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Rapida panoramica del mercato – 18 marzo 2025

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BG SAXO

Rapida panoramica del mercato – 18 marzo 2025



Fattori e catalizzatori di mercato

  • Azioni: I mercati azionari proseguono il rialzo; il settore tecnologico in difficoltà; focus sulla riunione della Fed; voto sul debito in Germania; l’entusiasmo per l’IA spinge il rally in Cina.
  • Volatilità: Il VIX si attesta a 20,51; l’incertezza persiste; la politica della Fed e i dazi restano i principali rischi.
  • Asset digitali: Bitcoin in calo dell’1,8%, ma gli afflussi negli ETF toccano il massimo delle ultime sei settimane; Coinbase in rialzo; udienza della SEC in arrivo.
  • Valute: Pressione sulle coppie con JPY in vista della riunione della BoJ di questa notte; NOK in forte rialzo.
  • Obbligazioni: I rendimenti dei Bund tedeschi calano in attesa del voto odierno del Bundestag su un ampio pacchetto fiscale.
  • Materie prime: Oro e petrolio in rialzo a causa delle rinnovate tensioni in Medio Oriente.
  • Eventi macroeconomici: Indice ZEW di marzo in Germania, CPI di febbraio in Canada, riunione della Banca del Giappone.

BG SAXO Colazione con i mercati è una panoramica concisa sui mercati finanziari, con riferimenti alle principali notizie ed eventi.


Dati macro e notizie

  • Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,2% a febbraio 2025, dopo un calo dell’1,2% a gennaio, ma sono rimaste al di sotto delle aspettative (+0,6%). Sette categorie hanno registrato un calo, tra cui i servizi di ristorazione (-1,5%) e le stazioni di servizio (-1%). I rivenditori online hanno guidato la crescita con un aumento del 2,4%.
  • L’indice NAHB/Wells Fargo sul mercato immobiliare statunitense, che misura la fiducia dei costruttori nel segmento delle abitazioni unifamiliari di nuova costruzione, è sceso a 39 a marzo 2025, il livello più basso degli ultimi sette mesi, rispetto a 42 di febbraio e a una previsione di 42. Le condizioni di vendita attuali sono calate a 43, mentre il traffico degli acquirenti è sceso a 24. I costruttori affrontano costi elevati dei materiali, problemi legati ai dazi e difficoltà nella catena di approvvigionamento, come la carenza di manodopera e di lotti edificabili.
  • L’indice manifatturiero Empire State di New York è sceso a -20,0 a marzo 2025, il minimo da maggio 2023, ben al di sotto delle previsioni (-0,75). I nuovi ordini e le spedizioni sono diminuiti, mentre le scorte hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi due anni. L’occupazione e le ore lavorate sono leggermente diminuite, mentre i prezzi degli input sono aumentati bruscamente.
  • Trump e Putin si parleranno oggi per discutere la fine del conflitto in Ucraina, con un cessate il fuoco di 30 giorni come obiettivo chiave. Tuttavia, il dibattito in corso su come dividere gli "asset" in Ucraina ha suscitato preoccupazioni tra i funzionari ucraini ed europei, timorosi che Trump possa fare concessioni alla Russia senza il consenso dell’Ucraina, potenzialmente indebolendo la posizione e la sicurezza del Paese.

Principali eventi macroeconomici (orari GMT)

  • 10:00 – Indice ZEW di marzo in Germania
  • 12:30 – CPI di febbraio in Canada
  • 12:30 – Avvio di nuove costruzioni e permessi edilizi di febbraio negli Stati Uniti
  • 13:15 – Produzione industriale di febbraio negli Stati Uniti
  • 17:00 – Asta di Treasury Note USA a 20 anni
  • 02:00-03:00 – Annuncio e dichiarazione della Banca del Giappone

Trimestrali

  • Mercoledì: General Mills, Williams Sonoma
  • Giovedì: Accenture, Nike, Micron, Fedex, Lennar, Hapag-Lloyd, Darden Restaurants
  • Venerdì: Carnival Cruise

