Rapida panoramica del mercato – 19 febbraio 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 19 febbraio 2025
Punti chiave
- Azioni: L’S&P 500 segna un nuovo record; Intel in forte rialzo; Bumble e Arista in calo after hours.
- Volatilità: VIX vicino a 15; volatilità contenuta.
- Asset digitali: BTC in calo; impatto di LIBRA su Solana; Hong Kong amplia l’offerta di criptovalute.
- Valute: JPY si rafforza nuovamente nella notte. NZD più solido dopo che la RBNZ ha segnalato tagli più contenuti da qui in avanti.
- Materie prime: Prezzi del gas in forte rialzo, oro vicino ai massimi storici e aumento dei prezzi delle colture.
- Obbligazioni: Il rendimento del decennale USA ha raggiunto il 4,56% prima di ritracciare.
- Eventi macro: Avvio di nuove costruzioni e permessi edilizi negli Stati Uniti a gennaio, asta dei Treasury USA a 20 anni, verbali della riunione del FOMC.
Colazione con i mercati è una panoramica concisa sui mercati finanziari, con riferimenti alle principali notizie ed eventi.
Dati macro e principali notizie
- Regno Unito: L’inflazione CPI di gennaio è uscita questa mattina a -0,1% su base mensile e +3,0% su base annua, rispetto a previsioni di -0,3%/+2,8%. L’inflazione core dei servizi su base annua si attesta al 5,0%, leggermente inferiore alle attese del 5,1%.
- USA e Russia: Delegati di alto livello si sono incontrati a Riad per discutere della situazione in Ucraina. Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha definito i colloqui "non infruttuosi". Il presidente ucraino Zelensky ha rinviato la sua visita in Arabia Saudita al 10 marzo, presumibilmente per evitare di legittimare l’incontro.
- Cina: Le azioni cinesi hanno registrato un rally da 1.000 miliardi di dollari, trainato dai progressi nell’intelligenza artificiale e da una riunione del presidente Xi Jinping con aziende private, tra cui Alibaba, Meituan, Xiaomi Corp e BYD Co, esortando gli imprenditori a restare competitivi e fiduciosi nel futuro della Cina. Questo intervento diretto di Xi invia un segnale forte sull’impegno del Paese a stimolare l’economia.
- Tensioni commerciali: Restano al centro delle preoccupazioni degli investitori dopo che Trump ha minacciato di imporre dazi doganali del 25% su importazioni di semiconduttori, automobili e prodotti farmaceutici già dal 2 aprile.
- Federal Reserve: I verbali della riunione di gennaio del FOMC, in uscita oggi, potrebbero rivelare ulteriori discussioni della Fed sui rischi inflazionistici legati ai cambiamenti di politica economica proposti da Trump.
Principali eventi macro (orari GMT)
- 07:00 – Regno Unito: CPI & PPI di gennaio
- 13:30 – Stati Uniti: Avvio di nuove costruzioni a gennaio
- 18:00 – Stati Uniti: Asta Treasury a 20 anni
- 19:00 – Stati Uniti: Verbali FOMC del 29 gennaio
- 19:10 – Nuova Zelanda: Discorso di Orr (RBNZ) in Parlamento
- 22:00 – Stati Uniti: Discorso di Jefferson (Fed)
- 00:30 – Australia: Dati sull’occupazione di gennaio
Trimestrali
- Oggi: Rio Tinto, Analog Devices, HSBC, Carvana, Glencore, Vale, Garmin, Toast
- Giovedì: Walmart, Booking Holdings, Airbus, Schneider Electric, Mercedes-Benz, Mercado Libre, Nu Holdings, Block, Lloyds, Cheniere, Targa Resources, Fortescue, Cameco, Sprouts Farmers Market
- Venerdì: Constellation Energy, Standard Chartered
Azioni
- Stati Uniti: L’S&P 500 è salito dello 0,24% martedì, chiudendo a un nuovo record di 6.129,58, il secondo del 2025, mentre il Dow Jones e il Nasdaq sono rimasti quasi invariati. Intel è balzata del 16% in seguito a speculazioni secondo cui TSMC e Broadcom potrebbero smantellare il gigante dei semiconduttori, migliorando il sentiment del settore. Super Micro Computer ha guadagnato il 16,5%, poiché le preoccupazioni relative a una possibile rimozione dalla quotazione si sono attenuate. D’altra parte, Bumble è crollata del 17% nell’after hours a causa di previsioni deludenti, mentre Arista Networks ha perso il 5% nell’after hours, nonostante risultati solidi. I trader hanno valutato i segnali della politica monetaria della Fed, le potenziali trattative di pace in Ucraina e le nuove minacce tariffarie di Trump sui settori automobilistico, dei semiconduttori e farmaceutico.
