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Rapida panoramica del mercato – 18 dicembre 2025

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Rapida panoramica del mercato – 18 dicembre 2025


Motori e catalizzatori di mercato

  • Azioni: i mercati azionari globali scendono con vendite in USA ed Europa a causa delle preoccupazioni sull’AI, mentre Hong Kong e la Cina continentale rimbalzano
  • Volatilità: il VIX in rialzo, attenzione su CPI e banche centrali
  • Asset digitali: BTC stabile, ETH più debole, afflussi in IBIT contro deflussi da ETHA, tono normativo in graduale miglioramento
  • Valute: il dollaro USA torna su livelli neutri, lo yen giapponese resta debole in vista della riunione della Bank of Japan di venerdì
  • Materie prime: platino ai massimi da 17 anni per domanda di beni rifugio; il grano vicino ai minimi pluriennali; il Brent rimbalza sopra i 60 USD su rischi lato offerta
  • Obbligazioni: i Treasury USA restano stabili, con il rendimento a breve termine in calo per il sentiment di rischio debole. I JGB giapponesi fermi in attesa della BoJ venerdì
  • Eventi macro: Riksbank (Svezia), Norges Bank (Norvegia), BCE, CPI USA di novembre, CPI Giappone (venerdì mattina), Bank of Japan (venerdì)

Notizie macroeconomiche

  • Christopher Waller della Fed, recentemente intervistato da Donald Trump come possibile futuro presidente della Fed, vede un mercato del lavoro “molto debole” ma resta ottimista per il 2026. Le aspettative sull’inflazione sono stabili, con i tassi ancora sopra il target ma attesi in discesa. Nessuna fretta di tagliare i tassi, nonostante siano 50-100 punti base sopra il livello neutrale. Raphael Bostic, anch’egli della Fed, prevede una solida crescita del PIL nel 2026, con tendenze occupazionali ancora incerte.
  • I servizi alle imprese e il manifatturiero crescono, mentre media e telecomunicazioni calano. In aumento le esportazioni e gli investimenti, con una lieve crescita anche dei consumi delle famiglie. Il PIL è salito dell’1,3% su base annua dopo un calo nel secondo trimestre.
  • L’inflazione core annua dell’Eurozona si è mantenuta al 2,4% a novembre 2025, in linea con le stime e invariata da tre mesi. Dopo il minimo di quasi quattro anni al 2,3% di maggio, l’inflazione si è stabilizzata, suggerendo che ulteriori tagli da parte della BCE siano improbabili. I prezzi core mensili sono scesi dello 0,5%.
  • L’inflazione nel Regno Unito è scesa al 3,2% annuo a novembre 2025, sia per l’indice generale che per quello core, ai minimi da otto mesi e sotto le attese (3,5% e 3,4%). Forti ribassi dei prezzi alimentari, in particolare pane e cereali, mentre alcol e tabacco ai minimi da dicembre 2022. In calo anche trasporti, abitazioni e utenze, con inflazione dei servizi in rallentamento. I prezzi dell’abbigliamento sono scesi, portando a una riduzione dello 0,2% del CPI su base mensile.

Principali appuntamenti macro (orari in GMT)

08:30 – Decisione tassi Riksbank Svezia (attesa: invariato)
09:00 – Decisione tassi Norvegia (attesa: invariato)
12:00 – Decisione tassi Bank of England (attesa: -0,25%)
13:15 – Decisione tassi BCE (attesa: invariato)
13:30 – CPI USA novembre
13:30 – Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione USA
13:30 – Indice Philly Fed di dicembre (USA)
15:30 – Variazione scorte gas naturale EIA
23:30 – CPI Giappone novembre
Venerdì (02:00-04:00) – Decisione tassi Bank of Japan

Trimestrali

  • Oggi: Accenture, Nike, Cintas, Fedex, Heico, Darden Restaurants
  • Venerdì: Paychex 

