Dimensioni personalizzate 1920x1280 px

Rapida panoramica del mercato – 9 luglio 2025

Macro 3 minutes to read
bgsaxo square no frame2
BG SAXO

Rapida panoramica del mercato – 9 luglio 2025



Outlook macro Q3-2025: meno caos e, si spera, un po’ più di chiarezza

 

Fattori di movimento e catalizzatori di mercato


Azioni: Trump conferma i dazi sul rame; continua il rally in UE; brillano gli esportatori UK
Volatilità: il VIX scende a 16,8; movimento atteso sull’SPX ±0,44%; curva piatta suggerisce calma
Asset digitali: Bitcoin stabile; ETH in rialzo; continuano gli afflussi in IBIT; ETHA in calo
Obbligazioni: rendimenti dei Treasury USA in aumento in vista dell’asta dei titoli decennali
Valute: il USD registra modesti guadagni rispetto ai colleghi del G10
Materie prime: il rame HG schizza fino a un premio del 30% rispetto a Londra
Eventi macro: asta dei Treasury USA a 10 anni e verbali del FOMC della riunione di giugno


Dati macro e principali notizie

• Trump ha scatenato turbolenze sui mercati globali del rame dopo aver dichiarato l’intenzione di imporre un dazio del 50% sulle importazioni di rame, il doppio rispetto al consenso del 25%. Se attuata, questa misura comporterà un aumento dei costi in molti settori dell’economia statunitense, dati i numerosi impieghi industriali del rame. Ha inoltre minacciato dazi fino al 200% sulle importazioni farmaceutiche, con applicazione rinviata di 12–18 mesi.
• Trump ha poi ribadito che non concederà ulteriori proroghe ai dazi specifici per Paese previsti per inizio agosto e ha annunciato un dazio aggiuntivo del 10% sulle importazioni dall’India, a causa della sua adesione ai BRICS. Inoltre, potrebbe dichiarare unilateralmente un nuovo dazio sull’Unione Europea nei prossimi due giorni, in risposta alla frustrazione per le imposte e le sanzioni imposte alle big tech americane dal blocco europeo.
• Nel giugno 2025, le aspettative d’inflazione dei consumatori USA a un anno sono scese al 3%. Sono invece aumentate le aspettative sui prezzi di gas (4,2%), cure mediche (9,3%), istruzione universitaria (9,1%) e affitti (9,1%).
Il surplus commerciale di Taiwan è salito a USD 12,07 miliardi da USD 4,70 miliardi. Le esportazioni hanno raggiunto USD 53,32 miliardi, trainate da prodotti di informazione, comunicazione e audiovisivi (+82,5%) e da componenti elettronici (+31,1%). Le esportazioni sono aumentate verso USA, ASEAN, Giappone e Cina/Hong Kong, ma sono calate verso l’Europa.


Principali eventi macro (orari in GMT)

11:00 – USA: Domande di mutuo MBA
14:30 – USA: Report settimanale EIA su scorte di greggio e carburanti
17:00 – Asta Treasury USA: 39 miliardi USD in titoli a 10 anni
18:00 – Verbali della riunione di giugno del FOMC

Trimestrali


Giovedì: The Progressive Corporation, Fast Retailing, Cintas Corporation, Kongsberg, Delta Airlines


Outlook investitori Q3-2025: Oltre i confini americani – perché la diversificazione è la tua migliore alleata

