dello 0,3% su base mensile, come previsto e in linea con il ritmo di luglio.
  • La BCE ha mantenuto invariati i tassi di interesse: il tasso sui depositi al 2,00%, il tasso di rifinanziamento al 2,15% e il tasso sui prestiti al 2,40%. L’inflazione si avvicina all’obiettivo del 2%, con proiezioni del 2,1% nel 2025, 1,7% nel 2026 e 1,9% nel 2027. L’inflazione core è prevista al 2,4% nel 2025, 1,9% nel 2026 e 1,8% nel 2027. La crescita è stimata all’1,2% nel 2025, 1,0% nel 2026 e 1,3% nel 2027.
  • Le richieste settimanali iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 27.000 unità a 263.000 nei primi giorni di settembre, il livello più alto da ottobre 2021 e superiore alle 235.000 attese. L’incremento è stato attribuito in gran parte a un insolito aumento delle richieste in Texas. La media su quattro settimane è salita di 9.750 unità a 240.500, il rialzo settimanale più marcato dal dicembre 2020.
  • Il tasso medio dei mutui fissi USA a 30 anni garantiti da Freddie Mac è sceso di 15 punti base al 6,35%, il livello più basso da inizio ottobre. Il calo segue il ribasso dei rendimenti dei Treasury, in un contesto di rallentamento del mercato del lavoro e prospettive di tagli dei tassi da parte della Fed.

Principali eventi macroeconomici (orari in GMT)

06:00 – Produzione manifatturiera UK (luglio)
06:00 – Bilancia commerciale UK (luglio)
06:45 – CPI finale Francia (agosto)
14:00 – Indice preliminare di fiducia Università del Michigan (settembre, USA)

Trimestrali della settimana

La prossima settimana

  • Martedì: Ferguson
  • Mercoledì: Exor NV, General Mills
  • Giovedì: FedEx, Lennar, Darden Restaurants, Next PLC 

Azioni

  • USA: S&P 500 +0,9% a 6.587,5, Dow +1,4% a 46.108, Nasdaq 100 +0,7% in seguito al CPI di agosto in crescita dello 0,4% m/m e richieste di sussidi ai massimi dal 2021, rafforzando le aspettative di tagli dei tassi. Miglioramento della partecipazione settoriale, con materiali, sanità, beni di consumo e semiconduttori in evidenza. Tesla +6,0% sull’onda del sentiment risk-on sugli EV. Micron +7,6% dopo un aumento del target di prezzo e domanda di DRAM spinta dall’AI. Centene +9,0% dopo la conferma della guidance e rating stabili su Medicare. Warner Bros Discovery +29,0% su indiscrezioni di acquisizione. L’attenzione si sposta sulla decisione Fed della prossima settimana e sull’ondata di IPO, con Gemini in primo piano.
  • Europa: Euro STOXX 50 +0,5%, STOXX 600 +0,6%, FTSE 100 +0,8% dopo che la BCE ha mantenuto i tassi e rivisto al ribasso le previsioni di inflazione, mantenendo un approccio dipendente dai dati. Il settore auto ha sovraperformato con Stellantis +9% grazie al rilancio del business USA. I beni discrezionali hanno contribuito, con Inditex +2,3% favorita dalla resilienza dei consumi. La difesa è rimasta sostenuta in un contesto geopolitico incerto, mentre i rendimenti obbligazionari si sono stabilizzati. A breve termine, gli investitori monitorano le politiche USA e i rischi francesi per eventuali reazioni di follow-through.
  • Asia: tono misto sulle chiusure locali precedenti. Nikkei 225 +1,2% grazie al momentum dei chip e al calo dei rendimenti globali che ha favorito gli esportatori. CSI 300 +2,3% per l’ottimismo su misure di sostegno e pulizia dei bilanci. Hang Seng –0,4% a 26.086 per via del crollo del settore farmaceutico a seguito di possibili indagini USA; Hansoh –8,3% e CSPC –7,1%. Internet e auto deboli, con Meituan –4,6% e Li Auto –2,9% per timori su margini e concorrenza. I prossimi catalizzatori saranno i dati sul credito in Cina e il tono di politica monetaria della PBoC.

