Rapida panoramica del mercato – 30 aprile 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 30 aprile 2025
Principali driver di mercato
• Azioni: sesta giornata consecutiva di rialzi per gli USA; il DAX raggiunge il massimo da un mese; il FTSE prolunga la sua striscia positiva
• Volatilità: il VIX scende sotto 25; volatilità di breve termine mista; le opzioni Amazon implicano un movimento del 7%
• Asset digitali: Bitcoin stabile; altcoin contrastati; MSTR +3,3%; decisione ETF su XRP rinviata
• Valute: l’AUD sale grazie a un CPI più forte del previsto. USD e JPY restano solidi in vista dei dati USA e della BoJ di stanotte
• Obbligazioni: i rendimenti dei Treasury USA a lungo termine scendono ai minimi di tre settimane
• Materie prime: crollo storico del petrolio in aprile; oro in calo con la Cina in vacanza
• Eventi macro: CPI preliminare Germania (aprile), variazione occupazione ADP USA (aprile), inflazione PCE USA (marzo), annuncio sui tassi della Banca del Giappone
Dati macro ed eventi principali
• Il presidente USA Trump ha nuovamente criticato il presidente della Fed Powell ieri sera, affermando che “non sta facendo un buon lavoro” e di sapere di più sui tassi d'interesse rispetto al presidente della banca centrale.
• Il CPI dell’Australia per il primo trimestre è uscito al 2,4% su base annua contro il 2,3% previsto e in linea con il 2,4% del quarto trimestre. Il CPI core (Trimmed Mean) è stato del 2,9% su base annua, sopra il 2,8% atteso e rivisto al rialzo al 3,3% (dal 3,2%) per il Q4.
• Come anticipato dai media, oggi Trump firmerà tre ordini esecutivi per ridurre i dazi sull’industria automobilistica, introducendo rimborsi per le auto prodotte negli Stati Uniti ed esentando le parti importate dai dazi su acciaio e alluminio.
• In vista delle trimestrali di Amazon.com attese dopo la chiusura di domani, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha definito “un atto ostile e politico” il piano dell’azienda di mostrare l’impatto dei dazi USA su ogni prodotto venduto.
• Il deficit commerciale di beni degli Stati Uniti ha raggiunto un nuovo record a 162 miliardi di dollari a marzo 2025, contro i 146 miliardi attesi, poiché le aziende hanno aumentato le importazioni per timore di nuovi dazi. Le importazioni sono cresciute del 5% su base mensile e del 30,8% su base annua a 342,7 miliardi di dollari, spinte da beni di consumo, forniture industriali e beni capitali.
• L’attività manifatturiera in Cina è entrata in contrazione, con l’indice PMI ufficiale che è sceso da 50,5 a 49, segnalando un primo impatto dei dazi di Trump, i quali potrebbero danneggiare un settore che l’anno scorso ha contribuito a quasi un terzo della crescita del PIL. Il calo della produzione è stato anticipato da una brusca riduzione dell’export, con una stima di crollo fino al 60% del traffico merci.
Calendario macroeconomico (orari GMT)
• 06:45 – CPI preliminare Francia (aprile)
• 07:55 – Variazione disoccupazione Germania (aprile)
• 09:00 – Stima PIL zona euro (T1)
• 12:00 – CPI preliminare Germania (aprile)
• 12:15 – Variazione occupazione ADP USA (aprile)
• 12:30 – Inflazione PCE USA (marzo)
• 14:30 – Scorte settimanali DoE (greggio e derivati)
• 03:30–04:30 – Annuncio sui tassi della Banca del Giappone
Trimestrali
• Oggi: Microsoft, Meta Platforms, Samsung, Qualcomm, Caterpillar, Automatic Data Processing, TotalEnergies, Iberdrola, Banco Santander, UBS, Airbus Group, KLA Tencor, Mercedes Benz, Yum! Brands
• Giovedì: Apple, Amazon.com, Eli Lilly, Mastercard, McDonald’s, MicroStrategy, Airbnb, …
• Venerdì: Exxon Mobil, Chevron, Eaton, …
Azioni
• USA: le azioni statunitensi hanno esteso il rally di martedì: S&P 500 +0,58%, Dow +0,75% e Nasdaq +0,55%, tutti alla sesta giornata positiva consecutiva, la striscia più lunga da novembre. Honeywell (+5,4%) e Sherwin-Williams (+4,8%) hanno guidato il Dow grazie ai risultati. General Motors è scesa dello 0,6% dopo aver ritirato la guidance a causa dei dazi, mentre Amazon è rimasta stabile. Gli investitori hanno accolto con favore l’allentamento dei dazi per i produttori automobilistici USA, in attesa dei dati su PCE e PIL di oggi, nonché dei risultati di Meta e Microsoft. I Future sono scesi nella notte, penalizzati da SMCI -15% after hours.
• Europa: mercati europei misti martedì. Lo STOXX 50 ha perso lo 0,5%, zavorrato da Schneider Electric (-6,6%), LVMH, Inditex e Adidas, colpiti dalle preoccupazioni sui dazi USA. Lo STOXX 600 è salito dello 0,4%, estendendo la serie a sei sedute grazie ai risultati di HSBC (+3%) e Deutsche Bank (+5,5%). Il DAX ha guadagnato lo 0,69%, ai massimi da un mese, trainato da Rheinmetall +8,5%. Il CAC 40 ha ceduto lo 0,24% penalizzato da Schneider, mentre Capgemini ha brillato con +5,7%. Il FTSE 100 ha chiuso a +0,6%, segnando una striscia positiva di 12 sedute, sostenuto da Howden Joinery +4,6%, ma penalizzato da BP -2,4%.