- Europa: I mercati europei hanno chiuso in rialzo martedì, con il DAX tedesco che ha raggiunto i 22.863 punti (+0,3%), sostenuto dall’ottimismo su un possibile aumento della spesa per la difesa a favore dell’Ucraina. I colloqui tra Stati Uniti e Russia a Riad, descritti come "positivi", hanno alimentato la speranza di una risoluzione del conflitto, aprendo potenzialmente la strada a un vertice tra Trump e Putin. Commerzbank ha guidato i rialzi (+1,9%), seguita da Daimler Truck (+1,7%) e Airbus (+1,6%). Il CAC 40 francese ha raggiunto il massimo di nove mesi, superando gli 8.220 punti, con il titolo Thales in rialzo del 2,6% grazie alla sua esposizione al settore della difesa. Tuttavia, Capgemini ha subito un crollo del 9% a causa di vendite deludenti, mentre Zalando e Rheinmetall hanno registrato lievi cali a seguito di prese di profitto.
- Asia: I mercati asiatici hanno avuto un andamento contrastato mercoledì, con le minacce di Trump di imporre dazi del 25% sui settori automobilistico e dei semiconduttori che hanno pesato sul sentiment degli investitori. L’Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,3% a 22.908 punti, restituendo parte dei forti guadagni legati al settore tecnologico registrati martedì. Tuttavia, gli indici cinesi hanno chiuso in rialzo, grazie all’ottimismo sui progressi nell’intelligenza artificiale e ai segnali di sostegno di Pechino alle imprese private. Il KOSPI sudcoreano ha guadagnato l’1,7%, estendendo il recente rally sostenuto dalle forti performance dei titoli dei semiconduttori, con Samsung Electronics e SK Hynix entrambe in rialzo di oltre il 2%. Al contrario, il Nikkei giapponese ha perso lo 0,4%, con gli investitori che sono diventati più cauti in vista di possibili nuove mosse della politica commerciale degli Stati Uniti.
Volatilità
Il VIX si è attestato a 15,35 (-0,13%) martedì, indicando un livello di ansia moderato sui mercati, nonostante le nuove minacce tariffarie di Trump. Gli indicatori a breve termine, come il VIX1D (-21,24%), hanno segnalato un calo delle aspettative di volatilità immediata, mentre i trader hanno monitorato le minute della Fed per eventuali indizi sulla futura politica monetaria. L’attività sulle opzioni del VIX ha attirato l’attenzione, con ampie operazioni su spread di opzioni call, suggerendo che le strategie di copertura rimangono attive. Gli analisti di BofA hanno consigliato di utilizzare strategie di protezione con opzioni rialziste sul VIX per difendere le posizioni azionarie. Nel frattempo, la volatilità è rimasta contenuta grazie ai movimenti limitati sui mercati obbligazionari e ai risultati aziendali stabili, mentre gli investitori hanno continuato a osservare le trattative per la pace in Ucraina e i cambiamenti nelle dinamiche commerciali globali.
