Rapida panoramica del mercato – 20 maggio 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 20 maggio 2025
Motori e catalizzatori di mercato
Azioni: recupero dopo declassamento Moody’s; il settore sanitario USA in rialzo; l’accordo UE-Regno Unito sostiene il DAX; i titoli asiatici salgono dopo il taglio dei tassi in Cina
Volatilità: il VIX balza per timori sul rating creditizio; aumentano i segnali di copertura; i Future indicano un lieve stress
Asset digitali: BTC si mantiene sopra i 106.000 USD; ETH in rialzo; avanza il disegno di legge sulle criptovalute; cresce l’interesse delle tesorerie aziendali
Obbligazioni: i rendimenti USA tornano indietro dai massimi locali. I rendimenti long dei JGB giapponesi salgono ai massimi da decenni per domanda debole in asta
Valute: lo JPY rimane forte su tutta la linea, USD misto dopo la forza di ieri, AUD debole dopo RBA accomodante
Materie prime: il rialzo dell’oro dopo il downgrade USA svanisce, il deficit di platino spinge i prezzi verso una resistenza chiave
Eventi macro: CPI di aprile in Canada e fiducia dei consumatori di maggio nell’Eurozona
Dati macro e notizie principali
Le banche cinesi hanno ridotto i tassi di interesse di riferimento per la prima volta in sette mesi, dopo che la PBoC ha tagliato di 0,1% sia i tassi di riferimento a uno che a cinque anni, portandoli a nuovi minimi, nel tentativo di rafforzare l’economia debole e mitigare l’impatto dei dazi USA.
I funzionari della Fed Jefferson, Williams e Kashkari hanno sottolineato l’incertezza legata ai dazi. Bostic ha affermato che il numero di tagli dipenderà dai dettagli sui dazi, orientandosi verso un solo taglio nel 2025 per via del tempo necessario a valutarne gli effetti.
La Cina ha accusato gli USA di compromettere il consenso di Ginevra sui controlli all’esportazione di chip, chiedendo correzioni e minacciando contromisure se gli USA insisteranno, facendo riferimento all’avvertimento dell’amministrazione Trump secondo cui l’uso di chip Huawei Ascend violerebbe i controlli sulle esportazioni (fonte: Bloomberg).
Regno Unito e UE hanno concordato un nuovo assetto post-Brexit, che comprende energia, difesa e diritti di pesca fino al 2038. Gli investitori attendono i PMI di giovedì, previsti in miglioramento. L’inflazione di aprile potrebbe salire al 3,3%, con CPI core al 3,6%.
La produzione industriale cinese è aumentata del 6,1% su base annua ad aprile 2025, superando la previsione del 5,5%. Questo ritmo è rallentato rispetto al 7,7% di marzo, massimo dal giugno 2021, quando le fabbriche anticipavano dazi USA significativi.
Il CEO di JPMorgan Jamie Dimon ha avvertito che gli effetti dei dazi non si sono ancora pienamente riflessi sull’economia e che i titoli azionari potrebbero subire pressioni a causa dell’aumento dei costi. Le azioni legate all’energia solare sono scese dopo che i repubblicani alla Camera hanno proposto di interrompere anticipatamente alcuni crediti d’imposta per l’energia pulita.
La previsione di crescita dell’area euro è stata rivista allo 0,9% per il 2025 e all’1,4% per il 2026 (in calo), a causa dei dazi e dei cambiamenti nella politica commerciale USA. L’inflazione dovrebbe scendere più rapidamente, raggiungendo il 2,1% a metà 2025 e l’1,7% nel 2026.
La Reserve Bank of Australia ha tagliato il tasso obiettivo sui fondi di 25 punti base, portandolo dal 4,10% al 3,85%, come previsto. La banca ha abbassato la stima d’inflazione core per il Q2 2027 al 2,6% (-0,1%) e prevede ulteriori tagli dei tassi per 65 punti base quest’anno. Il mercato ha interpretato la decisione come leggermente accomodante, con una probabilità del 50% circa di un nuovo taglio a luglio.
