Dimensioni personalizzate 1920x1280 px

Rapida panoramica del mercato – 10 marzo 2025

Macro 3 minutes to read
bgsaxo square no frame2
BG SAXO

Rapida panoramica del mercato – 10 marzo 2025



Driver e catalizzatori di mercato

  • Azioni: i titoli USA sono rimbalzati ma hanno registrato la peggior settimana da settembre; il DAX è sceso dell'1,8%, l'HSI del -1,82% a causa dei timori di deflazione.
  • Volatilità: il VIX è sceso del 6,03% a 23,37, ma la volatilità a breve termine resta elevata; le opzioni a zero giorni rappresentano il 56% del volume dell’SPX.
  • Asset digitali: BTC a 82,4K$ dopo liquidazioni per 600M$; l’ordine di riserva crypto di Trump non è riuscito a sostenere il sentiment di mercato.
  • Valute: l’euro avvia una fase di consolidamento ancora poco marcata dopo una settimana storica.
  • Obbligazioni: i rendimenti giapponesi segnano nuovi massimi, mentre quelli tedeschi sono saliti di oltre 40 punti base la scorsa settimana, registrando un incremento storico.
  • Materie prime: dati deboli dalla Cina aggravano le prospettive già fragili per il petrolio e i metalli.
  • Eventi macro: fiducia degli investitori dell’Eurozona, riunione dei ministri delle Finanze dell’UE a Bruxelles.

BG SAXO Colazione con i mercati è una panoramica concisa sui mercati finanziari, con riferimenti alle principali notizie ed eventi.


Dati macro e notizie principali

  • Stati Uniti: l'economia USA ha creato 151K posti di lavoro a febbraio 2025, in aumento rispetto ai 125K di gennaio ma al di sotto della previsione di 160K. La crescita è avvenuta nei settori della sanità (52K), attività finanziarie (21K), trasporti e logistica (18K) e assistenza sociale (11K). L'occupazione federale è calata di 10K a causa dei licenziamenti presso il Dipartimento della Giustizia (DOGE), con ulteriori impatti attesi a seguito di tagli alla spesa e tariffe doganali. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha dichiarato che la banca centrale non ha fretta di tagliare i tassi d’interesse, ma le prospettive economiche rimangono incerte a causa delle tensioni commerciali e dell'incertezza politica.
  • Cina: i prezzi alla produzione sono scesi del 2,2% su base annua a febbraio 2025, un calo leggermente superiore alla flessione prevista del 2,1%. Questo segna la contrazione più lenta da agosto 2024, in un contesto di deflazione ininterrotta da 29 mesi, influenzata dalla volatilità dei prezzi delle materie prime e dalla pausa per il Capodanno lunare a gennaio. I prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,7% su base annua a febbraio, registrando la prima contrazione in 13 mesi, rispetto a una previsione di -0,5%.
  • Giappone: i salari nominali (retribuzioni da lavoro) sono aumentati del 2,8% su base annua a gennaio 2025, al di sotto della previsione del 3% e al minimo degli ultimi tre mesi. I salari reali sono scesi dell’1,8% poiché l’inflazione ha superato la crescita salariale. I sindacati chiedono un aumento del 6,09%, il più alto da oltre 30 anni. La Banca del Giappone dovrebbe mantenere invariati i tassi d’interesse a marzo, in attesa di segnali di una crescita salariale sostenibile.
  • Canada: Mark Carney ha vinto la corsa per diventare il nuovo primo ministro del Canada, succedendo a Justin Trudeau, in un contesto di incertezza economica legata alle politiche commerciali del presidente USA Donald Trump. Ex banchiere centrale, Carney ha promesso di proteggere l’economia e la sovranità del Canada, impegnandosi a mantenere i dazi di ritorsione sui beni americani finché gli Stati Uniti non dimostreranno rispetto e non prenderanno impegni credibili per un commercio libero ed equo.

Principali eventi macro (orari in GMT)

  • 07:00 – Produzione industriale e bilancia commerciale Germania (gennaio)
  • 07:00 – CPI Norvegia (febbraio)
  • 09:30 – Fiducia degli investitori nell'Eurozona (marzo)
  • Riunione dei ministri delle Finanze dell’UE a Bruxelles
  • Incontro tra funzionari USA e Ucraina in Arabia Saudita

Trimestrali

  • Oggi: Oracle
  • Martedì: Volkswagen, Viking Holdings
  • Mercoledì: Adobe, Inditex, Rheinmetall, Lennar
  • Giovedì: Docusign
  • Venerdì: BMW, Daimler Truck

