Rapida panoramica del mercato – 15 maggio 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 15 maggio 2025
Fattori e catalizzatori di mercato
• Azioni: seduta mista negli Stati Uniti; tecnologia in rialzo; calo dei titoli del lusso europei; difficoltà aziendali nel Regno Unito; cautela in Asia
• Volatilità: leggero aumento; prudenza in vista dei dati macro; VVIX elevato; i Future indicano persistente cautela
• Asset digitali: Bitcoin ed Ethereum in lieve calo; continua la dominanza istituzionale; attività retail contenuta
• Obbligazioni: rendimenti USA in aumento, con quelli a lungo termine ai massimi di diversi mesi
• Valute: lo yen giapponese si rafforza, forse sotto osservazione nei colloqui commerciali USA-Giappone, nonostante l’aumento dei rendimenti statunitensi
• Materie prime: l’oro scende per la riduzione della domanda di beni rifugio
• Eventi macro: vendite al dettaglio USA, richieste settimanali di sussidi di disoccupazione USA, indagini manifatturiere Empire State e Philly Fed di maggio USA, intervento del presidente della Fed Powell, decisione sui tassi del Messico
Dati macro ed eventi principali
• Secondo il Financial Times, le autorità statunitensi sono pronte ad annunciare una riduzione dei requisiti patrimoniali supplementari per le maggiori banche USA (supplementary leverage ratio). Questa misura consentirebbe alle banche di aumentare il leverage dei propri bilanci, potenzialmente con lo scopo di favorire l’acquisto di titoli di stato USA e mitigare ulteriori aumenti dei rendimenti. Si valuta anche l’esclusione totale dei Treasury USA dal calcolo del leverage.
• Si ipotizza che funzionari USA abbiano incontrato omologhi coreani per discutere di un indebolimento del dollaro USA, in linea con i recenti rialzi delle valute di Taiwan e Hong Kong. Secondo indiscrezioni, gli USA starebbero spingendo per un dollaro più debole nelle trattative commerciali con i principali esportatori del Pacifico.
• Trump ha firmato ieri accordi con l’Emiro del Qatar per un valore di almeno 1.200 miliardi USD, incluso il più grande ordine di sempre per Boeing (circa 96 miliardi USD). Durante la visita in Medio Oriente, Saudi Aramco ha annunciato accordi per 90 miliardi USD con aziende USA.
• L’occupazione in Australia è aumentata di 89.000 unità ad aprile, il maggior incremento da 14 mesi, con il tasso di disoccupazione stabile. La resilienza del mercato del lavoro si conferma, mentre la RBA è attesa a nuovi tagli dei tassi.
Principali eventi macro (orari GMT)
09:00 – Produzione industriale Eurozona marzo
08:00 – Rapporto mensile sul mercato petrolifero IEA
12:15 – Canada: nuovi cantieri aprile
12:30 – Empire Manufacturing USA maggio
12:30 – Vendite al dettaglio USA aprile
12:30 – PPI USA aprile
12:30 – Richieste settimanali sussidi disoccupazione USA
12:30 – Indice Philly Fed USA maggio
12:40 – Intervento presidente Fed Powell
13:15 – Produzione industriale USA aprile
14:00 – NAHB Housing Market Index USA maggio
14:30 – Scorte settimanali gas naturale USA
19:00 – Decisione tassi Messico
03:00 – Aspettative inflazione Nuova Zelanda Q2
Trimestrali
• Oggi: Walmart, Deutsche Telekom, Allianz, Mitsubishi Financial, Deere, Applied Materials, Take-Two
• Venerdì: Richemont
Prossima settimana:
• Lunedì: Ryanair
• Martedì: Home Depot, Palo Alto Networks
• Mercoledì: TJX Companies, Lowes, Medtronic, Snowflake, Target
• Giovedì: Intuit, Analog Devices, Workday, Autodesk, Copart
Azionario
• USA: seduta mista per le azioni USA mercoledì, tra incertezze sulle politiche commerciali e forza del comparto tecnologico. S&P 500 +0,10% annulla le perdite annuali, Dow -0,21% in lieve calo, Nasdaq +0,72% spinto dai semiconduttori. Nvidia +4,2% in rialzo grazie all’export di chip AI verso l’Arabia Saudita; AMD +4,7% dopo un buyback da 6 miliardi USD; Super Micro Computer +17% per entusiasmo sull’AI. UnitedHealth -8% dopo indagini della banca centrale giapponese. Tecnologia e servizi di comunicazione in testa, mentre sanità debole per timori su tariffe e politiche.
