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Rapida panoramica del mercato – 13 novembre 2025

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Rapida panoramica del mercato – 13 novembre 2025


Fattori trainanti del mercato

  • Azioni: il settore sanitario statunitense e i chip per l’IA spingono il Dow Jones a nuovi record; in Europa nuovi massimi, in Asia mercati perlopiù positivi con Giappone e Hong Kong in rialzo
  • Volatilità: condizioni calme, focus sull’inflazione USA, movimento atteso per l’SPX di circa ±53 punti, persiste la tendenza a copertura al ribasso
  • Asset digitali: BTC stabile, forza selettiva tra gli alt-coin, IBIT/ETHA in consolidamento, i dati macro saranno determinanti
  • Valute: USD laterale, forse anche per timori di un intervento giapponese qualora USDJPY superi 155,00
  • Materie prime: offerta limitata spinge l’argento verso nuovi record, mentre l’abbondanza penalizza il petrolio
  • Obbligazioni: i rendimenti dei Treasury USA leggermente più alti dopo un brusco calo nella seduta festiva, innescato dai deboli dati ADP
  • Eventi macro: riapertura del governo USA, sorpresa positiva per il PPI giapponese, dichiarazioni della Fed sul bilancio, dati solidi sull’occupazione australiana

Titoli macroeconomici

  • La Camera dei Rappresentanti USA ha approvato un disegno di legge per riaprire il governo e il Presidente Trump lo ha firmato, mettendo fine allo shutdown e consentendo la graduale ripresa della pubblicazione dei dati economici ufficiali.
  • I prezzi alla produzione del Giappone sono aumentati del 2,7% su base annua a ottobre 2025, in calo dal 2,8% di settembre ma sopra le attese del 2,5%. La maggior parte dei comparti ha registrato crescita dei prezzi, seppure rallentata; chimica, acciaio e prodotti petroliferi in calo. I prezzi mensili sono saliti dello 0,4%, sotto lo 0,5% previsto.
  • Williams della Fed ha dichiarato che, una volta che le riserve saranno sufficienti, gli acquisti obbligazionari riprenderanno gradualmente, comportando un'espansione del bilancio. Ha aggiunto che determinare il livello “adeguato” delle riserve è impreciso, e che l’espansione è tecnica, non di politica monetaria.
  • Il tasso di disoccupazione in Australia è sceso al 4,3% a ottobre 2025, meglio delle attese (4,4%) e in calo dal 4,5% di settembre. I disoccupati sono diminuiti di 17.000 a 665.400, mentre gli occupati sono aumentati di 42.200 a un record di 14,68 milioni, battendo le previsioni di +20.000.

Calendario macro (orari in GMT)

I dati governativi USA potrebbero subire ritardi a causa dello shutdown

07:00 – Produzione manifatturiera Regno Unito, settembre
07:00 – Bilancia commerciale Regno Unito, settembre
07:00 – PIL trimestrale Regno Unito, stima Q3
09:00 – Rapporto mensile sul mercato petrolifero (IEA)
13:00 – Daly (Fed) parla della gestione del bilancio della banca centrale
17:00 – Scorte settimanali USA di greggio e carburanti
18:00 – Asta del Tesoro USA per T-bond a 30 anni

Trimestrali di questa settimana

  • Oggi: Siemens, Walt Disney, Applied Materials, Deutsche Telekom, Brookfield, Nu Holdings
  • Giovedì: Compagnie Financière Richemont

Azioni

  • USA: gli indici azionari statunitensi hanno chiuso in rialzo: il Dow Jones +0,7% ha segnato un nuovo massimo sopra 48.000 punti, l’S&P 500 +0,1%, mentre il Nasdaq -0,3% ha perso terreno con i megacap in debolezza. Il settore sanitario è stato protagonista: Eli Lilly +3,0% e AbbVie +3,6%, spinte dalle aspettative su obesità e immunologia. I chip per l’IA sono rimasti sotto i riflettori dopo il +9,0% di AMD grazie a un target aggressivo sul business dei data center. Al contrario, Polestar -15,4% ha deluso con perdite trimestrali più ampie e un reverse split per mantenere la quotazione Nasdaq, a dimostrazione che la selettività del capitale resta alta.
  • Europa: gli indici europei hanno segnato nuovi massimi: STOXX 50 +1,1%, STOXX 600 +0,7%, FTSE 100 +0,1%, sostenuti dalla prospettiva di riapertura del governo USA e da aspettative di tagli dei tassi da parte della Fed nel 2026. Ciclici e growth di qualità hanno sovraperformato: Infineon +6,9% dopo le guidance al 2026, RWE +9,1% con utili forti, Bayer +5,9% con il rilancio del piano di ristrutturazione. LVMH +2,3% torna vicino ai massimi annuali, Intesa Sanpaolo +1,6% tocca un nuovo record. Il contesto resta favorevole al “quality Europe”, in particolare utilities, lusso e banche ad alto dividendo.
  • Asia: mercati asiatici prevalentemente in rialzo: Nikkei 225 +0,3%, Hang Seng +0,9% (massimo a un mese), CSI 300 -0,1%. A Hong Kong trainano immobiliare e finanziari, sostenuti dalla chiusura record del Dow e dalla prevista riapertura del governo USA. Il sentiment migliora anche grazie a indiscrezioni su una maggiore partecipazione del settore privato in infrastrutture e progetti energetici cinesi. Le vendite auto di ottobre in Cina +9% a/a grazie agli incentivi. Bene i difensivi come Nongfu Spring e China Resources Land, insieme a titoli tech e travel (Xiaomi, Trip.com), segnalando un ritorno cauto dell’appetito per il rischio su asset legati alla Cina.

