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Rapida panoramica del mercato – 25 febbraio 2025

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BG SAXO

Rapida panoramica del mercato – 25 febbraio 2025



Punti chiave

  • Azioni: i risultati di Nvidia e l'inflazione PCE al centro dell’attenzione; Europa debole a causa dell’incertezza elettorale in Germania; la Cina crolla con il ritorno delle tariffe di Trump.
  • Volatilità: il VIX sale mentre aumenta la domanda di copertura in vista di eventi chiave.
  • Asset digitali: il sentiment sulle criptovalute peggiora con le tariffe di Trump che scuotono i mercati.
  • Valute: il dollaro canadese si indebolisce mentre le tariffe di Trump restano in vigore. L’euro si muove lateralmente dopo le elezioni in Germania.
  • Obbligazioni: i rendimenti dei Treasury USA scendono ai nuovi minimi dell'anno a causa del sentiment negativo verso gli asset rischiosi.
  • Materie prime: l’oro arretra dai massimi storici, mentre il petrolio sale a causa delle sanzioni contro l’Iran.
  • Eventi macro: salari europei, fiducia dei consumatori USA, CPI australiano.

BG SAXO Colazione con i mercati è una panoramica concisa sui mercati finanziari, con riferimenti alle principali notizie ed eventi.


Dati macro e notizie

  • Il presidente USA Donald Trump ha dichiarato che le tariffe su Canada e Messico rimangono programmate, dopo un rinvio iniziale a inizio febbraio fino al 4 marzo.
  • L’amministrazione Trump starebbe cercando di inasprire le restrizioni sulle esportazioni di chip semiconduttori di fascia alta e di attrezzature per la produzione di semiconduttori verso la Cina da parte degli alleati degli Stati Uniti, come il Giappone e i Paesi Bassi. Tokyo Electron e ASML Holding NV sono al centro dell’attenzione, poiché i loro ingegneri sono impiegati per la manutenzione dei macchinari di produzione di semiconduttori. Inoltre, secondo fonti anonime citate da Bloomberg, si sta discutendo un'ulteriore restrizione sull'esportazione di determinati chip Nvidia.
  • Gli Stati Uniti hanno ritirato la loro condanna dell’invasione russa dell’Ucraina del 2022 alle Nazioni Unite e tra i Paesi del G7. Successivamente, sia gli USA che la Russia hanno approvato una risoluzione americana alle Nazioni Unite che chiede una rapida fine del conflitto senza attribuzione di colpe.
  • Ucraina e Stati Uniti sarebbero vicini a un accordo che garantirebbe agli USA l’accesso alle risorse naturali ucraine in cambio di un impegno americano per un’Ucraina “libera, sovrana e sicura”, oltre a investimenti nel Paese e a un impegno per una “pace duratura”.
  • La Germania sta discutendo un fondo per la difesa da 200 miliardi di euro, mentre il futuro cancelliere Friedrich Merz è già in trattative con i socialdemocratici di centro-sinistra per approvare un pacchetto di spesa straordinario, prima ancora che venga formato ufficialmente un governo tra i due partiti.

Principali eventi del calendario macroeconomico (orari in GMT)

  • 10:00 – Indicatore sui salari negoziati nell’Eurozona
  • 11:00 – Intervento di Centeno (BCE)
  • 13:00 – Intervento di Schnabel (BCE)
  • 14:00 – Intervento di Huw Pill, capo economista della Banca d’Inghilterra
  • 14:00 – Indice dei prezzi delle abitazioni negli USA (dicembre)
  • 15:00 – Indice di fiducia dei consumatori USA (febbraio)
  • 18:00 – Asta dei Treasury USA a 5 anni
  • 00:30 – CPI Australia (gennaio)

Trimestrali

  • Oggi: The Home Depot, Intuit, Workday, Coupang, Keurig Dr Pepper
  • Mercoledì: Nvidia, Salesforce, Deutsche Telekom, Lowe’s, TJX, AB Inbev, Synopsys, CRH, Snowflake, Monster Beverage, Danone, Stellantis, Ebay
  • Giovedì: Axa, Dell, EOG Resources, Autodesk, Eni, Swiss Re, HP, Warner Brothers
  • Venerdì: BASF, Holcim

Azioni

  • Stati Uniti: il selloff guidato dalla tecnologia continua mentre gli investitori attendono i risultati di Nvidia e i dati sull’inflazione
    I mercati azionari statunitensi hanno faticato lunedì, con l’S&P 500 (-0,50 %) e il Nasdaq (-1,21 %) che hanno registrato la terza seduta consecutiva in calo, mentre il Dow Jones (+0,08 %) è riuscito a chiudere in territorio positivo. Nvidia (-3,1 %) è scesa in attesa dei risultati di mercoledì, mentre Palantir (-10,5 %) ha continuato a perdere terreno, con un ribasso di quasi il 30 % dai suoi massimi recenti. In controtendenza, Apple (+0,6 %) è salita dopo aver annunciato un piano di investimenti da 500 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Le preoccupazioni economiche sono aumentate con l’indice manifatturiero della Fed di Dallas, che è sceso in territorio negativo, mentre la probabilità di una pausa della Fed sui tassi a marzo è salita al 96 %. I mercati attendono ora i dati sull’inflazione PCE, previsti per questa settimana.
  • Europa: le borse arretrano a causa dell’incertezza sulle elezioni tedesche
    I mercati europei hanno chiuso in calo, con lo STOXX 50 (-0,39 %) e lo STOXX 600 (-0,1 %) in ribasso in un contesto di prudenza tra gli investitori. Il DAX (+0,62 %) ha sovraperformato dopo la vittoria della CDU/CSU alle elezioni federali tedesche, sebbene le trattative per la coalizione potrebbero ritardare la chiarezza sulla politica economica. Il CAC 40 (-0,8 %) è stato il peggiore, penalizzato dalle perdite di Schneider Electric (-6,9 %), Legrand (-3,5 %) e dei titoli del lusso come LVMH (-1,5 %). Sul fronte aziendale, Prosus (-9 %) è crollata dopo aver annunciato l’acquisizione di Just Eat Takeaway.com per 4,1 miliardi di euro. Gli investitori ora monitorano i dati sul PIL tedesco e possibili svolte politiche del nuovo governo.
  • Asia: crollo delle azioni cinesi e di Hong Kong a causa delle politiche commerciali di Trump
    Le borse asiatiche hanno subito forti pressioni di vendita, con l’Hang Seng (-1,28 %) e il CSI 300 (-0,77 %) in calo dopo che gli Stati Uniti hanno inasprito le restrizioni sugli investimenti cinesi. Alibaba (-10,2 %) e Baidu (-3,7 %) hanno guidato le perdite, trascinando in ribasso l’indice tecnologico di Hong Kong (-1,2 %). L’iniezione di liquidità di 300 miliardi di CNY da parte della Banca Popolare Cinese (PBoC) è stata considerata insufficiente, non riuscendo a compensare i prestiti in scadenza. Inoltre, la conferma da parte di Trump delle tariffe su Cina, Messico e Canada ha aumentato la cautela tra gli investitori. Con l’uscita imminente dei dati PMI cinesi, i trader si preparano a una maggiore volatilità nella regione.