• Regno Unito: il FTSE 100 ha guadagnato lo 0,6%, segnando la serie positiva più lunga dal 2017 e chiudendo su nuovi massimi di periodo. La forza di banche (HSBC +2,6%) e industriali (Howden +4,6%) ha compensato i cali di BP (-2,4%) e AB Foods (-9,2%). Gli investitori restano cauti in vista dei dati macro e delle trimestrali di Q1. Il mercato britannico è scambiato a 12,4x gli utili trailing con un rendimento del 3,8%, e il sentiment resta solido prima delle trimestrali di Barclays e Glencore.
• Asia: mercati asiatici misti mercoledì. Il TOPIX giapponese è salito dello 0,4%, mentre il Nikkei è rimasto stabile dopo dati deboli sulla produzione industriale. L’Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,3%, sostenuto dai titoli tech, nonostante il PMI cinese sceso a 49, segnalando contrazione. I dazi pesano sul sentiment, soprattutto in Cina e Giappone, dove stanno colpendo export e supply chain. Il KOSPI sudcoreano ha perso lo 0,14%, con LGES -3,1% nonostante un utile in crescita del 138%. Il Nifty indiano ha perso lo 0,2% per le tensioni con il Pakistan. L’ASX 200 australiano ha chiuso a +0,3%, sostenuto dai dati CPI che alimentano speranze di tagli dei tassi.
Volatilità
Il VIX è sceso del 3,9% a 24,17, minimo da quando Trump ha lanciato la sua offensiva tariffaria ad aprile. Indicatori di breve termine divergenti: VIX1D +3,6%, VIX9D -5,7%, mentre i Future VIX sono saliti leggermente. La bassa volatilità riflette il rally azionario, ma resta prudenza prima dei dati PCE e PIL. I trader di opzioni puntano a movimenti post-trimestrali: lo straddle di Amazon prezza un movimento del 7%, rendendola interessante per le strategie sulla volatilità. Meta e Microsoft pubblicano stasera; gli straddle suggeriscono movimenti limitati salvo sorprese.
Asset digitali
Bitcoin +0,7% a 94.941 USD, stabile dopo il forte rimbalzo di aprile (+15% MTD). Ethereum +0,5%, Solana +0,7%, XRP +0,4% in vista dei dati macro USA di oggi. Azioni crypto contrastate: MSTR +3,3%, COIN +0,42%, RIOT -2,75%, CLSK -1,5%. Il sentiment migliora dopo la decisione del giudice che vieta una nuova sanzione contro Tornado Cash, mentre la SEC ha rinviato le decisioni sugli ETF XRP e DOGE. Gli ETF Bitcoin attirano flussi, ma il rally mostra segni di stanchezza a causa dell’incertezza macro.
Obbligazioni
• I rendimenti dei Treasury USA sono scesi ieri, con il decennale ai minimi da tre settimane al 4,17%, in vista dei payroll ADP di aprile oggi, dell’ISM manifatturiero domani e del report sull’occupazione venerdì.
• Nonostante la chiusura positiva di Wall Street, gli spread high yield USA si sono ampliati leggermente: l’indice Bloomberg degli spread high yield è salito di 2 punti base a 370 pb.
Materie prime
• Il Bloomberg Commodity Index è in calo del 4% su base mensile, riducendo il guadagno YTD al 4,5%, trainato da un crollo del 15% nell’energia (petrolio e gas naturale), accompagnato da un calo del 4% nei metalli industriali. Queste perdite hanno compensato un rialzo dell’1% nelle commodity agricole e un +6% circa nell’oro.
• L’oro scambia in calo alla vigilia della festa del lavoro di cinque giorni in Cina, segnalando una possibile frenata della domanda, in particolare da parte degli ETF basati in Cina, principali acquirenti negli ultimi mesi. Una correzione a breve non è da escludere, ma i dati macro deboli da USA e Cina continueranno ad attirare flussi sull’oro in un contesto di dollaro e rendimenti in calo e aspettative di tagli dei tassi in aumento.
• Il greggio è in forte calo ad aprile (-15% circa), penalizzato dai segnali che la guerra commerciale di Trump sta danneggiando crescita economica e domanda energetica, mentre l’OPEC+ aumenta la produzione. Questo contesto incentiva le vendite da parte dei fondi macro. Il WTI sotto 60 USD metterà pressione sulla produzione USA e sul gas naturale associato.
Valute
• Mercati valutari poco mossi ieri e nella notte, con USD, CHF e JPY che si sono mantenuti relativamente solidi rispetto alle altre principali valute.
• Il dollaro australiano ha beneficiato dei dati CPI migliori delle attese: AUDUSD è salito a 0,6410 nella sessione asiatica dopo aver toccato un minimo di 0,6376 ieri. AUDNZD ha superato 1,0800 per la prima volta in oltre due settimane.
• Le aspettative di volatilità sullo JPY restano contenute in vista della riunione BoJ, con il mercato che prezza solo 17 pb di rialzi da qui a fine anno.