Rapida panoramica del mercato – 6 maggio 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 6 maggio 2025
Fattori trainanti e catalizzatori di mercato
• Azioni: gli Stati Uniti interrompono la serie positiva; il DAX sale; persistono i timori sui dazi; attenzione puntata sulla riunione della Fed
• Volatilità: VIX e volatilità a breve in aumento; sentiment cauto in vista della Fed
• Asset digitali: Bitcoin in lieve calo; Strategy incrementa le posizioni in BTC; VanEck presenta richiesta per ETF su BNB; Solana risolve una falla di sicurezza
• Obbligazioni: mercato tranquillo dopo il forte rialzo recente dei rendimenti dei Treasury USA
• Valute: la correzione dell’USDCNH perde slancio; USD instabile in attesa della riunione del FOMC di domani
• Materie prime: la riapertura della Cina stimola la domanda d’oro; il greggio recupera le perdite di lunedì
• Eventi macro: bilancia commerciale di marzo di USA e Canada, asta del Tesoro USA su titoli a 10 anni
Dati macroeconomici e principali notizie
• L’indice Caixin PMI dei servizi in Cina è sceso a 50,7, il minimo da sette mesi, a causa degli effetti dei dazi statunitensi.
• Trump ha annunciato dazi del 100% contro l’industria cinematografica non statunitense, colpendo aziende come Netflix, Disney e Amazon.
• Gli Stati Uniti hanno respinto la richiesta del Giappone per un’esenzione completa dai dazi “reciproci”, ma potrebbero ridurre il dazio specifico del 14%. Secondo fonti vicine ai negoziati, solo una riduzione o un’estensione della sospensione del dazio (valida fino a inizio luglio) è sul tavolo.
• Il PMI ISM dei servizi negli Stati Uniti è salito a 51,6 in aprile 2025 da 50,8 a marzo, superando le attese fissate a 50,6. Nuovi ordini e scorte in aumento, mentre l’attività commerciale rimane in espansione (53,7 contro 55,9). Il calo dell’occupazione è stato meno accentuato (49 contro 46,2). I tempi di consegna si sono allungati (51,3 contro 50,6) e le pressioni sui prezzi hanno toccato il livello più alto da febbraio 2023 (65,1 contro 60,9).
• Il PMI dei servizi S&P Global del Canada è salito leggermente a 41,5 in aprile da 41,2, segnando la quinta contrazione consecutiva. Nuovi ordini e produzione ai minimi da quasi cinque anni a causa dell’incertezza sui dazi statunitensi e sulle prossime elezioni. Quarto mese consecutivo di tagli occupazionali a causa della capacità produttiva in eccesso.
Prossimi eventi macro (orari in GMT)
0715-0800 – Zona euro: PMI finale di aprile dei servizi e composito
0830 – Regno Unito: PMI finale di aprile dei servizi e composito
1230 – USA: bilancia commerciale di marzo
1230 – Canada: bilancia commerciale dei beni
1545 – Incontro Trump – Mark Carney
1700 – Asta del Tesoro USA su titoli a 10 anni
2245 – Nuova Zelanda: tasso di disoccupazione T1 / variazione occupazione / salari
Trimestrali
• Oggi: AMD, Ferrari, Arista Networks, Duke Energy, Intesa Sanpaolo, Brookfield Asset Management, Transdigm Group, Constellation Energy, Zoetis, Marriott
• Mercoledì: Novo Nordisk, Uber, Disney, Applovin, Unicredit, Doordash, Fortinet
• Giovedì: Toyota, Shopify, Mercado Libre, ConocoPhillips, Nintendo, McKesson, Enel, Rheinmetall, Siemens Energy
• Venerdì: Enbridge
Per tutti gli eventi macro, le trimestrali e i dividendi consulta il calendario di BG SAXO.
Azioni
• USA: le borse statunitensi hanno chiuso in ribasso lunedì, interrompendo una serie positiva di nove sedute consecutive, mentre gli investitori si sono confrontati con dati macro solidi, tensioni sui dazi e incertezza prima della riunione della Fed. L’S&P 500 ha perso lo 0,64%, il Nasdaq lo 0,74% e il Dow lo 0,24%. Le preoccupazioni sul commercio si sono intensificate dopo la proposta di Trump di un’imposta del 100% sui film stranieri, peggiorando il sentiment di mercato. Palantir ha perso il 9% in after hours, nonostante ricavi superiori alle attese. Berkshire Hathaway ha chiuso in calo del 5% dopo l’annuncio del ritiro di Warren Buffett nel 2026. I futures restano cauti in attesa di aggiornamenti chiave dalla Fed sull’orientamento dei tassi.
• Europa: lunedì i mercati europei hanno chiuso contrastati. Il DAX tedesco ha guadagnato l’1,12%, nona seduta consecutiva in rialzo e nuovo massimo da metà marzo, trainato da Rheinmetall (+3,4%) su aspettative di maggiori spese per la difesa sotto la nuova coalizione conservatrice tedesca. Il CAC 40 francese è sceso dello 0,55%, penalizzato da Kering (-4,4%) e Teleperformance (-2,8%). Le borse svizzere hanno perso leggermente terreno a causa dei dati sull’inflazione di aprile rimasta invariata, mentre il FTSE 100 è rimasto chiuso per festività bancaria nel Regno Unito.
