Previsioni Oltraggiose
Oro alla patria? No, questa volta oro ai cittadini
Ruben Dalfovo
Investment Strategist
Market Strategist
La Cina sorprende il mondo annunciando riserve auree certificate molto più grandi di quanto precedentemente divulgato, abbastanza da superare le riserve ufficiali degli Stati Uniti. Poco dopo, Pechino fa una mossa ancora più grande: dichiara che lo yuan offshore (CNH) è ora parzialmente sostenuto dall'oro. In pratica, ciò significa che i possessori possono riscattare CNH per oro fisico consegnabile a un tasso di conversione pubblicato che implica USD/CNH di circa 5,00, uno storico rafforzamento a gradini della valuta cinese dai livelli vicini a 7,00 prima dell'annuncio.
Questo "yuan d'oro" trasforma i caveau di Shanghai, Shenzhen e Hong Kong nel centro di un nuovo sistema monetario globale. Offre qualcosa che il mondo non vedeva da decenni: una valuta legata a una riserva tangibile piuttosto che a mere promesse governative. Lo yuan d'oro promette una minore dipendenza dai rating del credito, dalla politica delle banche centrali e dai rischi geopolitici, dando ai paesi un modo per commerciare e conservare valore senza fare affidamento sui sistemi finanziari occidentali.
La Cina lancia lo yuan aureo con cura. Inizialmente, lo yuan garantito dall'oro è disponibile solo offshore (Hong Kong, Singapore), mentre lo yuan onshore rimane gestito. Il sistema viene lanciato come un paniere ancorato all'oro, ma integrato con altri asset di riserva, obbligazioni statunitensi e commodities, per attenuare la volatilità. Una volta che regolari audit di terze parti confermeranno che le riserve auree della Cina corrispondono alle sue promesse, la fiducia nel nuovo sistema cresce. A quel punto, la Cina passa alla piena convertibilità, consentendo il rimborso on-demand di CNH per oro entro limiti giornalieri stabiliti.
Per coinvolgere altri paesi, la Cina offre linee di scambio oro contro yuan ai produttori di petrolio del Golfo e alle banche centrali dell'ASEAN e lancia contratti di petrolio e rame regolati in oro. I paesi partner possono fatturare in CNH e scegliere l'oro fisico per la consegna, aiutandoli a fare trading senza utilizzare dollari USA. La maggior parte sceglie invece di detenere semplicemente obbligazioni cinesi denominate in CNH, che sono più convenienti e offrono una piccola cedola.
Con l'aumento della fiducia nel sistema, un maggior numero di scambi di energia e materie prime si sposta verso lo yuan aureo. Gli investitori e i detentori di riserve riducono le partecipazioni in titoli del Tesoro USA, il dollaro si indebolisce mentre la sua quota nelle riserve globali scende di un terzo.
Impatto sul mercato: l'oro avanza sopra USD 6,000, l'USD/CNH scende sotto 5,0, i rendimenti dei Treasury statunitensi salgono grazie alle vendite estere. Lo "yuan d'oro" diventa una seconda ancora globale duratura, non sostituendo il dollaro, ma ponendo fine al suo monopolio.