I riacquisti di azioni di Nvidia: ottimismo o preoccupazione? I riacquisti di azioni di Nvidia: ottimismo o preoccupazione? I riacquisti di azioni di Nvidia: ottimismo o preoccupazione?

I riacquisti di azioni di Nvidia: ottimismo o preoccupazione?

Titoli azionari 4 minutes to read
Charu Chanana

Market Strategist

Riassunto:  l'annuncio di riacquisto di azioni da 25 miliardi di dollari di Nvidia ha sconcertato gli investitori. Si interrogano su come leggere questa mossa: bisogna essere ottimisti sul prezzo futuro delle azioni dell'azienda o è da considerarsi come un campanello d’allarme che vede la società via via esaurire opzioni di investimento adeguate?


Nvidia ha annunciato un riacquisto di 25 miliardi di dollari delle sue azioni nei suoi guadagni del secondo trimestre, insieme a una serie stellare di numeri e una solida prospettiva. Questo avviene dopo che le sue azioni sono più che triplicate quest'anno, vicine ad un nuovo massimo storico. L'annuncio del riacquisto ha colto i mercati alla sprovvista, con gli investitori che si sono interrogati sul senso di questa mossa.
Le aziende comunemente riacquistano le loro azioni come un modo per restituire capitale agli azionisti, o quando pensano che il titolo sia economico e la società sia sottovalutata. Tali riacquisti possono avvantaggiare il prezzo di un titolo riducendo l'offerta di azioni. Ma dato che il prezzo delle azioni di Nvidia ha avuto una grande corsa quest'anno e le valutazioni sono alle stelle, molti investitori si sono chiesti se aumentare il prezzo delle azioni fosse davvero uno degli obiettivi per Nvidia per annunciare un riacquisto di azioni.
Un altro motivo di curiosità è stato il potenziale massiccio fabbisogno di capitale di investimento per Nvidia, dato che l'azienda è al centro della ricerca e dello sviluppo dell'IA. Ciò avrebbe dovuto significare che Nvidia avrebbe avuto abbastanza strade per reinvestire i suoi soldi piuttosto che restituirli agli azionisti. Prendiamo ad esempio le società energetiche, che hanno restituito enormi quantità di capitale agli azionisti negli ultimi anni, poiché hanno generato profitti abbondanti per via degli alti prezzi del petrolio, ma le loro esigenze di spesa in conto capitale sono diminuite con il passaggio a ESG e a forniture energetiche basate su combustibili non fossili.
Ecco perché la mossa di Nvidia non è chiara e sembra inviare un segnale di avvertimento sul potenziale dell'IA. Un'altra possibile spiegazione potrebbe essere data dal fatto che Nvidia sta generando enormi quantità di denaro, più di quello di cui hanno bisogno per la propria attuale strategia di investimento, quindi continuerà a cercare opportunità di M&A (che potrebbero avere alcune restrizioni normative) o annunciare riacquisti per utilizzare la liquidità in eccesso.
Al netto di queste considerazioni, va però tenuto in conto che seppur il piano di riacquisto di azioni da 25 miliardi di dollari di Nvidia è significativo, l'importo è comunque inferiore ai riacquisti annunciati da alcune delle altre Big Tech e grandi società in crescita.
Quest’anno, infatti, Apple, Chevron, Alphabet, Meta e Wells Fargo hanno annunciato rispettivamente, infatti, riacquisti di $ 90 miliardi, $ 75 miliardi, $ 70 miliardi, $ 40 miliardi e $ 30 miliardi. Guardando al rendimento degli azionisti, o al rapporto tra dividendi totali pagati e riduzione netta del capitale azionario negli ultimi 12 mesi rispetto al prezzo corrente, il riacquisto di 25 miliardi di dollari di Nvidia si traduce in poco più del 2% da un rendimento medio inferiore all'1% nel lungo termine. Il rendimento degli azionisti di Nvidia impallidisce rispetto a quello dell'S&P 500 al 2,58% e ancora di più rispetto a quello delle Big Tech, con Apple al 3,2% e Alphabet al 4% attualmente.

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