BG SAXO | 5 giorni sui mercati
BG SAXO
Riassunto: come ogni settimana BG SAXO analizza quello che è appena avvenuto; verifica quello che succede giorno per giorno; presenta quello che avverrà sui mercati finanziari. In questo report: le ultime più rilevanti notizie per le principali azioni USA, una settimana importante per le materie prime, il possibile picco dei tassi per la BCE. Infine uno sguardo alle trimestrali della settimana ed al calendario macroeconomico.
Focus sulle principali azioni USA
- Le prospettive sui ricavi per il Q4 2023 di Adobe relative all’anno fiscale (che terminerà il 30 novembre) sono state in linea con le stime che suggerivano un impatto minimo sui tassi di crescita delle nuove funzionalità di Intelligenza Artificiale. Adobe ha annunciato che aumenterà i prezzi di tutti i prodotti il 1° novembre e con costi aggiuntivi per l’utilizzo delle funzionalità AI. La nostra interpretazione è che l’hype sull’Intelligenza Artificiale sta creando una “corsa all’oro” nelle GPU Nvidia, ma che la commercializzazione richiederà molto più tempo di quanto previsto nei mercati finanziari.
- I produttori cinesi di veicoli elettrici sono stati messi sotto pressione dopo che l’Unione Europea ha avviato un’indagine sui sussidi cinesi. Le azioni Nio sono scese del 4% prima di un rimbalzo verso la fine della scorsa settimana.
- Apple ha presentato il nuovo iPhone 15 Pro con custodia in titanio, confermando l’impegno di contenere l’aumento dei prezzi al minimo possibile. L’annuncio dell’ultimo arrivo in casa Apple non ha, però, suscitato alcun particolare entusiasmo, le azioni infatti sono scese di quasi il 2%, anche se i primi dati di vendita del 15 Pro Max sembrano essere forti.
- Tesla è salita del 10% dopo che Morgan Stanley ha rivalutato il titolo sottolineando il potenziale del supercomputer Dojo della società. Sembra, inoltre, che la casa automobilistica trarrà beneficio dalle misure protezionistiche europee contro i produttori cinesi di veicoli elettrici e dallo sciopero degli United Auto Workers contro GM, Ford e Stellantis negli Stati Uniti.
- Walt Disney Co. secondo quanto riportato da Bloomberg ha avviato dei colloqui esplorativi per la vendita della sua rete ABC e delle stazioni televisive, a livello locale, Nexstar Media Group Inc. Si legge, inoltre, da Bloomberg che la Disney con questo accordo “potrebbe ottenere fino 4 miliardi di dollari o più utilizzando un multiplo Ebitda forward di 7 volte l’attuale valutazione dell’Ebitda pari a circa 575 milioni di dollari”. Le azioni Disney sono salite fino a quota 85 dollari.
- Il sistema “Square Payment” di Block ha subito un’interruzione di un giorno a causa dell’aggiornamento di un software interno che ha impattato i clienti in Australia e negli Stati Uniti e ne ha messo in dubbio l’affidabilità rispetto ad altri terminali bancari. Il titolo è scivolato al ribasso in zona 52 dollari.
Sulle piattaforme BG SAXO: Adobe, Nvidia, Nio, Apple, Tesla, Walt Disney Inc, Block (Azioni, CFD e Opzioni)
Una settimana importante per le materie prime
- L’offerta limitata di petrolio ha recentemente fatto lievitare i prezzi. Martedì scorso, infatti, il rapporto mensile dell’OPEC ha affermato che il mercato potrebbe subire un deficit di 3,3 milioni di barili al giorno nel quarto trimestre, stimolando nuovamente i prezzi. Una ulteriori spinta è arrivata mercoledì quando anche l’IEA (l’Agenzia Internazionale dell’Energia) ha pubblicato le stime del deficit dell’offerta nel quarto trimestre. Attualmente il greggio Brent viene scambiato ad un livello di 94 dollari, ai massimi degli ultimi 10 mesi, per il suo terzo rialzo settimanale consecutivo.
- In connessione coi mercati valutari: i prezzi del petrolio influenzano direttamente la valuta canadese (il CAD) poiché il petrolio è una delle principali esportazioni del paese nordamericano. Pertanto il “Loonie” – soprannome della valuta canadese - potrebbe continuare a rafforzarsi se i prezzi del petrolio continuassero a salire. Il cambio EURCAD è quindi il cross ‘petrolifero’ più direttamente impattato da questa situazione, in quanto il Canada beneficia dell’aumento dei prezzi del petrolio mentre l’Europa rischia di esserne sfavorita.
- Altre materie prime che hanno visto un movimento dei prezzi la scorsa settimana sono il rame, il ferro (iron ore), lo zinco e l'alluminio che hanno registrato un rally a seguito dei dati del finanziamento aggregato cinese superiori alle attese. Anche i prezzi dei futures sull’uranio si sono stabilizzati ai massimi del decennio, spinti dalla riduzione dell’offerta dovuta all’aumento della capacità dei reattori nucleari. Anche i prezzi dell’iron ore sono continuati a salire fino ai massimi degli ultimi 5 mesi grazie alla forte produzione cinese, spingendo inoltre la valuta australiana (l’AUD).
