Rapida panoramica del mercato – 28 febbraio 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 28 febbraio 2025
Driver e catalizzatori di mercato
- Azioni: la correzione del settore tech si intensifica; Nvidia -8,5%; Trump conferma dazi del 25% sull’UE e nuove tariffe su Messico e Canada
- Volatilità: il VIX balza del 10,6%; forte rialzo del VIX del Nasdaq 100; focus sull’inflazione PCE
- Asset digitali: Bitcoin -5,9% a 79,5K $; calo delle azioni legate alle criptovalute; la guerra commerciale di Trump alimenta i flussi di avversione al rischio
- Valute: il dollaro USA si rafforza su tutta la linea grazie ai dazi di Trump e al deterioramento del sentiment di rischio
- Obbligazioni: i rendimenti USA continuano a scendere lungo tutta la curva a causa del sentiment di rischio debole e di dati macroeconomici deludenti
- Materie prime: debolezza diffusa con una correzione più marcata su oro e argento
- Eventi macro: stima flash CPI di febbraio in Germania, crescita del PIL in Canada, indice PCE core negli Stati Uniti
BG SAXO Colazione con i mercati
BG SAXO Colazione con i mercati è una panoramica concisa sui mercati finanziari, con riferimenti alle principali notizie ed eventi.
Dati macro e notizie principali
- Il presidente Trump ha ribadito che i dazi del 25% su Canada e Messico entreranno in vigore la prossima settimana, il 4 marzo. Ha inoltre annunciato nuovi dazi del 10% sulle importazioni cinesi nella stessa data, giorno in cui inizierà un'importante riunione della leadership politica cinese.
- Il Regno Unito sembra destinato a ottenere un'esenzione dalle minacce tariffarie del presidente Trump, che ha dichiarato di voler concludere un accordo commerciale con il Regno Unito che gli permetterebbe di evitare i dazi. Trump ha invece rifiutato di fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina sotto forma di una forza di pace.
- Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 22.000 unità nella terza settimana di febbraio, raggiungendo quota 242.000, al di sopra delle previsioni (221.000). Si tratta del livello più alto dall’impennata di inizio dicembre. La media mobile a quattro settimane, prima di questa pubblicazione, era pari a 216.000. Nel frattempo, le richieste di sussidi continuativi sono diminuite di 5.000 unità a 1,862 milioni, al di sotto delle attese (1,870 milioni).
- Le vendite di case in corso negli Stati Uniti sono diminuite del 4,6% a gennaio 2025, dopo un calo rivisto del 4,1% a dicembre 2024, portando l’indice a un minimo storico di 70,6, ben inferiore alla contrazione prevista dell’1,3%.
- Gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti sono aumentati del 3,1% a 282,3 miliardi di dollari a gennaio 2025, superando le aspettative di una crescita del 2%, dopo un calo rivisto dell’1,8% a dicembre. Il rimbalzo è stato trainato da un’impennata del 9,8% negli ordini di attrezzature per i trasporti, in particolare aeromobili non destinati alla difesa e parti (+93,9%).
- L’IPC core di Tokyo è aumentato del 2,2% su base annua a febbraio 2025, in calo rispetto al 2,5% di gennaio e inferiore alle previsioni del 2,3%. Nonostante il rallentamento, l’inflazione rimane al di sopra dell'obiettivo del 2% della Banca del Giappone per il quarto mese consecutivo, sostenendo un orientamento di politica monetaria restrittivo.
Calendario macroeconomico (orari GMT)
- 07:45 – Stima flash CPI di febbraio in Francia
- 08:55 – Variazione della disoccupazione in Germania (febbraio)
- 09:00 – Aspettative di inflazione CPI della BCE (gennaio)
- 13:00 – Stima flash CPI di febbraio in Germania
- 13:30 – PIL Canada (dicembre e Q4)
- 13:30 – Inflazione PCE (gennaio) negli Stati Uniti
- 13:30 – Reddito e spesa personale negli Stati Uniti (gennaio)
- 14:45 – PMI di Chicago (febbraio)
Trimestrali
- Oggi: BASF, Holcim
La prossima settimana
- Martedì: Crowdstrike, Autozone
- Mercoledì: Marvell Technologies, Adidas, Veeva Systems, Zscaler
- Giovedì: Broadcom, Costco, Merck, Canadian Natural Resources, Deutsche Post
- Venerdì: Constellation Software
Azioni
- USA: la correzione del settore tech si intensifica tra i timori di una guerra commerciale. L’S&P 500 è sceso dell’1,6% a 5.861, mentre il Nasdaq 100 ha perso il 2,7%, registrando la peggiore seduta degli ultimi quattro mesi. Nvidia (-8,5%) ha guidato i ribassi dopo una trimestrale deludente, trascinando al ribasso i produttori di chip e i titoli legati all’intelligenza artificiale. Il sentiment di mercato è peggiorato dopo che Trump ha confermato dazi del 25% sulle auto europee e nuove tariffe su Messico e Canada dal 4 marzo. Uber (-2,3%) è scesa dopo che Tesla ha chiesto l'approvazione per un servizio di ride-hailing in California. Gli investitori si preparano ora ai dati sull’inflazione PCE, un indicatore chiave per la Fed. I future indicano una stabilizzazione dopo il crollo di giovedì.
