Dimensioni personalizzate 1920x1280 px

Rapida panoramica del mercato – 14 marzo 2025

Macro 3 minutes to read
bgsaxo square no frame2
BG SAXO

Rapida panoramica del mercato – 14 marzo 2025



Fattori e catalizzatori di mercato

  • Azioni: le azioni statunitensi calano; l’escalation dei dazi intensifica la guerra commerciale; Intel in forte rialzo, Adobe crolla; i titoli europei del settore degli alcolici in forte ribasso; la Cina avanza grazie alle speranze di stimoli economici.
  • Volatilità: il VIX sale ma si stabilizza; l’incertezza sui dazi domina; gli operatori prezzano una minore volatilità in futuro.
  • Asset digitali: il Bitcoin risale sopra gli 81.900 $; i titoli del settore crypto in calo; JPMorgan prevede un passaggio del mining all’HPC (High-Performance Computing).
  • Valute: il dollaro statunitense tenta di rafforzarsi dopo il recente indebolimento, mentre il rischio di shutdown del governo USA si riduce.
  • Obbligazioni: i rendimenti di Stati Uniti ed Europa scendono dopo aver toccato recenti massimi ciclici.
  • Materie prime: la corsa dell’oro si interrompe prima del livello di 3.000 $; il petrolio sostenuto dalle sanzioni contro l’Iran.
  • Eventi macro: indice di fiducia dell'Università del Michigan.

BG SAXO Colazione con i mercati è una panoramica concisa sui mercati finanziari, con riferimenti alle principali notizie ed eventi.


Dati macroeconomici e notizie principali

  • Il sentiment di rischio sui mercati è migliorato durante la notte, con segnali che gli Stati Uniti potrebbero evitare uno shutdown dopo che il leader democratico Chuck Schumer ha ritirato la minaccia di bloccare un disegno di legge chiave sulla spesa. I mercati hanno ignorato l’ingresso dell’S&P 500 in correzione, mentre la Cina ha registrato un rialzo grazie all’ottimismo su possibili misure di stimolo da parte di Pechino per sostenere i consumi.
  • Il presidente Trump ha minacciato di imporre un dazio del 200% su vino e bevande alcoliche europee in risposta ai nuovi dazi del 50% dell’UE sul whiskey americano. Le tensioni geopolitiche sono aumentate dopo che la Russia ha respinto il cessate il fuoco di 30 giorni accettato dall’Ucraina e sostenuto dagli Stati Uniti.
  • Le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 2.000 unità, scendendo a 220.000, al di sotto delle 225.000 attese, segnando il livello più basso delle ultime tre settimane. Le richieste continuative sono calate di 27.000 unità a 1.870.000 alla fine di febbraio, al di sotto delle previsioni di 1.900.000, segnalando un mercato del lavoro ancora teso nonostante il continuo inasprimento della politica monetaria.
  • La produzione industriale dell’Eurozona è aumentata dello 0,8% a gennaio 2025, superando le attese dello 0,6% e invertendo il calo dello 0,4% di dicembre. La crescita è stata trainata dai beni intermedi (+1,6%) e dai beni strumentali (+0,5%), mentre i beni di consumo non durevoli (-3,1%), l’energia (-1,2%) e i beni di consumo durevoli (-0,2%) hanno registrato un calo.
  • I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono rimasti invariati, dopo un rialzo rivisto dello 0,6% e al di sotto delle aspettative di +0,3%, segnando il minimo degli ultimi sette mesi. I prezzi dei servizi sono calati dello 0,2%, trainati da una flessione dell’1,4% nei margini di vendita all’ingrosso di macchinari e veicoli. Ribassi sono stati registrati anche nel commercio al dettaglio di alimentari e alcolici, automobili, abbigliamento, prodotti chimici e prestiti immobiliari.

