Previsioni Oltraggiose
Oro alla patria? No, questa volta oro ai cittadini
Ruben Dalfovo
Investment Strategist
Azioni: record consecutivi per gli USA; accordo commerciale USA-UE; in arrivo importanti trimestrali
Volatilità: VIX in calo; movimento atteso su SPX ±0,6% (lunedì), ±1,3% (settimana)
Asset digitali: BTC vicino a 119.000 USD; ETH sopra 3.900 USD; IBIT/ETHA in lieve calo
Obbligazioni: i rendimenti dei JGB giapponesi iniziano la settimana in calo. I Treasury USA in attesa di dati macro nel corso della settimana
Valute: il sell-off del dollaro USA si è invertito durante la notte. JPY molto debole, GBP sempre più debole
Materie prime: oro e argento hanno invertito il rialzo di inizio settimana scorsa. Petrolio in range stretto
Eventi macro: il Tesoro USA metterà all’asta titoli a 2 e 5 anni
14:30 – USA: attività manifatturiera Fed di Dallas
15:30 – USA: asta titoli del Tesoro a 2 anni
17:00 – USA: asta titoli del Tesoro a 5 anni
Nota: le date delle trimestrali possono variare senza preavviso. Si consiglia di consultare fonti aggiornate per conferme.
Oggi: Cadence Design Systems
Martedì: Visa, Procter & Gamble, UnitedHealth, L’Oréal, AstraZeneca, Merck, Booking Holdings, Boeing, Spotify, Air Liquide, Starbucks, Rio Tinto, Mondelez, Royal Caribbean Cruises, UPS
Mercoledì: Microsoft, Meta, HSBC, Qualcomm, Airbus, Lam Research, ADP, UBS Group, Hermès, Trane Technologies, Robinhood Markets, BAE Systems, Ford
Giovedì: Apple, Amazon, Mastercard, AbbVie, Samsung Electronics, Shell, Schneider Electric, Safran, Ferrari, MercadoLibre, KLA Tencor, MicroStrategy, Rolls Royce Holdings, The Southern Company, Coinbase, Tokyo Electron, Roblox, Cloudflare, BMW, Mercedes Benz
Venerdì: ExxonMobil, Chevron, Linde, Nintendo
USA: gli indici azionari USA hanno chiuso in rialzo venerdì, con l'S&P 500 in crescita dello 0,4%, segnando il quinto record consecutivo, la serie più lunga da oltre un anno. Il Dow Jones ha guadagnato 208 punti, mentre il Nasdaq 100 ha chiuso a +0,2% dopo aver toccato un massimo intraday. L’ottimismo è aumentato dopo l’annuncio dell’accordo commerciale tra Trump e l’UE, che prevede dazi al 15% (dal 30% minacciato). Trimestrali solide da Alphabet e Verizon hanno supportato il sentiment, mentre Intel ha pesato sul tech avvertendo di perdite e licenziamenti. L’attenzione ora si sposta sulla riunione Fed di questa settimana, sulle trimestrali di Apple, Microsoft, Amazon e Meta, e sui dati chiave su inflazione e occupazione.
Europa: le borse europee hanno chiuso perlopiù in calo venerdì, con gli investitori intenti a valutare le trimestrali e in attesa di notizie commerciali. Lo STOXX 600 ha perso lo 0,3%, penalizzato da industriali e sanità, mentre il CAC 40 è salito dello 0,2%, grazie ai solidi risultati di LVMH (+3,9%). Volkswagen è salita del 4% dopo aver riportato una domanda solida, nonostante un outlook prudente. Secondo gli analisti di Barclays, il dazio USA del 15% potrebbe essere già scontato nelle previsioni sugli utili, in particolare per auto, beni di lusso e materiali da costruzione. L’accordo USA-UE annunciato domenica ha comunque placato i timori di una guerra commerciale.
Regno Unito: il FTSE 100 ha perso lo 0,2% venerdì, interrompendo una serie di sei sedute positive, a causa di dati retail inferiori alle attese. Le vendite di giugno sono salite dello 0,9%, sotto le previsioni, mentre la fiducia dei consumatori ha mostrato segnali di debolezza per timori legati a possibili aumenti fiscali in autunno. NatWest è salita di quasi il 2,5% dopo aver alzato le stime di redditività e annunciato un buyback da 750 milioni di sterline. Rightmove ha perso oltre il 2% nonostante buoni risultati, avvertendo di una possibile crescita più lenta nella seconda metà dell’anno. I Future UK erano in rialzo dello 0,5% lunedì mattina in attesa delle trimestrali di GSK e altri titoli mid-cap.