Azioni

  • USA: l’S&P 500 è sceso dell’1,2% a 6.721,4 mercoledì, il Nasdaq ha perso l’1,9% e il Dow Jones lo 0,5% a 47.886, con il selloff tecnologico che si è intensificato. I titoli legati all’intelligenza artificiale hanno guidato il calo per le rinnovate preoccupazioni sugli elevati investimenti richiesti: Oracle è crollata del 5,4% su voci di un progetto di data center in stallo, mentre Nvidia ha perso il 3,8%. Micron è salita di circa l’8,1% after hours dopo aver battuto le stime e fornito guidance ben al di sopra delle attese, sostenuta dalla domanda AI nei data center. L’energia è stato l’unico settore in rialzo, grazie all’impennata del petrolio sulle notizie dal Venezuela, che hanno fatto salire ConocoPhillips (+4,6%) e Devon Energy (+5,3%).
  • Europa: chiusura mista mercoledì: l’Euro STOXX 50 ha perso lo 0,6%, mentre lo STOXX Europe 600 ha chiuso piatto a 579,8, con i ribassi nei grandi titoli industriali e tecnologici compensati dai guadagni nel comparto energia e difesa. ASML ha perso il 3,8% dopo che sono emerse notizie che la Cina sta testando un prototipo EUV, alimentando timori su alternative locali accelerate dalle restrizioni all’export. Schneider Electric ha perso il 3,5%, Siemens il 2%. In controtendenza Rheinmetall (+1,7%) dopo l’approvazione da parte della Germania di oltre 50 miliardi di euro in contratti di difesa. L’attenzione oggi si concentra sulle decisioni di BCE e Bank of England, che potrebbero orientare titoli bancari, edilizia e altri settori ciclici.
  • Asia: rimbalzo a Hong Kong: l’Hang Seng è salito dello 0,9% a 25.468,8, mentre l’Hang Seng Tech Index ha guadagnato l’1,0% a 5.457,9 grazie a nuovi acquisti dopo due sedute difficili. Anche la Cina continentale ha partecipato al recupero: lo Shanghai Composite è salito dell’1,2% a 3.870,3, il CSI 300 dell’1,8% a 4.579,9, grazie alla stabilizzazione dei titoli tecnologici e alle speranze di nuove misure pro-crescita. Pop Mart +3,7%, Trip.com +2,6%, SMIC +2,4%, mentre il debutto di MetaX Integrated Circuits a Shanghai è salito fino al +700% in intraday, segno che la speculazione può tornare rapidamente. I mercati ora attendono i dati sull’inflazione di Hong Kong e eventuali indizi sulla linea politica cinese per il 2026.

Volatilità

  • La volatilità di mercato è salita leggermente con gli investitori più cauti in vista delle importanti decisioni su inflazione e tassi previste oggi. Il VIX è salito a 17,62 (+6,9%), mentre indicatori a breve come il VIX1D sono balzati del 41,7%, segnalando attese di maggiore movimento attorno a CPI e alle riunioni di BCE, BoE e BoJ. L’S&P 500 ha perso l’1,16% a 6.721, con maggiore attività di copertura tramite put ITM profonde e protezione su indici. Gli investitori di lungo periodo guardano agli eventi odierni per capire se la volatilità resterà alta fino a fine anno o tornerà su livelli più contenuti.
  • Movimento atteso SPX (implied da opzioni, questa settimana): circa ±76 punti (±1,1%) entro la scadenza di venerdì.
  • Indicatore skew 0DTE (scadenza odierna): leggermente invertito, con le call più care delle put, segno di domanda residua per esposizione al rialzo dopo il recente selloff.