Azioni

  • USA: I mercati estendono i guadagni, ma il settore tech resta indietro
    Le azioni statunitensi hanno proseguito la loro ripresa lunedì, con il Dow Jones (+0,85%), l’S&P 500 (+0,64%) e il Nasdaq 100 (+0,5%) in rialzo. Vendite al dettaglio più deboli del previsto (+0,2%) hanno alimentato le speranze di un taglio dei tassi da parte della Fed, ma i principali titoli tecnologici hanno sofferto: Tesla (-4,8%), Nvidia (-1,7%), a causa di timori sulle valutazioni. Berkshire Hathaway ha raggiunto un nuovo massimo storico (+1,5%). Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha rassicurato i mercati, definendo le recenti correzioni "sane", ma ha avvertito dei rischi di recessione. La decisione della Fed, attesa mercoledì, rimane il principale focus, con i tassi che dovrebbero restare invariati.
  • Europa: I mercati in rialzo in attesa del voto sul debito tedesco
    Le borse europee hanno registrato un rialzo, con il DAX (+0,73%), l’Euro Stoxx 50 (+0,77%) e il CAC 40 (+0,57%) in positivo. Gli investitori osservano con attenzione il voto costituzionale in Germania sulla riforma del debito, che punta ad aumentare la spesa per la difesa e le infrastrutture. Il settore bancario ha guidato i guadagni, con BNP Paribas (+2,5%), Société Générale (+1,7%) e UniCredit (+1,6%) in crescita. Sul fronte aziendale, Phoenix Group (+10,69%) è balzata in avanti dopo aver rivisto al rialzo le previsioni sugli utili, mentre AstraZeneca (-0,75%) è scesa a seguito di una nuova acquisizione da 1 miliardo di dollari. Nel frattempo, il colosso cinese dei veicoli elettrici BYD sta valutando la Germania per il suo terzo impianto europeo, nonostante le preoccupazioni sui costi elevati e sui dazi dell’UE.
  • Asia: Le azioni cinesi volano sull’ottimismo per l’IA
    I mercati asiatici hanno chiuso in rialzo, con l’Hang Seng di Hong Kong (+2,15%) e il Nikkei giapponese (+1,6%) in forte crescita. Le azioni tecnologiche cinesi sono balzate in avanti grazie alla crescente fiducia nel settore dell’intelligenza artificiale: Baidu (+10%) ha lanciato nuovi modelli di IA, mentre Alibaba (+4%) ha riorientato il suo focus sulla crescita trainata dall’IA. BYD (+6%) ha toccato un nuovo massimo storico dopo aver presentato una tecnologia di ricarica rapida per veicoli elettrici. Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha aumentato la sua partecipazione nelle cinque principali trading house giapponesi, facendo salire i loro titoli. Tuttavia, le tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno pesato sul sentiment, con Israele che ha ripreso i bombardamenti su Hamas.

Volatilità

  • Il VIX resta sopra quota 20, i mercati si preparano alla riunione della Fed
    Il VIX è sceso di 1,26 punti a 20,51, segnando l’11° giorno consecutivo sopra 20, un segnale di persistente cautela sui mercati. Sebbene le recenti correzioni siano state assorbite, la volatilità rimane elevata, con gli investitori che valutano l’impatto dei dazi di Trump, i timori di recessione e la politica dei tassi d’interesse. Gli analisti di Wall Street avvertono che la volatilità potrebbe aumentare ulteriormente se non emergeranno chiarimenti sui dazi entro il 2 aprile. Nonostante il calo dei futures sul VIX, l’incertezza sul commercio globale e sulla geopolitica continua a mantenere il sentiment di rischio fragile.

