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Rapida panoramica del mercato – 19 maggio 2025

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Rapida panoramica del mercato – 19 maggio 2025


Fattori trainanti e catalizzatori di mercato


Azioni: tregua commerciale USA-Cina; declassamento degli USA da parte di Moody’s; fiducia dei consumatori bassa; Coinbase inclusa nell’S&P
Volatilità: VIX ai minimi da aprile; indicatori a breve termine in forte calo; timori contenuti nonostante il declassamento
Asset digitali: record settimanale per Bitcoin; BTC, ETH in calo; altcoin più deboli; titoli crypto in rally
Obbligazioni: rendimento dei titoli USA a lungo termine sotto i riflettori dopo il declassamento dei Treasury da parte di Moody’s, con il peggior sell-off concentrato nella parte più lunga della curva
Valute: USD in ulteriore indebolimento a seguito del declassamento del debito statunitense
Materie prime: oro sostenuto dal declassamento; il greggio resta bloccato in un intervallo
Eventi macro: annunci sui tassi in Cina e Australia


Dati macroeconomici e principali notizie


Moody’s Ratings ha declassato il rating del credito statunitense da Aaa a Aa1, citando crescenti preoccupazioni per l’aumento del debito e dei deficit, che potrebbero danneggiare l’attrattiva degli USA sui mercati globali e aumentare i costi di finanziamento. Questo allineamento segue azioni simili da parte di Fitch Ratings e S&P Global Ratings, portando il rating USA al di sotto del livello massimo di tripla A. Il declassamento segue un outlook negativo emesso oltre un anno fa da Moody’s, ora rivisto a “stabile”.
• Il sondaggio preliminare dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori statunitensi di maggio, pubblicato venerdì, è sceso a 50,8, il secondo livello più basso mai registrato, con quasi il 75% dei rispondenti preoccupati per i dazi. I consumatori prevedono un aumento dei prezzi del 7,3% su base annua il prossimo anno, il dato più alto dal 1981, e un aumento del 4,6% su un orizzonte di cinque-dieci anni, massimo dal 1991. Nonostante le preoccupazioni sui dazi, i dati recenti indicano pressioni inflazionistiche contenute, con i prezzi al consumo al netto di alimentari ed energia cresciuti meno delle attese per il terzo mese consecutivo.
La produzione industriale cinese è aumentata del 6,1% anno/anno in aprile, superando le aspettative, mentre le vendite al dettaglio sono rallentate al 5,1% a/a, al di sotto delle previsioni, evidenziando le difficoltà del governo nel rilanciare i consumi interni e la fiducia delle famiglie, colpite da una crisi immobiliare prolungata, pressioni deflazionistiche e timori sull’occupazione.


Calendario macro (orari in GMT)
0900 – CPI finale Eurozona di aprile
1400 – Indice anticipatore USA di aprile
0100 – Annuncio sui tassi in Cina
0430 – Annuncio tasso di riferimento RBA (Australia)


Trimestrali


Lunedì: Ryanair
Martedì: Home Depot, Palo Alto Networks
Mercoledì: TJX Companies, Lowes, Medtronic, Snowflake, Target
Giovedì: Intuit, Analog Devices, Workday, Autodesk, Copart


Azioni


USA: i mercati azionari statunitensi hanno chiuso la scorsa settimana in positivo, con i principali indici sostenuti dall’allentamento delle tensioni commerciali USA-Cina. Venerdì l’S&P 500 è salito dello 0,7%, il Nasdaq ha guadagnato lo 0,4% e il Dow è balzato di 331 punti, cancellando le perdite da inizio anno. La tregua sui dazi di 90 giorni ha rafforzato la fiducia, riportando l’S&P 500 in territorio positivo su base annua. Tuttavia, il sentiment ha subito una lieve flessione a causa della fiducia dei consumatori scesa a 50,8, il secondo valore più basso registrato, con aspettative inflazionistiche salite al 7,3%. Alphabet è salita dell’1,2%, mentre Meta ha perso lo 0,5%. Coinbase è balzata del 9% in vista della sua inclusione nell’S&P 500 oggi. Il declassamento del debito USA a Aa1 da parte di Moody’s ha causato cali nei futures in apertura di lunedì.
Europa: i mercati europei hanno chiuso la settimana con cauto ottimismo; il DAX di Francoforte è salito dello 0,3% a un nuovo massimo storico di 23.767 punti, segnando la quinta settimana consecutiva di guadagni. Gli sforzi dell’UE per accordi più ampi di riduzione dei dazi hanno sostenuto il sentiment, anche se è prevalsa cautela in vista di sviluppi geopolitici nel weekend. Rheinmetall ha guidato i rialzi (+2,4%), seguita da Deutsche Börse, Deutsche Telekom e SAP. Tra i principali ribassi si segnalano E.ON (-2,9%) e BASF (-2,3%). Per lunedì si prevede un avvio prudente, con indicazioni miste nel pre-market mentre gli investitori valutano gli sviluppi geopolitici e i dati sull’inflazione di aprile.
Regno Unito: il FTSE 100 è salito dello 0,6% venerdì, spinto dai guadagni di British American Tobacco (+3,8%) e GlaxoSmithKline (+2,6%). Tuttavia, il sentiment si è indebolito all’apertura di lunedì in seguito al declassamento del debito USA da parte di Moody’s, che ha trascinato al ribasso i futures. L’attenzione si sposta sul vertice Regno Unito-UE a Londra per il ripristino dei legami economici post-Brexit, assieme agli sviluppi aziendali in corso, tra cui la possibile cessione di TNT Sports da parte di BT a Warner Bros Discovery.
Asia: i mercati asiatici hanno incontrato ostacoli lunedì a causa del declassamento del rating USA da parte di Moody’s, dei dati cinesi misti e delle persistenti tensioni geopolitiche. L’Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,5%, complice la prudenza in attesa dei dati economici cinesi. Nonostante la solida produzione industriale di aprile, le vendite al dettaglio hanno deluso, riflettendo una debolezza persistente nei consumi. I titoli dei porti cinesi sono saliti grazie all’ottimismo sulla tregua commerciale. Anche il Nikkei 225 giapponese e il KOSPI sudcoreano hanno chiuso in calo, con gli investitori in attesa di ulteriori indicazioni economiche, inclusi i dati sull’inflazione in Giappone e la decisione sui tassi della RBA.


