Rapida panoramica del mercato – 20 febbraio 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 20 febbraio 2025
Punti chiave
- Azioni: Gli indici USA toccano nuovi record; i dazi di Trump colpiscono l'auto europea; Palantir -10% dopo la vendita di azioni del CEO.
- Volatilità: VIX stabile a 15; future in leggero rialzo; mercato cauto ma resiliente.
- Asset digitali: BTC vicino ai 96.000 $; XRP in calo; Coinbase e MicroStrategy in ribasso.
- Valute: Lo JPY si rafforza nella sessione asiatica, con USDJPY vicino a 150,00.
- Materie prime: Il petrolio si ferma dopo l’aumento delle scorte USA. L'oro segna un nuovo record sulla domanda di beni rifugio.
- Obbligazioni: I rendimenti USA scendono leggermente dopo che i verbali del FOMC rivelano discussioni su un possibile rallentamento o interruzione del QT della Fed.
- Eventi macro: Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli USA, indice manifatturiero Fed di Filadelfia (febbraio), fiducia dei consumatori dell’Eurozona (febbraio), CPI nazionale del Giappone.
Colazione con i mercati è una panoramica concisa sui mercati finanziari, con riferimenti alle principali notizie ed eventi.
Dati macro e notizie
- I verbali del FOMC hanno innescato un rialzo dei Treasury e un indebolimento del dollaro, evidenziando discussioni interne alla Fed su una possibile pausa o rallentamento del quantitative tightening (QT), attualmente pari a vendite mensili di 50 miliardi USD in Treasury. I membri hanno valutato il mantenimento di tassi restrittivi se l’economia resta forte e l’inflazione elevata, ma hanno anche segnalato un possibile allentamento in caso di indebolimento del mercato del lavoro, rallentamento economico o rapido ritorno dell’inflazione al 2%. È stata sottolineata la necessità di ulteriori prove di una disinflazione sostenuta.
- Le nuove costruzioni negli USA sono diminuite del 9,8% su base mensile a gennaio 2025, attestandosi su un ritmo annualizzato di 1,366 milioni, in calo rispetto al massimo degli ultimi 10 mesi registrato a dicembre (1,515 milioni) e inferiore alle previsioni di 1,4 milioni. Forti tempeste di neve e un'ondata di freddo hanno ostacolato le attività edilizie, mentre la ripresa rimane limitata dall'aumento dei dazi all'importazione e dagli alti tassi ipotecari.
- Il presidente ucraino Zelensky ha criticato Donald Trump, accusandolo di essere intrappolato in una bolla di disinformazione, e ha definito "non seria" la richiesta degli Stati Uniti di 500 miliardi USD in minerali. Ha dichiarato di non poter compromettere il suo paese e ha sottolineato la mancanza di fiducia nei confronti del presidente russo Vladimir Putin. Zelensky ha espresso il desiderio di porre fine alla guerra con la Russia entro quest’anno e ha ribadito l’importanza di una relazione "costruttiva" con gli Stati Uniti.
- In risposta, Trump ha dichiarato su Truth Social che Zelensky è un dittatore senza elezioni, avvertendolo che deve agire rapidamente o rischia di perdere il suo paese. Trump ha accusato Zelensky di aver convinto gli Stati Uniti a spendere 350 miliardi USD in una guerra impossibile da vincere, suggerendo che il conflitto non potrà mai essere risolto senza l’intervento degli Stati Uniti e di Trump stesso.
