Rapida panoramica del mercato – 29 ottobre 2025
BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 29 ottobre 2025
Fattori trainanti e catalizzatori di mercato
- Azioni: Nuovi record negli Stati Uniti, mentre l’Europa resta piatta e l’Asia mostra un andamento misto, con il Giappone in rialzo grazie alla forza dei titoli dei semiconduttori, mentre Hong Kong cala in attesa del PMI cinese.
- Volatilità: Riflettori puntati sulla decisione della Fed, VIX in rialzo.
- Asset digitali: Bitcoin stabile vicino a 113.000 USD, Ethereum sopra i 4.000 USD, forti afflussi negli ETF (IBIT, ETHA), altcoin misti in vista della riunione Fed e dell’incontro Trump–Xi.
- Valute: USD perlopiù neutrale o leggermente più forte, con debolezza della sterlina e forza dell’AUD dopo i dati sull’inflazione australiana.
- Materie prime: Oro e argento rimbalzano dai minimi di consolidamento toccati ieri.
- Obbligazioni: I Treasury USA restano in un range ristretto in attesa della FOMC.
- Eventi macro: Decisione della Banca del Canada, decisione della FOMC USA.
Titoli macroeconomici principali
- Trump e Xi discuteranno la riduzione del 50% dei dazi del 20% sui beni cinesi legati al fentanyl. Gli Stati Uniti rimuoveranno i dazi se la Cina ridurrà le esportazioni di sostanze chimiche utilizzate per produrre il fentanyl. L'accordo finale dipende dall'incontro e dalle trattative future, con possibili riduzioni anche delle tariffe portuali per le navi di entrambi i Paesi.
- CPI australiano di settembre al 3,5% su base annua contro il 3,1% atteso e il 3,0% di agosto, mentre la misura “Trimmed Mean” è salita al 2,8% rispetto al 2,6% di agosto. Per il CPI del Q3, l’indice generale è cresciuto dell’1,3% su base trimestrale e del 3,2% su base annua, in linea con le attese, mentre il “Trimmed Mean” è salito dell’1,0% QoQ e del 3,0% YoY rispetto a stime di 0,8% e 2,7%, rispettivamente.
- I dati ADP sui salari USA verranno ora pubblicati settimanalmente, a partire da ieri. Nelle quattro settimane fino all’11 ottobre 2025, le imprese private USA hanno aggiunto in media 14.250 posti di lavoro a settimana, pari a una crescita mensile di circa 57.000 posti, contro la perdita di 32.000 posti registrata a settembre.
- L’indice S&P Cotality dei prezzi delle case nelle 20 città USA è salito dell’1,6% ad agosto su base annua, il minimo aumento dal luglio 2023 ma sopra l’1,3% atteso. La crescita dei prezzi delle case resta inferiore al tasso d’inflazione (3%), riflettendo un calo della ricchezza reale dei proprietari. New York guida con un +6,1%, seguita da Chicago e Cleveland; Tampa registra un calo del 3,3%. Su base mensile, l’indice è salito dello 0,19% contro un calo atteso dello 0,1%.
- Le aspettative d’inflazione dei consumatori dell’Eurozona a settembre 2025 sono scese al 2,7%, mentre le previsioni a tre e cinque anni sono rimaste al 2,5% e 2,2%. Le aspettative di crescita dei redditi si attestano all’1,1%, mentre la crescita economica è vista a -1,2%. La disoccupazione è rimasta stabile al 10,7%, segnalando un mercato del lavoro stabile. I prezzi delle case sono previsti in rialzo del 3,5% nel prossimo anno.
- Trump ha menzionato Scott Bessent come possibile presidente della Federal Reserve durante una visita in Giappone, nonostante il Segretario al Tesoro stia guidando la selezione e si sia escluso dal ruolo. Trump ha elogiato la capacità del Segretario di calmare i mercati durante il primo anno del suo secondo mandato.
Eventi macro in evidenza (orari GMT)
I dati del governo USA sono influenzati dagli shutdown e potrebbero subire ritardi
09:30 – UK: Approvazioni mutui settembre
13:45 – Canada: decisione sui tassi della Bank of Canada
14:30 – USA: scorte settimanali di petrolio e derivati DoE
18:00 – USA: decisione FOMC / comunicato di politica monetaria
18:30 – USA: conferenza stampa del presidente della Fed, Powell
Stanotte (tra le 0230 e le 0400 circa) – decisione e comunicato della Bank of Japan
Trimestrali
- Oggi: Microsoft, Alphabet, Meta, Caterpillar, ServiceNow, Airbus, Boeing, KLA, MercadoLibre, Banco Santander, UBS Group, Automatic Data Processing, Starbucks
- Giovedì: Apple, Amazon.com, Eli Lilly, Mastercard, Samsung, Merck, Shell
- Venerdì: ExxonMobil, Abbvie, Chevron, Linde
Azioni
- USA: L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,2%, il Dow lo 0,3% e il Nasdaq 100 lo 0,7%, tutti chiudendo ai massimi storici. A trainare è stato il settore AI: Microsoft è salita del 2,0% grazie a una nuova partnership strategica con OpenAI, mentre Nvidia è balzata del 5,0% grazie alle scommesse su infrastrutture AI. UPS +8% su utili e guidance solidi, Amazon +1,0% dopo l’annuncio di 14.000 tagli al personale corporate per finanziare iniziative AI. L’attenzione ora si sposta su un possibile taglio Fed da 25pb e sulle trimestrali dei megacap.