Principali appuntamenti del calendario macroeconomico (orari GMT)

  • 12:30 – Canada: vendite manifatturiere di gennaio
  • 14:00 – Stati Uniti: indice di fiducia dell’Università del Michigan e previsioni sull’inflazione futura

Trimestrali

  • Oggi: BMW, Daimler Truck

Settimana prossima

  • Mercoledì: General Mills
  • Giovedì: Accenture, Nike, Micron, FedEx, Lennar, Hapag-Lloyd, Darden Restaurants
  • Venerdì: Carnival Cruise

Azioni

  • Mercati statunitensi: le azioni statunitensi sono crollate giovedì, spingendo l’S&P 500 in territorio di correzione (-1,39%) mentre le nuove minacce tariffarie del presidente Trump hanno scosso i mercati. Anche il Nasdaq 100 (-1,89%) e il Dow Jones (-1,3%) hanno subito forti cali, con le small cap (Russell 2000) che si avvicinano a un mercato ribassista (-1,62%). La minaccia di Trump di imporre un dazio del 200% su vini e alcolici europei ha alimentato i timori di una guerra commerciale, mentre un’inflazione alla produzione inferiore alle attese (PPI stabile, core -0,1%) ha confermato il raffreddamento dell’inflazione al consumo (CPI) riportato il giorno precedente. Adobe (-13,8%) è crollata a causa di previsioni di ricavi deludenti, mentre Intel (+14,6%) è salita dopo la notizia dell’arrivo di un nuovo CEO.
  • Mercati europei: le azioni europee hanno sofferto a causa delle minacce tariffarie statunitensi, che hanno accentuato i timori di una guerra commerciale. Lo Stoxx 50 è sceso dello 0,9%, trascinato al ribasso da Pernod Ricard (-4,12%) e Rémy Cointreau (-4,31%), penalizzati dalla proposta di Trump di un dazio del 200% sui prodotti alcolici dell’UE. Il DAX ha perso l’1%, con le azioni del settore dei camion in calo dopo che l’EPA (Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti) ha annullato le normative sui veicoli elettrici introdotte durante l’era Biden. Nonostante il calo generalizzato, Novo Nordisk (+5%) ha sovraperformato dopo un upgrade, mentre Allegro (+13,6%) è balzata in avanti grazie all’annuncio di un programma di riacquisto di azioni. I titoli del settore automobilistico hanno perso l’1,6%, con gli investitori che si preparano a una possibile escalation delle tensioni tariffarie tra UE e Stati Uniti.
  • Mercati asiatici: i mercati asiatici hanno mostrato un andamento misto, con la Cina in rialzo mentre il sentiment generale è rimasto cauto. Il CSI 300 è salito del 2,6%, toccando il livello più alto degli ultimi mesi grazie alle aspettative di nuove misure di stimolo, tra cui sussidi e un’espansione del credito al consumo. L’Hang Seng ha guadagnato l’1,9%, trainato dai titoli tecnologici. In Giappone, il Nikkei (+0,4%) e il TOPIX (+0,5%) hanno registrato progressi grazie a uno yen più debole. Nel frattempo, il KOSPI della Corea del Sud è rimasto piatto, mentre l’indice JCI dell’Indonesia è sceso dell’1% a causa di preoccupazioni sul debito sovrano.

Volatilità

Il VIX è salito a 24,66 (+1,77%) mentre i mercati restano in tensione per le dispute commerciali. Sebbene la volatilità rimanga elevata, il volume delle opzioni sul VIX mostra segnali di stabilizzazione. Il VVIX (volatilità del VIX) è sceso, suggerendo che i trader prevedono oscillazioni meno estreme nel prossimo futuro. La guerra commerciale resta il principale fattore di rischio, offuscando i dati sull’inflazione più contenuti. In assenza di importanti pubblicazioni economiche, i mercati continueranno a essere guidati dai titoli di attualità.


Asset digitali

Il Bitcoin è rimbalzato sopra gli 81.900 $ (+1,05%) ma trova resistenza vicino agli 82.000 $. Anche Ethereum (+1,32%) e Solana (+1,09%) hanno seguito il trend positivo, mentre i titoli legati alle criptovalute sono scesi nel contesto di maggiore incertezza sui mercati. Coinbase (-7,43%) e Riot (-6,88%) hanno perso terreno, riflettendo un sentiment di avversione al rischio più diffuso. JPMorgan ha evidenziato l’aumento dei costi di mining del Bitcoin, sottolineando il possibile spostamento di Cipher Mining verso il calcolo ad alte prestazioni (HPC), in un’ottica di diversificazione delle attività.