Principali eventi macroeconomici (orari GMT)
- 13:30 – Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli USA
- 13:30 – Indice manifatturiero della Fed di Filadelfia (febbraio)
- 14:35 – Discorso di Goolsbee (Fed)
- 15:00 – Fiducia dei consumatori dell’Eurozona (febbraio)
- 15:30 – Variazione settimanale delle scorte di gas naturale (EIA)
- 16:00 – Indice dei principali indicatori economici negli USA (gennaio)
- 17:00 – Rapporto settimanale del DOE sulle scorte di greggio e carburanti
- 23:30 – CPI nazionale del Giappone (gennaio)
Trimestrali
- Oggi: Walmart, Booking Holdings, Airbus, Schneider Electric, Mercedes-Benz, Mercado Libre, Nu Holdings, Block, Lloyds, Cheniere, Targa Resources, Fortescue, Cameco, Sprouts Farmers Market
- Venerdì: Constellation Energy, Standard Chartered
Per tutti gli eventi macroeconomici, le trimestrali e i dividendi, consulta il calendario di Saxo.
Azioni
- Mercati USA: i future scendono tra tensioni commerciali e prudenza della Fed
I future sugli indici azionari statunitensi sono in leggero calo mentre gli investitori valutano le rinnovate minacce tariffarie del presidente Trump e il tono cauto dei verbali della Fed. Mercoledì, lo S&P 500 (+0,24%), il Nasdaq 100 (+0,07%) e il Dow Jones (+0,16%) hanno raggiunto nuovi massimi storici, con il settore sanitario e quello dei beni di consumo primari in testa ai rialzi. Microsoft (+1,3%) è salita dopo aver presentato un'unità di calcolo quantistico, mentre Tesla (+1,8%) ha rimbalzato sulla notizia del fallimento della concorrente Nikola (-39%). Tuttavia, Palantir ha perso il 10%, dopo che il CEO Alex Karp ha annunciato la vendita di azioni per 1 miliardo di dollari. Gli investitori ora si concentrano sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e sui risultati di Walmart, Alibaba e Booking. - Mercati europei: i timori sui dazi e i deboli risultati pesano sui listini
L’Euro STOXX 600 (-1,4%) e il DAX (-1,68%) sono scesi dopo che Trump ha minacciato di imporre dazi del 25% su automobili, semiconduttori e prodotti farmaceutici, causando forti perdite per le case automobilistiche europee. Stellantis (-4,5%) e Volkswagen (-3%) hanno guidato i ribassi. Philips ha perso il 11% dopo aver pubblicato utili inferiori alle attese. Nel frattempo, i leader europei si sono riuniti a Parigi per discutere dell’aumento delle spese per la difesa, in un contesto di minore integrazione militare con gli Stati Uniti. In Francia, il CAC 40 è sceso dell'1,18%, penalizzato dalle perdite di Hermès (-3,47%) e Saint-Gobain (-4,22%). - Mercati asiatici: Hong Kong e Cina in calo per i timori sui dazi
L’indice Hang Seng (-1,4%) ha chiuso in ribasso, con le azioni tecnologiche sotto pressione dopo le nuove minacce di dazi da parte di Trump, nonostante il supporto del governo cinese al settore. Gli indici CSI 300 (-0,4%) e Shanghai Composite (-0,2%) hanno registrato lievi ribassi. Tuttavia, Morgan Stanley ha rivisto al rialzo il rating delle azioni cinesi, citando un miglioramento della governance e un maggiore sostegno politico. In Corea del Sud, il KOSPI (-0,7%) ha interrotto una serie di sette sedute consecutive di rialzo, con Samsung Biologics (-1,2%) e SK Hynix (-3,2%) tra le peggiori performance.
Volatilità
VIX stabile a 15, mercato in attesa
Il VIX è rimasto vicino a 15,27, segnalando un mercato stabile ma ancora incerto. I future sul VIX sono leggermente saliti a 17,150 (+1,44%), suggerendo un aumento dell’incertezza. Nel frattempo, i future sull’S&P 500 (-0,32%) e sul Nasdaq 100 (-0,45%) sono passati in negativo. Gli operatori del mercato obbligazionario rimangono prudenti, con le incertezze legate ai dazi di Trump e alla politica della Fed che limitano prese di posizione nette.
