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Rapida panoramica del mercato – 26 febbraio 2025

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BG SAXO

Rapida panoramica del mercato – 26 febbraio 2025



Punti chiave

  • Azioni: indici USA contrastanti; Tech sotto pressione; Europa piatta; Cina e Hong Kong in rialzo grazie all’IA
  • Volatilità: il VIX sale; Nvidia al centro dell’attenzione con i risultati trimestrali; i futures sul VIX in calo; i futures su S&P 500 e Nasdaq in rialzo
  • Asset digitali: BTC sotto 89.000 $; ETH ai minimi da novembre; deflussi dagli ETF per 1 miliardo di dollari; azioni crypto in ribasso
  • Valute: lo JPY si indebolisce dopo un tentativo di rottura al ribasso dell’USDJPY; il CAD debole a causa delle preoccupazioni sui dazi di Trump
  • Obbligazioni: i rendimenti dei Treasury USA crollano dopo dati deludenti sulla fiducia dei consumatori di febbraio
  • Materie prime: l’oro rimbalza; il petrolio vicino ai minimi di due mesi; Trump prende di mira i dazi sul rame
  • Eventi macro: vendite di nuove abitazioni negli Stati Uniti, asta dei Treasury USA a 7 anni

BG SAXO Colazione con i mercati è una panoramica concisa sui mercati finanziari, con riferimenti alle principali notizie ed eventi.


Dati macro e principali notizie

  • La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge sul bilancio che prevede forti tagli ai programmi di assistenza sociale, in particolare Medicaid e buoni alimentari, permettendo fino a 4.500 miliardi di dollari di riduzioni fiscali nei prossimi dieci anni. La legge innalzerebbe anche il tetto del debito di 4.000 miliardi di dollari, evitando tagli automatici alla spesa e il rischio teorico di default, che potrebbe diventare concreto già quest’estate senza un accordo. I repubblicani del Senato chiedono riduzioni fiscali ancora maggiori e alcuni si oppongono ai profondi tagli ai programmi di assistenza. Nessun disegno di legge diventa legge finché entrambe le camere non approvano una versione e il Presidente non la firma. La Camera ha votato con un margine ristretto di 217 a 215, con un solo repubblicano che non ha votato a favore e tutti i democratici contrari.
  • L’inflazione CPI di gennaio in Australia è risultata al 2,5% su base annua, in linea con il dato di dicembre ma inferiore al 2,6% previsto. Tuttavia, l’indice CPI "trimmed mean" (che esclude le componenti più volatili) è salito al 2,8% dal 2,7% di dicembre.
  • L’Ucraina ha firmato ieri un accordo con gli Stati Uniti per l’esplorazione congiunta delle risorse naturali, un passo considerato cruciale per ottenere impegni di sicurezza a lungo termine da parte di Washington. L’Ucraina ha negoziato condizioni migliori rispetto all’accordo originale, che avrebbe previsto la cessione di diritti su 500 miliardi di dollari di entrate.
  • La fiducia dei consumatori negli Stati Uniti ha registrato il calo più forte da agosto 2021 a febbraio, a causa delle preoccupazioni sulle prospettive economiche e delle incertezze legate alle politiche dell’amministrazione Trump. L’indice del Conference Board è sceso di 7 punti a 98,3, segnando il terzo calo consecutivo e risultando inferiore a tutte le stime del sondaggio Bloomberg.

Principali eventi macroeconomici (orari GMT)

  • 07:00 – Indice GfK sulla fiducia dei consumatori in Germania
  • 15:00 – Vendite di nuove abitazioni negli Stati Uniti (gennaio)
  • 15:30 – Scorte di petrolio greggio e prodotti raffinati (DoE USA)
  • 18:00 – Asta dei Treasury USA a 7 anni

Trimestrali

  • Oggi: Nvidia, Salesforce, Deutsche Telekom, Lowe’s, TJX, AB Inbev, Synopsys, CRH, Snowflake, Monster Beverage, Danone, Stellantis, Ebay
  • Giovedì: Axa, Dell, EOG Resources, Autodesk, Eni, Swiss Re, HP, Warner Brothers
  • Venerdì: BASF, Holcim

