Rapida panoramica del mercato – 19 settembre 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 19 settembre 2025
Fattori trainanti e catalizzatori di mercato
- Azioni: gli Stati Uniti hanno toccato nuovi massimi storici dopo il taglio di 25 pb da parte della Fed e l’indicazione di ulteriori allentamenti; l’Europa è salita grazie al comparto tecnologico dopo che la BoE ha rallentato il QT; l’Asia è mista con il Giappone ai massimi storici e Hong Kong in calo dopo che la PBoC ha mantenuto i tassi invariati.
- Volatilità: VIX stabile; il taglio della Fed era già scontato; sorpresa dalla BoJ; oggi tripla scadenza tecnica; atteso un movimento di ±33 punti per l'SPX.
- Asset digitali: BTC a 116.9k; ETH a 4.54k; afflussi su IBIT/ETHA; ETF su XRP e DOGE impressionano per i volumi al lancio.
- Obbligazioni: i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi a 2 anni ai massimi dal post-crisi finanziaria globale.
- Valute: JPY in rally generalizzato grazie a un tono più hawkish della BoJ e in attesa della conferenza stampa del governatore.
- Materie prime: oro e argento in rialzo. Petrolio in calo per l’attesa di un surplus record nel 2026.
- Eventi macro: conferenza stampa della BoJ.
Notizie macro
- La Banca del Giappone ha mantenuto invariato il tasso di riferimento, ma ha dichiarato che potrebbe aumentarlo entro l’anno e inizierà a ridurre le sue partecipazioni in ETF azionari giapponesi e REIT. I rendimenti dei titoli di Stato giapponesi a 2 anni sono saliti ai massimi dal 2008, con un aumento di due punti base a 0,91%. Lo yen giapponese si è rafforzato su tutte le principali valute. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese a 231.000, battendo il consenso di 240.000 e in calo rispetto alle 264.000 della settimana precedente. La media a quattro settimane è rimasta stabile a 240.000, mentre le richieste continuative sono diminuite a 1,92 milioni, al di sotto delle attese (1,95 milioni). Le richieste non destagionalizzate sono calate di 10.000 a 194.000, superando le proiezioni stagionali che indicavano un calo di 17.000.
- L’indice nazionale dei prezzi al consumo (CPI) del Giappone è sceso al 2,7% ad agosto dal 3,1% di luglio, il livello più basso da ottobre 2024. Prezzi di elettricità e gas in netto calo, mentre i costi per alloggio e trasporti sono aumentati. L’inflazione alimentare è leggermente rallentata, con prezzi del riso in modesto rialzo. L’inflazione core ha rispettato le previsioni al 2,7%, mentre il CPI mensile è salito dello 0,1%.
- La Bank of England ha mantenuto il Bank Rate al 4,0% con 7 voti favorevoli e 2 contrari, come previsto, a fronte delle preoccupazioni sull’inflazione e un potenziale indebolimento della domanda. Il Comitato di politica monetaria (MPC) ha ridotto il QT a 70 miliardi di sterline, modificando la scadenza dei gilt venduti per ridurre la pressione sul Tesoro. La riunione è stata in attesa della conferma di un picco dell’inflazione e della ripresa della disinflazione.
- Il parlamento tedesco ha approvato un bilancio trasformativo per il 2025 a seguito di riforme fiscali. Gli investimenti totali raggiungono i 116 miliardi di euro, supportati da un fondo infrastrutturale da 500 miliardi. La spesa per la difesa, esclusa dalle regole sul debito, sale al 2,4% del PIL. Il Ministro delle Finanze Klingbeil ha definito la manovra un cambiamento significativo nella politica fiscale, dopo la crisi della coalizione dello scorso anno. I dibattiti sul bilancio 2026 inizieranno la prossima settimana.
Eventi macro in evidenza (orari GMT)
06:30 – Giappone: conferenza stampa del governatore della Bank of Japan Ueda
Trimestrali
Settimana prossima
Martedì: Micron, Autozone
Mercoledì: Cintas
Giovedì: Costco, Accenture, H&M Hennes & Mauritz
Azioni
- USA: S&P 500 +0,5%, Nasdaq +0,9%, Dow +0,3% grazie alla reazione positiva dei mercati al taglio di 25 pb da parte della Fed e alla prospettiva di ulteriori allentamenti. Le richieste di sussidi di disoccupazione in calo hanno rassicurato sul mercato del lavoro. Intel è balzata del 22,8% dopo che Nvidia ha annunciato un investimento di 5 miliardi di dollari, mentre Nvidia è salita del 3,5% con il miglioramento del sentiment sui chip. CrowdStrike ha guadagnato il 12,8% grazie a più revisioni al rialzo dei target da parte dei broker, e Palantir è salita del 5,1% per la continua domanda nel settore AI e governativo. Il focus si sposta ora sui PMI e sull’impatto dell’accordo Intel–Nvidia nella catena di fornitura dei semiconduttori.