Asset digitali
Bitcoin stabile vicino ai 96.000 $ tra incertezze commerciali
Il Bitcoin (BTC) è salito dello 0,23% a 96.806 $, mentre Ethereum (ETH) ha guadagnato lo 0,34% raggiungendo i 2.723 $. Solana (+1,26%) ha registrato una performance positiva, mentre XRP ha perso il 2,37%. Le azioni legate alle criptovalute hanno mostrato un andamento misto: MicroStrategy (-4,58%) e Coinbase (-2,25%) sono scese, mentre i titoli delle società di mining di Bitcoin hanno registrato lievi guadagni. Il sentiment del mercato rimane cauto, poiché tassi di interesse più alti e potenziali dazi potrebbero pesare sulla liquidità del settore crypto.
Obbligazioni
- I rendimenti dei Treasury USA sono scesi dopo che i verbali della riunione della Fed hanno suggerito una possibile pausa nella riduzione del bilancio – un processo noto come quantitative tightening (QT) – fino a quando non sarà risolta la questione del tetto del debito del governo. Con un calo dei rendimenti a breve termine più marcato rispetto ai titoli a 10 anni, la notizia ha portato a un leggero irripidimento rialzista della curva dei rendimenti.
- I rendimenti tedeschi sono aumentati sensibilmente ieri, con il Bund a 10 anni in rialzo di 6 punti base a 2,56%, probabilmente a causa della crescente percezione che la Germania e l’Europa potrebbero dover adottare una politica fiscale più espansiva per rafforzare la propria presenza militare, in un momento in cui l’alleanza transatlantica con gli Stati Uniti appare sempre più fragile.
Materie Prime
- Il rally del settore delle materie prime è proseguito durante la notte, trainato da un nuovo balzo dei prezzi del gas naturale dovuto a un’ondata di freddo negli Stati Uniti, dall’oro che ha toccato un nuovo record storico, e dal rafforzamento dei metalli industriali, con l’alluminio in rialzo per la quinta seduta consecutiva, dopo che l’Unione Europea ha approvato un divieto graduale sulle importazioni russe.
- I prezzi del petrolio sono leggermente scesi dopo un rialzo di tre giorni, in seguito ai dati dell’API che, prima del rapporto ufficiale dell’EIA atteso per oggi, hanno indicato un aumento delle scorte USA di 3,3 milioni di barili la scorsa settimana. Il mercato continua a non avere una direzione chiara, con le interruzioni dell’offerta in Kazakistan e il ritardo nell’aumento della produzione dell’OPEC+ bilanciati dalle preoccupazioni sulla domanda globale.
- L’oro ha raggiunto un nuovo record vicino a 2.950 USD, sostenuto da un momentum rialzista continuo e dalla domanda di beni rifugio, in risposta al comportamento sempre più imprevedibile di Trump. L’atteggiamento prudente della Fed sui tassi è passato in secondo piano, mentre il prezzo dell’oro prosegue la sua corsa verso il prossimo livello psicologico chiave di 3.000 USD.
Valute
- Il dollaro USA si è indebolito ieri sera dopo la pubblicazione dei verbali del FOMC, che hanno mostrato come la Fed stia discutendo una possibile fine del QT, portando a una discesa dei rendimenti obbligazionari statunitensi.
- Lo yen giapponese ha accelerato il suo recente rally, con l’USDJPY che ha toccato nuovi minimi annuali, testando il livello di 150,00 questa mattina, con il prossimo supporto tecnico situato al minimo di dicembre a 148,65.
- Il Giappone pubblicherà questa sera i dati sul CPI di gennaio, e la politica monetaria ultra-espansiva della Banca del Giappone potrebbe avere implicazioni sulle relazioni con gli Stati Uniti. Il Giappone potrebbe cercare di evitare accuse di manipolazione valutaria da parte dell’amministrazione Trump, che potrebbe sostenere che Tokyo stia mantenendo artificialmente lo yen debole.