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Rapida panoramica del mercato – 14 ottobre 2025

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Rapida panoramica del mercato – 14 ottobre 2025


Motori e catalizzatori di mercato

  • Azioni: Rimbalzo negli Stati Uniti guidato dalla tecnologia. Europa più solida grazie ai minerari e ai semiconduttori. Asia più debole con Hong Kong in calo
  • Volatilità: Il VIX scende a 19. I rischi commerciali si attenuano. Trimestrali e interventi della Fed potrebbero movimentare i mercati
  • Asset digitali: BTC ~$113–116k. ETHA in ripresa. Flussi negli ETF e geopolitica al centro dell’attenzione
  • Obbligazioni: I Treasury statunitensi continuano a salire, mentre i titoli di Stato giapponesi registrano un rally per via dell’incertezza politica
  • Valute: Lo yen giapponese si rafforza durante la notte sull’onda dell’incertezza politica. L’AUD è la valuta più debole a causa delle tensioni commerciali USA-Cina.
  • Materie prime: Focus sulla svalutazione monetaria: i metalli preziosi superano le resistenze tecniche
  • Eventi macro: Indice ZEW sulle aspettative in Germania (ottobre), discorsi di Powell e Bailey

Notizie macroeconomiche principali

  • Sebbene il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent abbia dichiarato ieri che un incontro tra il Presidente Trump e il leader cinese Xi Jinping potrebbe ancora svolgersi alla fine di ottobre in Corea del Sud, permane uno stallo generale sulle questioni chiave, e Bessent ha indicato la Cina come principale responsabile delle tensioni. “È la Cina contro il mondo... Hanno puntato un bazooka contro le catene di approvvigionamento e la base industriale del mondo libero. E sapete una cosa? Non lo permetteremo.” Oggi, la Cina ha annunciato nuove misure contro gli interessi marittimi statunitensi, vietando a individui e aziende cinesi di avere rapporti commerciali con cinque entità USA legate ai dazi e ai controlli all’esportazione di Hanwha Ocean.
  • Gli investitori si stanno coprendo contro i crescenti disavanzi pubblici attraverso la cosiddetta “svalutazione monetaria” (debasement trade), spostandosi dal debito sovrano e dalle valute verso beni rifugio come i metalli preziosi e, in misura minore, il Bitcoin. L’oro è salito del 57% da inizio anno, l’argento del 78%, mentre il Bitcoin è in crescita di oltre il 20%. Alcuni vedono ancora margine di rialzo, anche se altri ritengono che si tratti semplicemente di un trade di momentum, poiché le valute fiat e le obbligazioni difficilmente verranno sostituite.
  • Il partito d’opposizione DPP in Giappone sta cercando di riunire le altre forze d’opposizione attorno al proprio candidato premier, Yuichiro Tamaki, mettendo in dubbio la possibilità che la candidata dell’LDP Sanae Takaichi diventi la prossima prima ministra.
  • Le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono aumentate del 2% su base annua, in rallentamento rispetto al +2,9% di agosto a causa dei timori per l’inflazione e dei previsti aumenti fiscali. Il dato è risultato inferiore alle attese di mercato (2,5%). Helen Dickinson del BRC ha attribuito la contrazione dei consumi alle preoccupazioni di bilancio e all’aumento delle bollette, mentre le vendite di elettronica sono cresciute grazie al lancio dei nuovi prodotti Apple.
  • Il presidente francese Emmanuel Macron ha affrontato la crisi politica annunciando un nuovo governo e riconfermando il primo ministro Sébastien Lecornu.

Eventi principali in calendario macro (orari in GMT)

I dati governativi statunitensi potrebbero subire ritardi a causa della chiusura degli uffici pubblici

06:00 – Tasso di disoccupazione ILO USA (agosto)
06:00 – CPI Germania (settembre)
08:00 – Rapporto mensile del mercato petrolifero dell’IEA
09:00 – Indice ZEW Germania (ottobre)
16:20 – Intervento di Powell (Fed)
17:00 – Intervento di Bailey (BoE)

Trimestrali della settimana

  • Oggi: JP Morgan, Johnson & Johnson, Louis Vuitton, Wells Fargo, Goldman Sachs, Blackrock, Citigroup
  • Mercoledì: ASML, Bank of America, Morgan Stanley, Abbott Laboratories, Rio Tinto, Progressive
  • Giovedì: TSMC, Charles Schwab, Interactive Brokers, Nestlé, ABB, Essilor Luxottica
  • Venerdì: American Express, Reliance Industries, Volvo
 

Azioni

  • USA: S&P 500 +1,6%, Nasdaq 100 +2,2%, Dow +1,3% grazie al tono più disteso tra USA e Cina e ai titoli sull’intelligenza artificiale che hanno riacceso l’appetito per il rischio. Broadcom è salita del 9,9% grazie a un accordo con OpenAI per chip personalizzati e reti, Oracle è aumentata del 5,1% sull’ottimismo legato al cloud, Nvidia ha guadagnato il 2,8% e AMD lo 0,7%. Le banche sono rimaste stabili in attesa delle trimestrali, con l’attenzione rivolta alla guidance dei colossi e ai dati ritardati dalla chiusura del governo.
  • Europa: STOXX 50 +0,7%, STOXX 600 +0,4% trainati dai materiali di base grazie al rafforzamento dei metalli. Fresnillo +9,1%, Antofagasta +5%, Anglo American +4%. ASML +3,7% in attesa dei risultati di mercoledì, mentre i fornitori di apparecchiature per chip tornano a salire. Le banche in leggero rialzo, mentre gli indici UK si muovono moderatamente nonostante nuove accantonamenti da parte di alcune banche.
  • Asia: Tono debole. Mercati giapponesi chiusi per la Giornata dello Sport. Hang Seng −1,5% a 25.889 con i settori tecnologico e immobiliare in calo dopo il caos daziario del weekend, nonostante dichiarazioni distensive successive. Xiaomi −6,1% dopo una notizia su un incendio di un’auto elettrica, China Vanke −3,3% per le dimissioni del presidente, mentre Zijin Mining +7,8% grazie al record dell’oro e all’accordo per una miniera in Kazakistan. Gli indici della Cina continentale hanno chiuso in calo dopo un inizio forte.

