Rapida panoramica del mercato – 28 luglio 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 28 luglio 2025
Fattori trainanti e catalizzatori di mercato
Azioni: record consecutivi per gli USA; accordo commerciale USA-UE; in arrivo importanti trimestrali
Volatilità: VIX in calo; movimento atteso su SPX ±0,6% (lunedì), ±1,3% (settimana)
Asset digitali: BTC vicino a 119.000 USD; ETH sopra 3.900 USD; IBIT/ETHA in lieve calo
Obbligazioni: i rendimenti dei JGB giapponesi iniziano la settimana in calo. I Treasury USA in attesa di dati macro nel corso della settimana
Valute: il sell-off del dollaro USA si è invertito durante la notte. JPY molto debole, GBP sempre più debole
Materie prime: oro e argento hanno invertito il rialzo di inizio settimana scorsa. Petrolio in range stretto
Eventi macro: il Tesoro USA metterà all’asta titoli a 2 e 5 anni
Dati macro e principali notizie
- Il Presidente USA Trump ha annunciato un accordo con l’UE che prevede un dazio del 15%, con l’UE che si impegna ad acquistare 750 miliardi di dollari di energia statunitense, aprire tutti i mercati, acquistare equipaggiamento militare americano e investire 600 miliardi negli Stati Uniti. Secondo Trump, si tratta del più grande accordo di sempre, con benefici per auto e agricoltura. Sono inoltre in corso trattative con altri tre o quattro Paesi, con lettere di conferma attese a breve.
- Il South China Morning Post ha riportato che Cina e Stati Uniti estenderanno la sospensione dei dazi per altri 90 giorni, in vista dei colloqui di oggi a Stoccolma.
- L’avanzo commerciale della Cina è salito a 114,77 miliardi di USD nel giugno 2025, superando i 98,94 miliardi dell’anno precedente e le attese di mercato (109 miliardi), grazie a un aumento dell’export del 5,8% su base annua (contro il +5,0% previsto). Le importazioni sono cresciute dell’1,1%, leggermente sotto l’atteso +1,3%, ma in recupero rispetto al calo del 3,4% di maggio.
- Venerdì gli USA hanno comunicato che gli ordini di beni durevoli sono diminuiti del 9,3% nel giugno 2025 a 311,84 miliardi USD, dopo il +16,5% rivisto di maggio, facendo meglio delle attese (-10,8%). Il calo ha colpito principalmente i mezzi di trasporto (-22,4%), in particolare aerei non militari e parti (-51,8%) e beni capitali non difensivi (-24%).
Calendario macro (orari in GMT)
14:30 – USA: attività manifatturiera Fed di Dallas
15:30 – USA: asta titoli del Tesoro a 2 anni
17:00 – USA: asta titoli del Tesoro a 5 anni
Trimestrali
Nota: le date delle trimestrali possono variare senza preavviso. Si consiglia di consultare fonti aggiornate per conferme.
Oggi: Cadence Design Systems
Martedì: Visa, Procter & Gamble, UnitedHealth, L’Oréal, AstraZeneca, Merck, Booking Holdings, Boeing, Spotify, Air Liquide, Starbucks, Rio Tinto, Mondelez, Royal Caribbean Cruises, UPS
Mercoledì: Microsoft, Meta, HSBC, Qualcomm, Airbus, Lam Research, ADP, UBS Group, Hermès, Trane Technologies, Robinhood Markets, BAE Systems, Ford
Giovedì: Apple, Amazon, Mastercard, AbbVie, Samsung Electronics, Shell, Schneider Electric, Safran, Ferrari, MercadoLibre, KLA Tencor, MicroStrategy, Rolls Royce Holdings, The Southern Company, Coinbase, Tokyo Electron, Roblox, Cloudflare, BMW, Mercedes Benz
Venerdì: ExxonMobil, Chevron, Linde, Nintendo
Azioni
USA: gli indici azionari USA hanno chiuso in rialzo venerdì, con l'S&P 500 in crescita dello 0,4%, segnando il quinto record consecutivo, la serie più lunga da oltre un anno. Il Dow Jones ha guadagnato 208 punti, mentre il Nasdaq 100 ha chiuso a +0,2% dopo aver toccato un massimo intraday. L’ottimismo è aumentato dopo l’annuncio dell’accordo commerciale tra Trump e l’UE, che prevede dazi al 15% (dal 30% minacciato). Trimestrali solide da Alphabet e Verizon hanno supportato il sentiment, mentre Intel ha pesato sul tech avvertendo di perdite e licenziamenti. L’attenzione ora si sposta sulla riunione Fed di questa settimana, sulle trimestrali di Apple, Microsoft, Amazon e Meta, e sui dati chiave su inflazione e occupazione.
Europa: le borse europee hanno chiuso perlopiù in calo venerdì, con gli investitori intenti a valutare le trimestrali e in attesa di notizie commerciali. Lo STOXX 600 ha perso lo 0,3%, penalizzato da industriali e sanità, mentre il CAC 40 è salito dello 0,2%, grazie ai solidi risultati di LVMH (+3,9%). Volkswagen è salita del 4% dopo aver riportato una domanda solida, nonostante un outlook prudente. Secondo gli analisti di Barclays, il dazio USA del 15% potrebbe essere già scontato nelle previsioni sugli utili, in particolare per auto, beni di lusso e materiali da costruzione. L’accordo USA-UE annunciato domenica ha comunque placato i timori di una guerra commerciale.
