Dieci importanti trimestrali in Europa da tenere d'occhio nelle prossime due settimane

Ruben Dalfovo
Investment Strategist
Punti chiave
- Le aziende europee iniziano la stagione degli utili del terzo trimestre.
- Tecnologia, Banche, Farmaceutiche pubblicheranno nei prossimi giorni.
- Temi guida: tariffe e controlli export, prezzi materie prime, domanda legata all’AI, e solidità del capitale per le banche.
Uno sguardo ai prossimi importanti rilasci di utili in Europa
Mercoledì 22 ottobre
SAP: focus su crescita del cloud, arretrato di contratti e redditività. Nel Q2 il cloud è salito a circa 5,1 miliardi di euro, con incremento dell’arretrato a circa 18 miliardi. La società ha confermato l’obiettivo 2025 e ha segnalato cicli di vendita più lunghi in alcuni settori pubblici e manifatturieri. Per il Q3 gli investitori guardano a flusso ordini nel cloud, miglioramento dei margini e a come l’AI venga venduta dentro i pacchetti esistenti. Una conferma o un rafforzamento della guidance sarebbe letta positivamente.
UniCredit: si misurerà la tenuta dei ricavi da interessi e commissioni, la qualità del credito e la capacità di distribuire capitale. Nel Q2 l’utile è stato 3,3 miliardi di euro (2,9 miliardi al netto di elementi straordinari), con obiettivo di utile 2025 portato a circa 10,5 miliardi e CET1 ratio vicino al 16%. Attesi aggiornamenti su ritorni agli azionisti e su eventuali dossier regolatori o M&A. Per una reazione positiva in borsa, contano soprattutto un costo del rischio stabile e la conferma degli obiettivi.
Giovedì 23 ottobre
STMicroelectronics: l’azienda pubblica prima dell’apertura dei listini europei e tiene la conference call alle 9:30 italiane. Nel secondo trimestre ha registrato ricavi di 2,77 miliardi di dollari, margine lordo 33,5% e una perdita operativa legata alla ristrutturazione; perdita netta 97 milioni. La società ha indicato per il terzo trimestre ricavi intorno a 3,17 miliardi e margine lordo circa 33,5%. Il mercato guarda domanda auto e industriale, livelli di scorte dei clienti, prezzi e mix prodotto. Spunti extra: aggiornamenti su riorganizzazione degli impianti in Europa e sull’acquisto dei sensori miniaturizzati di NXP.
Roche: nel primo semestre le vendite sono cresciute del 4% a 30,9 miliardi di franchi (o +7% a cambi constanti), con aumento dell’utile operativo “core” e guidance confermata. Il mercato guarda al ritmo dei farmaci in oncologia e immunologia e alla stabilità dei diagnostici, che finora sono stati più piatti. Importante anche qualsiasi segnale sulla nuova area obesità dopo l’accordo con Zealand Pharma. Effetti di cambio restano un freno nei numeri riportati. Una conferma della traiettoria per il 2025 sarebbe un segnale di continuità.
Atlas Copco: termometro del ciclo industriale. A metà anno gli ordini erano in lieve calo organico (−1%) e i ricavi in flessione del 2%, con margini comunque robusti. Il mercato guarda agli ordini nella divisione vuoto per semiconduttori, ai compressori per fabbriche e alla domanda di servizi, che è più stabile. Il commento sulla “attività clienti” per i prossimi trimestri farà da guida per l’industria europea. Attenzione al cambio: se la corona svedese si rafforza, i ricavi dall’estero contano meno nei conti; se si indebolisce, contano di più. Un rimbalzo degli ordini sarebbe un segnale macro positivo.
Venerdì 24 ottobre
Eni: sensibilità a prezzo del greggio e margini di raffinazione. Nel Q2 Eni ha riportato utile netto “adjusted” di 1,13 miliardi di euro e ha alzato la stima di cassa operativa 2025 a circa 11,5 miliardi, confermando dividendi e buyback. Attesi aggiornamenti su gas e GNL, e sull’allocazione del capitale tra crescita, riduzione debito e ritorni. Il quadro su produzione e margini “downstream” sarà decisivo per leggere il 2026.
Giovedì 30 ottobre
Volkswagen: tariffe e domanda regionale restano i temi chiave. Nel Q1 l’utile operativo è sceso a 2,9 miliardi con ricavi +2,8% a 77,6 miliardi. Le consegne del Q3 sono cresciute dell’1% grazie all’Europa e al Sud America, mentre Cina e Nord America hanno pesato negativamente. Cresce la quota di elettriche sul totale consegne (11%), ma i margini restano sotto pressione. Aspettiamo segnali su cassa, prezzi e mix tra modelli tradizionali ed elettrici. Guidance e commenti su tariffe saranno i driver del sentiment.
Venerdì 31 ottobre
Intesa Sanpaolo: la banca ha chiuso il primo semestre con utile record di 5,2 miliardi e ha alzato la guidance di utile 2025 a “ben oltre” 9 miliardi. Capitale solido attorno al 13,5%. Il Q3 dirà quanto reggono i ricavi da interessi in un contesto di tassi in calo e quanto le commissioni e il trading possono bilanciare. Gli investitori guardano anche alla qualità del credito e alla politica di distribuzione a fine anno.
Mercoledì 5 novembre
Leonardo: difesa europea in primo piano. A metà anno Leonardo ha mostrato ordini solidi, rapporto ordini/fatturato di 1,3 volte, debito in calo a circa 2,17 miliardi e guidance alzata per ordini e cassa. Gli investitori guardano al flusso ordini in elicotteri ed elettronica e a eventuali progetti con partner europei. La visibilità del portafoglio resta alta. Una conferma della traiettoria 2025 rafforza il caso di investimento.
Giovedì 6 novembre
Rheinmetall: segnali attesi su tempi delle commesse pubbliche. Nel primo semestre vendite +24% a 4,7 miliardi e arretrato ordini salito a circa 63 miliardi. La società ha confermato per il 2025 crescita delle vendite del 25–30% e margine operativo attorno al 15,5%, pur con ritardi nelle aggiudicazioni tedesche. Il mercato vorrà prove di accelerazione nel secondo semestre. Commenti su capacità produttiva e flusso cassa saranno centrali.