Volatilità

  • La volatilità resta contenuta: il VIX stabile attorno a 17,5, mentre misure a breve come VIX1D (12,06) e VIX9D (15,37) indicano un contesto tranquillo in attesa dei dati CPI USA. La riapertura del governo elimina un rischio immediato ma apre la strada a una serie di pubblicazioni arretrate che potrebbero riattivare la volatilità nei prossimi giorni.
  • Per la scadenza SPX di venerdì, le opzioni indicano un movimento atteso di circa ±53 punti, ovvero ±0,8%, suggerendo una dinamica ancora contenuta.
  • Indicatore di skew: la catena a brevissimo mostra ancora una preferenza per la protezione al ribasso, con le put out-of-the-money (strike 6850) più care delle call equivalenti.

Asset digitali

  • Asset digitali misti stamattina: bitcoin stabile attorno a 103.700 USD, ether sopra i 3.500 USD, sostenuti da un lieve miglioramento del sentiment dopo la fine dello shutdown USA. Gli alt-coin mostrano un rialzo selettivo, con XRP e Solana in verde, ma il sentiment resta prudente e sensibile ai dati CPI USA.
  • I flussi ETF restano centrali: IBIT scende a 57,59 USD con lievi deflussi, ETHA stabile a 25,79 USD dopo la recente volatilità. L’interesse istituzionale resta presente, seppure in modo più misurato, in attesa di maggiore chiarezza sul quadro macroeconomico.
  • I prossimi catalizzatori per il settore crypto saranno probabilmente il CPI USA, l’emissione di Treasury e la ripresa della pubblicazione dei dati ufficiali USA.

Obbligazioni

  • I rendimenti dei Treasury USA sono leggermente saliti nella notte, dopo essere scesi martedì sulla scia dei dati ADP deboli durante la festività del Veterans Day. Il 2 anni è salito di un punto base al 3,58%, il 10 anni di due punti al 4,09%. I trader attendono ora il calendario dei dati ufficiali USA post-shutdown.

Materie prime

  • Oro, argento e platino in forte rialzo mercoledì, grazie alla riapertura del governo USA che riporta l’attenzione sulle prospettive di deficit fiscale e indebolimento macro. La domanda per asset reali come copertura è tornata forte, spinta anche da momentum e FOMO. Oro sopra i 4.200 USD, argento +5% da lunedì verso i massimi storici sopra 54 USD.
  • Rame in rafforzamento per le stesse dinamiche macro delle materie prime preziose. In aggiunta, i vincoli energetici che rallentano i progetti nei data center richiamano l’attenzione sugli investimenti infrastrutturali necessari per sostenere l’espansione dell’IA.
  • Petrolio in calo con segnali sempre più evidenti di eccesso d’offerta: WTI verso i 58 USD (-4%), Brent sotto i 63 USD. L’OPEC ha riportato un surplus tra offerta e domanda nel Q3. La curva WTI a breve si avvicina al contango per la prima volta da febbraio. Attesi oggi il report mensile IEA e i dati EIA sulle scorte USA.

Valute

  • Movimenti contenuti nel mercato FX: dollaro USA laterale contro le principali valute. EURUSD resta sotto 1,1600, USDJPY intorno a 155,00, livello psicologico che inibisce ulteriori rialzi per timore di possibili interventi da parte del ministero delle Finanze giapponese. Gli operatori aspettano i dati ufficiali USA.
  • Sterlina debole per i recenti dati sul lavoro e incertezze politiche, con voci di una possibile sfida alla leadership di Keir Starmer. EURGBP ha toccato 0,8830 ma non ha proseguito, mentre GBPCHF ha chiuso a 1,0478, minimo storico per la coppia. Il minimo intraday (1,0186) resta quello del caos Truss nel 2022.
  • AUD in rafforzamento dopo i dati occupazionali positivi di ottobre: AUDNZD ha toccato nuovi massimi dal 2013 sopra 1,1600 prima di ritracciare.

 
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