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Rapida panoramica del mercato – 10 febbraio 2025

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BG SAXO

Rapida panoramica del mercato – 10 febbraio 2025



Punti chiave

  • Azioni: Amazon -4%, il DAX colpito dal crollo di Porsche, il rally dell'IA in Cina compensa la debolezza generale in Asia
  • Volatilità: VIX +6,71%, movimento atteso dell’S&P 500 dell’1,54%, Nasdaq 2,06%, futures sul VIX in calo
  • Asset digitali: BTC risale a 97.000 $, titoli crypto con performance contrastanti, Fear & Greed Index a 43, i dazi di Trump potrebbero influenzare il settore del mining
  • Valute: Il DXY sale a 108,2 a causa delle minacce tariffarie e del rinvio dei tagli dei tassi
  • Materie prime: Oro vicino ai massimi storici, petrolio in rialzo per le sanzioni contro l'Iran, rame e minerale di ferro in aumento tra timori di approvvigionamento e tensioni commerciali
  • Obbligazioni: Il rendimento del Treasury a 2 anni raggiunge il massimo delle ultime due settimane
  • Eventi macro: Dazi di Trump, ritorsione della Cina, testimonianza di Powell (Fed), CPI USA mercoledì, settimana ricca di trimestrali

BG SAXO Colazione con i mercati è una panoramica concisa sui mercati finanziari, con riferimenti alle principali notizie ed eventi.


Dati macro e notizie

  • Escalation dei dazi di Trump e rischi di ritorsione – Entrano in vigore oggi i dazi del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio imposti dal presidente Trump, alimentando le tensioni commerciali globali. Anche la Cina ha attuato dazi di ritorsione sui beni americani, mentre i funzionari dell’UE avvertono di contromisure rapide. I mercati valutano se queste mosse siano strategie negoziali o un cambiamento strutturale della politica commerciale.
  • Testimonianza del presidente della Fed Powell & dati sull’inflazione – La testimonianza di Powell davanti al Congresso (martedì e mercoledì) sarà attentamente monitorata per ottenere indicazioni sulla politica dei tassi, soprattutto in vista della pubblicazione del CPI USA mercoledì. Un dato sull’inflazione superiore alle attese potrebbe mettere in discussione le previsioni di due tagli dei tassi della Fed nel 2025, influenzando il sentiment di mercato e gli asset sensibili ai tassi.
  • Volatilità dei mercati e incertezze politiche – Gli investitori si muovono tra crescenti rischi geopolitici, incertezze commerciali e cambiamenti nella politica monetaria delle banche centrali. Con gli interventi di Christine Lagarde (BCE) e Catherine Mann (BoE) previsti oggi, i mercati europei reagiranno a eventuali nuove indicazioni di politica monetaria in un contesto economico sfidante.

Trimestrali

  • Oggi: McDonald’s, Vertex
  • Questa settimana: Hermès, Coca-Cola, Cisco Systems, Nestlé, Siemens, S&P Global, Shopify, Applied Materials, Unilever, Sony, EssilorLuxottica, Applovin, Deere & Company, Palo Alto Networks, SoftBank, Airbnb, DoorDash, Coinbase, Adyen, Robinhood, Siemens Energy

Per tutti gli eventi macro, trimestrali e dividendi, consulta il calendario di  BG SAXO.


Azioni

  • USA: le azioni statunitensi hanno chiuso la scorsa settimana in calo, mentre gli investitori hanno reagito alle rinnovate tensioni commerciali e ai timori sull’inflazione. L’S&P 500 (-0,95%), il Nasdaq (-1,3%) e il Dow Jones (-443 punti) sono scesi tutti venerdì. Le notizie sui nuovi dazi del 25% su acciaio e alluminio imposti dal presidente Trump hanno alimentato l’ansia dei mercati. Amazon è crollata del 4% dopo previsioni di ricavi deludenti, mentre Palantir è balzata del 34% dopo la pubblicazione dei risultati. I futures statunitensi sono rimbalzati lunedì, con l’S&P 500 in rialzo dello 0,25% e il Nasdaq 100 dello 0,47%, mentre i trader attendono la testimonianza del presidente della Fed Powell e i dati CPI di questa settimana. La volatilità rimane elevata, con il VIX a 16,54 (+6,71%).
  • Europa: i mercati azionari europei hanno chiuso in calo venerdì dopo dati deboli sul lavoro negli Stati Uniti e risultati aziendali deludenti. Lo STOXX 50 ha perso lo 0,3%, il DAX lo 0,61% e il CAC 40 lo 0,4%. La produzione industriale tedesca è scesa del 2,4%, registrando il calo più forte degli ultimi cinque mesi. Porsche AG è crollata del 7,3% dopo l’annuncio di svalutazioni, mentre L’Oréal ha perso il 4% a causa della debole domanda in Cina. Banco Sabadell è sceso dell’1% nonostante solidi risultati. Tuttavia, Vinci (+2,4%) ha sovraperformato grazie a dati positivi. I futures europei restano stabili lunedì, mentre gli investitori valutano una possibile ritorsione dell’UE contro i nuovi dazi di Trump.
  • Asia: i mercati asiatici hanno avuto una sessione contrastata, appesantiti dalle mosse tariffarie di Trump ma sostenuti dai forti rialzi del settore IA in Cina. L’Hang Seng è salito dell’1,4%, lo Shanghai Composite dello 0,3%, mentre il Nikkei giapponese è sceso dello 0,2% e il KOSPI sudcoreano dello 0,1%. I titoli legati all’IA in Cina hanno registrato forti rialzi, con Cambricon Technologies a +6,2% e CloudWalk Technology che ha raggiunto il limite giornaliero del 20%. Anche i giganti cinesi delle telecomunicazioni sono saliti dopo aver annunciato collaborazioni nell’IA. L’inflazione cinese è salita allo 0,5%, riducendo i timori di deflazione. I titoli dell’acciaio e del settore minerario sono scesi in Giappone, Corea del Sud e Australia dopo l’annuncio dei dazi del 25% di Trump sui metalli.