Regno Unito: il FTSE 100 ha perso lo 0,2% venerdì, interrompendo una serie di sei sedute positive, a causa di dati retail inferiori alle attese. Le vendite di giugno sono salite dello 0,9%, sotto le previsioni, mentre la fiducia dei consumatori ha mostrato segnali di debolezza per timori legati a possibili aumenti fiscali in autunno. NatWest è salita di quasi il 2,5% dopo aver alzato le stime di redditività e annunciato un buyback da 750 milioni di sterline. Rightmove ha perso oltre il 2% nonostante buoni risultati, avvertendo di una possibile crescita più lenta nella seconda metà dell’anno. I Future UK erano in rialzo dello 0,5% lunedì mattina in attesa delle trimestrali di GSK e altri titoli mid-cap.
Asia: I mercati asiatici hanno aperto la settimana con andamenti misti. L’Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,8%, sostenuto dall’ottimismo per l’accordo USA-UE e la speranza di un’estensione di tre mesi della tregua tariffaria USA-Cina. Questo malgrado il calo dell’1,8% degli utili industriali in Cina nel primo semestre. Samsung è balzata del 5,8% in Corea grazie a un importante accordo di fornitura chip con Tesla, mentre il Nikkei giapponese è sceso dell’1% in vista della decisione politica della BoJ attesa giovedì. Gli investitori attendono anche il Politburo cinese e i dati PMI ufficiali di luglio.
Volatilità
La volatilità si è ridotta venerdì, con il VIX sceso a 14,93 (-2,99%), mentre gli indici a brevissimo termine mostrano condizioni ancora più calme (VIX1D a 8,9 e VIX9D a 12,8). La struttura a termine resta inclinata verso l’alto, con i Future VIX di agosto a circa 17,4, indicando una domanda di copertura moderata. Le opzioni sull’SPX indicano un movimento atteso di ±41 punti (0,6%) per lunedì e ±81 punti (1,3%) per la settimana. Eventuali movimenti più marcati sarebbero quindi inattesi. Tuttavia, l’agenda fitta di trimestrali e la riunione Fed di metà settimana potrebbero riaccendere la volatilità.
Asset digitali
Il mercato crypto ha avviato la settimana in tono positivo, con Bitcoin vicino a 119.500 USD ed Ether a 3.930 USD. IBIT ha chiuso venerdì a 66,36 USD (-1,9%), leggermente sotto i recenti massimi, mentre ETHA ha chiuso a 27,58 USD (-2,8%). Tra gli altcoin, Solana (+2,9%) e XRP (+2,5%) sono state le migliori. Gli ETF continuano ad attrarre flussi regolari, con gli investitori che aumentano selettivamente l’esposizione nei cali, sostenuti da rischi macro in attenuazione e progressi commerciali. MicroStrategy (-2,2%) e Coinbase (-1,3%) hanno chiuso in leggero calo, in linea con prese di profitto sulle azioni legate alle crypto.
Obbligazioni
Il Tesoro USA oggi metterà all’asta titoli a 2 e 5 anni, in una settimana cruciale a livello macro, con l’annuncio dei tassi Fed previsto mercoledì (nessun cambiamento atteso, ma focus sulle indicazioni per le prossime riunioni) e i dati sul lavoro USA di luglio in uscita venerdì. Il rendimento del 2 anni è salito verso la parte alta del range, toccando il 3,96% e scambiando a 3,93%. Il focus sulla parte lunga della curva si è leggermente ridotto, con i rendimenti stabili: il T-bond a 30 anni si attesta al 4,94% dopo il recente superamento della soglia del 5%.
Dopo aver toccato un massimo da oltre 15 anni la scorsa settimana sopra l’1,60%, i rendimenti dei JGB a 10 anni sono scesi a inizio settimana, perdendo oltre 5 punti base e portandosi a 1,56%. I rendimenti a 30 anni in Giappone non hanno confermato il movimento a 10 anni e sono scesi a un nuovo minimo biennale del 3,03% dopo il picco di 3,22% della settimana precedente.
Materie prime
I prezzi dell’oro restano in una fase di correzione dopo il rally di inizio settimana scorsa sopra 3.400 USD/oncia, che si è invertito, riportando il metallo prezioso verso i minimi di due settimane vicino a 3.309 USD. Il supporto strutturale chiave resta l’area dei 3.250 USD. L’argento ha registrato una brusca correzione venerdì, toccando un minimo a 38 USD/oncia prima di risalire verso i 38,30 oggi. Si tratta di un segnale negativo per i rialzisti dopo il massimo della scorsa settimana a 39,53 USD, il livello più alto da quasi 14 anni.
I principali benchmark petroliferi restano bloccati in range stretti, con il Brent vicino a 69 USD/barile e il WTI intorno a 65,50. Sarà necessario un movimento direzionale di almeno tre dollari per attirare attenzione da parte dei trader.
Valute
- Lo yen giapponese resta molto debole, sostenuto da un sentiment di rischio globale positivo e rafforzato nella notte dalla notizia dell’accordo commerciale USA-UE.
- Il dollaro USA è in generale più forte dopo la debolezza della scorsa settimana, anche se l’euro forte ha mantenuto l’indice del dollaro su livelli contenuti. La sterlina ha mostrato un lieve recupero durante la notte dopo la recente debolezza, con EURGBP salito al massimo da fine 2023 prima di ritracciare la maggior parte del movimento.