Asset digitali

  • Gli ETF su Bitcoin registrano i migliori afflussi delle ultime sei settimane
    Il Bitcoin è sceso dell’1,82% a 82.472 $, mentre anche Ethereum (-1,42%) e XRP (-3,51%) hanno registrato ribassi. Tuttavia, gli ETF su Bitcoin negli Stati Uniti hanno visto afflussi netti per 274,6 milioni di dollari, il livello più alto dal 4 febbraio, segnalando una rinnovata domanda istituzionale. L’FBTC di Fidelity ha guidato il trend con afflussi per 127,3 milioni di dollari, seguito dall’IBIT di BlackRock con 42,3 milioni di dollari. Le azioni legate alle criptovalute hanno avuto performance contrastanti: Coinbase (+3,19%) è salita grazie agli afflussi positivi negli ETF, mentre Marathon Digital (-1,59%) è scesa. Nel frattempo, Paul Atkins, candidato di Trump per la presidenza della SEC, affronterà l’audizione di conferma il 27 marzo, aggiungendo ulteriore incertezza normativa al mercato delle criptovalute.

Obbligazioni

  • I titoli di Stato europei hanno registrato un forte rialzo ieri, in attesa del voto odierno del Bundestag sul vasto piano di spesa per le infrastrutture e sulle nuove regole fiscali, che permetterebbero una significativa espansione delle spese per la difesa attraverso un aumento del deficit. Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è sceso di 6 punti base, chiudendo al 2,82%, il livello più basso in oltre una settimana, in un movimento di "bull flattening" della curva dei rendimenti tedesca.
  • I rendimenti dei Treasury USA sono rimasti per lo più stabili, con un leggero rialzo nella parte anteriore della curva. Il rendimento del titolo di riferimento a 2 anni ha superato il 4,05%, il livello più alto in oltre due settimane, prima di ritracciare, mentre il rendimento del decennale è rimasto bloccato intorno al 4,30%.

Materie prime

  • L’oro ha segnato un nuovo record sopra i 3.017 USD l’oncia, in risposta all’aumento delle tensioni in Medio Oriente e alle preoccupazioni sull’economia statunitense. Il metallo prezioso è salito dopo i raid militari israeliani contro Hamas a Gaza, che hanno messo a rischio una fragile tregua, mentre Trump ha intensificato la pressione sull’Iran affinché freni le attività degli Houthi. Perché l’argento possa tenere il passo dell’oro, dovrà attrarre una nuova domanda speculativa sopra i 34,10 USD. Da monitorare anche una rottura del rapporto XAUXAG sotto 87,85.
  • Il petrolio ha registrato il terzo giorno consecutivo di rialzo, con i trader che hanno ridimensionato le scommesse ribassiste legate ai timori sulla domanda, concentrandosi invece sulle rinnovate tensioni in Medio Oriente, che potrebbero compromettere la produzione, in particolare in Iran, poiché l’amministrazione Trump sta inasprendo le sanzioni contro Teheran.
  • I futures sullo zucchero sono saliti del 4% lunedì, raggiungendo il livello più alto da quasi tre settimane, a seguito della riduzione delle stime di produzione nei principali paesi produttori, Brasile e India. Il mercato dello zucchero ha subito forti oscillazioni negli ultimi mesi, in parte a causa di speculatori rimasti fuori posizione.
  • I futures sul rame HG a New York hanno sfiorato i 5 USD questa notte, per la prima volta da maggio, sostenuti dalle iniziative di crescita in Cina e, soprattutto, dall’ampliamento del premio rispetto a Londra legato ai dazi, che ha raggiunto i 50 centesimi, pari all’11%.

Valute

  • USDJPY e le coppie con JPY sotto pressione rialzista prima della riunione della Banca del Giappone di questa notte, che non dovrebbe portare a un rialzo dei tassi, anche se il mercato prezza un restringimento di circa 12 punti base entro la riunione di giugno. Il USDJPY ha superato la resistenza locale sopra 149,00, raggiungendo un massimo notturno di 149,73. L’EURJPY è salito sopra 163,00 per la prima volta da fine gennaio.
  • L’EURNOK è crollato ieri, toccando brevemente 11,50 per la prima volta da luglio scorso, dopo aver sfidato il supporto in area 11,52. Il recupero dei prezzi del petrolio e le prospettive di una massiccia espansione fiscale nell’UE, in particolare in Germania, potrebbero essere tra i principali driver del movimento. Il prossimo livello chiave da monitorare al ribasso è il minimo di giugno scorso a 11,263.

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