Rapida panoramica del mercato – 10 luglio 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 10 luglio 2025
Prospettive macro per il Q3-2025: Meno caos e, si spera, un po’ più di chiarezza
Driver e catalizzatori di mercato
• Azioni: Nvidia raggiunge i 4.000 miliardi USD; le speranze di un accordo commerciale UE-USA spingono il DAX/CAC; allarme utili da WPP
• Volatilità: il VIX scende a 15,9; calma prima del CPI; i flussi negli ETF diventano difensivi
• Asset digitali: BTC ai massimi storici; ETH in forte rialzo; afflussi sostenuti in IBIT/ETHA
• Obbligazioni: i Treasury USA rimbalzano dopo un’asta ben accolta; oggi è prevista l’asta trentennale
• Valute: dollaro con movimenti misti; il BRL crolla dopo l’attacco tariffario di Trump
• Materie prime: Trump conferma dazi del 50% sul rame; l’oro riceve nuovo supporto
• Eventi macro: richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli USA e asta trentennale di bond USA
Dati macro e titoli principali
• I verbali della riunione FOMC di giugno rivelano una crescente spaccatura tra i membri della Fed riguardo alle prospettive sui tassi d’interesse, principalmente a causa di aspettative divergenti su come i dazi influiranno sull’inflazione.
• Il presidente Trump ha annunciato una nuova serie di lettere tariffarie, incluso un dazio del 50% sul Brasile, paese con cui gli USA hanno registrato un surplus commerciale nel 2024, citando il trattamento riservato all’ex presidente Jair Bolsonaro come giustificazione. La mossa sottolinea il crescente rischio che Trump utilizzi i dazi come strumento per affrontare praticamente qualsiasi questione, commerciale o meno.
• Trump ha inoltre annunciato un dazio del 50% sulle importazioni di rame a partire dal 1° agosto. Una decisione che, data la forte dipendenza USA dalle forniture estere, potrebbe far aumentare i costi di elettrodomestici, elettronica, automobili, riparazioni domestiche, edilizia e persino bollette elettriche.
• La maggior parte dei membri della Fed prevede un taglio dei tassi entro quest’anno, citando pressioni inflazionistiche temporanee e potenziali segnali di rallentamento economico, secondo i verbali FOMC di giugno. Alcuni sostengono un taglio anticipato, mentre altri preferiscono mantenere invariati i tassi nel 2025.
• Le richieste di mutui negli USA sono aumentate del 9,4% all’inizio di luglio, il rialzo settimanale più forte in un mese, secondo i dati della Mortgage Bankers' Association. Si tratta del terzo incremento settimanale consecutivo, la serie più lunga da dicembre 2024, grazie al calo dei tassi ipotecari, ai minimi da aprile.
• I prezzi al consumo in Cina sono aumentati dello 0,1% a giugno, interrompendo una discesa durata tre mesi e superando le aspettative di stabilità. È il primo rialzo annuo dell’inflazione da gennaio, sostenuto da vendite e-commerce, sussidi governativi e distensione delle tensioni commerciali con gli USA.
Eventi macro da calendario (orari GMT)
06:00 – CPI Norvegia (giugno)
12:30 – Richieste iniziali settimanali di sussidi USA
14:30 – Variazione settimanale dello stoccaggio di gas naturale (EIA)
17:00 – Asta USA di 22 miliardi USD in bond trentennali
Trimestrali
Giovedì: The Progressive Corporation, Fast Retailing, Cintas Corporation, Kongsberg, Delta Airlines
Prospettive per gli investitori Q3-2025: Oltre i confini americani – perché la diversificazione è la tua alleata più forte
Azioni
• USA: Wall Street ha chiuso in rialzo mercoledì, trainata dalla tecnologia, con Nvidia che ha raggiunto una valutazione di 4.000 miliardi USD e il Nasdaq che ha toccato nuovi massimi. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,61%, il Dow lo 0,49% e il Nasdaq 100 lo 0,72%, interrompendo una flessione di due giorni. I verbali della Fed hanno mostrato cautela nei confronti di un taglio dei tassi, citando i nuovi dazi di Trump come elemento inflazionistico. Trump ha aumentato i dazi su Brasile (50%), rame e semiconduttori, destabilizzando i mercati senza però frenare l’entusiasmo per i titoli tech. I farmaceutici hanno avuto performance miste in vista di dazi del 200% sui farmaci. Palantir è salita del 2,5%, mentre Verona Pharma è balzata del 20,6% su voci di acquisizione.
• Europa: i mercati europei sono saliti con forza, grazie all’ottimismo su un accordo commerciale UE-USA che ha superato i timori legati ai dazi di Trump. Il DAX è salito dell’1,42% e il CAC 40 dell’1,44%, toccando nuovi massimi. Trump ha lasciato intendere la possibilità di offrire all’UE una “tariffa base”, attenuando il rischio di guerra commerciale. A trainare il rialzo sono stati i settori difensivi e bancari: Siemens +3,9%, Deutsche Bank +3,4%, BNP Paribas +3,2%. A Parigi, EssilorLuxottica è balzata del 5,6% dopo indiscrezioni su una partecipazione di Meta. Il FTSE 100 ha sottoperformato (+0,14%), penalizzato dalle perdite minerarie (Glencore -2,7%) che hanno controbilanciato i guadagni nei settori bancario e dei consumi.