Punti salienti del calendario macro (orari GMT)
12:30 – CPI di aprile in Canada
14:00 – Fiducia dei consumatori di maggio in Eurozona
Interventi Fed: Bostic e Barking (13:00), Collins (13:30), Musalem (17:00), Kugler (21:00)
Riunioni: Ministri della difesa e degli esteri UE a Bruxelles
Vertice G7: Ministri delle Finanze e banchieri centrali a Banff, Canada
Trimestrali
Oggi: Home Depot, Palo Alto Networks
Mercoledì: TJX Companies, Lowes, Medtronic, Snowflake, Target
Giovedì: Intuit, Analog Devices, Workday, Autodesk, Copart
Azioni
USA: le azioni USA hanno recuperato le perdite iniziali di lunedì, dopo che il downgrade del rating USA da parte di Moody’s ha inizialmente scosso i mercati. L’S&P 500 è salito leggermente (+0,1%) dopo essere sceso di oltre l’1% intraday, segnando il sesto rialzo consecutivo. Il Dow è salito di 137 punti (+0,3%), mentre il Nasdaq ha chiuso invariato. I rendimenti dei Treasury sono scesi dai massimi recenti: il decennale USA è tornato al 4,45% dopo un picco al 4,56%. Le azioni sanitarie, in particolare UnitedHealth (+8,2%), hanno sovraperformato, mentre i tecnologici hanno deluso: Apple (-1,2%) e Tesla (-2,2%). Gli investitori attendono i risultati di Home Depot e le dichiarazioni della Fed.
Europa: i mercati europei hanno chiuso in modo misto dopo un recupero dalle perdite iniziali, riflettendo un cauto ottimismo legato all’accordo post-Brexit. Il DAX di Francoforte si è distinto con un +0,7%, chiudendo a un nuovo massimo storico di 23.935, trainato da Siemens Energy (+3,6%) e Rheinmetall (+1,7%). Lo STOXX 50 è rimasto pressoché invariato. Gli sviluppi geopolitici, in particolare la telefonata di Trump con Putin sui colloqui di pace in Ucraina, hanno sostenuto il sentiment. Oggi si prevedono aperture positive grazie agli utili attesi da Vodafone e Greggs.
Regno Unito: il FTSE 100 è salito dello 0,2%, proseguendo i guadagni legati all’accordo commerciale UE-Regno Unito. I titoli legati ai viaggi, come EasyJet e IAG, hanno guadagnato oltre il 2%, beneficiando del miglior accesso dei turisti britannici ai confini UE. Diageo (-0,9%) ha invece lanciato un profit warning da 150 milioni USD per l’impatto dei dazi USA, nonostante vendite trimestrali solide. Ora l’attenzione è sui risultati di Vodafone e Greggs.
Asia: i mercati azionari asiatici sono saliti martedì, dopo che la banca centrale cinese ha tagliato leggermente i tassi, sostenendo il sentiment. L’Hang Seng ha guadagnato lo 0,9%, grazie al debutto brillante di CATL (+11%) e ai rialzi di Xiaomi (+3,8%). Il clima resta cauto per via delle tensioni USA-Cina sui chip. L’ASX 200 australiano ha chiuso a +0,5% dopo il taglio dei tassi da parte della RBA. Anche il Nikkei giapponese è salito dello 0,5%, sostenuto dall’ottimismo sui colloqui commerciali USA-Giappone.
