I risultati migliori di sempre per Palantir si scontrano con la dura legge delle aspettative elevate
Ruben Dalfovo
Investment Strategist
Punti chiave
Trimestre solido: ricavi in crescita del 63%, con margini di profitto robusti e previsioni riviste al rialzo.
Reazione alla valutazione: il titolo ha perso terreno in after hours, frenato da multipli già elevati che hanno limitato l'entusiasmo.
Partnership con Nvidia e piattaforma AI pronta all’uso: aiuta i clienti a ottenere risultati più rapidamente, accelerando la chiusura degli accordi e rendendo più difficile il passaggio alla concorrenza.
Gli investitori amano la crescita… finché non arriva il conto. Palantir ha registrato il suo trimestre migliore di sempre, ha alzato le stime e ha messo in evidenza un flusso record di nuovi contratti. Tuttavia, la reazione del mercato è stata tiepida: il titolo è già valutato a livelli molto alti. Ed è proprio questo il nodo centrale della vicenda, che potrebbe influenzare i rendimenti da qui in avanti.
I numeri in sintesi
Palantir ha superato le attese del consensus Bloomberg su ricavi, utile per azione (EPS) e guidance. I ricavi si sono attestati a 1,18 miliardi di dollari, in crescita del 63% su base annua, con un margine di utile netto intorno al 40% e un EPS rettificato di 0,21 dollari. Il management ha alzato le previsioni di ricavi per l’intero anno, portandole a un range compreso tra 4,396 e 4,400 miliardi di dollari, migliorando al contempo le attese sugli utili operativi.
I ricavi derivanti dal governo statunitense hanno raggiunto i 486 milioni di dollari, con un incremento del 52% rispetto all’anno precedente. Le vendite commerciali negli Stati Uniti sono salite a 397 milioni di dollari, più che raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo cambiamento nel mix è significativo: Palantir era storicamente percepita come un'azienda focalizzata sul settore pubblico. Una base commerciale più ampia riduce l’esposizione ai cicli di approvvigionamento governativi e apre le porte a un mercato molto più vasto.
Il valore complessivo dei contratti firmati (TCV) ha toccato un livello record di 2,76 miliardi di dollari, un indicatore positivo per i ricavi futuri. Anche la componente geografica gioca un ruolo importante: il management ha definito l’Europa stagnante, ma un’eventuale accelerazione internazionale potrebbe ridurre la dipendenza dal mercato statunitense. Il titolo ha chiuso il 3 novembre 2025 a 207,18 dollari, in rialzo del 3,4%, per poi perdere quasi il 6% nella sessione after hours, penalizzato da valutazioni elevate.
Cosa ci dicono i numeri
La piattaforma di Intelligenza Artificiale (AIP) di Palantir continua a rappresentare il principale punto d’ingresso per le nuove acquisizioni commerciali, mentre Gotham e Foundry costituiscono l’infrastruttura dati di supporto. Il Rule of Forty — che somma la crescita annua dei ricavi al margine operativo rettificato — ha superato il 100% nel trimestre, ben oltre la soglia del 40% considerata sana. Questo indica una crescita sostenibile e redditizia: non solo più ricavi, ma anche ricavi che generano cassa.
Le stime per il trimestre successivo suggeriscono che la dinamica positiva proseguirà. Il management ha sottolineato una solida conversione del portafoglio ordini e acquisti ripetuti nei progetti pilota che sono passati alla fase produttiva. È questa la differenza tra semplici dimostrazioni di AI e un reale valore aggiunto grazie all’AI.
Perché è rilevante per gli investitori
L’intelligenza artificiale non è un prodotto, ma un ciclo di investimento. Palantir si posiziona nel punto in cui i dati complessi delle aziende incontrano le decisioni operative quotidiane in settori come la difesa, la sanità e l’industria. Se le vittorie contrattuali continueranno ad accumularsi, la stabilità dei ricavi migliorerà e il cash flow crescerà in modo scalabile. La vera domanda per il portafoglio è: quanto di questo potenziale è già incluso nel prezzo?
La valutazione rappresenta il vero freno. Dopo una corsa impressionante nel corso dell’anno, il rapporto prezzo/ricavi è attualmente nell’intorno di 80, mentre il rapporto prezzo/utili (P/E) prospettico supera quota 200. Siamo in un territorio molto raro, persino per l’S&P 500. A questi livelli, anche un trimestre molto forte può ricevere un’accoglienza piuttosto fredda.
Cosa alimenta il motore della crescita
Il motore di Palantir parte dalla strategia commerciale “land-and-expand”: piccole implementazioni iniziali, chiamate “bootcamp”, dimostrano rapidamente il valore della piattaforma, per poi espandersi gradualmente su scala più ampia. Cicli di vendita più brevi e casi d’uso replicabili e preconfigurati permettono di contenere i costi di acquisizione clienti e rendono i ricavi più stabili nel tempo.
Il settore governativo resta l’elemento stabilizzante. I contratti federali e con paesi alleati garantiscono visibilità di lungo termine e presentano meno ostacoli nei processi di approvvigionamento. Il nuovo accordo quadro con l’esercito statunitense, fino a 10 miliardi di dollari in dieci anni, rappresenta un tetto massimo, non una promessa, ma evidenzia la posizione strategica dell’azienda e il potenziale di crescita man mano che evolvono le missioni.