• Regno Unito: il mercato britannico ha chiuso in lieve rialzo mentre gli investitori valutavano le ultime misure commerciali di Trump in attesa dei dati sul PIL. Il FTSE 100 è salito dello 0,14%, frenato da un crollo del 18,8% di WPP dopo un profit warning. I titoli farmaceutici come GSK e AstraZeneca sono avanzati leggermente nonostante i rischi tariffari. Notizie relative al settore idrico e ai negoziati sui finanziamenti (es. Thames Water) hanno aggiunto incertezza locale. I trader restano concentrati sui prossimi dati macroeconomici e su eventuali segnali di rotazione settoriale.
• Asia: i mercati asiatici hanno mostrato un andamento misto. Il KOSPI ha guidato i rialzi (+1,25%), grazie a SK Hynix (+4,3%) e Samsung (+1%) dopo la performance di Nvidia. L’Hang Seng ha recuperato leggermente (+0,39%), mentre il Nikkei ha chiuso in calo (-0,68%) a causa dello stallo nei colloqui sui dazi con gli USA. L’ASX è salito dello 0,58%, sostenuto da rinnovate speranze di un taglio dei tassi da parte della RBA. Sebbene le minacce di dazi da parte di Trump abbiano limitato il potenziale rialzista, l’ottimismo per possibili esenzioni (UE, India) ha sostenuto il sentiment regionale.
Volatilità
La volatilità ha continuato a ridursi. Il VIX è sceso del 5,2% a 15,94, mentre indici a breve termine come il VIX1D sono scivolati sotto quota 10 per la prima volta in questo mese. I Future restano in contango, con i contratti VIX di luglio a 17,3. I flussi ETF mostrano un aumento dell’hedging: +101,7 milioni USD verso ETF long-volatility, il maggiore afflusso giornaliero dal 6 giugno. Le opzioni prezzano oggi un movimento modesto di ±24,8 punti sull’S&P 500 (~0,4%), indicando un ritorno alla calma, anche se CPI e sussidi di disoccupazione potrebbero mettere alla prova questa narrativa.
Asset digitali
Il Bitcoin ha toccato brevemente un nuovo massimo storico sopra i 111.900 USD prima di ritracciare su prese di profitto e preoccupazioni tariffarie. È comunque rimasto sopra quota 111.000 USD (+2,1%), mentre Ethereum è salito del 5,7% a 2.785 USD. I flussi ETF restano solidi: IBIT +2,85%, ETHA +6,2%, sostenuti da accumulo in treasury e interesse istituzionale. XRP +0,86%, Solana +0,23% e memecoin come Dogecoin +5% hanno prolungato i rialzi. MSTR e COIN sono salite rispettivamente del 4,7% e 5,3%. È una corsa record, ma l’attenzione ora è rivolta al CPI della prossima settimana e alle possibili novità normative da Washington.
Obbligazioni
I Treasury USA hanno rimbalzato mercoledì, con il rendimento del decennale in calo di 7 punti base, dopo un’asta ben accolta da 39 miliardi USD che ha alleviato i timori sull’appetito degli investitori per il debito USA. Il rendimento dell’asta si è attestato al 4,362%, leggermente inferiore ai livelli pre-asta, segnalando una domanda superiore alle attese. Oggi è prevista l’emissione di 22 miliardi USD in bond trentennali.
Materie prime
• I Future sul rame a New York sono saliti dopo che Trump ha confermato l’introduzione di un dazio del 50% sulle importazioni a partire dal 1° agosto. Tuttavia, con gli USA che hanno già importato l’equivalente di 12 mesi di domanda nel 2025, l’attività di importazione dovrebbe rallentare mentre i consumatori utilizzano le scorte esistenti. Considerando che gli USA importano solo circa metà del fabbisogno nazionale, il premio di New York rispetto a Londra si è per ora stabilizzato intorno al 28%.
• L’oro è risalito sopra i 3.300 USD dopo aver rimbalzato da un supporto tecnico intorno a 3.285 USD, tracciato dai minimi di gennaio. I rialzi sono stati sostenuti dal calo dei rendimenti obbligazionari dopo l’asta decennale ben accolta, dai timori legati ai dazi e dalle speculazioni su crescita, inflazione e traiettoria futura dei tassi USA, alimentate anche dalle critiche di Trump al presidente della Fed e dalle sue richieste di tagli marcati dei tassi.
Valute
• Il dollaro USA ha mostrato una performance più debole durante la notte dopo una giornata mista, chiudendo in rialzo contro il BRL in seguito all’annuncio di dazi del 50% e a un’indagine della Sezione 301 sulle pratiche commerciali digitali del Brasile. I verbali della FOMC hanno avuto scarso impatto sul mercato. L’EURUSD è salito verso 1,1750 tra segnali commerciali contrastanti, con l’UE che non si aspetta una lettera tariffaria. Il GBPUSD è stato volatile intorno a 1,3600 dopo che il primo ministro Starmer ha confermato l’assenza di aumenti fiscali. Lo JPY si è rafforzato, recuperando le perdite iniziali mentre il USDJPY è sceso dai massimi a 147,00.
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