IPO Klarna: guida per gli investitori

Ruben Dalfovo
Investment Strategist
Punti chiave
- Condizioni: USD 35–37 per azione, simbolo “KLAR”, valutazione da USD 14 miliardi
- Crescita solida, profitti contrastanti: ricavi in aumento, perdita netta dovuta a compensi azionari (SBC) e costi del credito
- Tempistiche: fissazione del prezzo il 9 settembre 2025, quotazione in Borsa il 10 settembre 2025
Range definito, ora si guarda alla quotazione
Klarna prevede di vendere 34,3 milioni di azioni a un prezzo compreso tra USD 35 e 37 ciascuna, per una valutazione potenziale fino a USD 14 miliardi. Le azioni saranno quotate negli Stati Uniti al New York Stock Exchange (NYSE) con il ticker KLAR.
Se la domanda sarà forte, le banche potranno collocare azioni aggiuntive nei 30 giorni successivi. Il prezzo sarà fissato nella serata del 9 settembre 2025 (ora dell’Europa centrale). Se tutto procede secondo i piani, le azioni saranno disponibili per la negoziazione il 10 settembre al NYSE.
Costruire l’infrastruttura europea del BNPL
Fondata nel 2005, Klarna è la pioniera svedese del buy-now-pay-later (BNPL), che consente agli acquirenti di suddividere i pagamenti al momento del checkout. Si è espansa in tutta Europa e ha accelerato la propria crescita con l’acquisizione, tra il 2013 e il 2014, di SOFORT, il principale sistema tedesco di bonifici diretti per gli acquisti online.
L’operazione ha aperto le porte all’area DACH, estendendo la presenza a 14 paesi e 43.000 commercianti, integrando Klarna in oltre la metà degli shop online tedeschi. Il gruppo risultante ha raggiunto circa il 10% del mercato di riferimento dei pagamenti e-commerce. La licenza bancaria ottenuta in Svezia nel 2017 ha ampliato il perimetro operativo, permettendo a Klarna di offrire anche carte di debito e conti deposito.
Risultati finanziari in sintesi
- Gennaio–giugno 2025: gli acquisti effettuati tramite Klarna hanno raggiunto 571 miliardi di corone svedesi (SEK), +17% su base annua
- Ricavi (indicati da Klarna come “net operating income”): SEK 12,3 miliardi, +10%
- Perdita operativa: SEK 1,1 miliardi rispetto a SEK 0,3 miliardi nello stesso periodo dell’anno precedente; perdita netta: SEK 1,3 miliardi
- Principali pesi: compensi azionari e aumento dei costi del credito a fronte della crescita del lending negli USA
- Perdite su crediti: SEK 3,2 miliardi; tasso di perdita pari allo 0,57% della spesa dei clienti
- Ricavi aprile–giugno 2025: USD 823 milioni, +20% su base annua
Cosa influenza il prezzo
Due fattori principali determinano il range. Primo, il riposizionamento del valore: dal picco privato di USD 45 miliardi nel 2021 si scende a circa USD 14 miliardi all’IPO. Una sfoltita che chiarisce le aspettative. Secondo, i profitti. La crescita è sana, ma le perdite persistono a causa delle accantonamenti per credito e dei compensi in azioni (SBC).
Il tasso di perdita sembra più stabile con l’aumento dell’esposizione USA, ma sarà il ciclo del credito a dettare la pendenza della curva. Gli investitori valuteranno se la “redditività operativa” potrà tradursi in utili più puliti. Si terrà d’occhio il take rate (ricavi per ogni dollaro speso al checkout), i costi di finanziamento e i primi risultati da attività di finanziamento e pubblicità. Sullo sfondo, la regolamentazione: può influire rapidamente sull’equilibrio economico del modello. Se Klarna dimostra disciplina su credito e SBC, il multiplo può salire; altrimenti, si riduce.
Cosa seguire se sei un investitore
Prezzo e debutto: test della qualità della domanda il 9 settembre 2025. Il 10 settembre, osservare apertura, liquidità e chiusura rispetto al prezzo di collocamento.
Unit economics: take rate (ricavi per dollaro speso), tasso di perdita su crediti, quota USA e andamento dei compensi azionari (SBC) nel primo aggiornamento.
Finanziamento e regolamentazione: crescita dei depositi, buffer patrimoniale (CET1), e cambiamenti normativi sul BNPL negli USA, nel Regno Unito e nell’UE.
Posizionamento in portafoglio e rischi
Klarna è un titolo ad alta beta. In pratica, può oscillare più del mercato. I profitti possono variare in modo significativo, perché piccoli cambiamenti nei ricavi o nelle perdite di credito incidono direttamente sul risultato netto. Lo scenario rialzista è semplice: più utenti e più merchant abbassano i costi unitari, mentre pubblicità e piani di rimborso più lunghi aumentano i ricavi per checkout.
I principali rischi sono altrettanto chiari. Le perdite su crediti potrebbero salire se l’economia rallenta. Le regole per il buy-now-pay-later potrebbero cambiare negli USA, nel Regno Unito o nell’UE. I costi di finanziamento diventano critici se i tassi restano elevati. I primi scambi possono essere volatili a causa del free float ridotto, anche se le banche possono sostenere il titolo fino a 30 giorni.
Il messaggio da qui in avanti
La quotazione di Klarna mette alla prova un concetto semplice: la crescita c’è, ora i profitti devono allinearsi. I fattori chiave sono la scala e la presenza tra i merchant; i rischi restano legati ai costi del credito, al funding, alla regolamentazione e alla diluizione derivante dai compensi azionari. Se il take rate cresce anche di poco e le perdite restano stabili, il percorso GAAP si apre. In caso contrario, il multiplo si restringe.La roadmap è lineare: prezzo il 9 settembre. Scambi il 10 settembre. Poi sarà il primo aggiornamento a dire tutto: take rate, tasso di perdita e disciplina sull’uso delle stock option. Da lì in poi, sarà l’esecuzione – non le promesse – a determinare il prezzo.
Questo contenuto è materiale di marketing. Nessuna delle informazioni e analisi qui contenute costituisce consulenza in materia di investimenti. Il trading comporta rischi e le performance passate non sono un indicatore affidabile della performance futura. In questo contenuto potrebbero essere citati strumenti emessi da società partner, dalle quali la Capogruppo Saxo riceve pagamenti o retrocessioni.