- Europa: Euro Stoxx 50 +1,6%, Stoxx 600 +0,8%, FTSE 100 +0,2%. Il comparto tecnologico ha guidato i guadagni dopo il taglio della Fed e la decisione della BoE di mantenere i tassi invariati rallentando il QT, alleviando la pressione sulla duration. ASML +7,7% grazie all’ottimismo sugli investimenti in tecnologie all’avanguardia; SAP +5,4% sostenuta dai tassi più bassi; Infineon +3,2% con i semiconduttori in recupero; Novo Nordisk +6,2% su dati positivi della pillola orale Wegovy.
- Asia: chiusure precedenti miste. Nikkei 225 +1,1% a un nuovo record grazie al rally dei produttori di attrezzature per chip, con Lasertec +11% e Tokio Electron +2,5% tra i migliori. Hang Seng −1,4% a 26.545 penalizzato dai settori immobiliare e finanziario dopo che la PBoC ha mantenuto il tasso sui repo a 7 giorni all’1,40%. Tokyo Electric Power +5,4% tra le difensive in recupero. Il prossimo catalizzatore è la decisione della BoJ.
Volatilità
- La volatilità è rimasta contenuta giovedì nonostante diverse variabili. Il VIX è sceso a 15,70, così come VIX1D e VIX9D, segnalando un calo nell’attività di copertura di breve periodo. L’SPX ha guadagnato lo 0,48%, sostenuto dai megacap e da un calendario macro tranquillo dopo la Fed. Tuttavia, la tripla scadenza tecnica odierna, con scadenza simultanea di opzioni e Future trimestrali, potrebbe portare a forti oscillazioni intraday, soprattutto verso la chiusura. La Bank of Japan ha mantenuto i tassi allo 0,50% ma ha accennato a una riduzione delle partecipazioni in ETF e J-REIT, una sorpresa moderatamente hawkish che potrebbe influenzare le curve dei rendimenti globali e il sentiment di rischio.
Movimento atteso per l'SPX oggi: ±33 punti (~0,5%), secondo la valutazione degli straddle ATM.
Asset digitali
- I mercati crypto rimangono stabili in vista della scadenza delle opzioni USA, con BTC vicino a 116.900 e ETH a circa 4.540, riflettendo movimenti contenuti dopo il taglio dovish della Fed e la posizione della BoJ. L’attività sugli ETF resta sotto osservazione: IBIT ha registrato afflussi per 150 milioni di dollari, mentre anche ETHA ha visto flussi positivi il 18 settembre, segnalando un interesse istituzionale persistente. Cresce l’attenzione anche sugli ETF altcoin: XRPR, il primo ETF statunitense su XRP, ha scambiato 24 milioni di dollari nei primi 90 minuti, mentre DOJE, l’ETF su Dogecoin, ha toccato 6 milioni nel suo primo ora di contrattazione. Nonostante gli altcoin restino misti (SOL, XRP in calo; DOGE stabile), questi lanci evidenziano una crescente domanda di esposizione crypto regolamentata.
Obbligazioni
- I rendimenti dei Treasury USA hanno superato la fascia di oscillazione degli ultimi otto giorni prima di trovare supporto: il rendimento del decennale ha toccato un massimo di 4,135%, è poi rientrato a 4,104% per risalire a 4,12% durante la notte.
- Come menzionato sopra, i rendimenti a breve dei JGB giapponesi sono saliti ai massimi dal 2008 in seguito all’aspettativa di un possibile rialzo dei tassi già quest’anno da parte della BoJ. Le probabilità di un aumento a ottobre o dicembre sono aumentate, e un rialzo di 25 pb è completamente prezzato per gennaio. Il rendimento del JGB a 2 anni è salito di due punti base a 0,91%, mentre anche quello del decennale si è mosso verso i massimi del ciclo vicino a 1,65%.
Materie prime
- Oro e argento hanno trovato supporto e sono rimbalzati durante la notte, con l’oro sopra i 3.655 USD l’oncia (da una chiusura a 3.645) e l’argento in rally più deciso a 42,32 USD l’oncia, dopo aver chiuso ieri a 41,82.
- Il petrolio è in calo dopo che il Presidente USA Trump ha dichiarato che la guerra in Ucraina finirà se i prezzi scenderanno ulteriormente. L’Ucraina ha colpito altre due raffinerie russe, tra gli attacchi più profondi finora. L’AIE prevede un surplus record di petrolio per il prossimo anno. Il Brent con scadenza novembre scambia sotto 67,50 USD, in calo di circa l’1% rispetto a ieri.
Valute
- Lo yen giapponese è stato il protagonista della notte dopo una riunione hawkish della BoJ. Tuttavia, con un dollaro USA relativamente forte ieri e nella notte, USDJPY resta lontano dai minimi post-FOMC, ripiegando a 147,30 dopo aver superato 148,00. EURJPY è sceso dopo aver toccato i massimi dell’anno a 174,50, ora intorno a 173,50 in attesa della conferenza del governatore Ueda.
- Il dollaro USA si è rafforzato dopo la riunione della Fed, con EURUSD sotto 1,1780 e GBPUSD vicino a 1,3545, mentre AUDUSD è leggermente sopra 0,6600 dopo aver superato brevemente 0,6700 subito dopo l’annuncio della Fed.