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Beni di consumo, il settore con il vento in poppa

Titoli azionari 4 minutes to read
Simone di Biase

Head of Relationship Management BG SAXO

Riassunto:  Giro di boa per la stagione trimestrali che ormai evidenzia alcuni chiari segnali. I settori finanziari e quelli relativi al consumo sono i vincitori in termini di crescita dei ricavi e le industrie di consumo sono state persino in grado di espandere il proprio margine operativo rispetto ad un anno fa. La compressione dei margini è il grande tema del terzo trimestre poiché le aziende stanno affrontando pressioni salariali senza precedenti e per alcuni settori il costo dei materiali è ancora elevato. La pressione sui margini è stata la più alta tra i semiconduttori e le società di media. Sebbene le società energetiche stiano ancora ottenendo ottimi risultati in termini di performance dei prezzi, i loro fondamentali sono leggermente peggiorati nel terzo trimestre.


Gli analisti erano troppo ottimisti sugli utili del terzo trimestre

La stagione della pubblicazione degli utili nell'S&P 500 è ora completa al 60% e sta emergendo un quadro più chiaro della situazione. Le stime relative alle società dell’SP500 si sono rivelate troppo ottimistiche, come indica il grafico sottostante, poiché gli utili di queste società si sono ridotti nel terzo trimestre a causa della compressione dei margini con le tech company che sono state le più colpite sui margini.
Se consideriamo le aree geografiche, il maggiore impatto sugli utili si è registrato in Cina, seguita dall'Europa. Nel mercato azionario statunitense, il settore tecnologico (Nasdaq 100) è stato quello più bersagliato dell'S&P 500.
Ora, in prospettiva, è lecito aspettarsi che la compressione continuerà per alcuni trimestri sino a che i margini di profitto netto rimarranno al di sopra della media storica e la mediana dell’indice della crescita salariale della Fed di Atlanta al di sopra del 6% a/a.

 

Terzo trimestre: chi vince e chi perde

Se esaminiamo più a fondo i 24 gruppi industriali, notiamo che i settori legati ai beni di consumo durevoli, abbigliamento, prodotti per la casa e per la persona hanno registrato la crescita dei ricavi più elevata t/t, fatta eccezione per i titoli finanziari diversificati vincitori in rialzo del 9,9% t/t.
I titoli finanziari diversificati hanno beneficiato di una maggiore volatilità del mercato che ha portato ad una maggiore attività di trading, tanto che le attività di Berkshire Hathaway hanno registrato una solida crescita dei ricavi. L'elenco seguente mette in evidenza i 10 più grandi titoli finanziari diversificati del mondo.

  • Berkshire Hathaway
  • Charles Schwab
  • Morgan Stanley
  • Goldman Sachs
  • American Express
  • Blackstone
  • S&P Global
  • BlackRock
  • Brookfield Asset Management
  • CME Group

 

Il settore dell'industria dei prodotti per la casa e la persona è interessante perché ha registrato un salto dei margini in termini di EBIT sorretto dalla richiesta di qualità in un periodo di inflazione con una pressione sui costi dei fattori produttivi, cosa che gli investitori sono disposti a preferire anche in futuro. L'elenco seguente mette in evidenza le 10 più grandi aziende di prodotti per la casa e la persona al mondo.

  • Procter & Gamble
  • L’Oreal
  • Unilever
  • Estee Lauder
  • Colgate-Palmolive
  • Reckitt Benckiser
  • Kimberly-Clark
  • Haleon
  • Henkel
  • Beierdorf

I due maggiori settori perdenti nel terzo trimestre in termini di compressione degli utili sono i semiconduttori e i media/intrattenimento rispettivamente con 414 bps. e 508 bps. riduzione del margine in termini di EBIT trimestre su trimestre. Il gruppo dell'industria dei media/intrattenimento è significativamente influenzato dalla spesa eccessiva di Meta per la sua scommessa sul Metaverso, come abbiamo indicato nel nostro report della scorsa settimana.

Energia su, Media giù

Sebbene le società energetiche abbiano registrato un calo dei ricavi t/t nel terzo trimestre e un margine EBIT leggermente inferiore, il settore si distingue ancora come quello di gran lunga più performante. È, infatti, l'unico ad essere salito in valuta americana negli ultimi 12 mesi.
Sovrappesarlo è stata la decisione più appagante che gli investitori hanno preso più di un anno fa. Si è rivelata, in effetti, l'unica vera copertura dall'inflazione insieme ai futures sulle materie prime. Investire in tutto il resto, dalle criptovalute al settore immobiliare, è stato inutile contro l'inflazione. Le aziende del settore media guidate dalla debolezza di Alphabet, Netflix, Disney e Meta sono di gran lunga le peggiori negli ultimi 12 mesi e la cattiva performance è continuata negli ultimi trenta giorni.

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