- Venerdì 15 settembre i robusti dati economici cinesi sotto forma di produzione industriale e di vendite al dettaglio hanno aggiunto benzina sul fuoco ai prezzi delle materie prime. Le recenti misure di stimolo in Cina hanno portato alcuni degli analisti a ritenere che i 100 dollari al barile potrebbero essere prossimanente un reale target di prezzo.
- Prezzi delle materie prime più elevati potrebbero, quindi, far salire l’inflazione nei prossimi mesi, sostenendo a sua volta l’aumento dei tassi di interesse - più a lungo - da parte della Federal Reserve nonché questo potrebbe aumentare il rischio per la crescita e la domanda fino al 2024.
Sulle piattaforme BG SAXO: Futures, CFDs, svariati ETCs sul petrolio WTI e Brent
La BCE ha alzato i tassi di interesse al massimo? Il mercato pensa di sì
- La BCE ha alzato i tassi di interesse dello 0,25% per la decima volta consecutiva portando così il tasso sui depositi al 4,00% dopo che la Presidente Christine Lagarde ha segnalato un cambio di ritmo che potrebbe significare che il picco dei rialzo dei tassi sia stato raggiunto. Tassi più alti sono visti come una necessità per ridurre ulteriormente l'inflazione (rilevata al 5,3% in agosto).
- Questa ultima affermazione della politica europea fa intendere che i tassi siano ora a livelli tali da fornire un “contributo sostanziale” a riportare l’inflazione al 2%. La BCE ha tagliato le sue previsioni di crescita per il 2024 dall’1,5% all’1% e la stessa prevede che l’inflazione si indebolirà fino a raggiungere una media del 3,2% nel 2024.
- Prima dell’incontro dello scorso giovedì il mercato aveva scontato un altro rialzo dei tassi nel mese di ottobre ma ora che il ralzo è già avvenuto, gli operatori vedono solo una probabilità del 20% circa di un possibile ulteriore rialzo nel prossimo meeting, riflettendo preoccupazione per le prospettive di crescita.
- I funzionari della BCE hanno minimizzato la prospettiva che i tassi vengano abbassati a breve, ma come riportato dalla stessa Christine Lagarde in conferenza stampa, il mercato si è già mosso per scontare tagli di circa tre quarti di punto nel 2024, con il primo ipotizzato già a giugno.
- L’euro contro il dollaro (EURUSD) è sceso dello 0,70% a 1,0656 dollari, al minimo di 4 mesi, e le obbligazioni hanno registrato un rally. Tutto sommato, quindi, l’ultimo rialzo e le relative parole in conferenza stampa, accomodanti, potrebbero sostenere sia i mercati azionari che obbligazionari.
Sulle piattaforme BG SAXO: EURUSD (Future, mini e micro Future, CFD)
Trimestrali della settimana
Martedì 19 settembre
USA: AutoZone
Regno Unito: Ocado, Kingfisher, Hargreaves Lansdown
Mercoledì 20 settembre
USA: FedEx, General Mills
Regno Unito: M&G
Giovedì 21 settembre
USA: Darden Restaurant, FactSet Research
Regno Unito: Next, JD Sports Fashion
Calendario Macroeconomico BG SAXO
Martedì 19 settembre
- CPI annuale (agosto) area EURO - (11:00)
- Permessi costruzione rilasciati (agosto) USA - (14:30)
- CPI mese su mese (agosto) Canada - (14:30)
Mercoledì 20 settembre
- CPI annuale (agosto) Regno Unito - (08:00)
- Scorte petrolio greggio USA – (16:30)
- Proiezioni economiche e decisioni del FOMC in USA - (20:00)
- Decisione sul tasso di interesse dei fondi FED in USA – (20:00)
- Conferenza stampa del FOMC in USA - (20:30)
Giovedì 21 settembre
- Decisione sul tasso di interesse Svizzera – (09:30)
- Decisione sul tasso di interesse Regno Unito – (13:00)
- Richieste iniziali sussidi di disoccupazione USA – (14:30)
- Indice di produzione della FED di Filadelfia (settembre) USA – (14:30)
- Vendite di abitazioni esistenti (agosto) USA – (16:00)
Venerdì 22 settembre
- Dichiarazione sulla politica monetaria della BoJ in Giappone – (05:00)
- Vendita al dettaglio mese su mese Regno Unito (08:00)
- Indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero PMI e settore terziario (settembre) Francia – (09:15)
- Indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero PMI e settore terziario (settembre) Germania – (09:30)
- Indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero PMI e settore terziario (settembre) Regno Unito – (10:30)
- Vendita al dettaglio mese su mese Canada (14:30)
- Indice dei manifatturiero PMI USA (15:45)
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