Rapida panoramica del mercato – 8 maggio 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 8 maggio 2025
Fattori trainanti e catalizzatori di mercato
• Azioni: USA in rialzo grazie alla stabilità della Fed; crollo di Alphabet; BMW in crescita nonostante utili deboli; Regno Unito interrompe il rally
• Volatilità: il VIX scende; mercati tranquilli dopo la Fed; in attesa dell’accordo commerciale di Trump
• Asset digitali: Bitcoin vicino ai 100.000 USD; altcoin in rialzo; il sentiment cripto si allinea all’ottimismo azionario
• Obbligazioni: rendimenti dei Treasury USA stabili dopo la Fed, rendimenti dei titoli giapponesi in aumento dopo asta debole
• Valute: USD in rafforzamento mentre la Fed non ha fretta di tagliare
• Materie prime: oro sotto i 3.400 USD, debolezza del rame con calo del premio NY
• Eventi macro: decisioni delle banche centrali di Regno Unito, Svezia e Norvegia; richieste di sussidi di disoccupazione USA; asta di titoli USA a 30 anni
Dati macroeconomici e notizie principali
• La “Grande conferenza stampa” di Trump prevista per oggi dovrebbe annunciare un accordo commerciale con il Regno Unito. Se confermato, sarebbe il primo accordo siglato da quando Trump ha introdotto dazi contro i principali partner commerciali degli Stati Uniti.
• L’amministrazione Trump intende revocare le restrizioni sui chip AI introdotte sotto Biden, il che potrebbe allentare le regole globali sul commercio di semiconduttori. La regola sulla diffusione dell’AI, prevista per il 15 maggio e mirata a limitare l’accesso della Cina alla tecnologia dei chip AI, non verrà applicata, secondo fonti anonime citate dai principali media. L’amministrazione Trump starebbe lavorando a nuove norme sull’accesso ai chip avanzati.
• La Fed ha mantenuto i tassi al 4,25%-4,50%, esprimendo cautela per l’impatto dei dazi su inflazione e crescita. I policymaker hanno segnalato un aumento dell’incertezza e il rischio sia di disoccupazione più alta sia di inflazione elevata. Il presidente Powell ha affermato che non c’è fretta di modificare i tassi e che la Fed monitorerà i dati, rilevando un’attività economica solida nonostante le fluttuazioni nelle esportazioni.
• Il Manheim Used Vehicle Value Index per gli Stati Uniti è salito del 2,7% su base mensile in aprile 2025, il primo aumento in tre mesi e il più consistente da luglio 2024, dopo l’annuncio dei dazi a inizio aprile.
• Le richieste di mutui negli Stati Uniti sono aumentate dell’11% nella settimana conclusa il 2 maggio, invertendo tre settimane di calo grazie alla discesa dei tassi ipotecari. Le domande sia per nuovi acquisti immobiliari che per rifinanziamenti sono aumentate dell’11%, mentre quelle per i prestiti garantiti dai Veterans Affairs sono salite del 26%.
Principali eventi macroeconomici (orari GMT)
• 06:00 – Produzione industriale tedesca di marzo
• 07:30 – Decisione tassi Riksbank (Svezia)
• 08:00 – Decisione tassi Norges Bank (Norvegia)
• 11:00 – Decisione tassi Bank of England
• 12:30 – Richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione USA
• 14:30 – Variazione settimanale scorte di gas naturale EIA
• 15:00 – Aspettative d’inflazione a un anno della Fed di New York
• 17:00 – Tesoro USA vende 25 miliardi USD in titoli a 30 anni
Trimestrali
• Oggi: Toyota, Shopify, ConocoPhillips, Nintendo, McKesson, Enel, Rheinmetall, Siemens Energy, Monster Beverage, Coinbase, Infineon, Cloudflare
• Venerdì: Enbridge
Per tutti gli eventi macro, le trimestrali e i dividendi, consulta il calendario di BG SAXO.
Azioni
• Stati Uniti: Le azioni statunitensi sono salite mercoledì grazie alla decisione della Fed di mantenere i tassi tra il 4,25% e il 4,5%, nonostante persistano preoccupazioni su inflazione e disoccupazione. S&P 500 (+0,4%), Nasdaq (+0,3%) e Dow Jones (+0,7%) hanno guadagnato, con i mercati in attesa dell’annuncio di un importante accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito. Nvidia è balzata (+3,1%) sull’ipotesi di un allentamento delle restrizioni sui chip, Disney ha registrato un forte aumento (+10,8%) dopo utili superiori alle attese, mentre Alphabet ha subito un crollo (-7,5%) a causa delle considerazioni di Apple sulla ricerca AI. I future indicano ulteriore forza giovedì mattina.