Azioni

  • Stati Uniti: i titoli USA sono rimbalzati venerdì, ma i futures indicavano un’apertura in ribasso mentre gli investitori attendevano dati economici chiave. L'S&P 500 è salito dello 0,55%, il Nasdaq 100 ha guadagnato lo 0,74% e il Dow Jones è avanzato di 222 punti. Il rialzo è seguito alla posizione prudente del presidente della Fed, Jerome Powell, sui tagli dei tassi e ai dati contrastanti sul lavoro (151K nuovi posti di lavoro, ma disoccupazione in aumento al 4,1%). Broadcom ha guadagnato l’8,4% grazie a solidi risultati, mentre Costco è crollata del 7% dopo dati deludenti. Tuttavia, i mercati hanno registrato la peggior settimana da settembre, con l'S&P 500 in calo del 3,1% e il Nasdaq in ribasso del 3,45%, principalmente a causa delle incertezze legate alle politiche commerciali di Trump.
  • Europa: le borse europee sono scese venerdì mentre gli investitori valutavano l’impatto delle tariffe di Trump e dei deboli dati sul lavoro negli Stati Uniti. Il DAX ha perso l'1,8%, con Bayer in calo del 6,5% a causa delle preoccupazioni su un possibile aumento di capitale. Rheinmetall (-7%) e MTU Aero Engines (-5,7%) hanno guidato le perdite, mentre Siemens Energy ha chiuso in calo del 4,8%. Il CAC 40 ha perso lo 0,9%, penalizzato dai titoli del lusso (Kering -3,9%, LVMH -2,8%). Il FTSE 100 è rimasto stabile, ma i prezzi delle case nel Regno Unito hanno mostrato un calo inaspettato. Nonostante la correzione di venerdì, il DAX ha chiuso la settimana con un rialzo del 2%, sostenuto da un rinnovato appetito per il rischio nei giorni precedenti.
  • Asia: i mercati asiatici hanno registrato andamenti misti. L’Hang Seng di Hong Kong è sceso dell’1,82% dopo dati deludenti su import ed export cinesi, che hanno riacceso le preoccupazioni sul commercio. I timori di deflazione sono riemersi con il CPI cinese in calo dello 0,7% su base annua, la flessione più marcata in 13 mesi, mentre il PPI è sceso del 2,2%. Anche i mercati cinesi continentali sono scesi, con il CSI 300 in calo dello 0,8%. I titoli legati all’intelligenza artificiale hanno sofferto, portando a una perdita del 3% per l’indice tecnologico di Hong Kong. Dall’altro lato, il Nikkei 225 giapponese è salito dello 0,7% e il KOSPI sudcoreano ha guadagnato il 2,2%, sostenuti da acquisti a sconto nei settori tech e veicoli elettrici.

Volatilità

Il VIX è sceso del 6,03% a 23,37, segnalando una minore ansia tra gli investitori. Tuttavia, gli indicatori di volatilità a breve termine restano elevati, con il VIX1D a 24,66 (-20,78%). L’incertezza di mercato persiste, alimentata dalle tariffe di Trump, dalla politica monetaria di Powell e dai prossimi dati sull’inflazione. I trader continuano a coprirsi in modo aggressivo, con le opzioni a zero giorni che rappresentano il 56% degli scambi sull’SPX. Nonostante il calo, la volatilità implicita suggerisce ulteriori oscillazioni in vista della pubblicazione del CPI di mercoledì.


Asset digitali

Il Bitcoin è sceso del 4,2% a 82.417$, prolungando le perdite della scorsa settimana. L’ordine di riserva crypto di Trump, che consolida gli asset sequestrati ma evita acquisti diretti, non ha suscitato entusiasmo nei mercati. Ethereum ha perso il 5,4%, Solana è scesa del 7,9% e XRP ha registrato un calo del 5,9%. Anche i token meme hanno subito pesanti perdite, con Dogecoin in ribasso dell’8,8% e $TRUMP in calo dell’8,2%. Oltre 600 milioni di dollari in liquidazioni hanno colpito il mercato, con un singolo ordine BTC/USDT da 32 milioni liquidato su Binance. Nel frattempo, BBVA ha ottenuto l’approvazione per offrire il trading di Bitcoin ed Ether in Spagna, rappresentando un raro segnale positivo per l’adozione delle criptovalute.


