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Rapida panoramica del mercato – 28 ottobre 2025

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Rapida panoramica del mercato – 28 ottobre 2025


Fattori trainanti e catalizzatori di mercato

  • Azioni: Record negli Stati Uniti grazie alla tregua commerciale USA-Cina. In Europa nuovi massimi, trainati dai titoli tecnologici e bancari. In Asia mercati forti grazie ai dati sugli utili.
  • Volatilità: Contesto di bassa volatilità, rischio legato alla Fed e ai risultati tecnologici, movimento atteso dello SPX di circa ±0,3%
  • Asset digitali: Rimbalzo di Bitcoin ed Ethereum, flussi negli ETF rilevanti, le alt-coin seguono il sentiment di rischio
  • Valute: Il dollaro USA si indebolisce leggermente, lo yen giapponese si rafforza grazie all’incontro distensivo tra Trump e Takaichi a Tokyo.
  • Materie prime: L’oro scende a nuovi minimi nella sua fase correttiva.
  • Obbligazioni: I rendimenti dei Treasury USA tornano all’interno dei range recenti
  • Eventi macro: Fiducia dei consumatori USA (ottobre), CPI Australia (settembre e Q3)

Notizie macro

  • L’indice manifatturiero del Texas della Fed di Dallas è salito a -5,0 in ottobre 2025, rimanendo negativo. La produzione è stabile a 5,2, segnalando una crescita contenuta. Le prospettive aziendali restano piatte a -0,3, con l’incertezza in aumento a 22,2. Nuovi ordini a -1,7, utilizzo della capacità a -1,1. Le spedizioni restano stabili a 5,8. Migliora l’occupazione con l’indice a 2,0; il 18% delle aziende ha assunto, il 16% ha effettuato licenziamenti. Le ore lavorate calano a -5,5. Pressioni su prezzi e salari in diminuzione. Le aspettative a sei mesi restano positive ma più deboli: produzione futura a 21,0, attività generale a 7,0.
  • Il Presidente degli Stati Uniti Trump ha incontrato oggi a Tokyo la nuova premier giapponese, Sanae Takaichi, per discutere di commercio e sicurezza, subito dopo la sua nomina come prima leader donna del Giappone. Trump ha elogiato i piani del Giappone per aumentare la spesa per la difesa e le due parti hanno firmato accordi su commercio e minerali critici. Trump ha affermato che gli Stati Uniti e il Giappone sono alleati “al massimo livello”.
  • L’indice GfK sulla fiducia dei consumatori in Germania è sceso a -24,1, nuovo minimo da sette mesi, rispetto a -22,5 del mese scorso, pur restando sopra i livelli più bassi dell’anno registrati a marzo e aprile.
  • La Cina prevede di semplificare il regime per investitori esteri qualificati al fine di attrarre capitali esteri di lungo termine, offrendo accesso facilitato e più opzioni d’investimento. Il processo semplificato include un “canale verde” per alcuni investitori e consente l’utilizzo di ETF e il trading di future su materie prime. Il presidente della CSRC, Wu Qing, mira a rendere i mercati dei capitali cinesi più inclusivi e competitivi in un contesto di cambiamenti globali.
  • Il premier canadese Carney ha dichiarato che il Canada è pronto a negoziare con gli Stati Uniti e, nonostante la mancanza di contatti dal giovedì precedente, ha sottolineato la solidità dei rapporti commerciali e l’esistenza di piani di emergenza qualora Trump si rifiutasse di avviare un dialogo.

Eventi macro in evidenza (orari in GMT)

I dati del governo USA potrebbero subire ritardi a causa di shutdown

09:00 – Aspettative di inflazione BCE a 1 e 3 anni
13:00 – Indice dei prezzi delle abitazioni USA (agosto)
14:00 – Indice manifatturiero Fed di Richmond (ottobre)
14:00 – Fiducia dei consumatori USA (ottobre)
17:00 – Asta di Treasury USA a 7 anni
00:30 – CPI Australia (settembre)

Trimestrali di questa settimana

  • Oggi: Visa, UnitedHealth, Novartis, HSBC, NextEra, Booking Holdings, Southern Copper, Royal Caribbean Cruises, Mondelez, Ecolab, Corning, UPS, Paypal, Regeneron, Electronic Arts, Seagate Technology Holdings
  • Mercoledì: Microsoft, Alphabet, Meta, Caterpillar, ServiceNow, Airbus, KLA, MercadoLibre
  • Giovedì: Apple, Amazon.com, Eli Lilly, Mastercard, Samsung, Merck, Shell
  • Venerdì: ExxonMobil, Abbvie, Chevron, Linde
 