- Europa: L’Euro Stoxx 50 ha perso lo 0,1% e lo Stoxx 600 lo 0,2% dopo i record di lunedì. Il tono settoriale è stato difensivo, con il farmaceutico sotto pressione: Novartis -4,2% su risultati deludenti. Banche contrastate: HSBC +4,6% su prospettive di redditività migliori per il 2025, BNP Paribas -3,4% dopo un utile inferiore alle attese. Nokia +22,9% dopo che Nvidia ha annunciato una partecipazione azionaria da 1 miliardo USD e una partnership strategica, sollevando l’intero comparto chip. Restano centrali i percorsi dei tassi e le dinamiche commerciali.
- Asia: Andamento misto: Nikkei 225 +2,2% a un nuovo massimo sopra i 51.000 punti, Hang Seng -0,3% a 26.346. In Giappone, i titoli dei semiconduttori hanno guidato: Advantest +20,3% dopo la revisione al rialzo dell’outlook. A Hong Kong, pressione sui titoli growth/consumer: Xiaomi -2,3%. I segnali di politica economica restano favorevoli: Pechino ha semplificato le regole per gli investitori esteri per attrarre capitali di lungo periodo, mentre la PBoC ha confermato il suo approccio accomodante in vista del PMI di ottobre.
Volatilità
- La volatilità è aumentata in attesa della decisione della Fed di questa sera, con il VIX in salita a 16,4 e l’indice VIX1D in rialzo di oltre il 38%, mentre i trader osservano con attenzione il tono di Powell sui tassi. Anche se è atteso un taglio di 25 punti base, gli investitori cercano chiarezza su un’eventuale svolta o pausa nel ciclo di allentamento. I mercati restano calmi ma vigili, con i guadagni azionari che si attenuano verso l’orario dell’annuncio. I prezzi delle opzioni sull’SPX in scadenza oggi implicano un movimento atteso di ±36 punti (≈0,5%), segnalando nervosismo contenuto. Lo skew è piatto o leggermente inclinato verso le call, indicando timori limitati al ribasso, ma torna a favorire le put verso venerdì, segnalando cautela pre-weekend e coperture evento.
Asset digitali
- Le criptovalute si muovono in modo stabile ma cauto in attesa della Fed. Il Bitcoin si mantiene vicino a 113.000 USD e l’Ethereum sopra i 4.000 USD, entrambi sui massimi settimanali. Gli ETF restano un punto positivo: gli ETF spot su Bitcoin USA hanno registrato afflussi netti di circa 200 milioni USD, guidati da IBIT di BlackRock (~60 milioni), mentre gli ETF su Ethereum hanno attirato ~246 milioni USD, inclusi 76 milioni in ETHA. L’interesse istituzionale resta solido, anche se i trader aspettano segnali di politica monetaria e l’incontro Trump–Xi a Seoul.
- Le altcoin seguono il tono generale di rischio: XRP in rialzo di quasi l’1%, Solana leggermente positiva, mentre le crypto-azioni come COIN, MSTR e MARA rallentano dopo il recente rally. Il momentum dipenderà probabilmente dal tono accomodante o meno della Fed e dal mantenimento dell’appetito globale per il rischio.
Obbligazioni
- I rendimenti dei Treasury USA sono rimasti invariati in vista della riunione della FOMC di oggi: il Treasury a 2 anni è appena sotto il 3,50%, mentre il rendimento del decennale si mantiene stabile al 3,98% stamattina.
- I rendimenti dei titoli di Stato giapponesi restano stabili in range ristretti in attesa della riunione della Bank of Japan di giovedì, che potrebbe fornire indizi sulle probabilità di un rialzo dei tassi a dicembre.
Materie prime
- Oro e argento in recupero dopo i nuovi minimi locali toccati ieri durante la fase di consolidamento. L’argento è scambiato a 47,50 stamattina in Europa, dopo un minimo notturno di 46,86 e un minimo di 45,56 toccato ieri. L’oro scambia a 3.965 USD dopo il minimo di ieri a 3.887 USD.
- I future sulla soia USA si avvicinano ai massimi dell’anno, in vista di importanti acquisti da parte della Cina. Secondo Reuters, la Cina ha acquistato tre carichi di soia statunitense prima dell’incontro tra Trump e Xi di domani.
- I future sul petrolio restano stabili dopo tre giorni di calo, con i trader che valutano l’impennata della scorsa settimana come una copertura di posizioni short e non un cambiamento fondamentale. L’offerta abbondante resta un fattore chiave e potrebbe continuare a pesare sui prezzi nel breve termine. Il Brent è tornato sotto i 65 USD, mentre il WTI si mantiene appena sopra i 60 USD.
Valute
- Il dollaro USA è rimasto stabile o leggermente più forte. L’EURUSD è tornato indietro dopo il piccolo rally di ieri, scambiando a 1,1630 nelle prime ore europee, mentre l’USDJPY è risalito sopra 152,00 fino a quasi 152,50 dopo un minimo notturno di 151,54.
- La sterlina ha registrato un forte calo ieri dopo un rapporto dell’Office for Budget Responsibility del Regno Unito che indica una crescita della produttività più debole del previsto, con un buco di 20 miliardi GBP che la Ministra Reeves potrebbe colmare con tasse e altre misure, potenzialmente frenando la crescita nel 2026. L’EURGBP è salito sopra la fascia in cui si muoveva dal 2023, superando quota 0,8760 e scambiando intorno a 0,8785 stamattina.
- L’AUD è balzato sui forti dati d’inflazione australiana usciti durante la notte: AUDUSD si mantiene appena sopra 0,600 questa mattina in Europa e l’AUDNZD è risalito sopra 1,1400 dopo l’apertura settimanale vicino a 1,1300.