Volatilità

Il VIX è balzato a 16,54 (+6,71%) venerdì, mentre i mercati hanno assorbito dati occupazionali più deboli del previsto e le minacce tariffarie. Il VVIX è aumentato del 4,88%, segnalando una crescente domanda di coperture contro la volatilità. Il mercato delle opzioni prevede movimenti considerevoli, con un’oscillazione attesa dell’1,54% per l’S&P 500 e del 2,06% per il Nasdaq 100 questa settimana. Tuttavia, i futures sul VIX sono scesi del 2,28% lunedì, suggerendo un possibile allentamento delle tensioni di breve termine.


Asset digitali

Il Bitcoin è sceso brevemente sotto i 94.000 $ dopo l’annuncio dei dazi di Trump, ma è rimbalzato a 97.003 $ (+0,55%). Ethereum (+0,08%) e Solana (+1,02%) sono rimasti stabili. Le azioni legate alle criptovalute hanno avuto reazioni contrastanti, con Coinbase in rialzo dell’1,52% e Marathon in calo dello 0,18%. Il Crypto Fear & Greed Index è sceso a 43, segnalando incertezza persistente. I mercati monitorano le possibili implicazioni politiche sulle criptovalute, mentre Trump accenna a nuovi dazi su semiconduttori ed energia, che potrebbero influenzare indirettamente il settore del mining di Bitcoin.


Obbligazioni

I futures sui Treasury sono scesi mentre l'attenzione si è spostata dal debole rapporto sull'occupazione di gennaio a una forte revisione al rialzo e a salari più alti del previsto, con il tasso di disoccupazione in calo al 4%. Ciò ha portato a una svendita, lasciando i rendimenti vicini ai minimi della sessione e ampliando gli spread dei SOFR swap. I rendimenti dei Treasury sono aumentati di 5-6,5 punti base, con il decennale intorno al 4,48%. I titoli di Stato canadesi hanno sottoperformato, scambiandosi circa 5,5 punti base sopra i Treasury, influenzati da vendite in blocco di futures sui titoli a 10 anni.


Materie Prime

L’oro è salito a 2.909 $ (+0,77%), avvicinandosi ai massimi storici, grazie alla domanda di asset rifugio, poiché la politica tariffaria di Trump ha intensificato le tensioni commerciali globali. Le banche centrali hanno continuato ad accumulare oro, sostenendo ulteriormente i prezzi. Il petrolio è aumentato (WTI a 71,40 $, Brent a 75,05 $) a causa delle nuove sanzioni statunitensi sulle esportazioni di greggio iraniano. Il rame ha raggiunto un massimo di quattro mesi (4,58 $/lb) poiché i trader prevedono interruzioni dell'offerta dal Cile. Il minerale di ferro è salito dello 0,9% a 107,25 $, riflettendo l’incertezza commerciale rinnovata.


Valute

  • Indice del dollaro (DXY): Il DXY è salito a 108,2 dopo le minacce tariffarie di Trump contro i paesi con dazi commerciali sugli Stati Uniti. Le aspettative di tagli dei tassi della Fed sono state posticipate a causa della forte crescita salariale e del basso tasso di disoccupazione.
  • Euro (EUR): L’euro è sceso sotto 1,04 $, colpito dall’ampliamento del divario dei tassi di interesse tra USA ed Europa. I solidi dati sull’occupazione negli USA hanno rafforzato il dollaro, mentre i tagli dei tassi della BCE e un possibile allentamento hanno messo pressione sulla moneta unica. Le preoccupazioni sui dazi USA e sulla deflazione potrebbero portare il tasso BCE all’1,87% entro dicembre.
  • Sterlina britannica (GBP): La sterlina è rimasta stabile a 1,24 $ dopo che la BoE ha tagliato i tassi e abbassato le previsioni di crescita, aumentando i timori sull’inflazione. I trader si aspettano un ulteriore allentamento. I mercati statunitensi hanno ignorato il rapporto sull’occupazione, in linea con le prospettive di stabilità dei tassi della Fed.
  • Dollaro canadese (CAD): Il CAD è salito a 1,43 contro l’USD, rimbalzando da un minimo di 22 anni grazie a dati occupazionali solidi che riducono l’urgenza di tagli dei tassi. La disoccupazione è scesa al 6,6%, ma l’Ivey PMI è crollato a 47,1, rafforzando le aspettative di un allentamento della politica monetaria. La BoC prevede di riprendere gli acquisti di asset a marzo.
  • Yen giapponese (JPY): Solitamente favorito nei momenti di avversione al rischio, lo yen è stato penalizzato dalle discussioni di Trump sui dazi contro il Giappone. Trump punta ad eliminare il deficit commerciale con il Giappone, possibilmente attraverso tariffe, portando USDJPY a indebolirsi fino a circa 151,30.

Crediti e Disclaimer

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