Azioni


USA: i titoli statunitensi sono rimasti per lo più invariati martedì, mentre gli investitori sono rimasti cauti di fronte alle notizie contrastanti sui dazi. Trump ha confermato il dazio del 50% sul rame e ha minacciato dazi pesanti sui farmaci, anche se con un anno di ritardo. L’S&P 500 ha chiuso in calo dello 0,07%, il Dow è sceso dello 0,37% mentre il Nasdaq ha guadagnato appena lo 0,03%. Hanno brillato i titoli energetici e dei materiali grazie ai rialzi di rame e petrolio, mentre hanno deluso i titoli dei beni di consumo primari e finanziari. Tesla è salita dell’1,3%, Amazon è scesa dell’1,8% nonostante l’inizio del Prime Day. Ora l’attenzione si sposta sui verbali della Fed in uscita oggi.
Europa: i titoli europei sono saliti per il secondo giorno consecutivo, sostenuti dalle speranze di un accordo commerciale con gli USA. Lo STOXX 50 ha guadagnato lo 0,57% e il DAX tedesco ha raggiunto un massimo mensile (+0,55%), mentre i funzionari lavorano a un dazio base del 10% con esenzioni settoriali. Il CAC 40 francese è salito dello 0,56%, spinto da LVMH, Airbus e dati PMI migliori delle attese. Nel Regno Unito, il FTSE 100 è cresciuto dello 0,54%, trainato da Glencore (+2,85%) e BP (+3,2%) dopo nuovi accordi su petrolio e rame. Le trattative commerciali in corso e la debolezza della sterlina hanno sostenuto la domanda per gli esportatori.
Regno Unito: il FTSE 100 ha chiuso in rialzo dello 0,54% martedì, con il comparto energia e minerario in testa grazie all’accordo di BP in Libia e alla cessione di asset di Glencore nelle Filippine. L’upgrade di Entain da parte di Bank of America ha spinto il titolo a +3%. I mercati hanno accolto positivamente l’assenza del Regno Unito dalle ultime lettere sui dazi firmate da Trump, anche se persistono timori. A livello domestico, l’OBR ha avvertito che il debito pubblico potrebbe superare il 270% del PIL entro il 2070 a causa dei costi demografici, evidenziando rischi fiscali di lungo termine.
Asia: i mercati asiatici sono risultati contrastati, con le notizie sui dazi sul rame che si scontrano con i segnali positivi sull’inflazione cinese. L’Hang Seng di Hong Kong ha perso l’1,27% dopo il rally di martedì, mentre il Nikkei giapponese è rimasto invariato. Le borse cinesi sono salite moderatamente nonostante la deflazione industriale, spinte dall’ottimismo sui colloqui commerciali Pechino–Washington. Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,3% e il CSI300 lo 0,32%. In Corea del Sud, il KOSPI è salito dello 0,57%. L’ASX 200 australiano ha perso lo 0,56% dopo che la RBA ha sorpreso i mercati mantenendo invariati i tassi.


Volatilità


La volatilità è scesa per il secondo giorno, segnalando una maggiore calma degli investitori nonostante le scadenze tariffarie imminenti. Il VIX è sceso a 16,81 (-5,5%), mentre gli indicatori a breve termine VIX1D e VIX9D sono crollati rispettivamente a 10,53 e 13,90. La curva dei Future sul VIX resta piatta, con il contratto di luglio intorno a 17,8, indicando aspettative limitate di nuovi picchi. I movimenti giornalieri impliciti sull’S&P sono scesi a ±27,5 punti (0,44%). Anche se la domanda di coperture è diminuita, la volatilità potrebbe riemergere con l’inizio della stagione delle trimestrali e l’incertezza macro in aumento.


Asset digitali


Il Bitcoin è rimasto stabile intorno a 108.800 USD (-0,1%), mentre Ethereum è salito a 2.629 USD (+0,54%), mostrando resilienza nel comparto degli asset digitali. L’ETF IBIT di BlackRock è cresciuto dello 0,68% con afflussi costanti, arrivando a detenere oltre 700.000 BTC. L’ETF ETHA su Ethereum è sceso del 2,7% nonostante sia il miglior performer da inizio anno tra i prodotti su ETH. Gli altcoin si sono mantenuti solidi: XRP +1%, SOL +0,74%, DOGE +1,8%. Ethereum ha attirato nuova attenzione dopo che Electric Capital l’ha definita “l’infrastruttura finanziaria” dell’economia del dollaro digitale, grazie al suo ruolo in stablecoin e DeFi. Metaplanet ha annunciato di voler utilizzare le sue riserve in BTC per acquisire una banca digitale, segno dell’interesse istituzionale crescente per le crypto.


