Rapida panoramica del mercato – 2 luglio 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 2 luglio 2025
Outlook macro Q3-2025: Meno caos, e si spera un po’ più di chiarezza
Driver e catalizzatori di mercato
• Azioni: Tech sotto pressione; rischi tariffari; Europa debole; UK difensivo
• Volatilità: VIX stabile; leggere turbolenze; rotazione settoriale
• Asset digitali: BTC, ETH stabili; forti flussi sugli ETF; attenzione regolatoria
• Obbligazioni: rendimenti USA in ripresa sulla parte breve della curva dopo commenti di Powell e dati sulle offerte di lavoro
• Valute: USD ha toccato ieri un nuovo minimo di ciclo prima di rimbalzare, soprattutto rispetto a uno JPY improvvisamente debole
• Materie prime: preoccupazioni sul debito fiscale USA sostengono l’oro. Il petrolio resta vicino ai minimi
• Eventi macro: occupazione ADP USA di giugno
Dati macro e principali notizie
• Il Senato ha approvato la propria versione del disegno di legge fiscale e di spesa del Presidente Trump, inviandola nuovamente alla Camera, dove potrebbe non avere i voti necessari per essere approvata nella forma attuale, dato che sia i “falchi fiscali” si oppongono ai grandi deficit previsti, sia i moderati ai tagli alla copertura sanitaria per i cittadini a basso reddito. Attualmente, la Camera conta 220 membri repubblicani e 212 democratici (tre seggi democratici sono vacanti dopo la morte di rappresentanti dal voto di novembre).
• Il Presidente della Federal Reserve Powell si è mostrato cauto sui tagli ai tassi, citando i rischi di inflazione quest’estate legati ai dazi di Trump e la necessità di ulteriori dati, ma non ha escluso esplicitamente un taglio a luglio, che il mercato prezza attualmente con una probabilità poco superiore al 20%.
• Il Presidente USA Trump ha espresso dubbi sulla possibilità di raggiungere un accordo commerciale con il Giappone prima della scadenza dei negoziati del 9 luglio e ha detto che non prorogherà tale scadenza. Ha lasciato intendere che il Giappone potrebbe affrontare dazi del 30% o 35% di conseguenza. Gli USA daranno priorità all’India nei colloqui sulle tariffe, affrontando il Giappone in seguito, secondo quanto riportato da Nikkei.
• L’indice PMI manifatturiero ISM USA di giugno è risultato pari a 49, in salita rispetto al 48,5 di maggio e leggermente superiore alle attese di consenso (48,8). La manifattura si è contratta per il quarto mese, ma il ritmo di contrazione è rallentato: la produzione è rimbalzata a 50,3 e le scorte sono migliorate a 49,2.
• Le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono aumentate di 374.000 a 7,769 milioni a maggio 2025, superando le aspettative e raggiungendo il livello più alto da novembre 2024. L’accoglienza e la ristorazione hanno aggiunto 314.000 posizioni, finanza e assicurazioni +91.000, mentre le offerte nel governo federale sono scese di 39.000.
• L’inflazione dell’Eurozona è salita al 2,0% a giugno 2025, in linea con le aspettative e l’obiettivo BCE, in crescita rispetto all’1,9% di maggio. L’inflazione in Germania è scesa inaspettatamente, mentre Francia e Spagna hanno registrato aumenti modesti, e il dato italiano è rimasto stabile.
Principali appuntamenti macro (orari GMT)
11:30 – USA, Challenger Job Cuts di giugno
12:15 – USA, Occupazione ADP di giugno
14:15 – Intervento conclusivo della Presidente BCE Lagarde alla conferenza BCE di Sintra
14:30 – Rapporto settimanale EIA sulle scorte di petrolio e carburanti
01:45 – Cina, PMI servizi Caixin di giugno
Trimestrali
Prossima settimana: The Progressive Corporation, Fast Retailing, Cintas Corporation, Kongsberg, Delta Airlines
Azioni
• USA: sessione mista per le azioni USA, con l’S&P 500 vicino ai massimi storici (-0,11%), il Nasdaq 100 in calo dell’1% a causa della debolezza tecnologica diffusa e il Dow Jones in rialzo dello 0,91% guidato dai titoli healthcare (UnitedHealth +4,5%, Amgen +4,1%). I giganti tech come Nvidia (-3%) e Tesla (-5,3%) hanno guidato il calo, in un clima di rinnovate tensioni politiche e con la scadenza tariffaria del 9 luglio incombente. Il Senato ha approvato il massiccio disegno di legge fiscale di Trump, alimentando il dibattito sul deficit crescente. Powell ha segnalato cautela, sottolineando l’impatto dei dazi sull’inflazione e rinviando eventuali tagli imminenti ai tassi.