Volatilità

  • La volatilità implicita è diminuita giovedì, con il VIX in chiusura a 14,71 (–4,17%), mentre l’SPX ha guadagnato lo 0,85% a 6.587. Indicatori di breve termine come VIX1D e VIX9D sono scesi rispettivamente del 24,7% e 9,1%, indicando una riduzione dello stress nel breve termine. Tuttavia, la volatilità resta guidata dai titoli con eventi specifici, con picchi su UPS, Rivian, Cisco e nei settori aerei ed energetici. In vista della decisione della Fed della prossima settimana, la volatilità sugli indici resta legata agli eventi macro. Le opzioni di oggi implicano un movimento atteso dell’SPX di ±0,33% (~22 punti), suggerendo intervalli contenuti salvo sorprese dai dati.

Asset digitali

  • I mercati crypto mantengono i guadagni di inizio settimana. Bitcoin si attesta intorno a 115.500 $, sostenuto da nuovi afflussi nell’ETF IBIT (+113 milioni $ l’11 settembre). Ethereum si rafforza a 4.522 $ (+1,4%), con i mercati delle opzioni concentrati sulla scadenza BTC da 3,4 miliardi $ prevista per oggi, considerata un driver di breve periodo. Solana in rialzo del +4,3% grazie a nuovi capitali, tra cui l’investimento da 530 milioni $ di Galaxy Digital, alimentando la narrativa di una "stagione Solana". XRP stabile a circa 3,06 $, mentre i token meme perdono slancio dopo i rinvii sugli ETF. L’attività IPO (Gemini, Figure) riflette l’interesse istituzionale, ma il sentiment resta selettivo, non euforico.

Obbligazioni

  • I Treasury statunitensi hanno registrato nuovi acquisti dopo la pubblicazione del CPI e dei dati sulle richieste di sussidi. Il rendimento del bond trentennale ha toccato nuovi minimi sotto il 4,70%. Sulla parte corta della curva, i rendimenti sono scesi bruscamente dopo i dati, per poi ritracciare parte del movimento. Il rendimento del Treasury a 2 anni è invariato rispetto ai livelli pre-dati: questa mattina è al 3,54% dopo aver toccato un minimo a 3,47% ieri.
  • I rendimenti europei sono leggermente saliti sulla parte front-end della curva dopo che la BCE ha ribadito l’intenzione di mantenere invariato il tasso di policy al 2,00%, salvo shock economici.

Materie prime

  • Oro e argento: la fase di consolidamento dell’oro è durata poco, con nuovi acquisti favoriti dalla debolezza del dollaro USA dopo il CPI; il metallo è risalito sopra 3.650, mentre l’argento ha segnato nuovi massimi ciclici oltre 41,67 e ha superato i 40 $/oncia anche nella sessione asiatica notturna.
  • Petrolio: si mantiene vicino ai minimi ciclici recenti dopo che l'Agenzia Internazionale per l'Energia ha rivisto al rialzo le previsioni di surplus. Il Brent di novembre scambia poco sotto i 66 $/barile, con l’area 65 come supporto chiave da inizio giugno. Il WTI di ottobre si avvicina al supporto della fascia inferiore sotto i 62 $.

Valute

  • Il dollaro USA ha perso terreno dopo i dati sul CPI e le richieste di sussidi, ma resta nel range recente contro le principali valute, eccetto AUDUSD, che ha toccato un nuovo massimo annuale e da novembre scorso, superando 0,6660 prima di trovare resistenza. USDJPY resta bloccato in un range, con lo yen ancora debole in vista delle riunioni FOMC e BoJ della prossima settimana.
  • La corona norvegese è stata la valuta G10 più forte della settimana, con EURNOK sceso sotto 11,60, toccando un minimo di 11,564 nella notte, in attesa della riunione della Norges Bank della prossima settimana. Le aspettative sono orientate verso un taglio dei tassi, che rimangono tra i più alti del G10 (attualmente al 4,25%).

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