• Europa: mercati europei in calo (STOXX 600 -0,24%, STOXX 50 -0,24%) per prese di profitto e timori tariffari. Male il lusso (LVMH -2,2%, L’Oréal -3,3%); resilienti alcune banche (Santander +1,7%, UniCredit +1,4%). FTSE 100 UK -0,21% penalizzato da problemi aziendali: Imperial Brands -7,3%, Experian -2,9%, mentre Burberry +17% dopo notizie positive sul piano di ristrutturazione. Inflazione in lieve calo in Germania e Spagna.
• UK: FTSE 100 -0,21% sotto pressione per delusioni aziendali: Imperial Brands -7,3% per l’uscita improvvisa del CEO, Experian -2,9% per guidance debole, AstraZeneca -1,6%. Burberry +17% dopo risultati eccellenti. Attesa per i dati sul PIL per indicazioni di politica monetaria.
• Asia: mercati asiatici in calo giovedì dopo la recente corsa, con cautela pre-trimestrale Alibaba e raffreddamento dell’ottimismo commerciale USA-Cina. Nikkei -0,97%, Hang Seng -0,73%, ASX 200 Australia +0,21% sostenuto dai dati occupazionali. Realizzazioni di profitto sul tech nonostante la narrativa positiva sull’AI. Tencent in leggero rialzo dopo risultati solidi, ma cautela generale in attesa di sviluppi macro.
Volatilità
Volatilità in aumento mercoledì: VIX +2,2% a 18,62, riflettendo prudenza nonostante la tenuta dei listini. VVIX +6,08% a 97,16 per l’incertezza su politiche commerciali e dati macro in arrivo. I Future indicano sentiment prudente (VIX Future +1%) in vista di vendite al dettaglio, PPI, indagine manifatturiera Philly Fed e discorso di Powell.
Asset digitali
Performance mista per le crypto: Bitcoin (BTC) -1,08% a circa 102.393 USD, Ethereum (ETH) -1,42% a 2.573 USD. Solana (SOL) -1,75% in calo nonostante segnali rialzisti, Shiba Inu (SHIB) sotto pressione vicino a resistenze chiave. Azioni legate alle crypto deboli, ma Coinbase +2,53% in controtendenza. I flussi istituzionali restano dominanti con attività retail limitata e volumi di ricerca Google bassi nonostante prezzi vicini ai massimi.
Obbligazioni
Rendimenti dei Treasury USA in aumento lungo tutta la curva: il benchmark decennale ha superato il 4,50% per la prima volta da febbraio, il biennale sopra il 4,00%. Pochi effetti finora dalla notizia che i regolatori USA potrebbero ridurre i requisiti patrimoniali delle banche o escludere i Treasury dal calcolo del leverage.
Materie prime
• Correzione dell’oro dai massimi storici dello scorso mese prosegue rapidamente, complice la tregua commerciale USA-Cina che ha ridotto la domanda di beni rifugio. Anche i compratori cinesi sembrano defilarsi, mentre gli speculatori occidentali restano venditori netti. L’oro appare tecnicamente debole sotto i 3.200 USD, con prossimo supporto a 3.000 USD. L’argento scende vicino al supporto di 31,64 USD, con la 200 DMA a 31,27 USD.
• Prezzi del petrolio in calo per il secondo giorno, dopo la possibile apertura dell’Iran a un accordo nucleare in cambio della rimozione delle sanzioni, che potrebbe aumentare l’offerta OPEC+. L’EIA ha inoltre registrato il maggior aumento di scorte USA da marzo. Oggi la IEA pubblicherà il suo rapporto mensile sul mercato petrolifero.
Valute
• Lo yen giapponese si è rafforzato nettamente, probabilmente grazie al rialzo del won coreano su voci di pressioni USA per una rivalutazione. Nonostante il dollaro forte altrove, USDJPY è sceso da sopra 147,50 a sotto 146,00 prima di trovare supporto; forte calo anche per le altre coppie con JPY (GBPJPY vicino a 194,00 da oltre 196,00 di inizio settimana).
• L’AUD ha trovato supporto dopo la forte crescita dei posti di lavoro ad aprile, anche se la disoccupazione resta al 4,1%. AUDUSD stabile a circa 0,6435; AUDNZD sopra 1,0900 ai massimi locali notturni.
• Oggi massima attenzione al dato USA sulle vendite al dettaglio per eventuali implicazioni sul USD.