Obbligazioni

  • Stati Uniti: i rendimenti dei titoli di Stato USA hanno chiuso venerdì in leggero rialzo dopo una reazione contrastata ai dati sul mercato del lavoro di febbraio. Il rendimento del Treasury decennale è salito di oltre 10 punti base dal minimo della seduta (4,21%) per chiudere vicino al 4,30%. Un andamento simile si è osservato anche sulla parte breve della curva, mentre gli investitori attendono il dato chiave della settimana: il CPI USA di febbraio, in uscita mercoledì.
  • Giappone: i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi hanno raggiunto nuovi massimi ciclici nonostante dati sui salari inferiori alle attese. Il rendimento del JGB a 2 anni è salito allo 0,875% nel tardo trading asiatico, mentre quello del JGB a 10 anni ha superato il 1,57%, segnando un nuovo massimo di periodo.
  • Europa: i rendimenti europei hanno chiuso una settimana storica con un rialzo progressivo, sostenuto dalle attese di un'espansione fiscale, in particolare in Germania. Il Bund decennale è aumentato di oltre 40 punti base, chiudendo la settimana al 2,84%, appena sotto il massimo settimanale dal 2011 (2,88% nel 2023). Durante il fine settimana, il futuro cancelliere tedesco Friedrich Merz ha dichiarato di essere disposto a fare concessioni ai Verdi per ottenere l'approvazione del suo massiccio piano fiscale, che potrebbe modificare le regole del "freno al debito" della Germania.

Materie prime

  • Petrolio e metalli industriali: questi due settori, strettamente legati alla crescita e alla domanda globale, restano sotto pressione dopo i dati deboli dalla Cina, che hanno aggravato un contesto già difficile segnato dalle tensioni commerciali e dalle tariffe imposte. Il Brent si aggira intorno ai 70 USD, dopo aver toccato la scorsa settimana un minimo di quasi quattro anni. I trader del petrolio si concentreranno sulla conferenza energetica CERAWeek, che inizia oggi a Houston, oltre ai report mensili dell’EIA martedì, seguiti da quelli dell’OPEC e dell’AIE nel corso della settimana.
  • Oro: il metallo prezioso si mantiene ben saldo sopra i 2.900 USD, sostenuto dalle preoccupazioni sulla crescita economica globale e dalla domanda di beni rifugio in un contesto di tensioni commerciali e geopolitiche. Sebbene gli hedge fund siano stati piccoli venditori netti nella settimana fino al 5 marzo, le posizioni in ETF legati all'oro sono aumentate per la sesta settimana consecutiva, portando il totale da inizio anno a oltre 100 tonnellate.

Valute

  • Euro: la corsa dell’euro si è interrotta venerdì con un lieve ritracciamento, dopo un forte rialzo alimentato dalle prospettive di espansione fiscale in Germania e nell’UE. Il cambio EURUSD ha toccato un massimo ciclico a 1,0889, mentre EURGBP è salito ben oltre 0,8400.
  • Dollaro USA: il biglietto verde ha chiuso la settimana in calo, registrando la performance peggiore contro un euro in rafforzamento. La discesa dell’USDJPY è stata invece contenuta dalla forte risalita dei rendimenti europei. Una resistenza chiave per USDJPY si trova in area 148,65, livello recentemente infranto nel corso dell’ultima fase di ribasso.
  • Dollaro canadese: USDCAD oscilla a metà del range, poco sopra 1,4350, tra le incertezze legate alle minacce tariffarie di Trump. Nel frattempo, il Partito Liberale canadese ha eletto Mark Carney come nuovo leader durante il weekend. Carney diventerà presto Primo Ministro ad interim in vista delle prossime elezioni, che dovranno tenersi entro il 20 ottobre 2025, anche se uno scioglimento anticipato del parlamento resta un'opzione possibile.

Crediti e Disclaimer

Nessuna delle informazioni e analisi qui contenute costituisce un consiglio di investimento o un'offerta o sollecitazione ad acquistare o vendere qualsiasi valuta, prodotto o strumento finanziario, effettuare investimenti o partecipare a una particolare strategia di trading. Invitiamo gli utenti ad approfondire attentamente le proprie conoscenze e a comprendere appieno le caratteristiche e i rischi degli strumenti con cui operano prima di fare trading. Il trading può generare sia profitti che perdite. L'investitore si assume la responsabilità di valutare, in modo indipendente, la precisione e la completezza delle informazioni e il relativo utilizzo. La presente comunicazione di marketing non è assimilabile ad alcuna forma di produzione o diffusione di ricerca in materia di investimenti e pertanto non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l'indipendenza della ricerca. Eventuali informazioni riportate che si riferiscano a rendimenti, non devono essere interpretate come indicazioni di rendimenti futuri o di garanzia di conservazione del capitale investito ma come indicazioni di rendimenti realizzati in passato. Con strumenti finanziari "più negoziati in piattaforma" si fa riferimento al controvalore nominale negoziato su tutte le piattaforme del Gruppo Saxo.