Volatilità


La volatilità ha continuato a scendere venerdì, con il VIX in calo del 3,3% a 17,24, il livello più basso da inizio aprile. Gli indicatori ultra-brevi sono calati significativamente: il VIX1D è sceso dell’11,2% a 13,39, mentre il VIX9D ha perso il 9,6% a 14,35, segnalando timori a breve termine contenuti. Nonostante il declassamento del credito USA da parte di Moody’s e l’intensa settimana di trimestrali, i Future sul VIX indicano un’attività di copertura limitata, suggerendo un’ansia di mercato sotto controllo salvo eventi imprevisti.


Asset digitali


Bitcoin ed Ethereum hanno registrato un calo lunedì, con BTC in calo del 3,8% a $102.438 ed ETH in ribasso del 4,8% a $2.378, dopo i recenti massimi plurimensili. Solana ha mostrato debolezza marcata (-7%), mentre XRP ha perso il 4,5%. Nonostante la flessione, Bitcoin ha registrato la sua chiusura settimanale più alta di sempre vicino a $106.500, sostenuto da afflussi istituzionali e incertezze macro dopo il declassamento degli USA da parte di Moody’s. Le azioni legate alle criptovalute, tra cui Coinbase (+9%), Marathon (+3,4%), Riot (+5,2%) e CIFR (+21,8%) sono salite con forza.


Obbligazioni


• I rendimenti dei Treasury statunitensi sono balzati nella tarda giornata di venerdì e sono saliti ulteriormente nella notte in seguito al declassamento del debito USA da parte di Moody’s, l’ultima agenzia che ancora assegnava il rating AAA. Il sell-off ha riportato il rendimento del benchmark decennale oltre il livello chiave del 4,50%, dopo aver toccato brevemente il 4,40% venerdì. Il massimo locale è al 4,55%. Sulla parte lunga della curva, il rendimento del trentennale ha toccato nuovamente il 5,0%, livello raggiunto più volte nel 2024 ma mai superato in chiusura dalla fine del 2023. Anche il rendimento del biennale è risalito verso il 4,00%.
Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni ha chiuso venerdì a 2,59%, oltre 10 punti base sotto i massimi recenti, ma prima della notizia del declassamento da parte di Moody’s. Il mercato obbligazionario sovrano europeo merita dunque attenzione oggi, mentre il rendimento del JGB giapponese a 10 anni è salito di meno di 2 punti base nella notte.


Materie prime


Oro, argento e platino, tutti asset reali con prospettive di offerta limitata, sono saliti grazie al rinnovato focus sull’outlook economico USA e sul deficit di bilancio dopo il declassamento da parte di Moody’s. Il movimento ha spinto al rialzo i rendimenti dei Treasury a lungo termine, riducendo l’attrattiva del dollaro come bene rifugio e aggravando i costi di finanziamento del debito statunitense, mentre il dollaro si è indebolito.
• Il greggio continua il suo andamento altalenante all’interno di un ampio intervallo, mentre il focus dei trader oscilla tra l’offerta abbondante, le preoccupazioni sui dazi che colpiscono la domanda, e la prospettiva di un calo della produzione da parte dei produttori a più alto costo, nonché i colloqui USA-Iran e altre tensioni geopolitiche. I fondi speculativi hanno reagito alla tregua di 90 giorni aumentando del 55% le scommesse rialziste sul Brent, ai massimi delle ultime cinque settimane.


Valute


• Il dollaro statunitense si è indebolito nella notte in reazione al declassamento dei Treasury USA da parte di Moody’s, anche se gli intervalli di trading sono rimasti modesti. L’USDJPY ha tentato un passaggio sotto quota 145,00 prima di rimbalzare sopra tale soglia, dopo una chiusura a 145,70 venerdì. L’EURUSD è salito fino a 1,1200 nella notte dopo aver chiuso a 1,1163 venerdì, ma è tornato a scendere nella tarda sessione asiatica di lunedì.
• L’AUDUSD fatica a spostarsi significativamente sopra o sotto la soglia di 0,6400 in vista della riunione della RBA prevista per questa sera, dalla quale ci si attende un taglio di 25 punti base, il secondo del ciclo. Le indicazioni sulla politica futura saranno attentamente osservate, poiché per la riunione di luglio si prezzano solo il 25% di probabilità di un ulteriore taglio.

Crediti e Disclaimer

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