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Rapida panoramica del mercato – 14 febbraio 2025

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BG SAXO

Rapida panoramica del mercato – 14 febbraio 2025



Punti chiave

  • Azioni: I titoli USA salgono grazie al rinvio dei dazi; l’Europa rimbalza sui colloqui di pace in Ucraina; Siemens balza in avanti su risultati solidi.
  • Volatilità: Il VIX scende a 15,10, l’inclinazione delle opzioni put si accentua, ma il mercato mostra poca paura.
  • Asset digitali: XRP +4,2%, la SEC fa avanzare l’ETF Grayscale XRP; Bitcoin ed Ethereum in ritardo.
  • Valute: Il dollaro USA si indebolisce nonostante gli annunci di dazi di Trump. Lo yen si rafforza con il calo dei rendimenti USA.
  • Materie prime: L’oro sale, ancora poco sotto i massimi storici. L’argento minaccia una resistenza chiave.
  • Obbligazioni: I rendimenti dei Treasury USA tornano a scendere, annullando la reazione al picco del CPI del giorno precedente.
  • Eventi macro: Stima del PIL dell’Eurozona, vendite al dettaglio USA, indice di fiducia dell’Università del Michigan.

BG SAXO Colazione con i mercati è una panoramica concisa sui mercati finanziari, con riferimenti alle principali notizie ed eventi.


Dati macro e notizie

  • Il presidente Trump ha annunciato un piano di dazi reciproci per i paesi che impongono tasse, IVA o barriere commerciali agli Stati Uniti, con un’implementazione prevista già dal 2 aprile, il giorno successivo alla pubblicazione di un rapporto sulla politica commerciale USA da parte dell’Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti e di altre agenzie federali. Il Segretario al Commercio ha indicato che gli studi saranno completati entro il 1° aprile, lasciando così spazio a negoziati con i partner commerciali. I paesi potranno evitare i dazi USA abbassando le proprie tariffe sui beni americani. Trump ha sottolineato che l’UE ha ridotto l’IVA sui prodotti statunitensi dal 10% al 2,5%. Dazi aggiuntivi saranno applicati ad auto, acciaio, alluminio e prodotti farmaceutici, oltre ai dazi reciproci, senza eccezioni.
  • Il Core PPI degli Stati Uniti è aumentato dello 0,3% su base mensile a gennaio, in linea con le previsioni, in rallentamento rispetto allo 0,4% precedente (dato rivisto al rialzo dallo 0,0%). Su base annua, è salito al 3,6%, superando il consenso del 3,3% e la stima massima del 3,4%, con il dato precedente rivisto al 3,7% dal 3,5%. Il PPI generale è aumentato dello 0,4% su base mensile a gennaio rispetto allo 0,3% previsto, con il dato del mese precedente rivisto allo 0,5% dallo 0,2%. Su base annua, è rimasto al 3,5%, superando il consenso del 3,3%.
  • Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti per la settimana terminata l’8 febbraio sono scese a 213.000, al di sotto delle 215.000 attese, con la media mobile a quattro settimane in calo a 216.000. Le richieste continuative sono diminuite a 1,85 milioni, anche in questo caso al di sotto delle previsioni.

Principali eventi del calendario macroeconomico (orari in GMT)

  • 10:00 – Stima PIL T4 dell’Eurozona
  • 13:30 – Vendite manifatturiere di dicembre in Canada
  • 13:30 – Vendite al dettaglio di gennaio negli Stati Uniti
  • 15:00 – Indice preliminare di fiducia dell’Università del Michigan (febbraio)

Trimestrali

  • Oggi: Hermès, Safran, Enbridge, Moderna, Fortis, Rakuten

La prossima settimana

  • Lunedì: BHP Group
  • Martedì: Arista Networks, Medtronic, Entergy, EQT, Intercontinental Hotels Group
  • Mercoledì: Rio Tinto, Analog Devices, HSBC, Carvana, Glencore, Vale, Garmin, Toast
  • Giovedì: Walmart, Booking Holdings, Airbus, Schneider Electric, Mercedes-Benz, Mercado Libre, Nu Holdings, Block, Lloyds, Cheniere, Targa Resources, Fortescue, Cameco, Sprouts Farmers Market
  • Venerdì: Constellation Energy, Standard Chartered

Consulta il calendario di BG SAXO per tutti gli eventi macro, le trimestrali e i dividendi.