- Europa: i mercati arretrano mentre il rischio di dazi pesa sul sentiment. L’Euro Stoxx 50 ha perso 1%, con i settori auto e tecnologia in forte calo. Stellantis (-5,2%), Mercedes (-3%), BMW (-4%) e ASML (-2%) sono stati i titoli più colpiti. Il CAC 40 ha chiuso in ribasso dello 0,66%, mentre il DAX ha ceduto 1,19%, penalizzato da Zalando (-4,2%) e Porsche (-3,9%). I verbali della BCE suggeriscono che tagli dei tassi sono sul tavolo. Il FTSE 100 britannico è andato in controtendenza, chiudendo in rialzo grazie a Rolls-Royce (+15%), spinta da previsioni ottimistiche e da un buyback da 1 miliardo di sterline. Gli investitori ora si concentrano sui dati CPI di Germania, Francia e Italia.
- Asia: crollo dei mercati azionari a Hong Kong e in Cina a causa dei nuovi dazi USA. L’Hang Seng Index è sceso del 3,5%, guidato dalle perdite nel settore tech, con Xiaomi (-6,1%), China Unicom (-5,5%) e Trip.com (-5%) in forte ribasso. I nuovi dazi del 10% imposti da Trump sulla Cina hanno aumentato la pressione, accentuando le prese di profitto dopo un rally di sei settimane. In Corea del Sud, il KOSPI ha perso il 2,39%, trascinato al ribasso dai produttori di semiconduttori Samsung (-1,95%) e SK Hynix (-4,57%). Il Nikkei giapponese è rimasto volatile, mentre gli investitori attendono le "Due Sessioni" in Cina la prossima settimana, dove saranno delineate le principali priorità politiche del paese.
Volatilità
Il VIX balza in un mercato azionario in forte turbolenza. L’indice VIX è salito del 10,6% a 21,13, seguendo le forti perdite sui mercati azionari statunitensi, mentre il VVIX ha registrato un aumento dell’8,2%. La volatilità del Nasdaq 100 è aumentata del 10%, riflettendo il selloff nei titoli tech e nei semiconduttori. I future indicano una certa stabilizzazione prima della pubblicazione dei dati Core PCE, ma i timori legati alla guerra commerciale restano un elemento di rischio chiave.
Asset digitali
Crollo del mercato crypto mentre la liquidità si prosciuga. Il Bitcoin è sceso del 5,9% a 79.583 $, rompendo per la prima volta da settimane la soglia degli 80K $, mentre Ethereum (-8,1%) e Solana (-6,4%) hanno subito forti ribassi. Sono stati cancellati 600 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, poiché i dazi di Trump hanno innescato flussi di avversione al rischio verso il dollaro USA. I meme token legati a Trump sono crollati dell’80%, mentre Coinbase (-2,1%) e MicroStrategy (-8,8%) hanno sofferto insieme ai titoli crypto. Il sentiment di mercato rimane fragile, con liquidazioni superiori agli 800 milioni di dollari nelle ultime 24 ore.
Obbligazioni
I rendimenti dei Treasury USA hanno continuato a scendere lungo tutta la curva ieri, a causa della combinazione tra un sentiment di rischio debole legato ai dazi di Trump e dati economici statunitensi deludenti. Il rendimento di riferimento del Treasury a 10 anni è sceso al 4,22% durante la notte. Nella parte anteriore della curva, il mercato sta iniziando a prezzare un ulteriore allentamento da parte della Fed, con due tagli dei tassi da 25 punti base ora quasi completamente scontati entro la riunione del FOMC di settembre.
Materie prime
- Le materie prime si avviano verso la prima perdita settimanale in cinque settimane, in un contesto di avversione al rischio generalizzata, dopo che l’S&P 500 ha cancellato tutti i guadagni da inizio anno a causa delle preoccupazioni per la crescita e la guerra commerciale. Il Bloomberg Commodity Index è sceso del 2,7%, con perdite in tutti i settori, guidate dai soft commodities e dai cereali.
- La correzione dell’oro è proseguita fino a 2.856 USD durante la notte, in risposta a un dollaro USA più forte e a un aumento della volatilità che ha portato i trader a ridurre le posizioni. Il prossimo livello critico si trova poco sotto i 2.800 USD, vicino al massimo di ottobre. Anche l’argento ha mostrato debolezza, scendendo fino a 31,15 USD nella sessione notturna.
Valute
- Il dollaro USA si è rafforzato su tutta la linea in seguito alla nuova ondata di minacce di dazi da parte del presidente Trump, che ha pesato ulteriormente sul sentiment di rischio.
- L’AUD e l’NZD sono state le valute più deboli tra le G10 ieri, a causa delle nuove minacce di dazi contro la Cina. L’AUDUSD è sceso fino a 0,6210 durante la notte, dopo aver superato 0,6350 due giorni fa, segnando un’inversione significativa dopo un tentativo di breakout al rialzo.
- Il CAD è risultato debole dopo che Trump ha confermato che i dazi contro Canada e Messico entreranno in vigore il 4 marzo (martedì prossimo).
- Lo JPY si è mantenuto solido, riuscendo a tenere il passo con la forte performance del dollaro USA, nonostante dati sull’IPC di Tokyo più deboli del previsto per febbraio. L’EURUSD è sceso sotto 1,0400 durante la notte per la prima volta in quattro settimane.