Volatilità
La volatilità è aumentata lunedì, con il VIX che ha chiuso a 18,14 (+5,2%) oscillando tra 17,92 e 19,92 a causa dei timori legati al downgrade USA e alle tensioni commerciali. I segnali a brevissimo termine si sono divisi: il VIX1D è salito leggermente a 13,46 (+0,5%), mentre il VIX9D ha registrato un forte balzo a 16,81 (+17,1%), interrompendo una serie negativa di quattro giorni e segnalando coperture in vista dei dati sulle vendite al dettaglio e delle dichiarazioni Fed. I Future sul VIX hanno mostrato un modesto stress: maggio è stato regolato a 18,20, giugno a 19,65, con un contango di soli 1,4 punti. Il volume delle opzioni VIX è sceso a 343.000 contratti, segnalando minore domanda di copertura nel breve termine.
Asset digitali
I mercati crypto si sono stabilizzati: Bitcoin è salito dello 0,6% a 106.213 USD, mentre Ethereum è cresciuto dell’1,4% a 2.563 USD. La correlazione tra Bitcoin e oro è diminuita sensibilmente, indicando una crescente indipendenza con maggiore liquidità. Il sentiment è migliorato grazie all’ottimismo normativo: il Senato USA ha fatto progressi sulla legge GENIUS, che definisce regole più chiare per le stablecoin. Le azioni crypto hanno mostrato performance miste: Marathon Digital +0,7%, Riot Platforms -2%. Quantum Biopharma ha aumentato le proprie riserve in Bitcoin, riflettendo l’interesse aziendale in crescita verso gli asset digitali.
Obbligazioni
I rendimenti dei Treasury USA sono scesi dopo aver minacciato un nuovo rialzo lunedì, a seguito dell’approvazione della proposta di legge fiscale di Trump in una commissione della Camera. I progressi restano lenti per i disaccordi tra repubblicani su tagli di spesa e agevolazioni fiscali. Il decennale USA è tornato verso il 4,45% dopo aver toccato il 4,56%.
L’asta di titoli governativi giapponesi a 20 anni ha registrato la domanda più debole dal 2012, con un bid-to-cover ratio di 2,5. I rendimenti dei benchmark USA a 20 anni sono saliti di 12 punti base al 2,54%, massimo dal 2000. I rendimenti dei JGB a 10 anni sono saliti all’1,52% (ancora sotto il massimo di 1,60% di marzo), mentre i JGB a 30 anni hanno toccato il massimo dal 1999.
Materie prime
I prezzi del petrolio restano senza direzione chiara, oscillando al centro dei range consolidati, con le notizie come principale catalizzatore. Si guarda a Russia e Iran: soluzioni su vari dossier potrebbero portare a un allentamento delle sanzioni USA e a maggiore offerta di greggio. Insieme all’aumento della produzione OPEC+, il potenziale rialzista appare limitato oltre i 69 USD per il Brent.
L’oro fatica a mantenere i guadagni di lunedì – con una resistenza intorno a 3.250 USD – dopo il calo delle aspettative di taglio dei tassi e l’affievolirsi del bid legato al downgrade di Moody’s.
Il taglio notturno dei tassi in Cina non ha sostenuto argento e rame, mentre il platino si avvicina alla resistenza di 1.012 USD, dopo che un’associazione industriale ha previsto un deficit vicino a 1 milione di once nel 2025. Oggi inizia la London Platinum Week.
Valute
Il dollaro USA è stato misto dopo il forte calo di ieri. L’EURUSD non è riuscito a mantenersi sopra la resistenza chiave di 1,1266 (massimo a 1,1288), ritracciando fino a 1,1220 e scambiando questa mattina intorno a 1,1250.
Lo yen giapponese ha mantenuto una forza più costante: il cambio USDJPY è sceso sotto 144,50 durante la notte, mentre i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi sono saliti (vedi sezione Obbligazioni).
Il dollaro australiano ha perso terreno su tutta la linea dopo una riunione della RBA interpretata come accomodante. La banca ha abbassato le stime di inflazione e crescita, citando incertezza sulle politiche commerciali. AUDNZD è sceso sotto 1,0850 per la prima volta in oltre una settimana, mentre AUDUSD è sceso a 0,6410.