• Europa: Le borse europee hanno chiuso in calo mercoledì, con lo STOXX 50 (-0,63%) e lo STOXX 600 (-0,54%) in flessione mentre gli investitori attendevano segnali più chiari dalla politica della Fed. BMW ha guadagnato (+2%) nonostante utili deboli nel primo trimestre, mentre Siemens Healthineers è scesa (-1,7%) a causa di previsioni deludenti. I mercati europei restano cauti in vista di una possibile escalation tariffaria, con l’UE pronta a imporre dazi di ritorsione sui beni USA se le trattative fallissero.
• Regno Unito: Il FTSE 100 ha interrotto una serie record di rialzi, chiudendo mercoledì in calo dello 0,44% per prese di profitto e ribassi nei titoli farmaceutici AstraZeneca (-2,5%) e GSK (-4,9%). Gli investitori attendono la decisione della Bank of England di giovedì, con un taglio di 25 punti base al 4,25% ampiamente atteso. Intanto cresce l’ottimismo per le trattative commerciali in corso tra USA e Regno Unito, che potrebbero ridurre la pressione tariffaria.
• Asia: Le borse asiatiche hanno registrato modesti guadagni giovedì sull’ottimismo riguardo i colloqui commerciali tra USA e Cina e un possibile allentamento delle restrizioni statunitensi sulle esportazioni di chip AI avanzati. L’Hang Seng di Hong Kong ha esteso il rally (+0,8%), così come il Nikkei giapponese (+0,4%) e il CSI 300 cinese (+0,4%). Tuttavia, il sentiment regionale resta cauto per via delle continue tensioni geopolitiche tra India e Pakistan.
Volatilità
La volatilità è ulteriormente diminuita mercoledì, con il VIX in calo a 23,55 (-4,89%), riflettendo condizioni di mercato più stabili dopo l’annuncio della Fed. I future (VX1 a 23,00) hanno continuato a scendere giovedì mattina (-1,39%), indicando un ambiente di rischio contenuto in vista dell’atteso annuncio dell’accordo commerciale da parte di Trump.
Asset digitali
Gli asset digitali sono saliti, sostenuti dal rinnovato ottimismo sulle trattative commerciali. Il Bitcoin si è avvicinato alla soglia critica dei 100.000 USD (+1,88% a 98.850 USD), mentre Ethereum è balzato del 5,15%. Anche XRP (+2,21%) e Solana (+2,08%) hanno registrato aumenti. Il sentiment nel mercato cripto appare strettamente correlato all’ottimismo generale sulle azioni, in vista dei colloqui tra USA e Cina.
Obbligazioni
• I rendimenti dei Treasury USA sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto ai livelli precedenti alla riunione del FOMC di ieri sera, con le prospettive economiche statunitensi ancora incerte.
• I rendimenti dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni sono aumentati di circa cinque punti base dai minimi di sessione, a seguito della peggiore asta dal 2021.
• Il differenziale Bloomberg High Yield rispetto ai Treasury USA si è ristretto di un punto base a 356 punti base, cinque punti sopra i minimi del mese.
Materie prime
• I prezzi del petrolio sono risaliti dopo la flessione della sessione precedente, a seguito delle indicazioni incerte fornite dalla Fed sull’economia USA. I trader restano focalizzati sui colloqui commerciali tra USA e Cina previsti per il fine settimana, mentre Trump si avvicina a un accordo con il Regno Unito. Intanto, l’EIA ha registrato un secondo calo settimanale delle scorte statunitensi.
• L’oro consolida nuovamente, non riuscendo a mantenersi sopra i 3.400 USD dopo che la Fed ha segnalato che non è in alcuna fretta di tagliare i tassi, pur avvertendo dei rischi di aumento della disoccupazione e dell’inflazione legati ai dazi di Trump. I trader puntano ancora su tre tagli dei tassi favorevoli all’oro nel corso dell’anno.
• I future sul rame di alta qualità a New York sono in calo poiché il premio rispetto a Londra si è ridotto all’8,5%, dal recente picco del 15%. I trader riflettono sul livello finale dei dazi che l’amministrazione USA potrebbe imporre. La domanda in Cina rimane solida, mentre le scorte bloccate negli Stati Uniti continuano ad aumentare, restringendo l’offerta nel resto del mondo.
Valute
• Il dollaro USA si è rafforzato in parte per effetto della riunione del FOMC, che ha suscitato preoccupazioni per possibili scenari di stagflazione (disoccupazione e inflazione più alte), anche se i tassi a breve termine sono rimasti poco mossi.
• Il rafforzamento del dollaro è dovuto anche all’attesa di un accordo commerciale tra Regno Unito e Stati Uniti, che la Casa Bianca dovrebbe annunciare oggi. Si tratterebbe del primo accordo rilevante da quando Trump ha annunciato i dazi del "Liberation Day" lo scorso 2 aprile. Anche la sterlina si è rafforzata, in vista di una riunione cruciale della Bank of England da cui si attendono indicazioni per le prossime mosse.
• Sia la Riksbank svedese che la Norges Bank norvegese annunceranno le rispettive decisioni sui tassi questa mattina (nessun cambiamento atteso), ma soprattutto forniranno aggiornamenti sulle loro previsioni di politica monetaria.