Obbligazioni

  • Stati Uniti: i rendimenti dei Treasury statunitensi sono scesi dopo aver brevemente toccato i massimi di due settimane ieri, mentre il sentiment di rischio debole ha nuovamente dominato lo scenario di mercato. Il rendimento del decennale è sceso al 4,26% dopo aver raggiunto un picco del 4,35% e ora scambia intorno al 4,29% in un contesto di maggiore propensione al rischio durante la sessione asiatica.
  • Europa: i rendimenti europei hanno continuato a ridursi rispetto ai massimi ciclici di mercoledì sulla parte lunga della curva. Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni, che aveva toccato un massimo di ciclo al 2,94%, è sceso al 2,86% ieri, mentre il rendimento del Schatz tedesco a 2 anni ha chiuso ai nuovi minimi settimanali, sotto il 2,19%.
  • Credito: gli spread creditizi si sono ampliati in linea con il peggioramento del sentiment di rischio sui mercati azionari statunitensi. Un indicatore Bloomberg che misura lo spread tra le obbligazioni corporate high-yield e i Treasury USA si è allargato dai livelli minimi registrati tra novembre e febbraio (267 punti base) fino ai 335 punti base di ieri, con un allargamento di ben 22 punti base nella sola giornata di ieri.

Materie Prime

  • Un importante indice settoriale si mantiene vicino alla parità settimanale, con le perdite nel comparto energetico—principalmente dovute al gas naturale—compensate dai forti guadagni nei metalli preziosi e industriali. Il settore agricolo mostra un andamento misto, con il calo dei cereali bilanciato dalla crescita dei prodotti soft, con lo zucchero che sta vivendo una settimana particolarmente positiva.
  • Oro e argento hanno esteso il loro rally, con l’oro che ha toccato un nuovo record poco sotto i 3.000 USD e l’argento che ha raggiunto i massimi da ottobre vicino ai 34 USD, prima che scattassero prese di profitto in seguito ai segnali che gli Stati Uniti potrebbero evitare uno shutdown governativo. Nel complesso, entrambi i metalli e i relativi titoli minerari continuano a beneficiare della domanda di asset rifugio, alimentata dalle preoccupazioni sull’impatto economico dell’aggressiva politica tariffaria di Trump. Inoltre, la domanda da parte delle banche centrali e i flussi in ingresso negli ETF restano solidi.
  • Il petrolio greggio è in rialzo, con le nuove sanzioni contro Iran e Russia che compensano le deboli prospettive di domanda e l’aumento della produzione previsto dall’OPEC+ per il prossimo mese. Negli ultimi quattro anni, la produzione di Iran e Venezuela è aumentata di 1,6 milioni di barili al giorno, mentre i membri del CCG, guidati da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, hanno effettuato tagli volontari di pari entità.

Valute

  • Il consolidamento della recente debolezza del dollaro USA è proseguito in modo irregolare, con il biglietto verde che ha mostrato segnali di rafforzamento probabilmente in seguito alle indicazioni che i Democratici al Senato USA non porteranno a uno shutdown del governo questo fine settimana. L’EUR/USD è rimbalzato ieri da un minimo locale vicino a 1,0825, raggiungendo 1,0878 prima di ritracciare sotto 1,0840 nella sessione asiatica.
  • Lo yen giapponese si è nuovamente indebolito dopo aver tentato un rimbalzo ieri sulla scia del calo dei rendimenti obbligazionari globali, con il cambio USD/JPY tornato vicino ai massimi settimanali sopra 149,00, dopo che il sell-off di ieri sotto 147,50 è stato rapidamente respinto.

Crediti e Disclaimer

Nessuna delle informazioni e analisi qui contenute costituisce un consiglio di investimento o un'offerta o sollecitazione ad acquistare o vendere qualsiasi valuta, prodotto o strumento finanziario, effettuare investimenti o partecipare a una particolare strategia di trading. Invitiamo gli utenti ad approfondire attentamente le proprie conoscenze e a comprendere appieno le caratteristiche e i rischi degli strumenti con cui operano prima di fare trading. Il trading può generare sia profitti che perdite. L'investitore si assume la responsabilità di valutare, in modo indipendente, la precisione e la completezza delle informazioni e il relativo utilizzo. La presente comunicazione di marketing non è assimilabile ad alcuna forma di produzione o diffusione di ricerca in materia di investimenti e pertanto non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l'indipendenza della ricerca. Eventuali informazioni riportate che si riferiscano a rendimenti, non devono essere interpretate come indicazioni di rendimenti futuri o di garanzia di conservazione del capitale investito ma come indicazioni di rendimenti realizzati in passato. Con strumenti finanziari "più negoziati in piattaforma" si fa riferimento al controvalore nominale negoziato su tutte le piattaforme del Gruppo Saxo.