• Europa: i mercati europei sono arretrati per l’incertezza commerciale e il calo delle speranze di nuovi tagli dei tassi da parte della BCE. Il DAX ha perso l’1% mentre i titoli della difesa sono crollati a seguito della blacklist del fondo norvegese e dei timori sugli accordi commerciali. L’inflazione nell’Eurozona ha raggiunto il target del 2%, portando Lagarde a raffreddare le aspettative su ulteriori allentamenti. I dati PMI positivi in Germania e il recupero delle azioni svizzere hanno dato qualche sostegno, ma il sentiment resta fragile mentre proseguono i colloqui con gli USA.
• UK: il FTSE 100 ha guadagnato lo 0,3%, sovraperformando gli altri indici grazie ai forti rialzi di AstraZeneca (+2,8%) e Diageo (+3,8%). La crescita dei prezzi delle case nel Regno Unito si è attenuata a giugno, mentre il PMI manifatturiero è rimasto debole. Bailey, della Bank of England, ha suggerito che i tassi potrebbero scendere, offrendo sollievo ai mutuatari. Gli investitori restano attenti ai tagli alla spesa pubblica e ai rischi tariffari globali, mentre la volatilità nei titoli retail e bancari riflette un quadro macro incerto.
• Asia: listini asiatici misti con i timori tariffari a dominare il sentiment. L’Hang Seng di Hong Kong è rimbalzato dello 0,5% dopo la festività, sostenuto dai titoli immobiliari e finanziari. Il Nikkei giapponese è sceso dell’1% dopo che Trump ha espresso dubbi sull’accordo commerciale e minacciato dazi pesanti. Il KOSPI sudcoreano ha perso lo 0,8%, mentre i mercati cinesi sono rimasti per lo più stabili: pressione sui titoli tech, resilienza invece per bancari e liquori.
Volatilità
La volatilità di mercato resta contenuta, con il VIX vicino a 17, ben al di sotto della breve impennata sopra 20 vista a giugno. I Future sul VIX per metà luglio si attestano intorno a 18,9, riflettendo una cautela degli investitori solo moderata in vista della prossima stagione di trimestrali. Per gli investitori buy-and-hold di lungo periodo, questi livelli suggeriscono un mercato che si aspetta “scosse di routine”, non grandi turbolenze. Al momento la volatilità è più guidata dalla rotazione settoriale che da nuovi shock macro.
Asset digitali
Bitcoin in calo del 2% a $106.500, mentre Ether tiene quota $2.440 nonostante prezzi più deboli. I flussi istituzionali proseguono: l’ETF IBIT di BlackRock ha perso il 2,2% ma resta in rialzo del 13% da inizio anno, con $75 mld di asset. L’ETHA di iShares ha raccolto $492 mln la scorsa settimana, segnalando una domanda robusta per l’esposizione spot su Ether. Le notizie regolatorie—possibilità di approvazioni ETF più rapide e i piani di Deutsche Bank per la custodia di crypto—hanno mantenuto l’attenzione sull’adozione istituzionale. Le azioni legate al crypto come COIN e MSTR hanno corretto in linea con gli asset digitali.
