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Trimestrale di Berkshire Hathaway: il messaggio silenzioso di Buffett a un mercato rumoroso

Azioni
Ruben Dalfovo
Ruben Dalfovo

Investment Strategist

Punti chiave

  • Vendite record di liquidità e azioni, nessun riacquisto: un chiaro segnale di pazienza. Al livello attuale dei prezzi, i titoli di Stato americani a breve scadenza (noti come T-bills) stanno battendo l’azionario.

  • Il motore assicurativo sta facendo il grosso del lavoro e i premi trattenuti come riserva ora generano interessi concreti.

  • Le buone occasioni sono poche e i riacquisti di azioni proprie sono in pausa: è fondamentale essere selettivi. Il segnale cambia quando Berkshire riprenderà i buyback o annuncerà una grande acquisizione.


Berkshire Hathaway ha pubblicato i risultati del terzo trimestre il 1° novembre 2025. Il messaggio principale è chiaro: gli utili operativi sono aumentati, mentre la liquidità ha raggiunto un nuovo record, sfiorando i 382 miliardi di dollari. Questo mix riflette un atteggiamento prudente verso le valutazioni di mercato e al tempo stesso fiducia nel comparto assicurativo che rappresenta il motore finanziario del gruppo.

La liquidità parla più forte delle parole

Nel terzo trimestre, il fatturato totale è cresciuto del 2,1%, passando da 93 a quasi 95 miliardi di dollari su base annua, mentre gli utili operativi hanno registrato un balzo del 34% anno su anno, raggiungendo 13,5 miliardi di dollari. Questo risultato è stato trainato principalmente da una maggiore redditività nel ramo assicurativo e da rendimenti più elevati sugli investimenti in titoli di Stato americani a breve termine (T-bills).

La liquidità ha raggiunto il livello record di 381,7 miliardi di dollari, per lo più investita in titoli del Tesoro a brevissima scadenza che, in un contesto di attesa per una correzione dei prezzi, generano oggi un reddito reale. La combinazione di liquidità ai massimi storici e utili in crescita invia un messaggio chiaro: il management continua a vedere poche opportunità d’investimento di dimensioni rilevanti a prezzi equi.

Durante il trimestre, Berkshire ha continuato a vendere azioni, chiudendo con un saldo netto negativo di circa 6,1 miliardi di dollari, e per il quinto trimestre consecutivo non ha effettuato riacquisti di azioni proprie. Anche questo è un segnale di cautela nei confronti delle valutazioni attuali.

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Fonti: documenti societari, Bloomberg Intelligence e stime interne di Saxo.

Cosa comunica al mercato

Oltre i risultati di Berkshire, emergono tre messaggi chiave.

I rendimenti attesi sull’azionario, ai prezzi attuali, appaiono mediocri. Quando uno dei più grandi allocatori di capitale sceglie i titoli di Stato americani a breve scadenza (i cosiddetti T-bills) invece di grandi operazioni azionarie, significa che il rapporto rischio-rendimento dei mercati pubblici è accettabile, ma non particolarmente attraente.

Le buone occasioni a prezzi ragionevoli scarseggiano. Berkshire è venditrice netta di azioni per il dodicesimo trimestre consecutivo e i riacquisti di azioni proprie restano sospesi. Anche questo è un chiaro segnale sulle valutazioni attuali del mercato.

Il ramo assicurativo si trova in una fase redditizia del ciclo. Un combined ratio inferiore al 100% indica che l’attività di sottoscrizione genera profitti ancor prima dei rendimenti da investimento, contribuendo così a ridurre la volatilità degli utili complessivi.

