Previsioni Oltraggiose
Oro alla patria? No, questa volta oro ai cittadini
Ruben Dalfovo
Investment Strategist
Rapida panoramica del mercato – 4 luglio 2025
Azionario: USA/Europa in rialzo; dati occupazionali solidi; tecnologia e semiconduttori in testa; rimbalzo del Regno Unito
Volatilità: VIX ai minimi da 4 mesi; calma, ma con rischi di eventi all’orizzonte
Asset digitali: Bitcoin stabile; afflussi costanti su IBIT; ETHA in rialzo; divergenze tra i titoli del mining
Obbligazioni: rendimenti a breve termine USA in rialzo per la riduzione delle aspettative di taglio dei tassi
Valute: dollaro in calo settimanale contenuto
Materie prime: oro recupera dopo il calo post-NFP; focus sul meeting OPEC+
Eventi macro: Germania – PMI costruzioni giugno; mercati USA chiusi per la festa dell’Indipendenza
I NonFarm Payrolls USA sono aumentati di 147.000 unità a giugno, superando la stima di 111.000, con assunzioni nel settore statale e sanitario che hanno compensato i tagli federali. Il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%, mentre la crescita salariale si è rallentata allo 0,2%, alleviando i timori d'inflazione. Tuttavia, il report maschera debolezze nei salari privati e segnali di deterioramento del mercato del lavoro, ma è comunque sufficiente a escludere quasi del tutto un taglio dei tassi a luglio.
Il disegno di legge di riduzione delle tasse voluto da Trump ha superato l’ultima fase al Congresso: la Camera, a maggioranza repubblicana, ha approvato di misura un pacchetto corposo per finanziare la sua agenda interna, potenzialmente lasciando milioni di americani senza copertura sanitaria.
L’ISM Services PMI è salito a 50,8 a giugno 2025 da 49,9 a maggio, superando leggermente la stima di 50,5. Ciò indica una ripresa dell’attività economica nei servizi dopo un mese di contrazione, anche se molte aziende continuano a segnalare crescita lenta e incertezza economica.
Il deficit commerciale USA è salito a 71,5 miliardi di dollari a maggio da 60,3 miliardi di aprile. Le esportazioni sono calate del 4% a 279 miliardi rispetto ai 290,5 miliardi record di aprile, con cali significativi in oro non monetario, gas naturale e metalli lavorati.
Il Primo Ministro Keir Starmer e la Cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves hanno rassicurato i mercati con promesse di disciplina fiscale e stabilità economica, facendo salire i gilt e la sterlina, e migliorando la fiducia negli asset britannici.
07:30 – Germania: PMI costruzioni giugno
08:30 – Regno Unito: PMI costruzioni giugno
Mercati USA chiusi per la festa dell’Indipendenza
Prossima settimana: The Progressive Corporation, Fast Retailing, Cintas Corporation, Kongsberg, Delta Airlines
USA: le azioni statunitensi hanno chiuso in rialzo in una seduta accorciata per festività, con S&P 500 e Nasdaq su nuovi massimi storici. L’S&P 500 ha chiuso a 6.279,35 (+0,83%), spinto dai solidi dati occupazionali di giugno (NFP +147K contro attese di 106K; disoccupazione al 4,1%). Nvidia ha guadagnato l’1,3%, portando la capitalizzazione vicino ai $4 trilioni, mentre Synopsys è salita del 4,2% sull’ottimismo per l’IA e l’allentamento delle restrizioni USA all’export verso la Cina. Datadog ha guadagnato sull’annuncio dell’ingresso nell’S&P 500. Tutti i settori, tranne i servizi di comunicazione, sono saliti. I mercati USA restano chiusi venerdì per la festività.
Europa: le azioni europee hanno registrato lievi rialzi, con STOXX 600 +0,4%, DAX +0,61%, CAC 40 +0,21%. In testa i titoli dei semiconduttori, dopo l’allentamento delle restrizioni USA sul design dei chip verso la Cina; Infineon, NXP e Siemens hanno sovraperformato. Il Regno Unito è rimbalzato grazie al sostegno di Starmer a Reeves. Gli indici PMI dei servizi indicano un miglioramento dell’attività. Le azioni Ryanair sono calate per cancellazioni legate agli scioperi, mentre Novartis ha perso terreno dopo risultati clinici deludenti.
Regno Unito: il FTSE 100 è rimbalzato dello 0,55%, sostenuto dai dati sull’attività (PMI composito a 52) e dalle rassicurazioni del governo sulla disciplina fiscale. I bancari e i titoli dei consumi come Lloyds e Currys sono stati tra i migliori, mentre AstraZeneca ha perso terreno dopo indiscrezioni su operazioni di M&A. La fiducia di mercato è migliorata grazie alla riduzione delle tensioni politiche e delle preoccupazioni sul debito.
