Perché tassi elevati mettono sotto pressione il mercato azionario

Charu Chanana
Market Strategist
Nonostante la Federal Reserve abbia tagliato i tassi di interesse di 100 punti base da settembre, i rendimenti a lungo termine sono saliti, con il rendimento del Treasury decennale che si aggira intorno al 4,8% e si avvicina alla soglia critica del 5%. Questa divergenza tra la politica della Fed e il comportamento del mercato obbligazionario sottolinea la resilienza dell'economia statunitense e le crescenti preoccupazioni per i rischi fiscali della seconda presidenza Trump e per i rischi di inflazione persistente.
Ma perché l'aumento dei rendimenti pesa sulle azioni e cosa dovrebbero fare gli investitori a lungo termine in questo contesto?
L'aumento dei rendimenti influisce sui titoli azionari in diversi modi:
- Costi di finanziamento più elevati: i rendimenti elevati aumentano il costo del capitale per le aziende, comprimendo i margini di profitto e limitando l'espansione. I tassi ipotecari statunitensi sono già tornati intorno al 7% e questo danneggia in particolare settori come immobiliare, utilities, e small cap, che sono più sensibili all'aumento dei tassi a causa dell'elevata leva finanziaria o dell'intensità di capitale. L'aumento dei rendimenti obbligazionari può anche tradursi in un aumento dei tassi ipotecari, dei tassi delle carte di credito e di altri costi di finanziamento per i consumatori. Questo può ridurre la spesa discrezionale delle imprese e dei consumatori, danneggiando la crescita dei ricavi per le aziende in settori come consumer discretionary.
Compressione della valutazione: i rendimenti obbligazionari sono utilizzati come benchmark per l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri per ricavare le valutazioni azionarie. I rendimenti più elevati aumentano i tassi di sconto, portando a valutazioni più basse per le azioni. I titoli growth, che tendono ad avere utili molto lontani nel tempo, sono particolarmente sensibili alle variazioni dei tassi di sconto.
- Maggiore concorrenza da parte delle obbligazioni: con il rendimento del Tesoro a 10 anni vicino al 5%, le azioni che pagano dividendi sono diventate meno interessanti rispetto alle più sicure alternative a reddito fisso. Il dividend yield medio dell'S&P 500 si attesta ad appena l'1,29%, rendendo difficile per gli investitori in cerca di reddito giustificare le azioni esposizione quando le obbligazioni offrono rendimenti più elevati e sicuri. Questo spostamento dell'attrattiva relativa può portare a una riallocazione della liquidità dalle azioni al reddito fisso, riducendo la domanda di azioni.