Sotto il cofano

Il business assicurativo rimane il vero motore della macchina Berkshire. Gli utili da sottoscrizione nel ramo riassicurativo sono migliorati sensibilmente, sostenuti da perdite più contenute e da una gestione più rigorosa dei costi. Il documento trimestrale 10-Q mostra un combined ratio nel ramo property & casualty riassicurativo vicino al 79% per il trimestre, ben al di sotto della soglia di pareggio del 100%. L’utile operativo pre-tasse di Geico è invece diminuito del 13% a causa dell’aumento dei costi, ma il piano pluriennale di revisione dei prezzi e di gestione dei sinistri rimane pienamente valido.

Le attività ferroviarie e nel comparto utilities garantiscono stabilità. Burlington Northern Santa Fe (BNSF) ha registrato volumi più deboli in alcune aree, riflettendo una domanda inferiore in determinate categorie di trasporto merci e un mix meno favorevole. Berkshire Hathaway Energy continua a gestire l’aumento degli oneri finanziari e le questioni legate agli incendi, incluse le cause legali di PacifiCorp e i relativi rimborsi assicurativi. Sono attività solide, non appariscenti, ma essenziali per la resilienza del conglomerato.

L’allocazione del capitale è rimasta selettiva. In ottobre, Berkshire ha concordato l’acquisto della divisione chimica OxyChem di Occidental per 9,7 miliardi di dollari in contanti. L’operazione spicca, poiché le grandi acquisizioni a prezzi equi sono sempre più rare. OxyChem aggiunge flussi di cassa industriali stabili, affiancandosi a Lubrizol, e dimostra che la disciplina sui prezzi rimane salda. Berkshire è pronta ad agire, ma solo quando i numeri soddisfano criteri rigorosi.

La successione è già impostata sulla continuità. Greg Abel diventerà amministratore delegato il 1° gennaio 2026, mentre Warren Buffett manterrà la carica di presidente. Questa struttura indica una governance stabile e una cultura aziendale destinata a sopravvivere a qualunque singolo manager. Abel porta con sé una solida esperienza nella gestione di asset regolamentati e nelle operazioni di M&A, perfettamente coerente con il modello decentralizzato di Berkshire. Il prossimo segnale da osservare per gli investitori sarà capire come verranno formalizzati i poteri decisionali sugli investimenti tra Abel, Todd Combs e Ted Weschler — una scelta che determinerà come verrà gestito il capitale nell’era post-Buffett.

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Fonti: documenti societari, Bloomberg Intelligence e stime interne di Saxo.
Perché è importante per gli investitori oggi

La lettura macroeconomica è chiara: il ritorno della remunerazione sulla liquidità rende la pazienza una strategia più facile da adottare. Questo ha un impatto su tutto il mercato: i consigli di amministrazione rimandano le acquisizioni, i direttori finanziari accumulano liquidità e gli investitori diventano più esigenti su ogni nuovo dollaro investito in azioni. Se l’epoca del denaro facile è finita, allora diventano fondamentali la qualità dei flussi di cassa, il potere di determinazione dei prezzi e la solidità patrimoniale. L’approccio di Berkshire è un caso di studio in tempo reale di questo cambiamento.

Ma c’è anche un secondo messaggio: quando migliora la sottoscrizione assicurativa, aumenta il capitale in eccesso delle compagnie. Questo sostiene dividendi e riacquisti nel settore assicurativo e può restringere la capacità riassicurativa nel 2026, influenzando il potere negoziale nei rinnovi. Osservare i combined ratio dei concorrenti e i commenti sui rinnovi può offrire conferme in tal senso.

La liquidità record di Berkshire e le vendite nette di azioni rafforzano un punto semplice: i migliori allocatori di capitale vedono oggi nei titoli di Stato americani a breve scadenza (T-bills) rendimenti corretti per il rischio più interessanti rispetto a molte azioni quotate, ai prezzi attuali. Non è una previsione di ribasso per il mercato, ma segnala che i rendimenti attesi sull’azionario sono inferiori a quanto Berkshire riterrebbe interessante.

Allo stesso tempo, i rendimenti più elevati dei T-bills stanno aumentando il reddito da investimenti di Berkshire, offrendo un cuscinetto sugli utili mentre il team attende nuove dislocazioni di mercato. La pazienza, insomma, è tornata a essere remunerata.

