Rapida panoramica del mercato – 26 agosto 2025

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Rapida panoramica del mercato – 26 Agosto 2025

Driver e Catalizzatori di Mercato

  • Azioni: Wall Street si è stabilizzata dopo il rally di venerdì in vista dei risultati di Nvidia; l’Europa ha ceduto terreno con il comparto bancario debole ma con un’impennata nelle operazioni di M&A; l’Asia ha mostrato maggiore solidità, trainata da Hong Kong e Cina continentale; il Regno Unito è rimasto chiuso per la festività del Summer Bank Holiday.
  • Volatilità: la volatilità resta contenuta in un contango moderato; le opzioni prezzano un movimento dell’S&P 500 dello 0,9%.
  • Asset Digitali: Ether in rialzo mentre Bitcoin resta stabile; gli ETF spot su BTC ed ETH negli Stati Uniti registrano flussi netti in entrata.
  • Obbligazioni: la curva dei rendimenti USA si accentua; lo spread tra i titoli di Stato tedeschi e francesi si amplia a causa delle tensioni politiche in Francia.
  • Valute: EURUSD oscilla in ribasso per poi recuperare leggermente; la turbolenza politica francese si contrappone alle interferenze della Fed sotto l’amministrazione Trump.
  • Materie prime: le tensioni alla Fed sostengono l’oro; il greggio si ferma dopo quattro sedute consecutive di rialzo.
  • Eventi Macro: Indice di Fiducia dei Consumatori della Conferenza di Agosto negli USA
 

Titoli Macroeconomici

  • Il Presidente degli Stati Uniti Trump ha avviato il processo per rimuovere la Governatrice della Fed Lisa Cook, accusata di presunta falsificazione di documenti ipotecari. Cook, tuttavia, sostiene che Trump non abbia l’autorità per licenziarla e ha dichiarato che non intende dimettersi. Lo scontro potrebbe aprire la strada a Trump per ottenere una maggioranza nel board della Federal Reserve.
  • Trump ha minacciato l’introduzione di nuovi dazi e restrizioni all’export su tecnologie avanzate e semiconduttori, come risposta alle imposte sui servizi digitali imposte da altri Paesi, che penalizzano le aziende tecnologiche statunitensi.
  • Le vendite di nuove abitazioni unifamiliari negli Stati Uniti sono diminuite dello 0,6% nel luglio 2025, attestandosi a un tasso annualizzato di 652.000 unità. Il dato ha superato le aspettative (630.000), ma risulta in calo rispetto al +4,1% rivisto di giugno.
  • L’indice dell’attività manifatturiera del Texas, pubblicato dalla Fed di Dallas, è sceso a -1,8 nell’agosto 2025 rispetto allo 0,9 di luglio, segnalando una lieve contrazione. L’indice di produzione è diminuito a 15,3 da 21,3, pur restando sopra la media. Gli ordini hanno registrato un incremento positivo a 5,8, il primo dal mese di gennaio. L’utilizzo della capacità produttiva è calato a 13,7 da 17,3. Le spedizioni sono aumentate di 12 punti, raggiungendo quota 14,2, massimo degli ultimi tre anni. L’indice occupazionale è rimasto stabile a 8,8, con il 20% delle aziende in fase di assunzione e l’11% impegnato in licenziamenti.
  • Il Chicago Fed National Activity Index è sceso a -0,19 nel luglio 2025 rispetto al -0,18 di giugno, indicando che l’attività economica statunitense è rimasta al di sotto della tendenza per il quarto mese consecutivo. Sebbene solo una categoria abbia mostrato un peggioramento, tre continuano a influenzare negativamente l’indice.

Principali Appuntamenti del Calendario Macro (orari in GMT)

12:30 – Ordini di Beni Durevoli USA di Luglio
14:00 – Indice di Fiducia dei Consumatori della Conferenza USA di Agosto

Trimestrali

Nota: le date degli annunci degli utili possono cambiare con poco preavviso. Consultare altre fonti per confermare le pubblicazioni degli utili man mano che si avvicinano.

  • Mercoledì: Nvidia, Crowdstrike, Snowflake
  • Giovedì: Dell, Marvell Technologies, Autodesk
 

Azioni

USA

I titoli azionari statunitensi hanno chiuso in lieve calo, con gli investitori intenti a consolidare i guadagni e posizionarsi in vista dei risultati di Nvidia (attesi mercoledì) e del dato sull’indice PCE previsto per venerdì.
L’S&P 500 ha ceduto lo 0,4%, il Dow Jones ha perso 349 punti (−0,8%) e il Nasdaq 100 è arretrato dello 0,3%.
Nvidia ha guadagnato l’1,0% in attesa della trimestrale, mentre Keurig Dr Pepper è crollata dell’11,5% dopo aver annunciato l’acquisizione di JDE Peet’s per circa €15,7 miliardi e la futura separazione delle attività beverage e caffè.
L’attenzione ora si concentra sulle guidance dei titoli mega-cap e sull’inflazione, per confermare il cambio di rotta post-Jackson Hole.

