Nvidia investe 100 miliardi di dollari in OpenAI per potenziare l’IA

Ruben Dalfovo
Investment Strategist
Punti chiave
- Nvidia prevede un investimento fino a 100 miliardi di dollari in OpenAI, legato alla creazione di 10 gigawatt (GW) di capacità per l’intelligenza artificiale.
- L’accordo rafforza il modello di "fabbrica dell’AI" di Nvidia e solleva possibili dubbi antitrust.
- L’attenzione degli investitori si concentra su fornitura, energia e composizione dei partner tra chip e cloud.
Nvidia-OpenAI: potenziare l’AI
Nvidia e OpenAI hanno firmato una lettera d’intenti per installare almeno 10 GW di sistemi Nvidia. L’investimento potrebbe arrivare fino a 100 miliardi di dollari, distribuiti nel tempo man mano che la capacità verrà attivata. Il primo finanziamento è di 10 miliardi di dollari alla firma, seguito da altri versamenti ogni volta che un gigawatt entra in funzione.
I centri utilizzeranno l’intero ecosistema Nvidia: GPU, rete e software, per addestrare e far funzionare i modelli di OpenAI. Le prime installazioni sono previste sulla piattaforma Vera Rubin, la nuova generazione di sistemi Nvidia, pensata per gestire in modo più efficiente modelli di intelligenza artificiale molto complessi.
Questo accordo si affianca ad altri importanti sviluppi: OpenAI ha rivisto la sua governance con Microsoft e ha firmato un accordo con Oracle per la fornitura di capacità di calcolo. L’espansione nel settore è imponente: OpenAI, Oracle e SoftBank hanno annunciato piani per investimenti da 500 miliardi di dollari su 10 GW in quattro anni. Sono in corso anche trattative Oracle–Meta per circa 20 miliardi, mentre Meta Hyperion mira a 5 GW sostenuti da un finanziamento da 29 miliardi. Microsoft, infine, ha aggiunto un accordo pluriennale con Nebius e 6,2 miliardi di dollari per capacità di calcolo in Norvegia.
In breve: il capitale si trasforma in capacità, e la capacità alimenta i prodotti.
Un accordo vantaggioso per entrambi
Azioni in cambio di calcolo: il finanziamento di Nvidia per i data center dà accesso a una partecipazione in OpenAI, priorità negli ordini e visibilità sul piano industriale. OpenAI ottiene accesso garantito alle GPU, fondamentali per i suoi lanci, e costi più prevedibili.
Perché Nvidia ci guadagna: riceve ordini garantiti, conosce in anticipo i piani di OpenAI, può influenzare lo sviluppo futuro dei chip e beneficia dell’aumento di valore di OpenAI.
Perché OpenAI ci guadagna: ottiene accesso prioritario a GPU scarse, maggiore stabilità nei costi e capacità pronta per nuovi lanci che richiedono molta potenza di calcolo.
Rischi: le autorità potrebbero indagare su un possibile vantaggio competitivo per OpenAI, che potrebbe avere accesso privilegiato ai prodotti Nvidia. Inoltre, i ritardi potrebbero dipendere più da problemi energetici e autorizzativi che dai chip in sé.
Da monitorare: i termini finali dell’accordo, le prime approvazioni di siti e connessioni alla rete elettrica, e la capacità di Nvidia di consegnare in tempo da qui al 2026.
Motivazioni strategiche
Garantire la fornitura, orientare la domanda
Nvidia investe denaro per avere voce in capitolo. Diventando azionista, spinge OpenAI a usare il proprio ecosistema completo (GPU, rete, software) e ottiene una visione più chiara e anticipata sulla domanda futura. In questo modo può pianificare meglio la produzione. Una strategia verticale, semplice ed efficace.
Collegare i finanziamenti ai risultati
I fondi vengono erogati solo quando un sito diventa operativo. I soldi arrivano quando un gigawatt è attivo. Questo approccio riduce il rischio legato a ritardi nella connessione alla rete o alle autorizzazioni. Se tutto procede secondo i piani, entrambe le parti ne beneficiano senza dover anticipare tutto il costo in partenza.