Azioni

  • USA: I titoli statunitensi hanno registrato un forte rialzo, con l’S&P 500 in aumento di +1% e il Nasdaq 100 di +1,4%, mentre gli investitori hanno ignorato i dati sull’inflazione PPI più alti del previsto e si sono concentrati sull’ottimismo legato al rinvio dei dazi di Trump. I titoli tecnologici hanno sovraperformato, con Tesla (+3,2%) e Nvidia (+3,4%) in testa ai guadagni. Apple (+2%) è salita in vista del lancio del nuovo prodotto previsto per il 19 febbraio. Nonostante le preoccupazioni sull’inflazione, il rendimento del Treasury USA a 10 anni è sceso di 9 punti base al 4,53%, con i mercati fiduciosi che l’indicatore d’inflazione preferito dalla Fed (PCE) sarà più contenuto. Il dollaro è sceso dello 0,7%, favorendo gli asset rischiosi.
  • Europa: I mercati europei hanno registrato un forte rialzo, con il DAX (+2,1%) e il CAC 40 (+1,5%) in crescita grazie a un rinnovato ottimismo su un possibile cessate il fuoco tra Ucraina e Russia, dopo una telefonata diretta tra Trump e Putin. Le speranze di pace hanno alimentato una rotazione verso le azioni europee, in particolare nei settori industriale e dei beni di consumo. Siemens è balzata del +7,3% dopo aver riportato utili solidi, superando le aspettative su utile netto e ricavi. Anche i titoli della difesa hanno beneficiato, con BAE Systems (+3,1%) e Rheinmetall (+4%) in rialzo, in previsione di un aumento della spesa militare. Nel Regno Unito, il FTSE 100 ha sottoperformato (-0,5%), penalizzato da BAT (-9,3%) e Unilever (-6,2%) dopo risultati deludenti e prospettive prudenti.
  • Asia: I mercati asiatici hanno prolungato il loro rialzo, con il Hang Seng (+2,5%) e il CSI 300 cinese (+0,7%) in crescita, sulla speranza che i dazi reciproci di Trump possano essere ammorbiditi. Anche l’ottimismo legato all’intelligenza artificiale ha sostenuto il sentiment, dopo che Apple ha annunciato piani per integrare l’IA di Alibaba in Cina. La borsa giapponese ha sottoperformato, con il Topix (-0,1%), mentre il mercato taiwanese è sceso (Taiex -0,9%) a causa delle preoccupazioni sulla politica commerciale degli Stati Uniti. Nel frattempo, l’indice Sensex indiano è rimbalzato, interrompendo una serie negativa di otto sedute consecutive.

Volatilità

Il VIX è sceso a 15,10 (-0,79 punti), riflettendo una minore incertezza sui mercati. La volatilità realizzata dell’S&P 500 è calata al 10%, con un premio di rischio legato ai dazi limitato. L’inclinazione delle opzioni put si è accentuata, segnalando un’attività di copertura, ma rimane vicina alla sua mediana quinquennale. Nonostante le incertezze geopolitiche, gli investitori non sembrano preoccupati per un aumento sostenuto della volatilità.


Asset digitali

XRP ha sovraperformato (+4,2%) dopo che la SEC ha riconosciuto la richiesta di ETF di Grayscale, alimentando le speculazioni su un’adozione istituzionale. Bitcoin (-1,4%) a 96.306 $ ed Ethereum (-1,1%) a 2.654 $ sono rimasti indietro, con gli investitori crypto che rivalutano la loro propensione al rischio. Nel frattempo, Solana (+0,2%) e Binance Coin (+1,5%) sono rimasti stabili. Anche i titoli legati alle criptovalute hanno mostrato volatilità, con Robinhood in rialzo grazie al forte aumento dei ricavi dal segmento crypto.


Obbligazioni

  • I Treasury statunitensi hanno registrato un forte rialzo ieri, annullando completamente la reazione al dato elevato del CPI USA del giorno precedente e riportando il rendimento del Treasury a 10 anni nell’area chiave del 4,50%.
  • Anche le obbligazioni sovrane europee hanno aperto in rialzo, recuperando ampiamente le perdite del giorno precedente. Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è già sceso di 6 punti base questa mattina, attestandosi al 2,42% nelle prime contrattazioni.

Materie Prime

  • L’oro si è avvicinato ai suoi massimi storici sopra 2.942 $, scambiando pochi dollari al di sotto di quel livello questa mattina, mentre l’argento è balzato a nuovi massimi locali, superando nettamente l’area chiave di 32,50 $, che in precedenza aveva rappresentato una resistenza, e scambiando vicino ai 33,0 $ l’oncia.
  • Sia il WTI che il Brent sono rimbalzati dopo aver testato i livelli di supporto locali. Il WTI con scadenza ad aprile si attesta a 71,25 $, circa un dollaro sopra i minimi, mentre il Brent di aprile è scambiato a 75,16 $.
  • I prezzi del rame negli Stati Uniti continuano a divergere rispetto alle quotazioni londinesi, raggiungendo nuovi massimi plurimensili sopra 4,85 $/lb per il contratto di maggio, mentre il rame quotato a Londra rimane all’interno di un range laterale.

Valute

  • Il ribaltamento della reazione al CPI USA elevato di mercoledì nel mercato obbligazionario ha avuto un effetto speculare su USD/JPY, che è sceso sotto 152,50 questa mattina dopo aver toccato un massimo di 154,79 ieri. Le altre coppie in JPY si sono rafforzate grazie alla debolezza diffusa del dollaro USA.
  • La debolezza del dollaro, nonostante gli annunci di Trump sui dazi, ha portato diverse coppie chiave del Forex a testare e persino rompere livelli importanti. L’EUR/USD ha superato la resistenza locale a 1,0442 e ora guarda alla zona chiave 1,0500-1,0600 se il rialzo dovesse continuare. Altrove, l’AUD/USD ha superato la resistenza locale vicino a 0,6300, con i massimi dell’anno a 0,6331 come prossimo obiettivo. La RBA si riunirà martedì prossimo ed è attesa una riduzione del tasso di riferimento.

Crediti e Disclaimer

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