Europa

I mercati europei hanno registrato una flessione, riducendo il rally della settimana precedente, con le aspettative sui tassi e le operazioni di M&A al centro dell’attenzione.
L’Euro STOXX 50 ha perso lo 0,8% e lo STOXX 600 lo 0,4%.
JDE Peet’s è balzata del 17,5% dopo l’annuncio dell’acquisizione da parte di Keurig Dr Pepper, mentre Puma ha guadagnato il 16% in seguito a indiscrezioni sull’interesse della famiglia Pinault.
Ørsted ha invece perso il 16,4% dopo che le autorità statunitensi hanno bloccato il progetto eolico offshore Revolution Wind, evidenziando i rischi normativi nel settore delle rinnovabili.

Asia

Il sentiment asiatico è migliorato grazie al supporto delle politiche locali.
L’Hang Seng di Hong Kong è salito dell’1,9% a quota 25.830, mentre lo Shanghai Composite della Cina continentale ha guadagnato l’1,5% a 3.884.
La liquidità abbondante e le misure a sostegno del settore immobiliare hanno favorito i comparti tech, real estate e finanziario.
Con i risultati di Nvidia e il PMI cinese in arrivo, gli operatori bilanciano l’ottimismo legato all’AI con le aspettative di stimolo interno.

Regno Unito

Il FTSE 100 è rimasto chiuso per il Summer Bank Holiday.
La prossima seduta si apre oggi con focus su energia e minerari, guidati dall’andamento delle materie prime a livello globale.

Asset Digitali

Bitcoin ha chiuso a 110.032 dollari (−0,1% giorno su giorno sulla rilevazione delle 00:00 UTC) ed Ether a 4.435 dollari (+1,3%).
Gli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti hanno registrato afflussi netti per 219,1 milioni di dollari, guidati da IBIT (+65,6 milioni) e ARKB (+61,2 milioni).
Gli ETF spot su Ethereum hanno aggiunto 443,9 milioni di dollari, con BlackRock ETHA in testa (+314,9 milioni) seguito da Fidelity FETH (+87,4 milioni).

Volatilità

Il VIX spot si colloca al di sotto del contratto Future di settembre (14,79 contro 17,00), generando un contango moderato che mantiene positivo il carry per le strategie short-vol.
Il VIX1D a 8,06 indica un basso rischio di eventi nel breve termine; con l’S&P 500 a 6.439,32, il movimento giornaliero implicito basato sul VIX è di circa 60 punti, ovvero lo 0,9%.

Obbligazioni

  • Il Tesoro statunitense non ha registrato alcuna azione di follow-up dopo il discorso di Jackson Hole di venerdì, con i rendimenti che sono rimasti leggermente più alti rispetto al calo di fine settimana.
    Il rendimento del Treasury decennale ha recuperato gran parte della flessione, risalendo al 4,30% rispetto alla chiusura di venerdì al 4,25%, mentre il rendimento del T-bond trentennale si è avvicinato al limite superiore del range durante la notte, toccando il 4,93% questa mattina nelle prime ore europee.
  • Gli spread tra i rendimenti di Germania e Francia si sono ampliati in modo significativo dalla metà del mese, mentre il Primo Ministro francese si prepara ad affrontare un voto di fiducia l’8 settembre per sostenere il piano di bilancio volto a gestire l’eccessivo deficit del Paese, un voto che potrebbe fallire e mantenere un’incertezza politica sulla Francia.
    Lo spread tra i titoli decennali di Germania e Francia è salito a 75 punti base questa mattina, rispetto ai circa 65 punti base di meno di due settimane fa.
  • I rendimenti dei titoli di Stato giapponesi restano ancorati vicino ai massimi del ciclo e ai livelli più alti degli ultimi anni.

Materie Prime


  • I Future hanno rallentato dopo quattro sedute consecutive di rialzo, con Brent e WTI che si sono stabilizzati rispettivamente vicino ai 70 e 65 dollari. L’attenzione resta concentrata sullo scontro tra Trump e la Fed e su possibili variazioni dell’offerta, mentre gli Stati Uniti minacciano di raddoppiare i dazi sulle importazioni indiane in risposta agli acquisti di greggio russo da parte dell’India.
  • L'oro ha momentaneamente raggiunto il massimo di due settimane dopo che Trump ha cercato di rimuovere la Governatrice della Fed Cook, alimentando preoccupazioni sull'indipendenza della Fed e prospettive di politica più permissiva. I guadagni sono svaniti, tuttavia, poiché il dollaro è risalito dopo che Cook ha insistito, che non si sarebbe dimessa. 

Valute

  • Il dollaro USA ha recuperato gran parte del terreno perso ieri dopo il discorso di venerdì al simposio della Fed a Jackson Hole. EURUSD ha quasi raggiunto 1,1600 ieri dopo 1,1740+ venerdì, ma poi è risalito a 1,1640+ fino a stamattina, con le turbolenze politiche francesi che pesano sull'Euro, mentre il dollaro USA è forse in parte influenzato dal rischio di ulteriori turbolenze politiche in Francia (vedi commenti sul reddito fisso sopra).


 

 

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