Rapida panoramica del mercato – 5 febbraio 2025

BG SAXO
Punti chiave
- Azioni: Google e AMD spingono i future USA in ribasso nel tardo trading, l’Europa in rialzo, il DAX rimbalza.
- Volatilità: Il VIX è sceso dell’8 % ieri; i future sul VIX salgono del 2,6 % questa mattina.
- Asset digitali: BTC sotto i 100.000 $, azioni crypto contrastate, speculazioni di un fondo sovrano USA sulle criptovalute.
- Valute: Il dollaro USA si indebolisce, con i dazi di Trump percepiti più come una tattica negoziale che una minaccia di guerra commerciale. Lo JPY in forte rialzo dopo dati sui salari superiori alle attese.
- Materie prime: Il settore tocca un massimo di 24 mesi grazie a un ampio movimento rialzista.
- Obbligazioni: I Treasury USA trovano acquirenti nella tarda sessione di ieri, con il rendimento del decennale che punta al livello chiave del 4,50 %.
- Eventi macro: Occupazione ADP USA di gennaio, bilancia commerciale USA di dicembre, ISM servizi USA di gennaio, discorso di Bowman (Fed USA).
BG SAXO Colazione con i mercati è una panoramica concisa sui mercati finanziari, con riferimenti alle principali notizie ed eventi.
Dati macro e notizie
- Il presidente USA Trump annuncia una politica di "massima pressione" contro l’Iran e dichiara che gli Stati Uniti dovrebbero "prendere il controllo" della Striscia di Gaza, affermando che i palestinesi dovrebbero lasciarla e essere "rilocati" permanentemente. “Gli Stati Uniti prenderanno il controllo della Striscia di Gaza e ce ne occuperemo. Ne saremo responsabili e ci occuperemo di rimuovere tutte le bombe inesplose e altre armi presenti sul sito”, ha detto in conferenza stampa con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
- Dati sui salari in Giappone per dicembre molto superiori alle attese, con un aumento del 4,8 % su base annua rispetto al 3,7 % previsto, mentre i dati di novembre sono stati rivisti al rialzo al 3,9 % contro il 3,0 % inizialmente riportato. Il dato “Same Sample Base” è salito del 5,2 % rispetto al 3,6 % atteso, mentre i salari reali sono aumentati dello 0,6 % su base annua rispetto al -0,1 % previsto.
- Il servizio postale USA (USPS) sospenderà temporaneamente la ricezione di pacchi internazionali provenienti da Cina e Hong Kong, bloccando le spedizioni di rivenditori cinesi come Shein e Temu (PDD Holdings). La decisione segue l’introduzione da parte di Trump di dazi del 10 % su tutte le importazioni cinesi e l’eliminazione dell’eccezione “de minimis”, che permetteva l’invio di pacchi di valore inferiore a 800 USD senza dazi. Secondo un analista di Morningstar, nel 2024 venivano spediti quattro milioni di pacchi de minimis al giorno.
Eventi macroeconomici (orari GMT)
- Zona euro: PMI manifatturiero e servizi finale di gennaio (09:00), PPI di dicembre (10:00).
- USA: Occupazione ADP di gennaio (13:15), bilancia commerciale di dicembre (13:30), ISM servizi di gennaio (15:00), scorte petrolifere settimanali DoE (15:30), discorsi di Goolsbee (Fed) (19:30) e Bowman (Fed) (20:00).
- Canada: Commercio internazionale di dicembre (13:30).
- BCE: Discorso di Philip Lane (14:00).
Trimestrali
- Oggi: Novo Nordisk, Toyota, Disney, Qualcomm, Boston Scientific, Uber, TotalEnergies, Fiserv.
- Giovedì: Amazon.com, Eli Lilly, AstraZeneca, Linde, Philip Morris, L’Oréal, Honeywell, ConocoPhillips, Bristol-Myers Squibb.
