Rapida panoramica del mercato – 7 luglio 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 7 luglio 2025
Q3-2025 Macro Outlook: Meno caos, e si spera un po’ più di chiarezza
Principali driver e catalizzatori di mercato
• Azioni: dazi USA, rotazione fuori dal tech, debolezza in Europa/Regno Unito, cautela in Asia
• Volatilità: VIX basso, mercato delle opzioni calmo, movimento atteso dell’SPX di ±36 punti
• Asset digitali: BTC stabile, focus su IBIT/ETHA, attività retail forte
• Obbligazioni: i rendimenti USA si ammorbidiscono per le tensioni commerciali. Focus sulle aste dei Treasury
• Valute: forza del dollaro USA contro JPY e AUD per le minacce sui dazi
• Materie prime: OPEC aumenta la produzione e il greggio scende (leggermente), frumento in calo per la pressione del raccolto
• Eventi macro: produzione industriale tedesca di giugno. Lettere sui dazi e accordi commerciali USA
Dati macro e notizie principali
• Le tensioni commerciali tornano al centro dopo che Trump ha dichiarato che chi si allinea con le “politiche anti-americane dei BRICS” affronterà un dazio aggiuntivo del 10%. Inoltre, oggi gli USA inizieranno a inviare lettere sui dazi e annunceranno anche nuovi accordi commerciali dalle ore 18:00 italiane. La Segretaria al Tesoro Bessent ha affermato che i dazi torneranno ai livelli del 2 aprile se non si raggiungerà un accordo. Diversi Paesi, tra cui Giappone, Corea del Sud, India e altri, si stanno affrettando per ottenere accordi commerciali o proroghe per evitare i dazi.
• Elon Musk ha lanciato un partito politico, criticando l’aumento del deficit da 2 a 2,5 trilioni di dollari sotto Biden come un rischio per la bancarotta degli USA.
• A maggio 2025 i salari nominali in Giappone sono aumentati dell’1% su base annua, sotto il +2,4% atteso, a causa di un calo dei bonus del 18,7%. I salari reali sono scesi del 2,9%, il calo più marcato da quasi due anni.
• Il surplus commerciale della Cina è salito a 103,22 miliardi di dollari, superando le attese di 101,3 miliardi, grazie a esportazioni in crescita e importazioni in calo più del previsto. Le esportazioni sono cresciute del 4,8% su base annua (stima +5,0%) e in calo rispetto alla crescita dell’8,1% di aprile.
• Israele ha colpito obiettivi Houthi in tre porti yemeniti e una centrale elettrica, segnando il primo attacco in Yemen da quasi un mese, secondo quanto annunciato dall’esercito israeliano lunedì.
Calendario macro – principali appuntamenti (orari GMT)
08:00 – Produzione industriale tedesca di maggio
18:00 – Annuncio lettere sui dazi e accordi commerciali USA
20:00 – Pubblicazione ritardata del report COT della CFTC USA (settimana al 1 luglio)
BRICS Summit a Rio de Janeiro (giornata finale)
Trimestrali
Giovedì: The Progressive Corporation, Fast Retailing, Cintas Corporation, Kongsberg, Delta Airlines
Q3-2025 Investor Outlook: Oltre i confini americani – perché la diversificazione è il tuo alleato più forte
Azioni
• USA: i Future azionari USA in calo dopo la conferma di Trump che i dazi entreranno in vigore dal 1° agosto, prolungando l’incertezza commerciale. La scorsa settimana l’S&P 500 è salito dell’1,7% e il Nasdaq dell’1,6%, entrambi su nuovi massimi storici, mentre il Dow Jones ha guadagnato il 2,3%. Gli investitori attendono i catalizzatori della stagione delle trimestrali. Il rally ora si sta ampliando oltre i big tech, con materiali, finanziari ed energia che sovraperformano. I small cap (Russell 2000) tornano finalmente positivi da inizio anno. Tuttavia, i dazi imminenti e le valutazioni elevate nel consumer discretionary potrebbero pesare sul sentiment. Tesla resta sotto pressione mentre il nuovo partito politico di Musk fa notizia.
• Europa: le azioni europee hanno chiuso in forte calo venerdì, con lo STOXX 50 in calo dell’1% e lo STOXX 600 a -0,5%, complice il rischio dazi USA. I ribassi hanno colpito soprattutto banche, tech e industriali: BBVA, Siemens e ASML sono scese di circa il 2,5%. LVMH ha perso l’1,8% dopo che la Cina ha introdotto dazi sui brandy UE. Il DAX tedesco e il CAC 40 francese sono scesi rispettivamente dello 0,6% e 0,8%. Le società europee esposte alla Cina continuano a soffrire le frizioni commerciali. Funzionari BCE hanno segnalato rischi di non raggiungere gli obiettivi di inflazione se l’euro resterà forte.