Asset digitali
Il Bitcoin si è attestato vicino ai 95.570 $ (-0,09%), segnando il livello più basso da settimane, mentre Ethereum è salito dell’1% a 2.699 $. Solana ha continuato a perdere terreno (-0,8%), risentendo ancora dell’impatto negativo dello scandalo legato al token LIBRA, associato al presidente argentino Javier Milei. Coinbase ha perso il 3,5%, mentre MicroStrategy è scesa dell’1,1% dopo aver riportato l'assenza di nuovi acquisti di Bitcoin.
Le autorità di regolamentazione di Hong Kong hanno espresso il loro sostegno all’espansione dei prodotti di trading crypto, evidenziando l’ambizione della città di affermarsi come hub regionale per gli asset digitali. Tuttavia, i trader rimangono cauti in vista di potenziali nuove tariffe statunitensi e di ulteriori regolamentazioni, mentre il sentiment di mercato continua a essere influenzato dalla persistente volatilità delle altcoin più piccole.
Obbligazioni
- Stati Uniti: I rendimenti obbligazionari USA sono tornati a salire ieri, con il decennale di riferimento che ha raggiunto il 4,56%, prima di ripiegare leggermente nella notte. Il rendimento del biennale è rimasto stabile attorno al 4,3%, all’interno della fascia mediana degli ultimi tre mesi, in attesa delle minute del FOMC di oggi.
- Giappone: I rendimenti dei titoli di Stato giapponesi (JGB) hanno continuato a salire, in un contesto di curva dei rendimenti in irripidimento ribassista. Il decennale giapponese ha sfiorato l’1,45% nella notte, prima di ritracciare leggermente.
Materie Prime
- Il settore delle materie prime ha esteso il suo recente rally, con l’indice BCOM TR che ha raggiunto il massimo degli ultimi 29 mesi, sostenuto da un ampio rialzo dei prezzi. A trainare il movimento, il forte aumento dei prezzi del gas naturale, in risposta a un nuovo picco della domanda invernale negli Stati Uniti, oltre alla domanda sostenuta per i metalli preziosi e i prodotti agricoli chiave.
- I prezzi del petrolio hanno proseguito la loro ascesa, alimentati dalle indiscrezioni secondo cui l’OPEC+ starebbe valutando di rinviare ulteriori aumenti della produzione. Inoltre, le incertezze sulle esportazioni di petrolio russo sono aumentate, poiché il G7 sta considerando un inasprimento del tetto ai prezzi del petrolio russo.
- L’oro è vicino ai massimi storici, supportato dalla forte domanda di beni rifugio in risposta alle minacce tariffarie e all’elevato livello di incertezza geopolitica. L’argento è riuscito finora a tenere il passo con il rally dell’oro, nonostante la mancanza di acquisti da parte delle banche centrali, che invece sostengono il metallo giallo.
- I futures sul mais CBOT hanno toccato il massimo degli ultimi 16 mesi, superando i 5 $ per bushel, spinti da una forte domanda di esportazione e attese di scorte più ridotte. Anche i futures sul grano sono saliti ai massimi di 4 mesi, a causa delle preoccupazioni per il freddo intenso che potrebbe danneggiare i raccolti in Russia e negli Stati Uniti.
Valute
- Il dollaro USA ha avuto un andamento misto, dopo un leggero rafforzamento ieri. L’USDJPY è tornato a scendere nella notte, consolidando il recente rimbalzo, con un importante supporto tecnico appena sotto 151,00. L’EURUSD ha toccato un minimo a 1,0435 prima di rimbalzare verso 1,0450.
- La sterlina si è rafforzata contro l’euro, grazie a dati solidi su salari e occupazione pubblicati ieri. L’EURGBP è sceso sotto 0,8300, registrando anche un improvviso calo fino a 0,8266 nella notte, prima di recuperare terreno.
- Il dollaro neozelandese (NZD) è risalito, dopo che la RBNZ ha tagliato i tassi di 50 punti base, ma ha anche segnalato una riduzione più graduale nel ritmo dei futuri tagli. Il tasso di cambio AUDNZD ha rapidamente superato 1,1170 subito dopo la decisione, prima di ritracciare verso 1,1120 nel corso della sessione.