Asia: i mercati asiatici hanno mostrato andamenti misti. L’Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,83% a causa dei timori legati alla guerra commerciale e ai dati locali deboli, mentre gli A-shares cinesi sono saliti dello 0,4% per l’ottimismo sulla distensione USA-Cina dopo l’allentamento delle restrizioni. Giappone e Australia hanno chiuso invariati, mentre il KOSPI coreano ha perso l’1,92% per le preoccupazioni sui dazi. Gli investitori attendono nuovi annunci da Trump sulle tariffe e nuovi stimoli cinesi.
La volatilità ha continuato a diminuire in vista della festività americana. Il VIX ha chiuso a 16,38, il livello più basso da quattro mesi, indicando calma nonostante i rischi macro. I Future a breve termine sul VIX restano elevati, segnalando prudenza in vista dei dati su tariffe e inflazione della prossima settimana. Per gli investitori di lungo termine, la bassa volatilità offre coperture a prezzi più convenienti, ma le contrattazioni sottili delle festività possono amplificare eventuali sorprese.
I mercati crypto si sono consolidati dopo i recenti guadagni. Il Bitcoin è rimasto stabile intorno a $109.000, mentre l’Ethereum ha trattato sui $2.557. L’ETF IBIT è stabile a $62,19, con afflussi costanti, mentre ETHA è salito a $19,49. Divergenze tra i titoli del mining: CleanSpark ha guadagnato grazie all’aumento della produzione di BTC, mentre Riot e MARA hanno registrato cali per la riduzione dell’energia. Focus regolatorio in aumento: un nuovo disegno di legge al Senato USA propone importanti modifiche fiscali per il settore crypto, mentre Ripple ha richiesto una licenza bancaria statunitense.
I Treasury hanno perso terreno dopo i dati occupazionali superiori alle attese, con il rendimento del 2 anni in aumento di 10 punti base a 3,88%. Le perdite si sono concentrate sulla parte breve della curva, provocando un leggero appiattimento ribassista, mentre i trader hanno escluso quasi del tutto un taglio dei tassi da parte della Fed a luglio. I 10 anni USA hanno chiuso la settimana accorciata in rialzo di 8 punti base a 4,35%, cancellando i guadagni precedenti ottenuti dopo le rassicurazioni fiscali della cancelliera Reeves.
Il Bloomberg Commodity Index ha chiuso la settimana (accorciata per la festività USA) con un guadagno modesto dello 0,6% (+7% YTD), grazie alla forza di cereali e metalli preziosi che ha compensato la debolezza nei soft commodities, mentre un calo dell’8,5% del gas naturale ha bilanciato i guadagni nel greggio e nei carburanti.
I prezzi del petrolio sono leggermente in calo, ma il Brent resta in un intervallo relativamente ristretto. In un mercato a volumi ridotti, gli operatori si concentrano sulle tensioni commerciali globali e sull’incontro dell’OPEC+ del 6 luglio, che potrebbe annunciare un nuovo aumento di 411k barili/giorno, ampliando un potenziale surplus.
L’oro è avviato a una performance settimanale positiva di circa +2%, dopo aver recuperato da due recenti ondate di vendita, l’ultima delle quali giovedì in seguito ai dati occupazionali USA, che hanno ridotto le probabilità di un taglio dei tassi a breve. L’attenzione si è ora spostata sul commercio, dopo che Trump ha annunciato che alcuni partner commerciali degli USA dovranno affrontare nuovi dazi dal 1° agosto.
Il dollaro USA si è rafforzato dopo i solidi dati sul lavoro, segnale che i mercati vedono minore pressione sulla Fed per tagliare i tassi. Il DXY ha toccato un massimo a 97,40, per poi calare dopo l’approvazione del pacchetto fiscale e di spesa di Trump e l’inasprimento del tono sulle tensioni commerciali.
L’euro è sceso a 1,1720 giovedì per effetto del rafforzamento del dollaro, ma ha poi recuperato gran parte delle perdite legate al report NFP USA, trattando stamattina attorno a 1,1785. I trader guardano anche ai PMI servizi contrastanti e alle Minute della BCE, che esprimono timori su un’inflazione sotto obiettivo nel 2026 e 2027 se i tassi restano fermi.
La sterlina è rimasta stabile o in lieve rialzo, grazie agli sforzi del Primo Ministro Starmer per rafforzare la fiducia nei confronti della Cancelliera Reeves. Resta però una delle sole due valute, insieme alla SEK, a segnare un calo settimanale contro il biglietto verde.
Lo yen giapponese si è inizialmente indebolito fino a 145,25 dopo i dati USA, ma ha poi recuperato fino a 144,35 nella notte, sulla scia del rinnovato timore per l’imposizione di dazi commerciali.