Obbligazioni
• I rendimenti dei Treasury USA sono aumentati su tutta la curva ieri. Sulla parte breve della curva, i rendimenti sono saliti dopo che Powell ha previsto una possibile pressione inflazionistica quest’estate dovuta ai dazi di Trump, affermando che l’economia USA è solida, pur non escludendo tagli ai tassi nella riunione di luglio. Più tardi, il dato robusto sulle offerte di lavoro JOLTS di maggio ha ulteriormente sostenuto i rendimenti. Il rendimento del Treasury USA a 2 anni ha chiuso in rialzo di cinque punti base a 3,77%. Il decennale USA è salito di pochi punti base a 4,25% dopo che il Segretario al Tesoro Bessent ha dichiarato che non aumenterà l’emissione di titoli a lunga scadenza agli attuali livelli di rendimento.
• Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è sceso ieri, chiudendo a 2,57%, tre punti base sotto il livello del giorno precedente, dopo aver toccato il massimo di oltre un mese.
• I credit spread dei titoli high yield statunitensi si sono ridotti bruscamente ieri, con l’indicatore Bloomberg del differenziale tra obbligazioni high yield USA e Treasury che si è ristretto di nove punti base a 281 punti base, il livello più stretto degli ultimi quattro mesi.
Materie prime
• Oro e argento in rialzo per la terza seduta consecutiva, sostenuti da nuova domanda dopo aver trovato supporto vicino ai minimi recenti, oro a USD 3.245, argento nell’area USD 35,30–40,00. Il movimento è alimentato dai timori sul debito fiscale USA dopo l’approvazione da parte del Senato del “Big Beautiful Bill” di Trump, ora in attesa del via libera definitivo della Camera. Ora l’attenzione si sposta sul mercato del lavoro USA, con l’ADP oggi e il rapporto sull’occupazione di giugno previsto giovedì. Alcune resistenze di breve a USD 3.350 e USD 3.374.
• I prezzi del petrolio restano bloccati vicino ai minimi dopo il sell-off della scorsa settimana che ha colto in contropiede molti long, lasciando un appetito per il rischio di breve termine piuttosto contenuto. Focus ancora sul Medio Oriente, dove il cessate il fuoco tra Israele e Iran resta fragile; possibile nuovo aumento della produzione OPEC+ il prossimo mese; e oggi il rapporto EIA sulle scorte.
Valute
• Il dollaro USA ha recuperato parte del terreno perso ieri, grazie all’aumento dei rendimenti dei Treasury dopo i commenti di Powell e i dati più forti delle attese sulle offerte di lavoro di maggio. EURUSD ha segnato un massimo giornaliero a 1,1829, ma questa mattina in Europa si attesta poco sotto 1,1800.
• Lo yen giapponese si è nuovamente indebolito su tutta la linea ieri dopo un forte rimbalzo nella prima parte della giornata, con USDJPY risalito dai nuovi minimi locali a 142,68 oltre quota 143,50, mentre EURJPY ha trattato sotto 168,50 prima di risalire verso 169,50. Lo yen non ha reagito ai commenti di Trump.
• EURGBP è salito ieri ai nuovi massimi da fine aprile e ha sfiorato quota 0,8600 prima di ritracciare leggermente.
Nessuna delle informazioni e analisi qui contenute costituisce un consiglio di investimento o un'offerta o sollecitazione ad acquistare o vendere qualsiasi valuta, prodotto o strumento finanziario, effettuare investimenti o partecipare a una particolare strategia di trading. Invitiamo gli utenti ad approfondire attentamente le proprie conoscenze e a comprendere appieno le caratteristiche e i rischi degli strumenti con cui operano prima di fare trading. Il trading può generare sia profitti che perdite. L'investitore si assume la responsabilità di valutare, in modo indipendente, la precisione e la completezza delle informazioni e il relativo utilizzo. La presente comunicazione di marketing non è assimilabile ad alcuna forma di produzione o diffusione di ricerca in materia di investimenti e pertanto non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l'indipendenza della ricerca. Eventuali informazioni riportate che si riferiscano a rendimenti, non devono essere interpretate come indicazioni di rendimenti futuri o di garanzia di conservazione del capitale investito ma come indicazioni di rendimenti realizzati in passato. Con strumenti finanziari "più negoziati in piattaforma" si fa riferimento al controvalore nominale negoziato su tutte le piattaforme del Gruppo Saxo.