• Regno Unito: i mercati britannici sono rimasti chiusi lunedì per il bank holiday di maggio. I futures sul FTSE 100 indicano un’apertura positiva martedì, in rialzo dello 0,22%, grazie all’interesse di Shell per un’acquisizione di BP e alle preoccupazioni sulla cybersicurezza che hanno spinto il governo a mettere in guardia le imprese.
• Asia: le borse asiatiche sono salite martedì grazie all’ottimismo per possibili progressi nei negoziati commerciali tra USA e Cina. L’indice CSI 300 della Cina è salito dello 0,9% al rientro dalle festività, sostenuto da solidi dati su consumi e viaggi e segnali positivi dai colloqui commerciali. L’Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,5%. I mercati di Giappone e Corea del Sud sono rimasti chiusi, con volumi regionali contenuti. L’attenzione degli investitori si sposta ora sui prossimi dati macro cinesi e sulle decisioni della Fed previste a fine settimana.
Volatilità
Il VIX è salito del 4,23% a 23,64, segnalando una crescente cautela in vista della decisione sui tassi della Fed. Anche gli indicatori di volatilità a breve termine sono aumentati, con il VIX9D in rialzo del 7,12%, riflettendo l’ansia dei mercati. I volumi sulle opzioni sono rimasti bassi, con Tesla e Nvidia tra i titoli più scambiati. I futures sul VIX restano su livelli elevati, segnalando aspettative di volatilità persistente a causa delle tensioni commerciali e degli eventi economici cruciali di questa settimana, in particolare l’annuncio della Fed mercoledì.
Asset digitali
I mercati delle criptovalute sono scesi leggermente, con il Bitcoin in calo dello 0,4% a 94.369 USD e Ethereum in perdita dell’1,1% a 1.800 USD. Strategy (ex Microstrategy) ha aumentato le sue posizioni in Bitcoin di 6.556 BTC, detenendo ora un totale di 555.450 BTC. VanEck ha presentato la prima richiesta per un ETF su BNB negli Stati Uniti, mentre Tether ha annunciato una piattaforma AI integrata con transazioni in Bitcoin e USDT. Solana ha risolto una grave vulnerabilità di sicurezza senza casi noti di exploit, rassicurando gli investitori.
Obbligazioni
• I rendimenti dei Treasury USA sono saliti leggermente ieri, con il benchmark a 2 anni in aumento di circa un punto base al 3,83% e quello a 10 anni in rialzo di tre punti base al 4,34%. Il Tesoro USA terrà oggi un’asta su titoli a 10 anni alle 17:00 GMT.
• Gli spread del credito high yield USA si sono leggermente ridotti ieri, con il differenziale dell’indice Bloomberg High Yield rispetto ai Treasury USA in calo di un punto base a 351, il livello più basso da oltre un mese, anche se ancora distante dai minimi annuali sotto i 260 punti base.
Materie prime
• Il petrolio è salito per il secondo giorno consecutivo, recuperando interamente il calo di lunedì. Ora l’attenzione si sposta da un aumento della produzione OPEC+ già scontato alla domanda globale, ancora influenzata dalle tensioni commerciali e dalla capacità di trovare soluzioni. Tuttavia, la disponibilità dell’Arabia Saudita ad aumentare la produzione potrebbe limitare il potenziale di rialzo.
• L’oro ha esteso il solido rimbalzo dai minimi della scorsa settimana (3.200 USD), raggiungendo 3.287 USD, sostenuto dalla domanda cinese – il maggiore acquirente mondiale – dopo le festività. Il dollaro più debole ha offerto ulteriore supporto, mentre il rally di quasi il 3% di lunedì rafforza lo status dell’oro come bene rifugio.
• L’argento fatica a tenere il passo con il nuovo slancio dell’oro, facendo salire il rapporto XAUXAG sopra quota 100. Il divario si è ampliato a causa della maggiore domanda di oro da parte delle banche centrali e degli investitori cinesi e del calo della domanda industriale per l’argento, in particolare legata al rallentamento della produzione solare in Cina.
Valute
• Minore volatilità sul mercato FX ieri: la correzione dell’USDCNH non ha trovato nuovo slancio dopo il forte calo di venerdì; EURUSD stabile intorno a 1,1300; USDJPY volatile intorno a 144,00, con i venditori meno attivi dopo il recente rialzo dei rendimenti USA a 10 anni a seguito dei dati sull’occupazione. Tuttavia, l’USDJPY resta lontano dal picco di 145,92 registrato venerdì. I trader attendono indicazioni dalla riunione del FOMC di domani e sviluppi sui negoziati commerciali USA.
• Il tentativo di breakout al rialzo dell’AUDUSD ha perso slancio, ma il cambio non è ancora rientrato nella fascia sotto 0,6440. Per un ulteriore impulso rialzista serviranno segnali positivi dal renminbi cinese e un dollaro USA più debole, con i primi livelli di resistenza tra 0,6500 e 0,6550.