Previsioni Oltraggiose
Oro alla patria? No, questa volta oro ai cittadini
Ruben Dalfovo
Investment Strategist
Global Head of Investment Strategy
I giganti di Wall Street hanno pubblicato i loro rapporti del primo trimestre nel vortice della strategia tariffaria aggressiva di Donald Trump e dei crescenti timori di recessione. A prima vista, le banche hanno cavalcato un'ondata di volatilità di mercato che ha portato a profitti straordinari nel trading, ma uno sguardo più attento rivela che la cautela e l'incertezza ribollono sotto la superficie.
Le oscillazioni del mercato indotte dai dazi di Trump hanno generato quasi USD 37 miliardi di ricavi da trading nelle più grandi banche americane, il trimestre più forte in oltre un decennio. JPMorgan ha stabilito record con i ricavi da trading azionario in aumento del 48%, Goldman Sachs ha conquistato la corona con USD 4.19 miliardi di ricavi azionari e anche Morgan Stanley è salito alle stelle, aumentando il trading azionario del 45%. Bank of America e Citi si sono aggiunte al coro, entrambe registrando guadagni sostanziali nelle azioni, mentre gli investitori si sono riposizionati in risposta alle turbolenze del mercato.
Tuttavia, gli investitori dovrebbero essere cauti. Questi notevoli ricavi da trading riflettono una volatilità temporanea, non necessariamente una forza sostenibile. Raccontano solo una parte della più ampia storia economica.
Anche le banche che hanno segnalato la resilienza dei consumatori hanno espresso un attento ottimismo. Bank of America ha notato una solida qualità del credito e un modesto aumento del 4% della spesa dei consumatori, mentre Citi ha raggiunto ricavi record nel personal banking, ma ha aumentato significativamente gli accantonamenti per perdite su crediti come precauzione contro future difficoltà.
I dirigenti bancari hanno usato toni cauti nelle discussioni sugli utili. Jamie Dimon di JPMorgan ha avvertito esplicitamente di "notevoli turbolenze", evidenziando le tensioni geopolitiche e le incertezze commerciali. David Solomon di Goldman ha suggerito agli investitori di fare una pausa fino a quando non emergerà una maggiore chiarezza politica, riflettendo l'ansia di tutto il settore. L'amministratore delegato di Citi, Jane Fraser, ha celebrato i forti risultati attuali, ma ha fatto eco alla cautela riguardo all'imprevedibile politica tariffaria di Trump.
Questa voce collettiva di cautela dovrebbe ricordare agli investitori che, nonostante i guadagni immediati, la fiducia economica a lungo termine rimane fragile.
I risultati contrastanti delle banche evidenziano chiaramente tre punti chiave per gli investitori:
Gli utili bancari di questo trimestre servono a ricordare che sotto la superficie scintillante di Wall Street si nascondono vere ansie economiche, consumatori cauti e imprese riluttanti a correre grandi rischi. Poiché le politiche commerciali di Trump continuano a sconvolgere i mercati globali, gli investitori farebbero bene a moderare l'entusiasmo per i guadagni a breve termine con strategie prudenti e diversificate.
La pazienza, la diversificazione ponderata e un approccio misurato al rischio, senza inseguire profitti temporanei guidati dalla volatilità, si riveleranno probabilmente i più gratificanti. Forse David Solomon di Goldman lo ha detto meglio: potrebbe davvero essere il momento di "fermarsi e aspettare cieli più sereni".
La linea di fondo degli utili delle grandi banche è chiara: i profitti record di Wall Street nascondono ansie economiche più profonde. Per gli investitori, questo significa rimanere prudenti, diversificati e pazienti mentre il mercato percorre una strada incerta.