Asia: I mercati asiatici hanno aperto la settimana con andamenti misti. L’Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,8%, sostenuto dall’ottimismo per l’accordo USA-UE e la speranza di un’estensione di tre mesi della tregua tariffaria USA-Cina. Questo malgrado il calo dell’1,8% degli utili industriali in Cina nel primo semestre. Samsung è balzata del 5,8% in Corea grazie a un importante accordo di fornitura chip con Tesla, mentre il Nikkei giapponese è sceso dell’1% in vista della decisione politica della BoJ attesa giovedì. Gli investitori attendono anche il Politburo cinese e i dati PMI ufficiali di luglio.
La volatilità si è ridotta venerdì, con il VIX sceso a 14,93 (-2,99%), mentre gli indici a brevissimo termine mostrano condizioni ancora più calme (VIX1D a 8,9 e VIX9D a 12,8). La struttura a termine resta inclinata verso l’alto, con i Future VIX di agosto a circa 17,4, indicando una domanda di copertura moderata. Le opzioni sull’SPX indicano un movimento atteso di ±41 punti (0,6%) per lunedì e ±81 punti (1,3%) per la settimana. Eventuali movimenti più marcati sarebbero quindi inattesi. Tuttavia, l’agenda fitta di trimestrali e la riunione Fed di metà settimana potrebbero riaccendere la volatilità.
Il mercato crypto ha avviato la settimana in tono positivo, con Bitcoin vicino a 119.500 USD ed Ether a 3.930 USD. IBIT ha chiuso venerdì a 66,36 USD (-1,9%), leggermente sotto i recenti massimi, mentre ETHA ha chiuso a 27,58 USD (-2,8%). Tra gli altcoin, Solana (+2,9%) e XRP (+2,5%) sono state le migliori. Gli ETF continuano ad attrarre flussi regolari, con gli investitori che aumentano selettivamente l’esposizione nei cali, sostenuti da rischi macro in attenuazione e progressi commerciali. MicroStrategy (-2,2%) e Coinbase (-1,3%) hanno chiuso in leggero calo, in linea con prese di profitto sulle azioni legate alle crypto.
Il Tesoro USA oggi metterà all’asta titoli a 2 e 5 anni, in una settimana cruciale a livello macro, con l’annuncio dei tassi Fed previsto mercoledì (nessun cambiamento atteso, ma focus sulle indicazioni per le prossime riunioni) e i dati sul lavoro USA di luglio in uscita venerdì. Il rendimento del 2 anni è salito verso la parte alta del range, toccando il 3,96% e scambiando a 3,93%. Il focus sulla parte lunga della curva si è leggermente ridotto, con i rendimenti stabili: il T-bond a 30 anni si attesta al 4,94% dopo il recente superamento della soglia del 5%.
Dopo aver toccato un massimo da oltre 15 anni la scorsa settimana sopra l’1,60%, i rendimenti dei JGB a 10 anni sono scesi a inizio settimana, perdendo oltre 5 punti base e portandosi a 1,56%. I rendimenti a 30 anni in Giappone non hanno confermato il movimento a 10 anni e sono scesi a un nuovo minimo biennale del 3,03% dopo il picco di 3,22% della settimana precedente.
I prezzi dell’oro restano in una fase di correzione dopo il rally di inizio settimana scorsa sopra 3.400 USD/oncia, che si è invertito, riportando il metallo prezioso verso i minimi di due settimane vicino a 3.309 USD. Il supporto strutturale chiave resta l’area dei 3.250 USD. L’argento ha registrato una brusca correzione venerdì, toccando un minimo a 38 USD/oncia prima di risalire verso i 38,30 oggi. Si tratta di un segnale negativo per i rialzisti dopo il massimo della scorsa settimana a 39,53 USD, il livello più alto da quasi 14 anni.
I principali benchmark petroliferi restano bloccati in range stretti, con il Brent vicino a 69 USD/barile e il WTI intorno a 65,50. Sarà necessario un movimento direzionale di almeno tre dollari per attirare attenzione da parte dei trader.