Daily Huddle - 17 Aprile Daily Huddle - 17 Aprile Daily Huddle - 17 Aprile

Daily Huddle - 17 Aprile

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Apertura Mercati

Partenza perlopiù in cauto rialzo per le principali borse europee in un clima che resta appesantito dalle incertezze sulle decisioni della Federal Reserve e dai timori per una escalation in Medio Oriente.

Wall Street ieri ha cercato di reagire con l’aiuto del settore dei semiconduttori, ma fallisce complessivamente il tentativo di rimbalzo dopo l’apertura negativa di inizio settimana. I titoli del comparto dei semiconduttori (Nvidia +1,6%, AMD +2%, Super Micro Computer +10,6%, oltre che Morgan Stanley dopo gli earnings) hanno bilanciato ieri i cali di Tesla (-2,7%), Apple (-2%) – appesantita ancora dai dati IDC, che mostra come le spedizioni di iPhone sono diminuite del 10% nel trimestre chiuso a marzo. Un indicatore che contraddistingue il declino delle vendite in Cina, in contrasto con il rinvigorimento del mercato degli smartphone che finalmente registra segnali di ripresa - e Bank of America (-3,5%) dopo i dati trimestrali di ieri in chiaroscuro.

  • Mercati Europa: A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 33.473 punti, sopra la parità come il Cac 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex35 di Madrid (+0,3%), il Dax di Francoforte (+0,1%). Flat invece il Ftse 100 di Londra.
  • Mercati APAC: Seduta contrastata per le principali borse asiatiche dopo la chiusura poco mossa di ieri a Wall Street. Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente l’1,5 e il 3%, mentre Hong Kong flette delle 0,5%. Negativo anche il Giappone con il Nikkei a -1,3% e il Topix a -1,2%%.
  • Mercati USA: Nasdaq (-0,1%), S&P500 (-0,2%) e Russell 2000 (-0,4%) terminano la seduta tutti con un lieve calo, incapaci di trovare una reazione. Il dato sull’apertura dei nuovi contratti e cantieri di costruzioni, molto negativo, non ha agevolato il recupero. Indice VIX in calo di oltre il quattro per cento a quota 18,4 punti.
  • Commodity: tra le materie prime il petrolio (WTI) chiude invariato, per la seconda seduta consecutiva, poco al di sopra di quota 85 dollari al barile, mentre il rame (Copper) (-1,5%) dimezza il progresso dellaseduta precedente. Tra i metalli preziosi chiude invariato l’Oro, poco al di sopra della soglia psicologica dei 2.400 dollari l’oncia, mentre l’Argento cede oltre il due per cento terminando al di sotto dei $28,5.

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Cosa abbiamo osservato ieri

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Sullo sfondo rimangono sempre le tensioni geopolitiche per le diverse guerre in corso e le possibili  esclation, ma il mercato ha ricevuto nuovi input riguardo i possibili tagli di tassi in Europa e Stati Uniti.

Si registrano infatti differenti toni da parte dei banchieri centrali, da un lato nella serata italiana di ieri, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha usato parole da falco dicendo che la lotta all’inflazione è più lunga del previsto e i tassi resteranno alti per il tempo necessario a riavvicinare l’obiettivo del 2%. Una prospettiva che ha tenuto sotto pressione i rendimenti dei Treasury, con la scadenza a due anni che ha testato il 5%. Le aspettative di tagli al costo del denaro Usa, secondo il mercato, si limitano ormai a 25-50 punti nel corso dell’anno.

In Europa, invece, non solo la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha confermato che in assenza di shock il taglio del costo del denaro sarà necessario e appropriato nei prossimi mesi. Anche la Bank of England potrà procedere in tal senso, anticipando di fatto la stessa Fed. Il governatore Bailey ha spiegato che negli Stati Uniti c'è una maggiore “pressione inflazionistica guidata dalla domanda” rispetto al Regno Unito. Nel Regno Unito ci sono evidenze che l’inflazione si sta riducendo e ciò comporta un sentiero divergente.

Market Movers di giornata

Discorso del governatore della BoE Bailey e della BCE Lagarde  (ora 18:00 e 20:00) all’International Finance Global Outlook Forum, in Washington DC.

Il calendario macroeconomico completo è disponibile Qui.

Le trimestrali di oggi

USA: US Bancorp, Citizens Financial Group
Europa: TRYG, ASML Holding NV

Crediti e Disclaimer



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