Azioni
- Stati Uniti: I titoli azionari statunitensi sono saliti martedì, con l’S&P 500 in rialzo dello 0,72 %, il Nasdaq dell’1,35 % e il Dow Jones dello 0,3 %, trainati dalla forza dei settori energetico e tecnologico. Palantir è balzata del 24 % dopo ottimi risultati e previsioni positive, mentre Nvidia ha guadagnato 1,3 %. Tuttavia, Alphabet è crollata del 7 % nel post-market, dopo aver mancato le stime sui ricavi del cloud e aver previsto spese in conto capitale superiori alle attese, pari a 75 miliardi di dollari. AMD ha perso 8,7 % dopo dati deludenti sui ricavi dei data center. PepsiCo (-4,5 %), Estée Lauder (-16,2 %) e Merck (-8,8 %) sono scese su previsioni deboli. I future sugli indici USA sono leggermente calati nella notte, con i future sul Nasdaq in calo dello 0,6 %, in attesa dei risultati chiave di oggi di Uber, Disney, Qualcomm e Novo Nordisk.
- Europa: Le borse europee hanno chiuso in rialzo martedì, con lo STOXX 50 in aumento dell’1 % e lo STOXX 600 dello 0,3 %, grazie all’ottimismo sui rapporti commerciali nordamericani e ai solidi utili societari. Il CAC 40 è salito dello 0,66 %, sostenuto da Dassault Systèmes (+8,4 %), BNP Paribas (+3,8 %) e STMicroelectronics (+2,6 %). Il DAX tedesco ha guadagnato 0,4 %, spinto da Infineon (+10 %), che ha alzato le sue previsioni di fatturato annuo. Ferrari è balzata dell’8,3 % su risultati record. Tuttavia, UBS è scesa del 7,1 % dopo utili deludenti. Il Swiss Market Index ha sottoperformato (-0,57 %) a causa dell’incertezza legata alle tariffe di ritorsione della Cina. Oggi i mercati si concentreranno sugli utili di Novo Nordisk, Disney e Qualcomm, oltre ai dati economici dagli Stati Uniti.
- Asia: I mercati asiatici hanno registrato performance contrastanti. L’Hang Seng di Hong Kong è sceso dell’1,3 %, con gli investitori che hanno valutato le rinnovate tensioni commerciali USA-Cina. I mercati cinesi hanno riaperto dopo le festività del Capodanno lunare, con il CSI 300 e lo Shanghai Composite in calo di circa lo 0,2 %. Pechino ha imposto nuovi dazi su alcuni beni statunitensi, aumentando la pressione sui settori sensibili al commercio. Il Nikkei giapponese è rimasto piatto, mentre l’ASX 200 australiano è salito dello 0,6 %. I titoli legati all’intelligenza artificiale hanno mostrato performance contrastanti, con DeepSeek, quotata a Hong Kong, in rialzo, migliorando il sentiment nel settore tecnologico cinese. Oggi gli investitori rimangono cauti, mentre le tensioni commerciali si evolvono e i risultati aziendali e i dati economici continuano a influenzare la direzione del mercato.
Volatilità
Il VIX è sceso del 7,57 % a 17,21, mentre i mercati hanno registrato un ampio rialzo. Tuttavia, i future sul VIX sono saliti del 2,61 % a 17,65, segnalando incertezza in vista dei principali risultati aziendali e dei rapporti economici. Il calo della volatilità implicita indica un allentamento delle preoccupazioni a breve termine, sebbene alcuni indicatori suggeriscano prudenza. I future sul Nasdaq sono scesi dello 0,6 % durante la notte, dopo i risultati deludenti di Alphabet. Oggi il focus del mercato sarà sul rapporto ADP sull’occupazione non agricola e sull’ISM servizi, che potrebbero influenzare il sentiment. I mercati delle opzioni sono rimasti attivi, con Nvidia, Tesla e Palantir tra i titoli con il maggior volume di scambi, mentre i trader si posizionano in vista degli utili e dei rischi macroeconomici.