Azioni

  • Stati Uniti: i mercati azionari USA hanno chiuso contrastanti martedì, con l’S&P 500 (-0,47%) e il Nasdaq 100 (-1,24%) che hanno esteso la loro serie negativa a quattro sedute, mentre il Dow Jones (+0,37%) è riuscito a guadagnare terreno. I titoli tecnologici hanno guidato i ribassi, con Nvidia (-2,7%), Palantir (-3,2%) e Tesla (-8,1%), che è scesa sotto la soglia di 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Super Micro Computer è balzata di oltre il 24% nell’after hours dopo aver presentato documenti finanziari in ritardo alla SEC, evitando così la revoca della quotazione sul Nasdaq. I futures suggeriscono un possibile rimbalzo in vista della pubblicazione dei risultati di Nvidia, che potrebbero fungere da catalizzatore per il mercato. Gli investitori attendono anche le revisioni del PIL e il rapporto PCE sull’inflazione entro la fine della settimana.
  • Europa: i mercati europei sono rimasti sottotono, con lo STOXX 50 (-0,11%) e il CAC 40 (-0,49%) in calo, mentre lo STOXX 600 (+0,15%) ha registrato un lieve rialzo. I produttori automobilistici tedeschi hanno guadagnato terreno, con Volkswagen, BMW e Mercedes in rialzo tra l’1,5% e il 3,6%, nonostante Trump abbia confermato i dazi sul Messico. Tuttavia, i titoli dei semiconduttori ASML e Infineon sono scesi di circa il 3% dopo che gli Stati Uniti hanno lasciato intendere nuove restrizioni sulla tecnologia cinese. Schneider Electric (-3,6%) in Francia ha continuato a perdere terreno a causa delle preoccupazioni legate alla politica commerciale USA, mentre STMicroelectronics (-2,4%) ha subito pressioni per l’incertezza politica in Italia. In Svizzera, SIG Group (-13,86%) è crollata dopo aver previsto un calo degli utili per il 2024, nonostante la crescita dei ricavi.
  • Asia: i mercati azionari di Hong Kong e Cina hanno registrato un forte rialzo, con l’Hang Seng Index (+3,57%) e l’HSTECH (+4,87%) in ripresa grazie al rally delle azioni tecnologiche trainato dall’ottimismo sull’intelligenza artificiale. Alibaba (+3,85%) ha guadagnato terreno grazie ai piani per il lancio di un nuovo modello AI, mentre la nuova generazione di AI di DeepSeek ha rafforzato il momentum del settore. In Corea del Sud, il KOSPI (+0,41%) è salito grazie ai guadagni di Hyundai (+1,7%) e Kakao (+3,8%), sebbene Samsung Electronics (-0,52%) abbia frenato l’indice. Il Nikkei giapponese (-0,97%) ha sottoperformato, appesantito dal sentiment di avversione al rischio. Le banche cinesi sono salite dopo che Morgan Stanley ha migliorato il giudizio sul settore finanziario, citando un ciclo di riduzione del rischio creditizio.

Volatilità

Il VIX è aumentato del 2,37% a 19,43, mentre l’incertezza persiste in vista della pubblicazione dei risultati di Nvidia e dei dati macroeconomici chiave. La volatilità a breve termine (VIX9D +5,41%) è aumentata significativamente, segnalando una crescente domanda di copertura. I futures sul VIX sono scesi a 18,22 (-1,43%), mentre i futures su S&P 500 e Nasdaq 100 sono saliti rispettivamente dello 0,35% e dello 0,54%, suggerendo un potenziale rimbalzo del mercato. Con l’uscita imminente dei dati economici (inflazione PCE) e delle trimestrali di Nvidia e Salesforce, è probabile che la volatilità del sentiment di rischio rimanga elevata.


Asset digitali

Il Bitcoin è sceso sotto gli 88.000 $, segnando un calo del 12% a febbraio rispetto al suo picco sopra i 100.000 $. L’Ethereum (-4,76%) è sceso a 2.510 $, toccando il livello più basso da novembre. Gli ETF Bitcoin statunitensi hanno registrato deflussi record per 1 miliardo di dollari, guidati da Fidelity (344 M$) e BlackRock (164 M$), con gli hedge fund che hanno smobilitato operazioni di arbitraggio. Le azioni legate alle criptovalute sono crollate, con MicroStrategy (-12%), Coinbase (-7,8%) e Riot Platforms (-8%). Nonostante i deflussi, gli analisti sottolineano che le restrizioni dell’offerta post-halving rimangono un fattore rialzista a lungo termine.


Obbligazioni

  • Stati Uniti: i rendimenti dei Treasury USA sono crollati ieri dopo la pubblicazione del dato sulla fiducia dei consumatori statunitensi, più debole del previsto. Il rendimento dei titoli di Stato USA a 10 anni è sceso fino al 4,28% prima di rimbalzare durante la notte, mentre la curva dei rendimenti si è appiattita con un bull flattening di due punti base tra il 2 e il 10 anni.
  • Regno Unito: i rendimenti dei Gilt britannici a breve termine sono scesi, con il rendimento dei Gilt a 2 anni in calo di oltre cinque punti base a 4,17% ieri. Il movimento è stato innescato dalle dichiarazioni di Swati Dhingra, membro della BoE noto per la sua posizione accomodante, secondo cui la banca centrale potrebbe tagliare i tassi con una frequenza trimestrale per il resto dell'anno, pur mantenendo una politica monetaria restrittiva. Il capo economista della BoE, Huw Pill, parlerà più tardi oggi.

Materie Prime

L’oro è rimbalzato a 2.916 $ dopo un calo del 2% martedì, sostenuto dalla retorica protezionista di Trump, che ha aumentato la domanda di beni rifugio. Il petrolio WTI (-0,29%) intorno ai 69 $ e il Brent (-0,27%) vicino ai 73 $ si mantengono sui minimi di due mesi, appesantiti dalle preoccupazioni per l’economia USA e dal rallentamento della ripresa in Cina. Il rame è schizzato al rialzo dopo che Trump ha ordinato un’indagine sui dazi sulle importazioni negli Stati Uniti, il che potrebbe portare a un'ulteriore restrizione dell’offerta. L’OPEC+ dovrebbe ritardare l’aumento della produzione, offrendo un sostegno ai prezzi del petrolio.


Valute

  • JPY: lo yen ha registrato un forte rialzo ieri dopo il dato negativo sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti, ma l’USDJPY non è riuscito a mantenere la rottura sotto il livello chiave di 148,65 (minimi di inizio dicembre) ed è rimbalzato sopra 149,50 durante la notte.
  • CAD: il dollaro canadese è la valuta più debole tra quelle del G10, con l’USDCAD che ha superato nettamente 1,4300 a causa delle preoccupazioni che il presidente USA Trump possa portare avanti la minaccia di imporre dazi del 25% contro il Canada (10% sui prodotti energetici) la prossima settimana, una volta scaduto il periodo di grazia di 30 giorni prima dell’entrata in vigore delle tariffe.

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