Mantenere vivo il modello di “fabbrica dell’AI”
Quando i progetti pilota diventano operativi, le aziende vogliono soluzioni stabili. Con Nvidia, questo significa adottare un pacchetto completo: software CUDA, rete ad alta velocità e sistemi integrati. Una volta che i team costruiscono intorno a CUDA, cambiare fornitore diventa costoso e complicato. Più cresce l’uso, più si consolida la dipendenza. Questo aumenta il potere di prezzo di Nvidia e favorisce anche la vendita di servizi aggiuntivi come la rete e l’assistenza.
I rischi: energia, autorizzazioni e controllo
A questi livelli, il problema non sono i chip, ma l’infrastruttura. Per gestire 10 GW servono connessioni alla rete, sottostazioni, trasformatori, sistemi di raffreddamento e tecnici specializzati. I fornitori di energia e i proprietari dei data center sono attori cruciali. Se ci saranno ritardi, è probabile che siano legati all’energia o alle autorizzazioni, non ai chip.
Inoltre, i carichi di lavoro non saranno concentrati in un solo posto. La collaborazione tra OpenAI, Oracle e Microsoft suggerisce un approccio “multi-cloud”, cioè una distribuzione su diversi fornitori. Chi sarà in grado di offrire energia stabile, infrastruttura densa e rete veloce avrà un vantaggio.
Man mano che gli investimenti crescono, anche l’attenzione dei regolatori aumenta. Potrebbero chiedere se qualcuno tra i partner ha accesso privilegiato, prezzi migliori o vantaggi che mettono fuori gioco la concorrenza.
Cosa significa per gli investitori: contano i fatti, non i titoli
Per chi investe, la notizia è interessante, ma ciò che conta davvero è l’esecuzione. Il legame azionario sostiene la domanda solo se i siti, l’energia e l’hardware arrivano nei tempi previsti. Il mercato seguirà i progressi, non i comunicati stampa.
Sarà importante osservare come Nvidia guida l’aumento di capacità previsto tra il 2026 e il 2027 e quanti sistemi completi (con rete e software) vengono consegnati.
Se le consegne tardano o i gigawatt previsti per OpenAI non vengono attivati nei tempi, la visibilità cala rapidamente e le valutazioni possono scendere. Al contrario, aziende cloud e del settore energetico con ordini firmati potrebbero beneficiare di un rialzo. I concorrenti più piccoli, invece, potrebbero soffrire se la spesa si concentra su pochi grandi operatori.
Cosa tenere d’occhio
- Finalizzazione e fasi dell’accordo: termini definitivi, dimensione della quota azionaria per gigawatt e calendario delle installazioni.
- Energia e autorizzazioni: annunci sui siti, approvazioni per la connessione alla rete e tempistiche per l’attivazione dei primi gigawatt.
- Composizione dei partner: come verranno distribuiti i carichi di lavoro tra Microsoft Azure, Oracle OCI e altri, a seconda dell’evoluzione di governance e contratti.
Dalle parole ai fatti: cosa conta davvero per gli investitori
Questo accordo riguarda il controllo: della potenza di calcolo, dei tempi e della domanda. Nvidia lega il capitale alla capacità, permettendo a OpenAI di crescere, e rafforza il proprio modello di “fabbrica dell’AI” con GPU, rete e software.
I vantaggi sono una maggiore visibilità sul lungo termine e l’effetto trainante sull’intero ecosistema. I rischi, invece, sono legati all’esecuzione su energia e infrastrutture, al controllo da parte delle autorità e a possibili ritardi nella piattaforma Vera Rubin.
Nei prossimi mesi, attenzione ai dettagli dell’accordo definitivo, alle prime tappe nei siti e alla guida di Nvidia sulle consegne. I mercati non guarderanno ai titoli di giornale, ma a una sola cosa: l’esecuzione. La vera prova sarà trasformare capitale in capacità e capacità in flussi di cassa. Questo è il test di lungo periodo.
Questo contenuto è materiale di marketing. Nessuna delle informazioni e analisi qui contenute costituisce consulenza in materia di investimenti. Il trading comporta rischi e le performance passate non sono un indicatore affidabile della performance futura. In questo contenuto potrebbero essere citati strumenti emessi da società partner, dalle quali la Capogruppo Saxo riceve pagamenti o retrocessioni.