Asset digitali
Il Bitcoin (+0,34 %) è rimasto poco sotto i 100.000 $, scambiando a 98.186 $, mentre l’Ethereum è salito dell’1,49 % a 2.774 $. XRP (+0,06 %) e Solana (+0,52 %) hanno registrato guadagni marginali. Le azioni legate alle criptovalute hanno mostrato un andamento contrastato, con RIOT (+2,5 %) e CLSK (+2,36 %) in rialzo, mentre COIN (-1,41 %) e MARA (-1,67 %) sono scese. Il sentiment di mercato è rimasto cauto, mentre l’amministrazione Trump ha discusso la possibile inclusione del Bitcoin in un nuovo fondo sovrano statunitense, alimentando speculazioni sull’adozione istituzionale. Nel frattempo, i nuovi dazi cinesi hanno aggiunto incertezza agli asset di rischio, comprese le criptovalute. I trader restano focalizzati sugli sviluppi normativi e sui cambiamenti macroeconomici.
Obbligazioni
- Stati Uniti: I rendimenti obbligazionari statunitensi sono scesi ieri, pur rimanendo all’interno della loro fascia di oscillazione recente. Tuttavia, il calo intraday del rendimento del Treasury USA a 10 anni è stato significativo, poiché è avvenuto dopo una forte vendita di titoli di Stato durante la sessione. Il rendimento ha quasi toccato il 4,60 % prima di ritracciare a 4,51 %, appena sopra il livello critico del 4,50 %, massimo registrato a novembre.
- Giappone: I rendimenti obbligazionari giapponesi sono aumentati ulteriormente durante la notte lungo tutta la curva dei rendimenti, nonostante la solidità dei Treasury statunitensi di ieri. Gli operatori si sono concentrati sui dati sui salari giapponesi di dicembre, che hanno superato le aspettative. Le negoziazioni salariali primaverili, previste fino a marzo, saranno cruciali per il quadro inflazionistico del Giappone.
Materie Prime
- L’indice Bloomberg Commodity Total Return ha raggiunto un massimo a 26 mesi, con un rialzo del 5,5 % da inizio anno (YTD) e del 13 % su base annua (YOY). Tutti i settori hanno registrato rendimenti positivi dall’inizio dell’anno, con metalli preziosi e agricoltura in testa. Considerando il rendimento totale (incluso l’effetto del rolling dei contratti), le materie prime più performanti nell’ultimo anno sono:
- Caffè Arabica (+121 %)
- Argento (+44 %)
- Oro (+39 %)
- Rame HG (+16 %)
- Petrolio WTI (+15 %)
- I future sul petrolio WTI sono rimbalzati appena sotto i 73 USD al barile, grazie alle aspettative di un inasprimento delle sanzioni statunitensi contro l’Iran, con il presidente Trump che punta a bloccare le sue esportazioni di petrolio. Il rimbalzo è avvenuto dopo una fase di liquidazione di posizioni long da parte dei fondi, che aveva temporaneamente fatto scendere i prezzi sotto il supporto di 70,65 USD.
- Il rally dei metalli preziosi continua, con l’oro che ha toccato un nuovo record a 2.862 USD e l’argento salito a 32,35 USD, il livello più alto degli ultimi tre mesi. Le preoccupazioni relative ai dazi globali e al loro impatto sulla crescita, il debito e l’inflazione stanno rafforzando la domanda di beni rifugio.
- I future sul rame sono saliti nonostante le tensioni commerciali USA-Cina, sostenuti da un dollaro più debole, dalla crescita nei principali settori manifatturieri e dalla prima espansione del settore manifatturiero USA in oltre due anni, secondo l’ISM.
Valute
- Il dollaro USA si è ulteriormente indebolito ieri dopo l’impennata di inizio settimana, con il mercato che ora vede i dazi di Trump più come una strategia negoziale che come una vera minaccia di guerra commerciale. L’EUR/USD ha chiuso il gap con la chiusura di venerdì a 1,0362, superando brevemente 1,0380 prima di incontrare resistenza.
- CAD e MXN sono rimbalzati fortemente dopo che il Canada e il Messico hanno evitato, almeno per ora, i dazi di Trump. L’USD/CAD è sceso fino alla parte inferiore della sua fascia annuale, vicino a 1,4300, prima di rimbalzare.
- Lo JPY è aumentato bruscamente nella notte, spinto dal calo dei rendimenti dei Treasury USA e dai dati salariali giapponesi, portando l’USD/JPY ai minimi dell’anno, ben sotto quota 154,00. L’attenzione ora è sulla convergenza delle medie mobili a 100 e 200 giorni vicino a 152,75.