Obbligazioni


• I Treasury USA hanno esteso il calo martedì, con il rendimento del decennale in aumento per il quinto giorno consecutivo e sopra il 4,4% per la prima volta in tre settimane. La domanda per il debito a lungo termine è diminuita a livello globale a causa delle numerose aste di titoli in programma e del ritorno dei timori inflazionistici legati alla linea aggressiva di Trump sui dazi. Attenzione puntata sull’asta odierna di titoli USA a 10 anni per 39 miliardi di USD.
• Nella notte in Australia, il rendimento del decennale è salito di 9 punti base al 4,35%, massimo da cinque settimane, mentre i JGB a lungo termine sono rimasti stabili all’1,49%.


Materie prime


• I Future sul rame a New York sono schizzati in seguito all’annuncio di Trump di voler imporre un dazio del 50% sulle importazioni a partire da inizio agosto, ben oltre il 25% atteso dal mercato. Gli USA importano oltre il 50% del rame che consumano, vista la carenza di produzione e raffinazione interna. Colmare questo gap richiederà anni, se non decenni, e nel frattempo il metallo base – fondamentale per migliaia di applicazioni industriali e infrastrutturali – costerà molto di più negli USA. Dopo mesi di trasferimenti anticipati verso gli USA in vista dei dazi, oggi le scorte monitorate dal CME superano quelle di Londra e Shanghai messe insieme, probabilmente riducendo gli arrivi nel breve termine. Di qui il calo a Londra mentre New York ha registrato un rally, portando il premio a circa il 29%, dato che le scorte esistenti possono essere utilizzate prima di subire l’intero dazio del 50%.
• L’oro è tornato sotto i 3.300 USD ma resta in un range, con supporto a 3.245 USD e resistenza a 3.360 USD. In un mercato che si sta assottigliando in vista delle ferie, i trader seguono da vicino l’evoluzione dei dazi USA, i verbali del FOMC e le aste chiave dei bond, che – assieme ai timori d’inflazione legati ai dazi – hanno fatto salire i rendimenti negli ultimi giorni.


Valute


• Il dollaro statunitense ha registrato modesti guadagni con performance variegate rispetto ai colleghi del G10. Il Dollar Index (DXY) è salito vicino al livello 98, sulla scia delle tensioni sui dazi, mentre gli operatori attendono i verbali del FOMC.
• Il dollaro australiano ha mantenuto i guadagni sopra 0,6540 dopo che la RBA ha sorprendentemente lasciato invariati i tassi al 3,85%, andando contro le attese di un taglio. Il comunicato della banca centrale ha mostrato un atteggiamento equilibrato sull’inflazione, suggerendo un’attesa per ulteriori dati. Il governatore Bullock ha espresso fiducia nella possibilità di un allentamento futuro.
• Lo yen giapponese si è indebolito oltre quota 147 contro il USD a causa dell’impatto dei dazi statunitensi sui beni giapponesi. In vista delle elezioni del 20 luglio, i funzionari giapponesi, guidati dal primo ministro Ishiba, hanno promesso di difendere gli interessi nazionali, nonostante le minacce di ritorsioni da parte di Trump.

Crediti e Disclaimer

Nessuna delle informazioni e analisi qui contenute costituisce un consiglio di investimento o un'offerta o sollecitazione ad acquistare o vendere qualsiasi valuta, prodotto o strumento finanziario, effettuare investimenti o partecipare a una particolare strategia di trading. Invitiamo gli utenti ad approfondire attentamente le proprie conoscenze e a comprendere appieno le caratteristiche e i rischi degli strumenti con cui operano prima di fare trading. Il trading può generare sia profitti che perdite. L'investitore si assume la responsabilità di valutare, in modo indipendente, la precisione e la completezza delle informazioni e il relativo utilizzo. La presente comunicazione di marketing non è assimilabile ad alcuna forma di produzione o diffusione di ricerca in materia di investimenti e pertanto non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l'indipendenza della ricerca. Eventuali informazioni riportate che si riferiscano a rendimenti, non devono essere interpretate come indicazioni di rendimenti futuri o di garanzia di conservazione del capitale investito ma come indicazioni di rendimenti realizzati in passato. Con strumenti finanziari "più negoziati in piattaforma" si fa riferimento al controvalore nominale negoziato su tutte le piattaforme del Gruppo Saxo.