• Regno Unito: piazza londinese piatta la scorsa settimana, con il FTSE 100 pressoché invariato tra rinnovate preoccupazioni sui dazi e volumi sottili per le vacanze. I titoli delle costruzioni in calo su domanda debole e profit warning, mentre i minerari come Glencore hanno ceduto con il ribasso del rame. AstraZeneca in controtendenza, +1,3% grazie all’approvazione di un farmaco in UE. In generale, il mercato UK resta cauto in vista della scadenza dazi del 9 luglio e delle persistenti preoccupazioni fiscali.
• Asia: azionario asiatico in calo dopo l’avvertimento di Trump sui dazi ai BRICS che ha innervosito gli investitori. L’Hang Seng di Hong Kong -0,5%, trainato dai cali nel settore consumer e tech; male Meituan, Techtronic e AIA Group. Mercati cinesi in calo, con il CSI 300 a -0,6%, in attesa di dati chiave sull’inflazione. Nikkei giapponese e ASX australiano entrambi in ribasso, con focus sul taglio dei tassi della RBA. Debolezza dell’economia cinese e nuovi dazi UE sulle merci pesano sul sentiment regionale.
Volatilità
La volatilità di mercato resta contenuta dopo il lungo weekend, con il VIX vicino a 16,4 e misure ultra-short come il VIX1D ancora più basse. I Future sul VIX di prima scadenza si attestano attorno a 18,3. Il mercato delle opzioni prezza una sessione tranquilla, con le opzioni sull’S&P 500 che incorporano un movimento atteso di ±36 punti (circa 0,6%). Salvo sorprese dalla scadenza dazi del 9 luglio o dalle trimestrali, gli investitori sembrano a proprio agio nel mantenere la volatilità bassa per ora.
Asset digitali
Il sentiment cripto resta solido nel weekend. Bitcoin sopra i 109.000 dollari, vicino ai massimi di ciclo. L’ETF IBIT di BlackRock stabile attorno a $62 nonostante i volumi bassi. Ethereum fermo a $2.573, mentre ETHA ripiega a $19,49 dopo il rally della scorsa settimana mentre i trader valutano le prospettive dello staking. Gli altcoin più ampi misti, ma una buona attività on-chain segnala un coinvolgimento retail ancora forte. Tra le notizie, il nuovo partito di Elon Musk ha promesso sostegno a Bitcoin, spingendo l’asset ancora più nel mainstream.
Obbligazioni
• I Treasury USA sono partiti leggermente più forti dopo la festività di venerdì, con il rendimento a 10 anni in calo di 2 bp al 4,33% per le rinnovate tensioni commerciali, ma restano comunque 10 punti base più alti nell’ultima settimana per la forza dei dati economici USA che rinviano le aspettative di taglio tassi.
• Il Tesoro USA venderà 58 miliardi di dollari in Treasury a 3 anni martedì, 39 miliardi in titoli a 10 anni mercoledì, e 22 miliardi in titoli a 30 anni giovedì.
Materie prime
• Il greggio tratta debole dopo che otto membri dell’OPEC+ hanno annunciato un aumento della produzione più ampio del previsto a partire dal prossimo mese. L’incremento di 548.000 barili/giorno accelera la revoca dei tagli da 2,2 milioni decisi nel 2023, con aumento simile previsto a settembre che completerà il ripristino un anno prima del previsto. La motivazione è “una solida outlook globale e fondamentali di mercato sani”. Gli operatori attendevano già un incremento, per cui la reazione negativa è stata limitata.
• Oro ancora in fase di consolidamento da dodici settimane, prezzi bloccati nel range USD 3.245–3.360. La debolezza odierna è guidata da un dollaro più forte, ma il rischio di crescenti tensioni commerciali può offrire sostegno. Focus anche sulle aste del debito USA questa settimana.
• I Future sul grano a Chicago hanno aperto la settimana in netto calo, penalizzati dal raccolto accelerato negli USA e abbondanti raccolti nel Mar Nero e nell’Europa occidentale. Inoltre, l’azzeramento della tassa sulle esportazioni russe contribuisce alla pressione ribassista, data l’ampia offerta.
Valute
Il dollaro USA si rafforza in modo diffuso in apertura di settimana, conservando un piccolo guadagno settimanale, con gli operatori di nuovo focalizzati sulla guerra commerciale di Trump e sugli annunci attesi oggi. Nel complesso, il trading resta fiacco a causa della stagione estiva. Le principali valute in calo oggi sono AUD e NZD (entrambe -0,7%), seguite da JPY (-0,35%, a 145).