Azioni

  • USA: S&P 500 +1,2%, Nasdaq 100 +1,8%, Dow +0,7% dopo che Bessent del Tesoro ha suggerito un quadro commerciale che potrebbe sospendere i dazi sulle terre rare e rilanciare gli acquisti di soia. I semiconduttori guidano: Qualcomm +11,1% grazie a nuovi chip AI per data center, Nvidia +2,8%, Broadcom +2,2%. Amazon annuncia tagli fino a 30.000 posti nel settore corporate (circa il 10% del personale d’ufficio) per ridurre i costi e puntare sull’AI, facendo salire il titolo dell’1,2%. Bene i titoli discrezionali e le piattaforme: Tesla +4,3%, Apple +2,3% in vista delle trimestrali Big Tech. L’attenzione resta sui titoli megacap e sulla Fed, con il mercato che prezza un taglio di 25pb questa settimana.
  • Europa: Euro Stoxx 50 +0,6% su nuovi massimi; anche lo Stoxx 600 +0,2% segna un record, sostenuto dal tono più disteso USA-Cina e aspettative stabili sulla BCE, mentre si avvicina la Fed. Bene l’automotive dopo Porsche (+1,3%) su perdite operative inferiori alle attese; industrial tech in rialzo con Schneider Electric +2% dopo un upgrade, ASML +1,5%. Le banche si rafforzano con Intesa Sanpaolo +1,8% grazie al calo dei rendimenti e al miglioramento del credito. Le trimestrali e le notizie USA-Cina determinano la rotta a breve termine.
  • Asia: Hong Kong +1,0% a 26.434 e Shanghai +1,2% a 3.997 grazie alle attese per un accordo Trump–Xi e a dati domestici positivi; gli utili industriali cinesi sono saliti del 21,6% a/a a settembre. Tecnologia e sanità guidano i rialzi: SMIC +3,5%, Wuxi Biologics +2,8%, mentre l’indice A-shares continua a mantenersi su livelli record del decennio. I trader osservano la Fed e possibili sviluppi concreti sul fronte commerciale per valutare la tenuta della propensione al rischio nel Nord Asia.

Volatilità

  • I mercati azionari statunitensi restano insolitamente tranquilli in vista di una settimana cruciale: oggi inizia la riunione di due giorni della Federal Reserve e le principali trimestrali tech (MSFT, GOOGL, META, AMZN, AAPL) sono attese. La volatilità implicita dell’indice VIX resta tra 16–17, segnalando una fiducia diffusa tra gli investitori. Tuttavia, questa calma potrebbe nascondere un rischio: se le aspettative su tassi o utili tech verranno deluse, i mercati potrebbero reagire bruscamente.
  • In base alla volatilità implicita, il movimento atteso per l’SPX in una giornata è di circa ±22 punti (≈0,3%), a conferma di un rischio percepito contenuto, ma anche di un upside limitato.

Asset digitali

  • I mercati crypto assumono una posizione favorevole in vista degli eventi macro. Bitcoin risale sopra i $115.000, mentre Ethereum si attesta vicino ai $4.200 dopo un rally del 7% in un solo giorno, indicando un ritorno di momentum. Forte interesse da parte degli investitori istituzionali: gli ETF su Bitcoin ed Ethereum restano sotto i riflettori, anche alla luce di potenziali tagli dei tassi USA e di un tono meno teso nei rapporti USA-Cina. Tra le alt-coin, attenzione a nomi come Solana, XRP e meme-coin, che tenderanno a seguire il sentiment generale piuttosto che guidarlo.
  • In breve: per gli investitori in crypto oggi la domanda chiave è se il contesto macro continuerà a supportare il comparto o si interromperà, se la Fed adotterà un tono cauto, il settore potrebbe accelerare o fermarsi temporaneamente.

Obbligazioni

  • I rendimenti dei Treasury USA sono rimbalzati ieri dopo un’iniziale debolezza, riportando il decennale al di sotto del 4,00% (attualmente al 3,98%) e il biennale sotto il 3,50% (attualmente al 3,48%), dopo aver toccato rispettivamente il 4,04% e 3,52%. Buona domanda registrata alle aste di titoli a 2 e 5 anni.
  • Buona performance anche per le obbligazioni corporate high yield USA, in linea con un aumento dell’appetito per il rischio. L’indice Bloomberg che monitora lo spread tra high yield e Treasury si è ristretto di altri 9 punti base, attestandosi a 272 pb.

Materie prime

  • La correzione dell’oro accelera: il supporto a 3.972 è stato rotto durante la notte, indicando una possibile estensione al ribasso verso l’area tecnica di 3.850. L’azione dei prezzi recente suggerisce che il massimo dell’anno possa essere già stato raggiunto, con la cautela crescente e la forza delle azioni che smorzano il momentum. Rimane valida la tesi per detenere oro, ma è discutibile se giustificasse un rally del 50% YTD. La prossima gamba al rialzo sembra più probabile nel 2026, sulla base dei modelli di consolidamento passati, l’ultimo in aprile è durato quattro mesi.
  • L’argento è sceso sotto i 47 dollari l’oncia ieri sera, toccando un minimo a 46,10, ma a differenza dell’oro non ha registrato nuovi minimi stamattina.

Valute

  • Il rally del dollaro USA, mai veramente partito, ha subito un’ulteriore battuta d’arresto ieri: EURUSD è tornato sopra 1,1650, mentre GBPUSD ha superato nuovamente quota 1,3350.
  • USDJPY e altri incroci con lo yen hanno corretto al ribasso ieri in concomitanza con la visita di Trump a Tokyo e i segnali distensivi tra le parti. Il ministro giapponese per la strategia di crescita ha dichiarato che le autorità stanno monitorando l’impatto della debolezza dello yen sull’economia. USDJPY ha toccato un minimo di 151,76 durante la notte, dopo aver segnato un massimo di 153,26 ieri.

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