Asset digitali

  • I mercati crypto sono rimasti generalmente stabili nonostante il sentiment misto. Bitcoin scambia intorno a $86.800 (+0,6%), Ether a $2.840 (+0,1%), mentre Solana ($123) e XRP ($1,84) si sono leggermente indeboliti. Gli ETF su Bitcoin spot hanno registrato afflussi continui, con IBIT a +$111 milioni, compensando i deflussi da ETHA (-$19,6 milioni). Questa divergenza evidenzia la preferenza istituzionale per Bitcoin rispetto a Ether, con l’AUM di IBIT vicino a $66,7 miliardi contro i $10,1 miliardi di ETHA (al 17 dicembre).
  • Gli altcoin restano deboli in attesa dei dati CPI USA, mentre il sentiment è sostenuto dalla rimozione da parte della Federal Reserve di linee guida obsolete sul settore crypto, visto come un segnale normativo positivo, seppur simbolico.

Obbligazioni

  • I Treasury USA hanno offerto un moderato rifugio sicuro ieri, nel contesto di un generale calo del sentiment per gli asset rischiosi. Il rendimento del biennale USA è sceso di pochi punti base sotto il 3,47%, vicino al minimo ciclico di ottobre (3,425%). Il decennale ha chiuso vicino al 4,14% dopo un temporaneo rialzo durante la sessione.
  • I titoli di Stato giapponesi restano stabili, con rendimenti vicini ai massimi della forchetta su tutta la curva, in attesa dei dati CPI nazionali di novembre previsti per venerdì mattina (ora di Tokyo) e della cruciale riunione della Bank of Japan, da cui ci si attende il primo rialzo dei tassi da gennaio.

Materie prime

  • Il platino ha esteso il suo rally raggiungendo i massimi da 17 anni vicino ai 2.000 USD, con un balzo di oltre il 3% durante la sessione asiatica, alimentato dall’attività sui nuovi contratti future cinesi, portando il guadagno da inizio anno al 121%. Insieme a oro e argento, questi metalli semi-preziosi hanno beneficiato della forte domanda di beni reali in un contesto globale segnato da frammentazione, tensioni fiscali, rischi daziari, e incertezze geopolitiche.
  • Il grano CBOT si avvicina ai minimi pluriennali vicino ai 5 USD, sotto pressione per i raccolti eccezionali in Argentina e Australia che aumentano le scorte globali. Anche la Cina ha acquistato un carico argentino per la prima volta da decenni, attratta da prezzi più competitivi rispetto agli USA. La bassa volatilità e un contango a un anno del 13% hanno reso il grano uno short favorito dai fondi a leva, con posizioni nette short quasi continue dal luglio 2022.
  • Il petrolio prosegue il suo rimbalzo dai minimi da quattro anni e mezzo, con il Brent tornato sopra i 60 USD, mentre i mercati valutano le nuove sanzioni USA alla Russia e un blocco delle esportazioni venezuelane – fattori che aumentano i rischi sul lato offerta – contro un contesto fondamentale ancora debole. Con la liquidità in calo in vista delle festività, i movimenti di prezzo potrebbero amplificarsi, aumentando la volatilità.

Valute

  • Le principali valute restano in range stretti, con l’eccezione dello yen. Il recupero del dollaro USA dopo i dati deboli di martedì si è attenuato, mantenendo EURUSD vicino a 1,1750 in apertura di seduta europea.
  • Lo yen giapponese si è nuovamente indebolito dopo un tentativo di rimbalzo post-dati USA deboli: USDJPY ha toccato 155,89 nella sessione asiatica, mentre EURJPY si avvicina nuovamente al massimo storico sopra 183,00.
  • La sterlina si è indebolita mercoledì dopo il CPI più debole del previsto e in vista della riunione della Bank of England di oggi, da cui si attende un taglio di 25 punti base. Il mercato guarda anche agli orientamenti futuri, con un comitato diviso tra colombe e falchi. Il livello 0,8800 di EURGBP rappresenta una resistenza chiave in caso di rottura al ribasso.

Questo contenuto è materiale di marketing. Nessuna delle informazioni e analisi qui contenute costituisce consulenza in materia di investimenti. Il trading comporta rischi e le performance passate non sono un indicatore affidabile della performance futura. In questo contenuto potrebbero essere citati strumenti emessi da società partner, dalle quali la Capogruppo Saxo riceve pagamenti o retrocessioni. 

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