Due dinamiche collegano causa ed effetto. Primo: l’adozione dell’intelligenza artificiale sta passando dalla fase di test all’uso quotidiano nei processi aziendali. Man mano che i progetti pilota si trasformano in implementazioni reali, crescono le licenze, i consumi e i servizi correlati, aumentando così il valore medio dei contratti e la fidelizzazione dei clienti. Secondo: il processo di vendita sta diventando sempre più guidato dal prodotto. I casi d’uso preconfezionati della piattaforma AIP riducono i tempi di implementazione e aumentano la velocità con cui viene generato nuovo valore contrattuale (TCV).
Le partnership rappresentano un ulteriore fattore di spinta. L’alleanza con Nvidia segnala un’integrazione sempre più profonda lungo tutta la catena, dall’hardware al software. Combinare chip ad alte prestazioni con le piattaforme dati di Palantir riduce il time-to-value, accelera le implementazioni e aumenta i costi di switching, poiché i clienti tendono a standardizzarsi su soluzioni sviluppate congiuntamente. Inoltre, ciò consolida impegni di lavoro pluriennali sia a livello infrastrutturale che applicativo.
Rischi e segnali d’allarme
Rischio di valutazione. Con multipli molto elevati, anche piccoli segnali negativi possono pesare. Segnali da monitorare: crescita commerciale negli USA al di sotto dell’80–90% su base annua, oppure TCV trimestrale inferiore ai 2 miliardi di dollari.
Tempistiche contrattuali e fattori politici. I ricavi governativi possono subire ritardi a causa di approvazioni o cicli di bilancio. Segnali anticipatori: ordini operativi rinviati o posticipi nei grandi programmi.
Concorrenza e sostituzione. I grandi fornitori cloud e le piattaforme dati concorrenti stanno integrando strumenti di AI nei propri pacchetti. Segnali da osservare: sconti più aggressivi da parte dei vendor cloud, cicli di acquisto più lunghi o aumento del tasso di abbandono tra i clienti di fascia media.
Debolezza internazionale. Se l’Europa continua a rimanere indietro, l’esposizione geografica si concentra sempre più sugli Stati Uniti, aumentando il rischio di concentrazione. Segnali iniziali: stagnazione nell’acquisizione di nuovi clienti al di fuori degli USA per più trimestri consecutivi.
Strategia per gli investitori
Monitorare la conversione, non solo i contratti. Seguire l’andamento trimestrale del TCV, la quota di accordi sopra i 5 e 10 milioni di dollari e la velocità con cui le prenotazioni si trasformano in ricavi. Indicatore chiave: TCV superiore a 2 miliardi di dollari con un aumento nel numero di contratti di grandi dimensioni.
Osservare lo slancio del settore commerciale USA. Questo è il vero motore dei profitti. Indicatore: crescita annua stabile sopra il 100%, con margini operativi in miglioramento e prezzi medi di vendita costanti.
Analizzare l’effettiva attivazione dei contratti governativi. Gli accordi quadro rappresentano un tetto massimo. Il vero segnale è il numero di task order emessi e le tappe di consegna raggiunte. Indicatore: attivazioni ufficiali legate all’accordo con l’esercito e con enti alleati.
Lasciare che siano i margini a raccontare la verità. Un Rule of Forty sostenuto sopra il 60% indica crescita profittevole su scala. Indicatore: margine operativo rettificato in aumento insieme ai ricavi, non a scapito di essi.
Prezzo e promesse
Palantir ha consegnato un trimestre eccezionale e ha rivisto nuovamente al rialzo le proprie previsioni. Tuttavia, il titolo non è decollato, perché molto di quel successo era già incorporato nel prezzo. Questo è il filo conduttore dall’inizio alla fine: il mercato oggi paga in anticipo per l’esecuzione futura.
Per continuare a salire, Palantir dovrà trasformare i record di valore contrattuale in implementazioni reali, mantenere una forte crescita nel settore commerciale USA senza dover ricorrere a forti sconti, e far crescere in parallelo margini e flussi di cassa. Un Rule of Forty solido sarà di aiuto, così come una crescita più stabile al di fuori degli Stati Uniti per ridurre il rischio di concentrazione.
Questa non è una valutazione sull’efficacia del prodotto. È una valutazione sul ritmo e sulla disciplina operativa in presenza di una valutazione molto elevata. Le aspettative oggi sono la variabile più importante. Se le conversioni continueranno a essere rapide, il reddito operativo crescerà e la guidance continuerà a salire, allora il divario tra prezzo e fondamentali potrà chiudersi dalla parte giusta. In caso contrario, il mercato potrebbe reagire rapidamente.
Il messaggio finale è semplice e coerente con quanto detto all’inizio: in un mercato che premia le promesse, i rendimenti di Palantir da questo punto in avanti dipenderanno da quanto di quelle promesse è già incluso nel prezzo e da quanto velocemente i fondamentali riusciranno a raggiungerlo.