Rischi da monitorare per il mercato nel suo complesso

Rischio di tagli rapidi dei tassi. Se i tassi a breve termine dovessero scendere bruscamente, il vantaggio matematico della liquidità verrebbe meno. I consigli di amministrazione potrebbero tornare a inseguire operazioni di M&A e il premio per il rischio azionario potrebbe ridursi proprio quando i prezzi non lo giustificano. Primo segnale da monitorare: un calo netto dei rendimenti dei T-bills e una ripresa degli annunci di fusioni e acquisizioni.

Shock nel settore assicurativo. Una serie di catastrofi gravi aumenterebbe i costi dei sinistri, prosciugherebbe il capitale in eccesso e ridurrebbe la capacità riassicurativa. L’impatto potrebbe propagarsi su credito, edilizia e prezzi al consumo. Indicatori precoci: aumento delle perdite da eventi catastrofali nel settore e peggioramento dei combined ratio presso i principali riassicuratori.

Sentenze e regolamentazione nel settore utility. Esiti sfavorevoli in cause legali o decisioni regolatorie negli Stati Uniti potrebbero aumentare i fabbisogni di capitale delle utility e comprimere i multipli di mercato del settore. Primo segnale: nuove informazioni nei documenti ufficiali e decisioni statali che impongono costi aggiuntivi.

Strategie operative per gli investitori

  • Monitorare il termometro dei riacquisti. Seguire quali aziende di qualità sospendono o riprendono i buyback. Una ripresa diffusa indicherebbe che i consigli di amministrazione tornano a vedere valore nei prezzi di mercato.
  • Osservare il potere di prezzo nel settore assicurativo. Combined ratio solidi e rinnovi riassicurativi su basi favorevoli sostengono i ritorni di cassa del settore e possono segnalare un maggiore appetito per il rischio in generale.
  • Collegare la liquidità ai catalizzatori. Alti livelli di liquidità aziendale, combinati con eventuali turbolenze macroeconomiche, possono innescare M&A selettive. Tenere d’occhio gli acquirenti con capacità finanziaria e comprovata disciplina nelle operazioni.
  • Dare priorità ai generatori di cassa comprovati. Quando la pazienza è premiata, le aziende con potere di prezzo, bilanci solidi e crescita autofinanziata tendono a registrare performance relative superiori.

La pazienza torna a essere premiata

Il trimestre di Berkshire è una lezione silenziosa ma straordinariamente chiara: generare utili attraverso la sottoscrizione assicurativa, lasciar lavorare la liquidità, e attendere che siano i prezzi a fare il loro dovere. Se il mercato continua a “urlare”, chi è paziente continuerà ad ascoltare l’unica cosa che oggi conta davvero: il costo del tempo.

Quando i T-bills a breve scadenza generano redditi reali, il costo opportunità di entrare in operazioni mediocri aumenta. Questo rallenta le fusioni e acquisizioni e amplia il divario tra le aziende eccellenti e quelle semplicemente buone. Gli investitori dovrebbero considerare la pazienza non come mancanza di idee, ma come una decisione attiva e strategica.

Il segnale cambierà quando i prezzi si adegueranno o emergeranno situazioni di stress. I primi segnali da Berkshire saranno evidenti: la ripresa dei buyback o l’annuncio di una grande acquisizione indicheranno che le aspettative di rendimento sono migliorate. Fino ad allora, la combinazione di liquidità record e utili operativi in crescita suggerisce un approccio selettivo e bilanci forti.

Per chi costruisce portafogli, la lezione è concreta: lascia che la liquidità produca valore, mentre costruisci una lista mirata di nomi di qualità e catalizzatori. Agisci quando il prezzo incontra la strategia. Berkshire non sta prevedendo un crollo. Sta semplicemente ricordando al mercato che la disciplina si accumula nel tempo.

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