Volatilità

  • La volatilità si è ridotta lunedì dopo l’impennata causata dai dazi della scorsa settimana. Il VIX è sceso a 19,03 (−12,14%), con le tensioni intraday in calo grazie a titoli che suggeriscono una possibile de-escalation commerciale. Il forte rimbalzo dell’S&P 500 (+1,56%) e del Nasdaq (+2,18%) riflette un miglioramento del sentiment, sebbene permangano rischi macro. Ora l’attenzione si sposta sulla stagione delle trimestrali USA e sui dati economici, tra cui l’indice NFIB sulla fiducia delle piccole imprese e i discorsi della Fed, che potrebbero scuotere i mercati durante la giornata. Volumi sostenuti sulle opzioni VIX, ma con segnali di normalizzazione e strategie short sulle code per contrastare l’impennata di venerdì.
  • Movimento atteso SPX oggi: ±0,6% ovvero circa 38 punti.

Asset digitali

  • I mercati crypto si stanno stabilizzando dopo la liquidazione della scorsa settimana. Il Bitcoin si attesta intorno a $113–116k, in recupero dai minimi del weekend. ETH è in leggero ritardo ma resta sopra $4.000. IBIT e ETHA restano barometri chiave del sentiment, con l’AUM di IBIT a ~$93 miliardi e ETHA in ripresa dopo il crollo del NAV. Attenzione ai flussi in entrata con il calo delle incertezze macro.
  • Tra gli altcoin si registrano andamenti contrastanti: SOL −4,5%, XRP −3,9%, ma CIFR +19,9% grazie all’ottimismo sul mining crypto. Temi on-chain attivi: la transizione del Bhutan al sistema ID su Ethereum sottolinea il potenziale di adozione nel lungo termine, anche se a breve dominano le tensioni commerciali e i flussi negli ETF.

Obbligazioni

  • Ieri negli Stati Uniti si è osservata una chiusura bancaria, quindi i Treasury non hanno scambiato, ma durante la notte il rally è proseguito dopo la forte spinta di venerdì causata dal deterioramento del sentiment. Il rendimento del Treasury a due anni è sceso sotto 3,50%, avvicinandosi al livello minimo di chiusura del ciclo dal 2022 (3,49%). Il rendimento decennale si attesta intorno al 4,03%, a un solo punto base dal minimo di aprile dopo i dazi “Liberation Day” annunciati da Trump.
  • I titoli giapponesi sono saliti a causa del caos politico, con il DPP che tenta di raccogliere sostegno per Yuichiro Tamaki. I rendimenti a due e dieci anni sono scesi di 3 punti base.
  • I rendimenti europei sono scesi in linea con i movimenti globali, ma si segnala che lo spread tra il decennale francese e quello tedesco resta elevato oltre 83 punti base, mentre Macron cerca in extremis di formare un governo con Lecornu per approvare il bilancio 2026.

Materie prime

  • La svalutazione monetaria continua a influenzare i mercati globali, con gli investitori alla ricerca di protezione tramite asset tangibili in risposta all’aumento dei deficit, all’inflazione persistente e alla politicizzazione della politica monetaria. Supportato dalla scarsità di offerta nel mercato spot di Londra, l’argento è in testa al rally, con un +78% da inizio anno. I futures COMEX hanno superato i 50 USD, innescando acquisti da parte degli hedge fund, mentre l’oro segna un nuovo record vicino a 4.200 USD, con alcune banche che prevedono un target a fine 2026 a 5.000 USD.
  • Il rimbalzo del petrolio dopo il crollo di venerdì sembra già perdere forza, con il Brent che fatica a superare quota 64 USD, ora resistenza, e il WTI che potrebbe trovare ostacoli oltre i 60 USD. L’OPEC ha confermato le previsioni di domanda globale al 2026, mentre l’IEA pubblicherà oggi il suo rapporto mensile.
  • Il future sul grano CBOT dicembre è vicino ai minimi contrattuali, penalizzato dalle prospettive di ampia offerta globale grazie a raccolti robusti e all’assenza di problemi climatici nei principali paesi produttori. La Russia, principale esportatore mondiale, ha aumentato le esportazioni, accrescendo la concorrenza.

Valute

  • Lo yen giapponese si è rafforzato su tutta la linea a causa della crisi politica, con il partito di opposizione DPP che sta cercando di coalizzare le forze attorno al proprio candidato premier, Yuichiro Tamaki. Il cambio USDJPY è sceso.
  • Altrove, il dollaro USA ha perso forza, trainato dal sell-off di USDJPY, ma anche EURUSD è risalito sopra 1,1590 nelle prime ore della seduta europea dopo il minimo di ieri a 1,1558. Il dollaro australiano ha nuovamente perso terreno durante la notte, probabilmente per l’aumento delle tensioni commerciali USA-Cina, con AUDUSD sceso sotto 0,6470, minimo da agosto.

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