Volatilità

L’indice VIX (+4,23 %) è salito leggermente a 18,98, mentre i futures sul VIX sono scesi (-1,25 %) nelle prime contrattazioni. L’aumento del rapporto Put/Call (+16,5 % a 1,294) indica un incremento delle coperture al ribasso. I risultati di Nvidia di domani e i dati sulla fiducia dei consumatori USA di oggi sono i principali catalizzatori da monitorare. Nonostante le recenti perdite azionarie, la volatilità implicita rimane sotto controllo, suggerendo che gli investitori sono cauti ma non ancora in modalità panico.


Asset digitali

Il Bitcoin (-0,34 % a 91.240 $) e l’Ethereum (-1,38 % a 2.479 $) sono scesi nel timore di una nuova escalation della guerra commerciale. Anche XRP (-1,15 %) e Solana (-2,25 %) hanno registrato perdite. I titoli legati alle criptovalute hanno sottoperformato, con Coinbase (-3,53 %), MicroStrategy (-5,65 %) e Marathon Digital (-5,25 %) in forte ribasso. L’indice Crypto Fear & Greed è sceso a 25 ("Paura estrema"), il livello più basso degli ultimi mesi, dopo l’annuncio delle nuove tariffe di Trump. Gli investitori stanno monitorando attentamente il supporto dei 90.000 $ per il Bitcoin, mentre il sentiment resta fragile.


Obbligazioni

  • I rendimenti dei Treasury USA hanno toccato nuovi minimi per l’anno lungo gran parte della curva dei rendimenti, mentre il sentiment di rischio ieri è continuato a peggiorare. Il rendimento del Treasury a 2 anni è sceso a 4,14 %, con le probabilità di un taglio dei tassi a giugno da parte della Fed in leggero aumento. Il rendimento del 10 anni è sceso sotto la soglia del 4,40 %, attestandosi a 4,37 % nelle prime ore di oggi.
  • Dopo un lungo weekend, i rendimenti obbligazionari giapponesi hanno registrato un forte calo. Il rendimento del 2 anni è sceso di 2 punti base a 0,80 %, mentre il 10 anni, in una sessione volatile, ha perso 4 punti base, scambiando a 1,39 % nel pomeriggio a Tokyo.
  • In Europa, i rendimenti sono scesi leggermente sul segmento a breve della curva, con il mercato che prezza ancora oltre tre tagli dei tassi aggiuntivi da parte della BCE entro la fine dell’anno, per un totale di 0,79 %.

Materie Prime

  • I prezzi dell’oro (-0,51 %) sono diminuiti dopo aver toccato un massimo storico di 2.956,15 $, a causa di prese di profitto, mentre la domanda di beni rifugio è rimasta forte nel contesto di timori sui dazi. Il presidente Trump ha confermato che le tariffe sulle importazioni da Canada e Messico procederanno come previsto, mantenendo alta l’attenzione sui rischi di inflazione e guerra commerciale. Gli analisti si aspettano che la Fed rimanga restrittiva, il che potrebbe limitare il potenziale rialzista dell’oro.
  • Nel frattempo, i prezzi del petrolio (+0,40 %) sono saliti per la seconda sessione consecutiva, con il Brent a 75,16 $ e il WTI a 71,17 $, poiché le nuove sanzioni statunitensi contro l’Iran hanno sollevato preoccupazioni sull’offerta. Anche i margini di raffinazione solidi hanno fornito supporto, ma le incertezze sulla domanda hanno contenuto i guadagni.

Valute

  • Il tentativo di rally dell’euro dopo le elezioni tedesche si è arenato, con l’EUR/USD che non è riuscito a superare la resistenza chiave a 1,0533, ma le vendite non hanno riportato la coppia sotto 1,0450.
  • Il dollaro canadese ha perso terreno dopo che il presidente Trump ha ribadito che i dazi USA sulle esportazioni canadesi rimarranno in vigore, con la scadenza del 4 marzo ormai vicina.
  • Il peso messicano si è indebolito leggermente, ma sembra meno sensibile alla questione dei dazi, poiché il Messico sembra allinearsi alle richieste dell’amministrazione Trump, studiando possibili dazi contro la Cina per evitare di essere colpito dai dazi statunitensi del 25 %.

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